La Lombardia è una regione dell’Italia settentrionale. Confina a nord con la Svizzera, a est con il Trentino-Alto Adige e il Veneto, a sud con l’Emilia Romagna, a ovest con il Piemonte. Il suo nome deriva dai Longobardi che, nel VI secolo, dopo la caduta dell’impero romano, occuparono la regione e le diedero il nome di Longobardia. La regione presenta, a nord, una fascia di alti rilievi montuosi, che includono due sezioni delle Alpi centrali, le Alpi Lepontine e le Alpi Retiche. Le cime più alte sono il Monte Bernina (4.049 metri), il Monte Disgrazia (3.678 metri) e il Monte Adamello (3.554 metri). Due ampie valli solcano le Alpi Retiche: la Valtellina e la Valcamonica. Più a sud si trova la fascia delle Prealpi che si estendono tra i Lago Maggiore e il Lago di Garda. La cima più elevata delle Prealpi è il Pizzo della Presolana (2.521 metri), nel Bergamasco. Anche le Prealpi sono tagliate da lunghe valli trasversali, come la Val Brembana, la Val Seriana, la Val Trompia. Alle Prealpi fa seguito un’area collinare (Brianza), che digrada nella Pianura Padana e occupa quasi la metà dell’intera superficie lombarda. La Lombardia è ricchissima d’acqua. I principali fiumi che la attraversano sono il Ticino, l’Adda, l’Oglio e il Mincio. Tutti nascono dalle Alpi e alimentano il Lago Maggiore, condiviso tra Lombardia e Piemonte, il Lago di Como, il Lago d’Iseo e il Lago di Garda, condiviso con il Veneto. Il Po, nel quale fluiscono tutti i fiumi lombardi, segna il confine meridionale della Lombardia con l’Emilia-Romagna. La Lombardia è una delle regioni più industrializzate d’Italia; è anche la più densamente popolata e dispone di una sviluppata rete stradale e ferroviaria. L’ambiente naturale è stato quindi, nel corso dei secoli, molto alterato dalle attività umane. L’inquinamento rappresenta un problema, soprattutto nella zona intorno a Milano. La regione conserva tuttora aree di grande interesse naturalistico e paesaggistico. Oltre a includere una porzione del Parco Nazionale dello Stelvio (condiviso con il Trentino-Alto Adige), ha istituito numerosi parchi regionali. Il più grande, che si estende anche in Piemonte, è il Parco Regionale del Ticino. Le foreste che un tempo coprivano la Lombardia sono sparite ormai da secoli per lasciare posto alle coltivazioni. Solo sulle Prealpi e sulle Alpi si incontrano ancora boschi di querce, tigli, olmi e robinie, che lasciano il posto, a maggiori altitudini, a pini e abeti. Il clima mite dei laghi prealpini favorisce la crescita di specie tipiche del Mediterraneo, come l’olivo, il limone e l’oleandro. La fauna naturale è praticamente assente in pianura, mentre in montagna si possono trovare marmotte, scoiattoli, galli cedroni e lepri. Le aree protette, come il Parco dello Stelvio, ospitano numerosi esemplari di cervi, caprioli, camosci, stambecchi. L’aquila reale è il simbolo del Parco. Agricoltura e allevamento L’agricoltura è molto sviluppata in pianura; si coltivano cereali (riso, orzo, grano, mais), uva, barbabietole da zucchero, ortaggi. Per l’abbondanza del foraggio, anche l’allevamento è molto sviluppato, soprattutto quello bovino e suino, al quale sono collegate molte industrie alimentari (latticini e salumi). Industria La zona tra Milano, Varese, Como, Bergamo e Brescia è un’area industriale di primaria importanza in Italia. Vi sono industrie di ogni tipo: siderurgiche, metalmeccaniche, chimiche, tessili, alimentari, editoriali. Negli ultimi decenni la grande industria ha ridotto il numero degli addetti; molto attive restano però le piccole e medie industrie. Terziario Il commercio e le attività legate ai servizi sono particolarmente sviluppati in Lombardia, grazie anche a una fitta rete di comunicazioni che include autostrade, ferrovie, aeroporti. A Milano ha sede la Borsa Valori italiana, dove si effettua la compravendita delle azioni, così come molte banche, società finanziarie e commerciali, case editrici, agenzie pubblicitarie, reti televisive. Il turismo è ben sviluppato nelle città d’arte, nelle zone alpine, sia d’inverno sia d’estate, in località come Bormio, Livigno, Ponte di Legno, sui laghi prealpini, a Bellagio (sul lago di Como), a Desenzano e Sirmione (sul Lago di Garda) e a Lovere (sul lago d’Iseo). Nella regione si sono rinvenute tracce della presenza dell’uomo fin dall’età preistorica, come diversi insediamenti su palafitte nei laghi prealpini. Risalgono all’età del Ferro le incisioni rupestri (cioè su roccia) della Valcamonica. La Lombardia fu poi abitata da popolazioni celtiche. A partire dal III secolo a.C. venne colonizzata dai romani: la pianura fu bonificata, si costruirono importanti strade e diverse città. La regione fu poi invasa dagli Unni e quindi dai Longobardi, che le diedero il nome attuale. Già nell’XI secolo diverse città si conquistarono una forte autonomia politica, dando impulso all’età dei Liberi Comuni. Milano riuscì a coalizzare i diversi Comuni nella Lega Lombarda, che si oppose vittoriosamente all’imperatore Federico Barbarossa. Alla metà del XIV secolo, dopo il declino dei Comuni, si costituirono le Signorie: dominanti a Milano furono prima i Visconti, poi gli Sforza; a Mantova furono i Gonzaga. Alla metà del XV secolo la Lombardia passò sotto il dominio spagnolo, e vi restò fino al 1714, quando agli spagnoli si sostituirono gli austriaci. Il Settecento fu un periodo di rinnovamento e di prosperità, che ebbe termine con l’età napoleonica. La Lombardia restò soggetta agli austriaci nel Regno Lombardo-Veneto. Nel 1848 i milanesi insorsero e cacciarono gli austriaci dalla città (Cinque Giornate di Milano), dando l’impulso alla prima guerra d’indipendenza italiana. Al termine della Seconda Guerra d’Indipendenza, nel 1859, la Lombardia fu annessa al Piemonte, diventando una delle prime regioni a comporre il Regno d’Italia. Realizzazione di Salvatore Tuand Classe 5^A Scuola Primaria “Montessori” a.s.2010/2011