A classi aperte, gli alunni hanno poi letto fiabe ponendo attenzione all’elemento: personaggi Hanno individuato i personaggi e distinto i principali dai secondari e dalle comparse distinguendo tempi/luoghi particolari e circoscritti, da tempi luoghi più ampi o generali Hanno sottolineato • in rosso tutte le parole (nomi , aggettivi e pronomi) che si riferivano al I° personaggio citato ( nell’esempio che segue, il re) • in blu tutte quelle che si riferivano al II° personaggio citato (nell’esempio che segue il secondo personaggio era “corale”, costituito dalle tre figlie) • ……. e così via, per i diversi personaggi … un esempio: IL SALE C’era una volta un re che aveva tre figlie ormai grandi . Era molto vecchio e malato e perciò decise di dare in sposa tutte e tre le figlie e di dividere fra di loro le sue ricchezze. Il re possedeva tre regni, ma nessuno di questi era uguale all’altro: uno era ricco di alberi e di greggi ; uno era ricco di fiumi e di palazzi e il terzo era ricco di miniere e di pietre preziose . Come fare la scelta fra le tre figlie? A chi dare il suo regno più prezioso e più prestigioso? Pensa e ripensa, il re decise di dare il più bel regno a quella fra le tre che gli voleva più bene. Le chiamò vicino a sé e chiese alla più grande: - Dimmi, mia cara figlia, quanto mi vuoi bene? - Ti voglio bene come la colomba al grano pulito – rispose la fanciulla. - E tu, mia dolce figlia? – chiese alla seconda. - Caro padre, come al venticello nella calda e torrida estate.- E ora chiedo a te – si rivolse alla più piccola – quanto mi vuoi bene? - Caro padre, come gli uomini amano il sale! – rispose la piccola principessa. - Cosa dici, fanciulla incosciente – urlò il re – se mi ami così poco non ti voglio più vedere, vai fuori dal mio regno!! - Questa attività ha suscitato riflessioni non solo sugli elementi narrativi, ma anche sugli elementi linguistici di coesione di un testo. MARUF E IL DROMEDARIO : Personaggi C’era, in tempi non lontani, un uomo di nome Maruf, che per procurarsi un po’ di denaro era capace di qualunque imbroglio. Maruf non possedeva altro al mondo che un dromedario di nome Giamal, intelligente quanto un uomo e forse anche di più, tanto che il suo padrone, era riuscito a insegnargli un bel trucco. Le cose andavano così: Maruf portava il suo dromedario al mercato e lo vendeva a buon prezzo. Poi l’animale seguiva il nuovo padrone, restava con lui per una settimana e un bel giorno scappava via e tornava dal vecchio proprietario. Dopo un po’ Maruf lo vendeva di nuovo e così guadagnava ancora. Ormai, con questo sistema, il dromedario era stato presso una ventina di compratori, ritrovando ogni volta la strada verso casa. Giamal, però, tornava dal padrone sempre più di malavoglia perché Maruf non era per niente gentile e, oltre a insultarlo continuamente, ogni tanto gli allungava anche qualche bastonata. Una volta che il dromedario tornò a casa dopo ben cinque settimane, il padrone lo accolse peggio del solito: “Sei qui, finalmente, bestiaccia! Adesso ti insegno io!” E cominciò a suonargliele di santa ragione. Durante le attività si è dato spazio anche al linguaggio visivo, invitando gli alunni ad illustrare con disegni o cartelli gli elementi individuati L’ attività è stata supportata con una serie di domande “stimolo”, per conferire senso all’esperienza in corso. ? Perché leggere fiabe? ? Perché analizzare la struttura di una fiaba? ? Perché l’ uomo scrive su argomenti irreali? ? Perché analizzare la struttura di una fiaba? ? Perché l’ uomo scrive su argomenti irreali? ? Le fiabe trasmettono emozioni / insegnamenti utili alla nostra vita ? ? Come posso trasmettere in modo efficace emozioni ed insegnamenti di una fiaba? a queste domande i ragazzi trovavano liberamente delle risposte mentre sviluppavano le varie attività, e le scrivevano su cartelloni esposti nelle classi Terminata la fase di individuazione degli elementi, il lavoro è continuato a classi chiuse ed è stato dedicato alla divisione in sequenze Consegna: dividi la fiaba in sequenze avrai una nuova sequenza ad ogni: • cambio di tempo • cambio di luogo • nuovo personaggio • fatto significativo • lunga descrizione • lungo dialogo • lunga riflessione Un esempio… cambio di tempo cambio di luogo nuovo personaggio principale fatto significativo • • • • 1. Ci si avvicinava alla stagione del raccolto. Le vecchie facevano bambole verdi con le foglie di frumento. I vecchi riparavano le coperture. Le ragazze ricamavano fiori rosso sangue sugli abiti bianchi. I ragazzi cantavano mentre rivoltavano il fieno dorato. Le donne tessevano ruvide camicie per l'inverno in arrivo. Gli uomini erano occupati a raccogliere i frutti che i campi avevano donato e a zappare. 2. Il vento cominciava a far cadere le foglie, ogni giorno di più. E giù al fiume c'era una mamma anitra che nel suo nido covava le uova.Tutto procedeva nel migliore dei modi per mamma anitra, e alla fine una dopo l'altra le uova presero a tremare e a vacillare finchè i gusci si schiusero, e ne uscirono barcollando i piccoli anatroccoli. 3. Ma restava un grosso uovo, lì immobile come una pietra. Arrivò una vecchia anitra, e mamma anitra le mostrò i suoi piccoli. "Non sono graziosi?". Ma l'uovo non ancora dischiuso attrasse l'attenzione della vecchia anitra, che cercò di dissuadere mamma anitra dal continuare la cova. "E' un uovo di tacchino" esclamò la vecchia anitra. Ma mamma anitra pensò che aveva già covato tanto e non le sarebbe costato niente continuare ancora un po'. 4. Alla fine il grosso uovo prese a tremare e a rotolare. Si schiuse e ne spuntò una grossa creatura sgraziata. Aveva la pelle tutta segnata da sinuose vene rosse e blu, i piedi erano di un porpora chiaro e gli occhi di un rosa trasparente. Ad ogni sequenza è stato poi attribuito un titolo Consegna: Scrivi un titolo che sintetizzi la sequenza Il titolo, nello stile del cantastorie, deve far riferimento ad uno o più elementi, fra i seguenti: luoghi tempi personaggi fatti significativi emozioni commenti Per esempio quarta sequenza … Alla fine il grosso uovo prese a tremare e a rotolare. Si schiuse e ne spuntò una grossa creatura sgraziata. Aveva la pelle tutta segnata da sinuose vene rosse e blu, i piedi erano di un porpora chiaro e gli occhi di un rosa trasparente. Titolo Una strana creatura nacque dall’ultimo uovo A questo punto le classi hanno scelto cosa presentare alla festa di fine anno • Due classi hanno deciso di inventare fiabe • Due classi hanno deciso di lavorare su fiabe già note Standard del prodotto Le fiabe dovevano rispondere a precisi standard presentare i tempi ed i luoghi con le loro caratteristiche presentare i personaggi principali e secondari con le loro caratteristiche suddividere la vicenda in sequenze riassumere ogni sequenza con titoli efficaci commentare i passaggi emotivamente significativi proporre illustrazioni coerenti proporre una lettura espressiva proporre riflessioni sul messaggio rapportare il messaggio all’esperienza personale utilizzare un linguaggio corretto utilizzare un lessico chiaro e vario • La Classe I A ha creato la fiaba • Elisabeth e Melissa • La classe I B ha creato la fiaba • Gino il pulcino alla riscossa • La classe I C ha rielaborato la fiaba • Il brutto anatroccolo • La classe I D ha rielaborato la fiaba • Barbablù • E tutte sono state presentate alle famiglie degli alunni • il 9 giugno, nella Sala Consiliare “S. Pertini” Troverete tutte queste fiabe anche nel nostro sito. Buona lettura e grazie dell’attenzione