“Paesaggio designa una determinata
parte di territorio, così come è percepita dalle
popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di
fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”
Il miglior modo per conoscere
un paesaggio è percepirlo in senso più ampio,
probabilmente “entrando” in esso e
facendone esperienza in ogni suo aspetto.
Un buon modo di partenza per percepire il
territorio è guardarlo da un punto di osservazione
posto in alto; ma ciò non è ancora
sufficiente.
scuola
Lanca Lucconi
scuola
spiaggia
scuola
scuola
Orto/giardino
bosco
Si apprende molto di più attraversandolo e annusandolo e osservandone i
diversi elementi stando loro vicino.
Ecco alcuni esempi di attività didattiche
da organizzare durante un’escursione:
Tracciare schizzi e disegnare, quale
primo strumento per osservare
con cura; possono essere schizzi
panoramici,
così come disegni di alcuni
particolari oggetti e caratteristiche
Raccogliere alcuni “pezzetti di paesaggio”; attraverso la raccolta di foglie, fiori, piccole pietre
ecc., spesso testimonianze dei caratteri naturali del paesaggio, bambini e ragazzi si sentono
più direttamente coinvolti nella percezione del paesaggio stesso
Proporre una spiegazione (da parte
di esperti o di insegnanti) di alcune
caratteristiche del paesaggio:
la spiegazione è sempre più efficace
quando proposta all’aperto e direttamente
di fronte a ciò che viene illustrato;
Camminare attraverso il paesaggio:
indipendentemente dalla durata e
dalla difficoltà del percorso, l’esperienza
personale delle diverse parti di un’area
attraversata, delle diverse forme (per
esempio quelle del rilievo) e
dell’ambiente nella sua fisicità
è essenziale a tutte le età.
I bambini più piccoli traggono grande
vantaggio dalla conoscenza diretta del paesaggio
attraverso l’escursione; in questo
caso, tali esperienze - vissute e partecipate
fisicamente, con tutto il corpo - diventano
attività didattiche complete per l’Educazione
al Paesaggio.
La percezione del paesaggio - nel suo
significato più ampio - include non solo la
percezione visiva, ma tutto ciò che viene
percepito dai cinque sensi.
L’essere umano
ha la possibilità di distinguere paesaggi sonori,
così come paesaggi degli odori e dei
sapori e paesaggi tattili, vale a dire i diversi
modi attraverso cui l’ambiente che ci circonda
comunica con noi.
I lumaconi
Abbiamo visto i lumaconi
A strisce, senza guscio, bavosi, mollicci, lunghi,
lisci.
Strisciavano, mangiavano le foglie, l’erba, i
funghi.
Escono se piove.
Ne ho toccato uno sulla schiena, era mollissimo.
I verdi scuola d’infanzia Vaccari
Il bosco parla
Abbiamo fatto silenzio
Per ascoltare la voce del bosco.
Il bosco parla:
Ho sentito gli uccellini,
Il grido del fagiano.
Ho sentito le foglie.
Cantiamo la canzone dell’albero.
Cantavano anche loro.
Ho sentito la voce del bosco
E mi ha detto di tornare.
Testi tratti da:
Educare al Paesaggio
Traduzione Italiana del report "Education an Landscape for
Children", Consiglio d'Europa, marzo 2009
Benedetta Castiglioni
Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna Treviso
A scuola nel bosco
Nel nord Europa esiste da anni un modello di
scuola dell’infanzia davvero originale, il
Waldkindergarten o, più recentemente, la Forest
School in Gran Bretagna, la loro sede è il bosco, o,
dove non c’è, lo spazio verde più facilmente
raggiungibile come un prato, un campo, una
spiaggia.
I bambini che frequentano questo tipo di scuola
trascorrono a contatto con la natura il tempo che i
bambini delle scuole tradizionali passano
all'interno della struttura scolastica. Il bosco, così,
diventa scuola, fornisce materiale di gioco e di
riflessione pedagogica; i bambini vivono in questo
modo i tempi della natura, in ogni stagione.
L’attività di questa scuola si sviluppa attorno
ad alcuni cardini educativi:
La pedagogia dei boschi, il rapporto
sensoriale con la natura diventa fondamentale
per un’ armonica crescita del bambino,
l’ambiente
naturale diventa familiare e un luogo di
scoperta e meraviglia
Il gioco con i materiali che si trovano in
natura; il fatto di costruire
da soli giochi o inventarli a partire da quello
che l’ambiente offre, costituisce una potente
molla per la creatività.
L’autoapprendimento, gli educatori esercitano
un controllo saldo ma invisibile, quando un
bambino incontra una difficoltà, non danno
soluzioni, ma lo aiutano a risolvere il
problema in modo autonomo.
Le tappe
1999, un seminario di formazione rivolto alle insegnanti,
presentando l’esperienza tedesca e svizzera. A conclusione del
seminario è stata offerta la possibilità ad una scuola d’infanzia
interessata di partecipare all’iniziativa.
Esperienze nelle scuole d’Infanzia Comunali:
1999/2000 Simonetta al Parco della Vernavola. Questa esperienza
ha prodotto un video e una riflessione scritta.
2000/01 con modalità differenti,
Vernavola.
Malcovati al Parco della
2008/09 e 2009/10, grazie al contributo della Fondazione Cariplo,
abbiamo portato il progetto in 4 scuole d’infanzia comunali:
Castiglioni, Muzio, Negri, Santa Teresa.
2011/12 Vaccari, grazie al contributo della Fondazione Banca del
Monte di Lombardia.
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esperienza di immersione nel paesaggio pavese