Anno scolastico 2001/2002 Scuola elementare via Giussani Como-Rebbio Insegnanti:, Ciceri Raffaella, Guarnerio Miriam, Ostinelli Donatella, Campagna Mariangela. I bambini delle classi quarte presentano: Acqua nel mondo Acqua nelle nostre case L’acqua arriva alle nostre case grazie all’acquedotto. L’acqua viene quasi sempre prelevata da falde, fiumi o laghi. Dopo il pompaggio l’acqua deve essere potabilizzata perché contiene particelle estranee. Perciò viene fatta passare attraverso filtri di carboni attivi per fargli perdere il cattivo odore. Viene inoltre filtrata prima nella ghiaia poi nella sabbia. Dopo viene inviata a vasche di sedimentazione dove resta ferma, così lascia cadere le particelle pesanti sul fondo. Per eliminare i batteri viene disinfettata con del cloro. L’acqua depurata, infine, va in grandi cisterne che le danno la potenza per arrivare ai piani delle case. Esiste una rete fognaria sotterranea che raccoglie l’acqua sporca già utilizzata. Prima di essere rimandata in fiumi, laghi o al mare l’acqua viene depurata attraverso filtri. L’acqua a Como viene prelevata dal lago e viene trasportata da tubazioni dell’acquedotto dell’A.C.S.M. fino all’impianto di depurazione che si trova ai piedi della collina del Baradello. L’acqua, una volta arrivata nella caverna, viene passata in diverse vasche di depurazione, viene lasciata sedimentare e infine viene trasportata nelle abitazioni. Lago di Como Filtri carbone attivo Vasche ozono La terra, in gran parte, è d’acqua (circa il 70 %). ricoperta L’agricoltura consuma il 70% delle risorse idriche. Nel xx secolo la popolazione mondiale è triplicata e le superfici irrigate sono sei volte di più, come la domanda d’acqua. Metà della popolazione mondiale non dispone di sistemi di depurazione idrica. Un nordamericano utilizza in media 600 litri d’acqua, un africano 30 litri. Ogni anno i morti per cause idrosanitarie sono tra i 5 e i 10 milioni . Ogni 8 secondi un bambino muore per malattie legate all’ acqua. Attualmente si contano circa 50 conflitti tra stati, per la spartizione e l’utilizzo delle risorse idriche. Per prevenire la crisi idrica mondiale occorrono circa 23\25 miliardi di dollari. ACQUA 70% SUOLO 30% ACQUA DOLCE RISORSE IDRICHE UTILIZZABILI LAGO ARAL BANGLADESH DESERTO BENIN LAGO TITICACA MOZAMBICO Yuma non abita sulla terraferma, ma su un’isola. La sua isola si trova nell’Oceano Indiano e si chiama Mozambico. Quest’isola è bellissima ed è molto turistica, ma purtroppo mancano i servizi igienici La sua famiglia è preoccupata soprattutto del problema della mancanza d’acqua potabile. Sull’isola manca l’acqua, che perciò arriva attraverso dei tubi mezzi rotti che passano sul ponte vicino alla strada; mancano anche i bagni . Dalla sua casa Yuma vede sempre l’acqua dell’Oceano colorato di verde e azzurro. Gli piace stare in acqua e accompagnare la sua famiglia a raccogliere i frutti di mare. François ha 13 anni e vive a Ganviè, un villaggio sull’acqua. Le abitazioni sono delle palafitte, ossia sono poste su dei pali a un metro e mezzo di altezza sull’acqua. Quando, durante le stagioni di pioggia, arrivano le grandi inondazioni provocate dalle acque dei fiumi, gli abitanti di Ganviè possono stare tranquilli perché l’acqua non porta via le case. La casa di François è piccola e semplice fatta di canne e paglia ed è molto fresca. Gli spostamenti avvengono su canali con canoe, piroghe e barche. Tutti i bambini e le bambine imparano molto presto ad aver a che fare con l’acqua: già a 5 anni sanno nuotare benissimo e ancora meglio “guidare” una canoa o una barca. I bambini fanno dei giochi con l’acqua: fanno gare con piroghe, tuffi, saltano da una barca all’altra. François ha un desiderio: vorrebbe tanto che la gente di Ganviè potesse avere l’ acqua potabile da bere ed aspetta che finisca il progetto di una stazione per il pompaggio dell’acqua pulita; purtroppo, non si riesce ad andare avanti perché non ci sono soldi sufficienti per i lavori. Alcune piante riescono a vivere nel deserto perché immagazzinano l’acqua. Quando piove, per esempio, il cactus può immagazzinare acqua nel suo fusto per sopravvivere. Altre piante riescono ad assorbire l’acqua che si trova in profondità con le loro lunghe radici. Nel deserto vivono pochi animali che ricavano l’ acqua dal cibo di cui si nutrono. Anche gli uomini che vivono nelle regioni desertiche sono esperti nel ricavare l’acqua; per esempio i Boscimani la ricavano scavando buchi nel terreno, spremendo le radici delle piante o raccogliendo l’acqua piovana. Le persone che vivono nel deserto si procurano l’acqua tagliando i cactus o costruendo un distillatore solare. Per costruirlo si scava nel terreno una grande buca e vi si inserisce un contenitore; poi lo si copre con un telo di nylon. Dopo aver fatto questo, il sole scalderà il terreno che si troverà sotto alla plastica, l’umidità si condenserà e il contenitore si riempirà d’acqua. Angela ha 13 anni e vive nella città di Khulna, nel Bangladesh. A Khulna tutte le persone sono povere. Il Bangladesh viene chiamato il “paese dei fiumi”. I fiumi sono una grande via di comunicazione, ma anche causa di inondazioni e alluvioni. Le case del Bangladesh sono fatte di legno, bambù e paglia e sono costruite su pali o su piattaforme, per proteggersi dalle alluvioni o dagli straripamenti dei fiumi. Il fiume Padma è la più grande via di comunicazione. La vita degli abitanti di Khulna sarà sempre dura perché, quando la pioggia estiva porta troppa acqua, il lavoro si fa più faticoso e, quando l’acqua salata viene spinta sui campi dalla tempesta, il sale brucia le coltivazioni. Il lago d’Aral aveva un tempo più di 70mila km quadrati di superficie ed era il quarto mare interno del mondo: alimentato da due fiumi, aveva acque limpide, spiagge pulite, pesce in abbondanza e traghetti passeggeri che portavano la gente dal porto di Moynak. Poi i Russi decisero di sfruttarne le acque per la produzione del cotone e cominciarono a deviare quelle dei fiumi Sir Darya e Amu Darya. Ora il flusso dell’acqua che arriva al lago d’Aral è meno di un decimo, ed ha ridotto la superficie del 50 per cento. I testi geografici ci dicono che è scivolato al sesto posto con 41mila km quadrati di superficie, ma recenti informazioni hanno lanciato l’allarme perché il lago sta letteralmente scomparendo. Il lago Titicaca si trova ai piedi di due catene montuose sud-Americane, ed è il lago più alto del mondo e uno fra i più misteriosi e leggendari. Parte della superficie del lago è ricoperta da una specie di giunco acquatico detto totora. La totora viene impiegata dagli Urus, popolazione che vive sul lago, come cibo, materiale per costruire oggetti e fragili imbarcazioni che solcano le fredde acque del Titicaca, oppure viene usata per le loro “isole galleggianti“ su cui vivono. Su queste isole artificiali gli Urus costruiscono sentieri, case e coltivano patate e cereali seminati sulla terra riportata. Le acque del lago Titicaca sono molto pescose e ospitano una grande varietà di pesci. Le acque del Titicaca defluiscono verso sud fino a formare il lago Poopò. Cielo a pecorelle acqua a catinelle. Piove sempre sul bagnato. “Se piof il dì dell’Ascenza per quaranta dì sem minga senza”. Se piove il giorno dell’ Ascensione per quaranta giorni continuerà a piovere. Acqua passata non macina più. Il gioco consiste nel trovare dentro una parola altre parole formate con alcune sue lettere e poi con queste parole costruire una frase (articoli, preposizioni e congiunzioni si possono usare liberamente). GOCCIA D’ACQUA -Io odo Dio. -Io gioco coi dadi di Ada. OCEANO INFINITO -Fatine con noci, cocco, ceci. -In Cina c’è nonno Noè. -Io canto con Anna e Antonio. PIOGGERELLINA PRIMAVERILE -Il marinaio naviga nel lago. -A Roma i meli, i peri e gli aerei volano nell’aria grigia. -I poveri non mangiano. -L’airone vola nel lago. VIOLENTA TEMPESTA SUL MARE -I nonni saltano e suonano il violino. -La miss Italia nell’anno 1099 era Alessia Rossi. -Mao è una persona molto importante nella storia. 1) Della superficie del nostro pianeta terra, l’acqua copre … più del 50 % più del 70% più del 90% 2) Noi esseri umani possiamo bere solo acqua dolce cioè non salata. Di tutta l’acqua disponibile al mondo, però, l’acqua dolce è solo… solo il 3% solo l’11% solo il 17% 3) Gli scienziati dicono che l’acqua sulla terra è una risorsa … inesauribile abbondante limitata 4) Tutti gli abitanti del pianeta hanno, chi più chi meno, accesso all’acqua potabile: no, più di un miliardo di persone non dispone di acqua potabile no, solo quelli che hanno la possibilità di un rubinetto in casa sì, vivono vicino ai fiumi 5) L’importanza dell’acqua per la vita è dimostrata anche dalla maggiore percentuale di popolazione che vive vicino ai fiumi. Li si trova… il 47% degli abitanti del globo il 60% degli abitanti del globo il 68% degli abitanti del globo 6) Perché l’acqua sia utile a tutti gli abitanti del pianeta, occorre… costruire canali per irrigare le zone desertiche sfruttarla soprattutto per l’industria e l’agricoltura considerarla come un bene di tutti e non una merce su cui lucrare fare affari R U B I N E T T O N O B O T T I G L I A N S P R S O P I A L I G P A A A O B N Z N A T I E G A O R N R N E O E E V C I C A Q A S H A M P O O R I R A S U O Cancella le lettere delle parole elencate qui di seguito, cliccandoci sopra con il mouse. Le lettere rimanenti ti daranno un consiglio da tenere sempre a mente. Le parole da cancellare sono: BOTTIGLIA – RUBINETTO - BAGNO- VASO – RIO IRRIGAZIONE – PIANTA – SHAMPOO – SAPONE Per costruire una catena di parole bisogna dire una parola a caso, e scriverla come inizio di frase. Si prosegue poi scegliendo parole che comincino via via con l’ultima sillaba della parola precedente. ACQUA Acqua in quantità sul tavolo per loro. MARE Nel mare remano nonni e nipoti. SORGENTE La sorgente termale leggera racchiude il desiderio. CASCATA La cascata nascente. del Tagliamento torna LAGO Il lago gonfio di fiori rimaneva vanitoso, sospeso, solo, lontano dalla nostra strada. POZZANGHERA La pozzanghera si dolcemente. ramifica cantando Si sceglie un tema e lo si mette come titolo. Poi si scrivono le lettere dell’alfabeto verticalmente in stampatello. Ciascuna lettera sarà l’iniziale di una parola o frase relativa al tema. Alla fine deve risultare un testo. ACQUA A ARMONIOSA E B BIRICCHINA C CANTAVA D DOLCEMENTE. E ENTUSIASTA F FRUSCIAVA G GIOCANDO, (H) I INTONANDO L LUNGHE, M MERAVIGLIOSE, N NOTTURNE NOTE PER O OGNI P PERSONA, Q QUASI SEMPRE R RIDENDO E S SALTELLANDO. T TUFFASI U UMIDA V VAGANDO IN Z AMPILLI . CASCATA A ALLEGRAMENTE B BAGNAVA C CHIARE D DISCESE. E ESSA F FELICE G GIOIOSA (H) I INCANTAVA LA L LUNA M MAESTOSA,CHE ERA COPERTA DA N NUVOLE. O OPERA GRANDE, ERA P PADRONA DI Q QUALUNQUE R RISO S SEMPLICE. T TU SEI U UNICA, MA V VANITOSA E Z ZELANTE. FIUME A ANNEGAVA B BAGNANDO C CRISTALLI D DI E ENORMI, F FATATI G GIGLI E DI (H) I IRIDE. L LUI ILLUMINA M MA N NESSUNA O OPERA P PER NOI E’ Q QUINDI COSI’ R RISONANTE. S SEI T TU U UMILE , V VOLTEGGIANTE, Z ZIZAGANTENTE. Per fare un acrostico si sceglie una parola e si scrive verticalmente in stampatello; poi si compone una frase usando parole che comincino con le lettere incolonnate. A amica C chiara Q questa U unica A armonia F finisce I in U un M mare E enorme L A G O laguna azzurra gioca occhieggiando S sorge O oro R rame. G germogliano E eriche N nella T terra E eccelsa N nasconde U un V volatile. O ondeggia L libera A allegramente C casca A acqua S sacra. C cantiamo A allegramente con T tanto A amore P pulisco, I innaffio O orti, G giardini G gentilmente I in A aprile M meravigliose A aurore R ricordano E estati equatoriali A appare C cupo Q quell’ U ultimo A azzurro. Z zitti Z zitti O ormai N nessuno E esce. Un tautogramma è una frase o un testo più lungo in cui tutte le parole cominciano con la medesima lettera (tranne articoli preposizioni e congiunzioni). PIOGGIA PALUDE PENETRARE Nella palude, su una poltrona, pranza Piero, un papero pacioccone. Nel primo pomeriggio una pioggia pazzesca penetra nella palude e nelle piume di Piero, che pare un pulcino. Il papero prova paura perché non può proteggersi. FIUME FLUTTO FILTRARE Un folletto furbacchione fece finire un favoloso forziere sul fondale del fiume. Un flutto fatale fece fuoriuscire dal forziere le fedi dei faraoni. Il folletto filtrò le fedi che furono finalmente sue. LAGO LAGUNA LIQUEFARE Un ladro si lagnava ai lati di una laguna, leggendo le lettere di Laura. La luna liquefece le sue lacrime e un lampo luminoso le lanciò lontano nel lago. NEVE NUVOLA NAVIGARE Un nano nasuto navigava a nord della Norvegia. La neve nascondeva le navi nemiche, ma in una notte nera, il nano notò una nuvola con Nico, un nano nemico. Come tutti gli anni le maestre hanno deciso di organizzare i laboratori teatrali. Quest’anno il tema stabilito è “L’ACQUA”. Ci hanno diviso in cinque gruppi: la sorgente, la cascata, il lago, il fiume, il mare. I laboratori ci insegnano a stare insieme, a conoscerci meglio, e a lavorare con maestre e con compagni diversi. Nei laboratori si svolgono attività divertenti (come vogliamo noi), ma anche istruttive (come vogliono le maestre). Sicuramente il nostro spettacolo sarà ….. un successone!!! C’era una volta una donna bellissima e un mago brutto e cattivo. Il mago voleva sposare la ragazza, ma ella rifiutò. Così il mago la trasformò in una sirena. La sirena abita in un fiume e si diverte a far gli scherzi a chi si avvicina. Di notte può uscire dal fiume e trasformarsi di nuovo in donna. Nel mare c’è un’isola che misteriosamente appare ogni 10 anni, su cui nessuno è mai riuscito a salire. Una volta alcuni indigeni provarono a raggiungerla con una mongolfiera, ma all’improvviso uno stormo di uccelli variopinti si alzò dall’isola e bucò la mongolfiera, fino a farla precipitare. Un giorno arriva su una canoa una bimba che, magicamente, riesce a raggiungere l’isola circondata festosamente da tutti gli uccelli. Come mai? Cosa era successo? L’isola aspettava una persona veramente “SPECIALE” !!! Finalmente era arrivata! Nel lago abitano dei mostriciattoli che non sopportano la luce della luna. Per questo motivo vogliono imprigionarla. La luna sentendo queste voci, decide di scendere nel lago coperta da un mantello nero. Ma i mostriciattoli riescono ad imprigionarla. Siccome però, gli uomini non possono stare senza luna, scendono nel lago e riescono a liberarla e alla fine fanno una grande festa. In un paese chiamato Piripù tutte le persone volano e non riescono a mettere i piedi per terra. Alcuni bambini molto curiosi, vorrebbero vedere la cascata vicino al villaggio dal basso: vorrebbero vedere cosa c’è dietro la cascata… Si dice che in ogni sorgente, ci sia un drago che custodisce qualcosa. Che cosa non si sa! …una pietra?…una gemma magica?…la tranquillità?…la gioia?…la pace?…un raggio di luce?…uno squalo reale?…Speriamo che il drago ci racconti il suo grande segreto! Facile come bere un bicchier d’acqua. Fare un buco nell’acqua Navigare in cattive acque Affogare in un bicchier d’acqua Essere come un pesce fuor d’acqua avere l’acqua alla gola. Portare l’acqua al proprio mulino Fai parlare un oggetto, dando alle sue parole una forma grafica che lo rappresenti. Non nominare l’oggetto, scrivi solo le parole che dice: l’oggetto sarà riconosciuto dalla forma della scrittura. ACQUA Acqua cristallina, acqua marina, nasci donando amore e muori dando stupore. Acqua che continua a stupire, acqua che continua a ispirare, acqua vitale. Riesci a donare felicità anche a chi non l’ha. Acqua straordinaria! (Mirko) CARA PIOGGIA Cara pioggia, una volta cadevi, cadevi e poi ad un tratto sei diventata capricciosa e non ti ho visto più. Ti prego, cadi di nuovo. (Gioacchino) PIOGGIA LAGO Pioggia che viaggia, brillante come un diamante, cadi giù lievemente. Così mi vieni in mente. (Mirko) Lago in tempesta calma le tue acque! La pioggia scroscia! Che terrore quel manto! (Camilla, Giulia F.) Se fossi goccia… Se fossi una goccia potrei tuffarmi nell’infinito azzurro e, nel cuore della notte, potrei cadere, cadere continuamente. Che immensa gioia mi dona Questa emozione! (Giuliana, Sara, Giulia D.) Se fossi una cascata… Se fossi una cascata dolcemente potrei osservare e ascoltare il candido e melodioso canto degli uccelli. (Giuliana,Giulia D.,Sara) Se fossi una nuvola… Se fossi una nuvola potrei vedere il blu del cielo immenso pieno di colori, colori di gioia. (Giuliana, Sara, Giulia D.) La neve… Ecco la neve che cade, cade e non si ferma mai; neve bianca e candida si posa sugli alberi ormai spogli. (Giuliana, Sara, Giulia D.) Io mare… Pioggia… Io mare cozzo dolcemente sulle rocce, e il vento mi porta via. (Jessica C.) Pioggia, smettila di piangere: le tue lacrime mi rattristano. (Jessica C.) SE FOSSI OCEANO… Se fossi oceano sarei immenso, profondo, equatoriale. Pieno di pesci diversi e coralli. Sopra di me ci sarebbero isole e io mi sentirei libero. (Giuseppe, Marco) SE FOSSI FIUME… Se fossi fiume vagherei lungo la pianura e alla fine mi tufferei in un grandissimo lenzuolo blu. (Paolo, Marco). IO ACQUA Io acqua, nel mare, vedrei riflesso il sole svanire nell’immenso. (Stefano T.) SE FOSSI GHIACCIO… Se fossi ghiaccio brillerei come un diamante di cristallo. (Giuseppe) SE FOSSI NUVOLA… Se fossi una nuvola vedrei l’immenso sole e il bianco paradiso. (Stefano T.) NEVE La bianca neve ricopre lentamente, come una pioggia di stelle. (Stefano T.) PIOGGIA Un sogno di pioggia brillante cade nel lago. (Paolo) SE FOSSI ACQUA Se fossi acqua vorrei essere cristallina, vorrei dissetare il mondo intero, perché il mondo ha bisogno di me, una amica che dona la vita! (Antonio, Riccardo) DOLCE ACQUA Dolce acqua che disseti il mondo, tu fai un grande girotondo. Vai per monti e città, Portando a tutti la felicità. (Riccardo, Simone) SE FOSSI GOCCIA Se fossi una goccia in un mare sbircerei dal dolce velo acquatico e vedrei un immenso cielo, e un bambino sulla spiaggia al tramonto. (Riccardo, Simone) SE FOSSI CASCATA Se fossi cascata sarei amata, e con i miei spruzzi sulla terra crescerebbe tanta erba. (Riccardo, Simone) L’ACQUA L’acqua è colei che ci fa vivere, è colei a cui la terra deve tutto. L’acqua è una sostanza liscia e vellutata come la pelle di un bambino; è candida e trasparente, nello stesso tempo cristallina. L’acqua è proprio tutto: mette un senso di tranquillità a vederla in un fiume, in un lago, in un mare o in un torrente. Ella viene chiamata la ”signora della terra” ; è talmente bella che non si può descrivere, è così… dolce che non riesco a dirlo. L’acqua è davvero una regina!! (Margherita e Marylisa) SE FOSSI PIOGGIA Nel mare limpido mi tufferei, come schegge precipiterei. Poi diventerei mare e oceano. Ritornerei poi leggero come un palloncino colorato e fino al cielo salirei. (Luca M.) SE FOSSI FIUME Fiume scorri solitario, i pesci nuotano i fondali splendono e… si gioca con la tua limpida e splendida acqua. Scorri, scorri e arrivi al mare che tutti sognano: il mare incantato della felicità. (Luca M., Luca G.) SE FOSSI CASCATA Se fossi cascata trasporterei la gente innocente in grotte nascoste. Lì avrebbero finito di soffrire. (Luca G) SORGENTE Sorgente, con te nascono amori, nasce la sincerità, con te nasce la speranza. Sì, proprio tu, ci fai credere, nei nostri sogni! (Luca G) IO LAGO Io, lago ho acque limpide e fresche con un drago, che mi protegge e mi cura con dolcezza. Forse posso aver speranza. (Omar) IO SORGENTE Io sorgente, andrei nelle grotte buie e gelide, e farei un viaggio infinito, indimenticabile. (Jessica I, Nicole) OCEANO IMMENSO Io oceano immenso, porto vita e serenità, in un mondo di tristezza. (Stefano E.) ACQUA Acqua come vetro, fresca e pulita come un bucato al sole, cade felice, scorre contenta. (Francesca, Elisa, Luca M.) Stiamo studiando il testo poetico. Ci sembrava che l’acqua avesse poco a che fare con la poesia. È da non credere! L’acqua ha ispirato tantissimi scrittori! Sarà perché l’acqua è fonte di vita, sarà che i nostri primi mesi li passiamo in pancia della mamma immersi nell’acqua, comunque l’acqua è uno degli elementi naturali a cui siamo più legati. Tra le tante poesie sull’acqua, ne riportiamo una di Emily Dickinson, una poetessa americana nata nel 1830, che ha scritto molti versi legati agli elementi della natura. Sembra quasi incredibile che una poesia possa rendere un po’ magico e musicale il ciclo dell’acqua! E lasciò scorrere i torrenti, giungeva come un sogno di pioggia, ma poi deviò… E all’improvviso giunse il suono di un esercito, era lei, la pioggia. Riempì i pozzi, risvegliò le pozzanghere, trillò per le strade, tolse il tappo alle colline, allagò i campi, gonfiò i mari, rimescolò il centro di ogni cosa. Poi, come Elia, fu rapita in cielo in un vortice di nubi.