Italo Calvino LE CREATURE ALLOCTONE IN LETTERATURA In questo racconto del 1952 Italo Calvino esprime il disagio degli abitanti della Riviera di Ponente che sono infestati dalle formiche argentine. LA FORMICA ARGENTINA «-è la formica argentina, sai…- dissi a mia moglie, viene dall’America» LA FORMICA ARGENTINA Caretteristiche fisiche: Lunga da 2 a 3mm, testa e addome dal giallo scuro al bruno, torace giallastro, zampe e antenne giallo scuro. Testa più larga del torace, zampe molto lunghe, antenne di 12 articoli, peziolo (nodino tra il torace e l'addome) semplice (uno solo e non due) e piccolo. Odore tipico di grasso rancido avvertibile solo schiacciandone molte, inavvertibile su una singola formica. Facilissima da identificare: se il vostro orto è preso improvvisamente d'assalto da milioni di piccole formiche aggressive dinamiche e veloci che distruggono rapidamente le formiche più grosse andando dappertutto, salendo fin sugli alberi più alti, allora è la formica argentina. Se nella vostra casa appaiono lunghissime ed ordinate colonne di formichine che assaltano i cibi più strani e vanno ad approvviggionarsi di acqua nei bagni, nelle docce, perfino nel water, allora si tratta della formica argentina! Note particolari: Distrugge tutte le altre formiche ed anche le termiti. Da una ghiandola particolare emette l'iridomirmecina, sostanza scoperta dal mirmecologo italiano Pavan, che oltre ad essere attiva contro gli insetti ha anche un effetto antibiotico. La formica argentina è caratterizzata oltre che dal grande numero anche da una grande dinamicità, aggressività e direi da un carattere ostinato. Può sembrare starno parlare di "carattere" di una formica, ma è così, ci sono formiche timide e paurose sempre pronte a darsi alla fuga, formiche agressive sempre pronte ad "alzare le mani (cioè le zampe)" , formiche coraggiose che non scappano nemmeno di fronte all'animale più grosso o al fuoco. IL PROBLEMA «FORMICHE» Ogni personaggio affronta diversamente il problema: i Reginaudo combattono le formiche con insetticidi e veleni (quindi danneggiando la NATURA), il capitano Brauni costruisce numerose trappole anche se il problema principale sono le Formiche Regine che rimangono nascoste, l’ENTE LOCALE PER LA LOTTA CONTRO LA FORMICA ARGENTINA le nutre con una melassa che lui dice essere leggermente avvelenata, ma nessun metodo è efficace. Il protagonista del racconto si accorge che l’unico modo per sconfiggerle è abituarsi alla loro presenza e conviverci. COSA SONO LE CREATURE ALLOCTONE? Il termine «alloctono» indica la non appartenenza di qualcosa o qualcuno al luogo di residenza. In biologia: una specie che si è originata ed evoluta in un luogo differente da quello in cui si trova. Negli ambienti naturali capita spesso che una specie introdotta dall'uomo riesca ad affermarsi in un habitat prendendo a volte il posto di una specie nativa, in ogni modo cambiando l'aspetto dell'ambiente stesso. Le formiche si prestano moltissimo a diventare dei formidabili invasori, questo per molti motivi: la velocità di riproduzione, la combattività, la capacità di conquistare e occupare terreni nuovi e così via. IL RACCONTO «Ora le nostre mani ne erano coperte e noi le tenevamo aperte davanti agli occhi cercando di veder bene com’erano, queste formiche, e muovendo continuamente i polsi per farcele scendere giù per le braccia. Erano formiche minuscole e impalpabili che si muovevano senza posa come spinte dallo stesso sottile prurito che ci davano.» In questo caso i protagonisti sono molto spaventati dall’invasione delle formiche, ma allo stesso tempo non le tolgono dalle mani perché sono incuriositi da questi piccoli insetti. IL RACCONTO «Ora vado dal signor Reginaudo che ha quella polvere e gliene chiedo un po’. Diamo la polvere all’imbocco delle formiche, ho già visto dov’è, e subito cene liberiamo» In questo momento del racconto il protagonista cerca rimedio per combattere la formica argentina. Va dai vicini chiedendo rimedio, ma nessuno di questi funziona. «-Un rimedio, ah, ah, ah!- Ridevano a più non posso i coniugi Reginaudo. –Se abbiamo un rimedio? Ma venti, cento rimedi, abbiamo! E uno, ah, ah, ah, uno meglio dell’altro » …. «-E c’è qualcosa che serve davvero? –chiesi. Smisero di ridere. –No, niente, -risposero.» IL RACCONTO «…più guardavo e più scoprivo nuove direzioni nelle quali le formiche andavano e venivano, e come la nostra casa, in apparenza liscia ed omogenea fosse invece porosa e tuta solcata da fessure e crepe.» I protagonisti si rendono conto dei danni che le formiche hanno provocato non solo alla casa, ma anche alle persone: nella famiglia nasce un senso di insicurezza provocato dalla minaccia della formica argentina.