Da quando cerco il
senso della vita
Biagio Carrubba
Da quando cerco il senso della vita
Sono andato contro il senso di tutti
Contro la logica dello sfruttamento
Contro l’alienante religione
Contro i formalismi borghesi
E la bruttura dell’esercito.
E non l’ho trovato nella natura
Non l’ho trovato nella morte
E nemmeno nella vita stessa.
Non voglio neppure pensare
Al tempo nel quale lo potrei trovare
Non lo troverei neppure lì.
L’amore tanto cercato dagli uomini
Si è rivelato un nonsenso
Di fronte alla morte, a un futuro
Di materia dentro una tomba.
Ma che cos’è il senso della vita?
Per i pesci il senso della vita è l’acqua,
per gli uccelli il senso della vita è l’aria
per me che cos’è?
Far l’amore con una donna
O bere una sorsata d’acqua,
assetato,
o gustare una sigaretta?
Non vi è un senso della vita
O, se vi è, è proprio il senso della vita,
che regola la malvagità degli uomini,
l’istinto bestiale del più forte
la pazzia che è dentro di noi nascosta,
l’esistenza di tante galassie
che appaiono senza un motivo apparente.
O il senso della vita
Sono IO stesso che me lo rappresento?
Oggi 23 marzo 2006 posso rispondere a quella
domanda scritta 25 anni nel 1979, cioè dopo un
quarto di secolo nel quale si è svolta la mia vita,
con questa mia poesia scritta nei giorni scorsi.
Ho cercato per tutti questi anni la felicità,
ma non l’ho trovata;
ho cercato per tutta la mia vita la libertà,
ma non l’ho trovata;
ho cercato per molto tempo la virtù,
ma non l’ho trovata;
ho cercato ovunque l’amore,
ma non l’ho trovato;
ho cercato nella mia mente e nel mondo, Dio,
ma non l’ho trovato;
ho cercato dappertutto la bellezza,
ma non l’ho trovata;
ho cercato in tutti gli uomini la saggezza,
ma non l’ho trovata;
ho cercato in tutte le donne la sincerità,
ma non l’ho trovata;
ho cercato nel mio corpo la salute,
ma non l’ho trovata.
Ho semplicemente trovato l’arte e il cinema, la poesia e la filosofia;
ho straordinariamente trovato altri uomini e donne che mi hanno aiutato o
fatto del male;
ho stupendamente trovato alunni intelligenti e alunni negligenti;
ho incontrato amici e mio malgrado nemici,
cosa normale tra gli umani;
ho socialmente trovato la politica e ho seguito i valori del comunismo
prima, ora seguo valori della democrazia di sinistra, votando ds;
spero di non incontrare la morte perché non voglio morire
poiché penso che morire sia il dolore più atroce che io possa subire;
voglio vivere e vivere per sempre.
Perché voglio continuare ancora a vedere bellissimi film e belle poesie.
Dopo 25 anni di vita allora dico, ma non per congedarmi
che ancora non ho una verità da lasciare agli altri,
che ancora non ho beni da lasciare ai parenti,
che ancora non ho saggezza da trasmettere agli altri,
che ancora non ho consigli da ricordare agli altri.
Ho creduto nell’amore e nell’amicizia.
Posso dire con certezza che quando ho amato
e sono stato amato sono stato per qualche tempo
anche felice, mentre quando ho vissuto da solo
sono stato sempre depresso e infelice.
Nella mia gioventù sono stato un idealista
E per un periodo di tempo anche un utopista,
oggi sono solo un realista che cerca di vivere
la sua vita e il suo tempo nel modo più bello possibile.
Ancora oggi purtroppo non ho trovato
Il senso della vita che certamente
Non è nella morte, ma è nella vita eterna.
Credo che la nostra mente, riflettendo,
può dimostrare logicamente
sia l’esistenza di DIO che la sua non-esistenza,
quindi accetto sia coloro che credono in Dio,
sia coloro che non credono in Dio.
Amo la vita e il giorno e il sole
E tutte le meravigliose bellezza della natura.
Riporto due belle poesie di Bertolt Brecht che
Esprimono i miei sentimenti di oggi.
La prima poesia di Brecht è “Hollywood”
Ogni mattina, per guadagnarmi il pane
Vo al mercato dove si comprano menzogne.
Pieno di speranza
Mi metto un fila fra i venditori.
Anch’io oggi posso dire.
Ogni mattina per guadagnarmi il pane
Vado a scuola per insegnare le poesie
Pieno di speranza
Mi siedo tra gli studenti.
La seconda poesia è “Piaceri”
Il primo sguardo dalla finestra il mattino
Il vecchio libro ritrovato
Volti entusiasti
Neve, il mutare delle stagioni
Il giornale
Il cane
La dialettica
Fare la doccia nuotare
La musica antica
Scarpe comode
Capire
Musica moderna
Scrivere piantare
Viaggiare
Cantare
Essere gentili.
Dopo questa poesia sul senso della vita
Ne scriverò un’altra e sarà l’ultima.
(credo fra 25 anni e spero anche oltre)
E nella prossima poesia
Riporterò altre due belle poesie:
l’ultima bella poesia di Vittorio Gassman
“Fermo posta” e
l’ultima bella poesia di Brecht:
“Quando nella bianca stanza
dell’ospedale della Charitè”.
Spero allora di poter rispondere alla
domanda
Di 25 anni fa e di dare una risposta
definitiva e
Sicura alla domanda sul senso della vita.
Modica 23 mar. 06
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