“IL
POPOLO
Blues DEL
:arte e
denuncia
BLUES”
Tesina di
maturità
Marzolo Elenia ,5^sf
Liceo Artistico “P.Candiani”,Busto
Arsizio(Va)
Anno Scolastico 2003/2004
“Introduzione”
“The Blues is a feeling”…
...Portatevi una mano al petto e ascoltate il ritmo del vostro cuore:tu tum-tu
tum-tu tum...ci avevate mai pensato?Il vostro cuore “batte in Blues”!
A maggior ragione si può dire che il blues è musica di vita,è musica
dell’anima.Ma,da dove viene quest’anima,e dove è diretta?Quali strade a
percorso?Quali rotte ha seguito il Blues per diventare musica
contemporanea?
Vi svelo un segreto,la musica che tutti noi oggi possiamo
ascoltare,accendendo la radio e sintonizzandoci sulla prima stazione,neppure
esisterebbe se prima non fosse esistito il Blues e la musica nera.Potrei anche
forzare la mano e dire che tutta la musica che ascoltiamo oggi è comunque
musica nera,perché nera è l’idea di suono che abbiamo ereditato.Ma
,tornando al Blues,se si legge la risposta di qualsiasi musicista alla domando
cos’è per lui il Blues,la risposta è sempre la stessa:”The blues is a feeling”.Il
Blues è un sentimento di rabbia,dolore,passione,onore,odio,speranza,di
pena,….
La musica nera è una realtà viva e per capirla è necessario comprenderne le
contraddizioni inerenti l’esperienza nera,poiché la musica nera è allo stesso
tempo sociale e politica.Sociale perché è una ribellione artistica contro
l’umiliante indifferenza della cultura occidentale,è politica, invece,nel suo
respingere i valori culturali bianchi che afferma l’essere altro della gente
nera.Attraverso il canto una nuova coscienza politica viene continuamente
creata,antitetica ai valori della società bianca.
“Tesi”
Con questa tesina-approfondimento,voglio dimostrare
quanto i ritmi del Blues affondino le loro radici nella
schiavitù,(nonostante ,effettivamente si sviluppino a seguito
dell’emancipazione)e quindi possono essere considerati
l’emblema della denuncia di una pagina atroce della nostra
La
Colonizzazione
in Africa
Da prima del Congresso di
Berlino(1884-85)
Al periodo pre 2^Guerra
Mondiale
Paesi
colonizzat
i prima
del 1884
:
Inghilterr
a
Franci
a
Portogall
o
Spagna
Oland
a
EGIT
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Paesi
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zati
Tra il
1884 e
il 1885
Francia
Inghilterra
Germania
Belgio
Portogallo
Olanda
I
Paesi
colonizzat
i
Tra il
1886 e il
1898
Francia
Inghilterra
Germania
Belgio
Olanda
Portogallo
Italia
Paesi
Colonizzati
Tra il 1899
E il 1940
Francia
Inghilterra
Germania
Olanda
Portogallo
Italia
“Colonialismo”
(dal XV al XX sec.)
Il Colonialismo,come assoggettazione di un territorio,da parte di uno
Stato,tramite vincoli militari,politici,giuridici ed economici,caratterizzò gli anni a
partire dal 1500 fino la seconda guerra mondiale sotto due diverse forme:
COLONIZZAZIONE
(XV-XVII)
Oppressione di un territorio circoscritto
da parte del sistema politico europeo.
Caratteristiche:
Stanziale
Di popolamento
Lento processo di sottomissione di zone
circoscritte
Conquista economica
Data fondamentale che segnò l’avvio della
colonizzazione in Africa è il 1505 con
l’occupazione del Mozambico da parte del
Portogallo.
IMPERIALISMO
(XIX-XX)
Corsa alle colonie in risposta alla
depressione economica europea(1873).
Caratteristiche:
Temporanea
Di sfruttamento
Rapido processo di sottomissione
dell’intero globo(1870-1914)
Conquista politico-militare
Data fondamentale è il 1884 con il
Congresso di Berlino in cui si definirono le
sfere d’influenza,sull’Africa, di
Francia,Germania,Belgio,Italia,Portogallo
e Inghilterra,riconoscendo l’autorità del
Belgio sul Congo e sancendo l’occupazione
di la
fatto.
(Lenin definì il colonialismo come:”
1^ dinamica del capitalismo”)
MOTIVI CHE SPINSERO AL COLONIALISMO:
I Coloni furono spinti dalla convinzione di avere la responsabilità morale di
guidare i popoli arretrati(colonizzati)e di recare loro,i frutti della cultura
occidentale.Tale atteggiamento è definibile come “eurocentrismo politicopsicologico” giustificato ,dai Colonizzatori,dalla pretesa di diffondere la civiltà
europea,la vera civiltà,e d’innalzare la bandiera della vera religione.In realtà
poneva i paesi extraeuropei nelle condizioni di terre da sfruttare
economicamente e i loro abitanti in quelle di servi da dominare.
CONSEGUENZE SUI COLONI:
§
BENEFICI: SOCIALI:Possibilità di emigrazione;
ECONOMICHE:espansione del commercio,risorse
strategiche;POLITICHE:prestigio e potenza internazionale..
§
IMPEGNI PER I COLONI: amministrazione,difesa e assistenza tecnica
EFFETTI
NEGATIVI:cancellazione
delle tradizioni,delle culture e d’interi
delle colonie.
popoli,economie
estrovertite
e SCHIAVISMO(tratta degli schiavi).
CONSEGUENZE
SUI COLONIZZATI:
(La colonizzazione nella voce dei filocolonialisti)
“IL FARDELLO DELL’UOMO BIANCO”
Raccogli il fardello dell’Uomo Bianco
disperdi il fiore della tua progenie
obbliga i tuoi figli all’esilio
per servire le necessità dei tuoi prigionieri;
per svegliare pesantemente bardati
su gente inquieta e selvaggia
popoli da poco sottomessi,riottosi.
Metà demoni,metà bambini.
Raccogli il fardello dell’Uomo Bianco
le guerre feroci del tempo di pace
riempi la bocca degli affamati
e prometti la fine delle malattie;
e quando il tuo traguardo è più vicino
il fine per altri cercato,
osserva la Pigrizia e la Follia pagana
annientare la tua speranza.
Raccogli il Fardello dell’Uomo Bianco
e ricevi la sua antica ricompensa:
il biasimo di coloro che fai progredire,l’odio di coloro su cui vigili
il pianto delle moltitudini che indirizzi
(Ah lentamente)verso la luce:
“Perché ci hai strappato alla schiavitù ,
la nostra dolce notte egiziana?”
(keepling)
Keepling ,eponente della letteratura filoimperialistica,nel suo racconto,affida al bianco
“civilizzato”un importante dovere morale(“il fardello dell’Uomo Bianco”),ovvero il
compito di proteggere i popoli “arretrati culturalmente”che lui definisce perenni
fanciulli.Dunque ci mostra la nuova figura del Colono europeo come un eroe, il cui vero
mestiere è la conquista e il soggiogamento dei popoli, ma del quale vengono sempre
negati gli intenti commerciali e d’interesse.
(la
colonizzazione nella voce degl’africani)
“AVVOLTOI”:
A quel tempo
tra gl’inni alla civiltà,
aspergendo d’acqua santa le fonti assoggettate,
celando le unghie nel buio,
gli avvoltoi alzarono l’edificio di sangue
dell’epoca coloniale.
A quel tempo il sorriso dell’uomo morì nell’inferno
[Ferrato delle strade]
e i monotoni ritmi delle preghiere coprirono
il lamento degli schiavi nelle piantagioni.
Che amaro ricordo,conservi
i baci briganteschi
e le promesse spazzate via dal vento delle mitraglie.
Stranieri,non eravate uomini!
Conoscevate tutti i libri del mondo ma non l’amore.
Non sapevate che le vostre mani
fecondano il seno della terra,
non sapevate che le vostre mani
hanno radici profonde,come la rivolta.
Non sapevate,macellai,che sotto le vostre boriose
[Canzoni]
nei villaggi neri che predavate,
nell’Africa squartata
maturava la speranza,nostra sola fortezza.
Non sapevate che dalle miniere di Svasilenda
alle officine d’Europa,ove scorre il nostro sudore,
sotto il nostro passo chiaro
nasce il corpo della primavera.
(David Diop-Senegal)
Diop,come Achebe ,Pedro Miguel ,Ki –Zerbo e gl’intellettuali africani, sottolinea la
negatività della colonizzazione sull’Africa in quanto l’intromissione europea accantonò
la vita dignitosa e morale africana, strutturata sulla base di regole giuridiche religiose e
di comportamento umano ben precise,introducendo norme estranee alla società
africana che non portarono ne luce ne pace nel continente,ma soltanto caos e confusione
.I popoli africani,per la prima volta non sentirono parlare di cultura dagli europei i
quali ,come dice Diop,conoscevano tutti i libri del mondo ma non l’amore. Al contrario
gli africani avevano un’anima,una filosofia di grande profondità,valori e bellezza,poesia
,dignità una propria storia e una propria identità civile dalla quale furono sradicati
forzatamente subendo un processo di omologazione alla cultura occidentale,la quale
“La Tratta degli Schiavi”
“SCHIAVITù:rapporto di dominio del padrone che tramite forza e
minacce assoggetta uno schiavo al suo potere per sottolineare la sua
condizione di schiavo e quindi di persona senza onore.”
“PIANGI,AMATO FRATELLO”
“Piangi ,amato fratello negro,
le tue ceneri furono sparse per la terra dal simun e dall’uragano…
tu,che non hai mai innalzato piramidi,
tu,catturato nelle razzie,tu,battuto
in ogni battaglia in cui trionfa la forza,
tu,che hai imparato in una scuola secolare
una sola frase:schiavitù o morte,
tu,che ti sei nascosto nelle jungle spietate,
che hai affrontato tacendo migliaia di morti,
sotto la maschera della febbre delle paludi,
o sotto la maschera della tigre che azzanna,
o degli abbracci delle sabbie mobili,
che soffocano a poco a poco come il boa.
E venne il giorno in cui comparve il bianco.
Fu più astuto e cattivo di ogni morte.
Barattò il tuo oro
Con uno specchietto,una collana,ninnoli,
corruppe con l’alcool i figli dei tuoi fratelli,
cacciò in prigione i tuoi bimbi.
Allora tuonò un tam-tam per i villaggi
E gli uomini seppero che salpava
Una nave straniera per lidi lontani,
dove il cotone è un dio.
Condannato a una prigionia senza fine,
lavorando come una bestia da soma,
tutto il santo giorno sotto un sole spietato..[…]
(Patrice lumumba)
1615:Prima tratta ad opera dei portoghesi
1650: Olandesi,Inglesi e Francesi svilupparono vaste piantagioni agricole nelle
Americhe e gli schiavi sostituirono l’oro come principale prodotto di
esportazione,nel commercio della costa occidentale africana perché:
§ Gli Indios erano considerati scarsamente adatti al lavoro,di salute troppo
cagionevole per reggere i ritmi a cui li costringevano i “conquistadores” nelle
miniere e nelle piantagioni di zucchero ,tabacco,di cotone e di altri prodotti da
esportare nella ricca Europa.
§ I Neri d’Africa invece erano robusti,forti e resistenti alla fatica come muli e
cavalli da tiro(tra il 1501-1888 furono commerciati 9.475.000di schiavi)
Quattro erano i modi con cui i mercanti si procuravano schiavi:
1. dalle scorrerie
2. con i rapimenti
3. criminali condannati
4. prigionieri di guerra (a volte le guerre venivano create appositamente ,quando
si svuotavano
i serbatoi umani)
Il Golfo di Guinea venne ribattezzato “GOLFO DEGLI SCHIAVI”:
qui arrivavano i convogli europei partiti da Nantes o Liverpool carichi di
mercanzie,e sempre da questo golfo, partivano navi stracariche di schiavi
destinati a lavorare nelle coste antilliane o del Nord America e a morire.Incatenati
in lunghissime file,camminavano per chilometri verso il golfo.Arrivati venivano
puliti,cosparsi di oli ed essenze per poi essere venduti ai mercanti i quali,una volta
acquistati li, marchiavano a fuoco sulla carne viva per poi imbarcarli,legati per
lunghi catenacci,sulle stive delle “navi negriere”(delle quali il 50-70 % non
arrivavano in America).
Una volta giunti in America:
§
“Negli Stati Uniti gli schiavi venivano trattati con barbara ferocia,sfruttati
all’eccesso,denutriti,miserabilmente vestiti e alloggiati,ed avevano un numero
insufficiente di ore di sonno;che spesso dovevano portare intorno al collo collari di
ferro irti di punte,trascinare pesanti catene e pesi ai piedi mentre lavoravano nei
campi.Spesso erano tenuti in ceppi giorno e notte per settimane insieme,obbligati a
portare il bagaglio per ore e giorni.Gli venivano strappati o spezzati i denti frontali
per essere facilmente scoperti quando fuggivano,venivano flagellati con terribile
durezza e le loro ferite cosparse di pepe rosso,acqua salata,trementina,etc..,per
accrescere il tormento.Li denudavano e li colpivano con coltelli nelle membra e nelle
spalle,pestati e e lacerati da centinaia di colpi di remo,orribilmente feriti da artigli di
gatti scagliati su di loro dai seviziatori.Gli davano la caccia con cani assetati di
sangue e li uccidevano come le bestie o fatti a pezzi dai cani.Spesso li sospendevano
per le braccia e li frustavano fino allo svenimento e,una volta fatti rinvenire,li
sommergevano di percosse fino,talvolta,alla morte.Gli tagliavano le orecchie,gli
§
“Il mio padrone metteva gli schiavi in gattabuia per frustarli il mattino
seguente.Si limitava a dare loro 5000 frustate.Dopo averli fustigati,spargeva sale e
pepe sulle ferite,li metteva davanti al fuoco finchè la pelle si riempiva di vesciche,poi
prendeva il gatto perché graffiasse quelle vesciche fino a farle scoppiare”
(Robert Burns-schiavo)
§ “[...] I contratados dovevano lavorare senza fermarsi.Tagliare l’erba
alta,preparare la terra,piantare il caffe,piantare,piantare,piantare [….] I
contratados non potevano tossire ne parlare [….] Ai contratados non era concesso
riposare […]!
(Boaventura
Cardoso-“Il
canto della fame”)
§ “Sebbene il padrone fosse un predicatore metodista,frustava i suoi schiavi e li
cospargeva di pece e trementina con una torcia infiammata…La domenica mattina
il padrone pronunciava il sermone per i bianchi.Poi tutti i padroni dei dintorni
inviavano i loro schiavi e allora pronunciava il sermone anche per noi.Prediligeva
due testi per queste occasioni:uno era “Servitori obbedite ai vostri padroni”in cui
diceva poco o nulla circa il “Padrone del Paradiso”,però ci parlava sempre
dell’obbedienza al nostro padrone sulla terra.L’altro testo era “Non
rubare”.predicava questo con frequenza ai neri.”
(Jack White-schiavo)
§ “Ricordo di aver visto una mattina una crosta di pane.La stavo gettando ai cani e
io l’afferrai prima di loro..”
(Alex Mckinney,schiavo)
NELL’Età MODERNA:la tratta non nasceva più da un sentimento di
razzismo ma rispondeva ad esigenze economiche..
§ Il !700 rappresentò l’apogeo degli schiavi in quanto nonostante il periodo
illuminista era a favore dei diritti umani,rimaneva comunque indifferente alla
tratta allo schiavismo.(lo stesso Voltaire investiva i suoi guadagni in compagnie
schiaviste e accettò addirittura che una nave negriera portasse il suo nome)
“La Schiavitù nelle motivazioni degli Americani in
epoca
Pre- Rivoluzionaria” (pre-1773)
“Gli americani durante la Rivoluzione,non erano il solo popolo che adorasse la libertà
mentre traeva profitto dalla schiavitù.Nel mondo antico,uno degli elementi della libertà era
la libertà di rendere schivi gli altri”. (E.Foner:”Libertà e schiavitù”)
Al tempo della rivoluzione,la schiavitù era un’istituzione già vecchia in America infatti
durante il XVIIIsec.,Gran Bretagna,Francia e Olanda erano tutti coinvolti nel
commercio atlantico di schiavi .
La schiavitù dei neri non era comunque in contraddizione con l’interpretazione della
libertà degli americani bianchi in quanto per molti americani,possedere schiavi,apriva
la strada all’autonomia economica,giudicata indispensabile per una vera libertà.
Adam Smith sottolineava che sarebbe stato difficile abolire la schiavitù in quanto “le
persone che scrivono leggi in quel paese sono tutte persone che possiedono a loro volta
degli schiavi”-quindi la “libertà dei liberi” aiutava a produrre “la grande oppressione
degli schiavi”.Togliere a un uomo la sua proprietà(gli schivi) senza il
consenso,rappresentava una violazione della libertà,chiedere ai proprietari di
rinunciare al possesso dei propri schiavi avrebbe ridotto loro in schiavitù.
“Emancipazione dalla schiavitù”
Alla fine del 1700 durante l’epoca rivoluzionaria ,la schiavitù divenne per la
prima volta in America,il punto focale del dibattito pubblico.
§
Il patriota della Pennsylvania,Benjamin Rush,nel 1773 fece appello ai
“sostenitori della libertà americana”perché abbracciassero la causa della libertà
generale”facendo notare che la schiavitù era uno dei “crimini nazionali”
§
Il ministro del Massachusetts,John Allen,nel1774 lamentò che gli americani
si stavano facendo “beffe”del loro sbandierato amore per la libertà “calpestando
i diritti e le prerogative sacre e naturali degli africani”.
Il linguaggio della libertà cominciò a risuonare nelle comunità di schiavi.
Ma la strada verso l’emancipazione era ancora lunga:
§
Nel 1787 fu stabilita la “fine delle importazioni dei neri,”legge che non fu
osservata fino al 1808 in quanto,in quel periodo,si puntò all’incremento delle
nascite per salvaguardare l’economia dal momento in cui sarebbe stata abolita
l’importazione.
§
1789 Rivoluzione Francese abolì la schiavitù( alimentò il traffico
clandestino)
§
Nel 1802Napoleone ripristinò la tratta degli schiavi(nelle colonie francesi)
§
Nel 1808 in USA:”Abolizione della schiavitù” (ma lo schiavismo continuò
imperterrito).
§
Nel1815 il Congresso di Vienna vietò ufficialmente il traffico atlantico di
navi negriere. Tale provvedimento portò gli sfruttatori a esercitare una politica
a favore della natalità divenendo
veri e propri allevatori di
schiavi(“salvaguardia delle partorienti”).Il blocco non pose fine all’aumento di
schiavi il quale traffico illegale aumento il loro prezzo sul mercato.
§
Nel 1860 Guerra civile ,di Secessione:tra la Confederazione degli stati del
sud e il nord,e”Proclama di emancipazione”che dichiarava liberi gli schiavi della
Confederazione sudista.Tale provvedimento fu una mossa strategica per
provocare una rivolta degli schiavi contro i loro padroni e quindi indebolire
l’economia sudista,la quale prosperità(abbondante manodopera a basso costo)
minacciava l’economia nordista.Al contrario la liberazione a Nord sarà lenta e
dolorosa.
§
1865 “L’Abolizione della schiavitù”(definitiva) vide la dichiarazione dei
neri come cittadini americani.Il problema dei neri americani,tuttavia,non era
affatto risolto.Dal punto di vista economico,infatti,non furono create le
condizioni perché gli schiavi emancipati potessero avviare attività lavorative
autonome(molti di loro tornarono a lavorare nelle piantagioni alle dipendenze
dei padroni bianchi).Dal punto di vista giuridico,la fine della schiavitù non
comportò l’uguaglianza fra bianchi e neri,infatti,in molti stati del sud,si avviò un
regime di sfruttamento e segregazione razziale per cui i neri erano esclusi dalle
scuole,locali pubblici e dal diritto al voto.Contemporaneamente si diffusero nel
“CRONOLOGIA DELLE ABOLIZIONI
UFFICIALI DELLA SCHIAVITù”(in Africa e in America)
§ 1793: Santo Domingo(Haiti)
§ 1794:colonie francesi
§ 1807:Gran Bretagna-Danimarca:proibiscono il commercio di schiavi sulle loro navi
§ 1808:USA
§ 1822:Santo Domingo
§ 1823:Cile
§ 1826:Bolivia
§ 1829:Messico
§ 1833-38:colonie britanniche
§ 1846:Tunisia
§ 1846-48:isole Vergini danesi(Saint Croix-Saint John-Saint Thomas)
§
1847 :Golfo dell’impero ottomano ;chiusura mercati pubblici di schiavi a
Costantinopoli
§ 1848:Colonie francesi
§ 1851:Colombia e Equador
§ 1853:Argentina
§ 1854:Venezuela
§ 1855:Perù
§ 1863:Colonie olandesi dei Carabi
§ 1865:USA
§ 1869:Portogallo
§ 1873.Puerto Rico
§ 1880-86:Cuba
§ 1885:conferenza di Berlino :grandi potenze decidono di contribuire alla
“soppressione della schiavitù”,non prendendo,però,alcuna misura concreta contro lo
schiavismo in Africa
§ 1888:Brasile
§ 1896:Sierra Leone
§ 1896:Madagascar
§ 1897:Zanzibar
§ 1900:Nigeria britannica
§ 1926:a Ginevra,44 paesi ratificano la Convenzione della Lega delle Nazioni relativa
alla schiavitù
§ 1942:Etiopia
§ 1981:Mauritania
La
Decolonizzazion
e
da prima del
Congresso di
Bandung(1955)a
dopo il 1976
Paesi
decolonizza
ti
Prima del
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Prima del
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Tra il 1956
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tra il 1961
e il 1970
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Dopo il
1976
“Decolonizzazion
e”
“La Decolonizzazione vuol dire liberarsi dalla malattia del colonialismo venendone
via.La malattia originaria dello spirito europeo,è il colonialismo.Da questa malattia,gli
europei, possono guarire solo con l’aiuto dai popoli ex-colonizzati”.
(Albert MemmiTunisia)
§
Per Decolonizzazione intendiamo il processo di liberazione nazionale dei popoli
oppressi dalla dominazione coloniale di paesi ,soprattutto europei quali: Gran
Bretagna , Francia , Portogallo , Spagna , Paesi Bassi , Belgio).E’ un fenomeno i cui
inizi non sono anteriori alla prima guerra mondiale e riguarda essenzialmente il
dominio coloniale in Africa e in Asia.Essa ha posto fine all’età coloniale,caratterizzato
dalla spartizione del mondo da parte di nazioni già pienamente entrate nell’era
industriale.
§
Principali cause della Decolonizzazione:
1.
La debolezza dell’Europa devastata dalla seconda guerra mondiale,con la
relativa crisi delle potenze coloniali europee le quali non hanno più mezzi e capitali
per mantenere le colonie.
2. L’emergere di un mondo bipolare controllato dalle 2 potenze uscite vincitrici dalla
guerra:USA e URSS.
3.
La posizione di principio anticolonialista degli USA e dell’URSS che difende il
principio di autodeterminazione dei popoli e che spinge tutte le colonie a lottare per
l’indipendenza.
4. L’affermarsi di un’idealogia e di una cultura che non tollera più l’occupazione
militare e politica di uno Stato verso l’altro:movimenti interni nazionalisti e
indipendentisti.
5. Il sostegno dell’Onu all’autodeterminazione dei popoli
“La violenza che ha presieduto all’assetto del mondo coloniale,sarà rivendicata e
assunta dal colonizzato quando,decidendo di essere la storia in atto,si riverserà nelle
città proibite […].Disgregare il mondo coloniale non significa che dopo l’abolizione
delle frontiere si creeranno vie di passaggio tra le due zone.[…]Lasciamo quest’Europa
che non la finisce più di parlare dell’uomo pur massacrandolo dovunque lo incontra,a
tutti gli angoli delle sue strade ,a tutti gli angoli del mondo […].Allora compagni il gioco
europeo è definitivamente terminato,bisogna trovare altro.Possiamo far tutto,oggi,a
MANIFESTO PROGRAMMATICO DI BANDUNG:
La Conferenza di Bandung si tenne in Indonesia nell’aprile 1955,vi parteciparono i
rappresentanti di 29 nazioni dell’Africa e dell’Asia.In essa fu proclamata la condanna
del colonialismo,delle armi atomiche,della discriminazione razziale e la neutralità dal
blocco capitalista(primo mondo:USA)e da quello comunista(secondo
mondo:URSS)blocchi contrapposti che in quegl’anni alimentavano la Guerra
Fredda.Con tale Conferenza cominciò a diffondersi il temine di “Terzo Mondo” che
indicava i paesi che non si riconoscevano ne occidentali ne filosovietici.Ben presto la
definizione di Terzo Mondo assunse una connotazione di tipo economico divenendo”Sud
del Mondo”(Asia-Africa-America Latina:ex colonie).
””Dichiarazione riguardante i problemi dei popoli
dipendenti”
La conferenza afro-asiatica,dopo aver discusso i problemi
dei popoli dipendenti e del colonialismo ed i mali che ne
derivano,si è trovata d’accordo:
1nel dichiarare che il colonialismo in tutte le sue
manifestazioni è un male a cui si deve porre fine al più
presto;
2nell’affermare che la soggezione dei popoli al giogo
straniero,la dominazione e lo sfruttamento che
costituiscono la negazione dei diritti fondamentali
dell’uomo,sono in contraddizione con la Carta della
Nazioni Unite e sono di ostacolo alo sviluppo della pace e
della cooperazione mondiale;
3nel dichiarare il suo appoggio alla causa della libertà e
dell’indipendenza di tutti i popoli dipendenti ;e infine,
4nel fare appello alle potenze interessate affinché
concedano libertà e indipendenza a questi popoli.
“Dichiarazione in favore dello sviluppo della pace e
cooperazione mondiale”
La conferenza afro-asiatica ha prestato seria attenzione
al problema della pace e della cooperazione mondiale.Ha
esaminato con profonda preoccupazione l’attuale stato di
tensione internazionale con il conseguente pericolo di
una guerra atomica mondiale.Il problema della pace è
legato al problema della sicurezza internazionale.A
questo proposito tutti gli Stati devono cooperare
soprattutto attraverso le Nazioni Unite nel realizzare la
riduzione degli armamenti e l’eliminazione delle armi
atomiche.In questo modo si può promuovere la pace
internazionale e l’energia atomica può essere usata solo
per scopi pacifici.Questo contribuirebbe a soddisfare le
necessità specialmente dei popoli dell’Asia e
dell’Africa,poiché ciò di cui essi hanno maggiormente
bisogno è il progresso sociale e un più elevato tenore di
vita in un clima di maggiore libertà.Libertà e pace sono
interdipendenti.Tutti popoli devono godere del diritto di
autodecisione,e la libertà e l’indipendenza devono essere
accordate senza indugio a tutti quei popoli che ancora ne
sono privi.Tutte le nazioni dovrebbero avere il diritto di
scegliere liberamente i loro sitemi politici e economici e il
loro diritto di vita in conformità agli scopi e ai principi delle
Nazioni Unite..Libere da sospetto e da paura e animate da
fiducia e buona volontà l’una verso l’altra,le nazioni
dovrebbero praticare la tolleranza e vivere insieme in pace e
da buoni vicini e sviluppare una cooperazione amichevole
sulla base dei principi seguenti:
1Rispetto per i diritti fondamentali dell’uomo e per gli scopi
e i principi della Carta delle Nazioni Unite.
2Rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale di tutte le
nazioni.
3Riconoscimento dell’uguaglianza di tutte le razze e di tutte
le nazioni,grandi e piccole.
4Astensione da interventi o interferenze negli affari interni
ad altri paesi.
5Rispetto per il diritto di ogni nazione a difendersi da sola o
in collaborazione con altri Stati,in conformità alla Carta
delle Nazioni Unite.
6a]Astensioni dal partecipare ad accordi di difesa collettiva
volti a favorire gli interessi particolari di una delle grandi
potenze. b]Astensione daparte di ogni paese dall’esercitare
pressioni su altri paesi.
7Astensione da atti o da minaccie di aggressione e dall’uso
della forza nei confronti dell’integrità territoriale o
dell’indipendenza politica di qualsiasi paese.
8Composizione di tutte le vertenze internazionali con mezzi
pacifici.
9Promozione dell’interesse e della cooperazione pacifica
1Rispetto per la giustizia e per gli obblighi internazionali.
“Il Blues”
“The Blues is a feeling…il Blues è un sentimento di dolore, rabbia,passione, amore e speranza”
Il Blues è un genere musicale nato come strumento del popolo nero per lenire il loro dolore in
seguito allo sradicamento dall’Africa Occidentale,la loro terra madre,e per l’essere stati
trasformati in schiavi nelle colonie americane a Sud degli stati uniti.
“La gente continua a domandarmi dove nacque il Blues.Tutto quello che posso dire è che,quando
io ero ragazzino,nelle campagne,cantavamo sempre.In realtà non cantavamo,gridavamo,però
inventavamo le nostre canzoni raccontando le cose che ci stavano succedendo in quel
momento.Credo che fu allora che nacque il Blues.”
(Eddie
Son
House)
La data di nascita dell’incontro tra espressione poetica e musicale va collocata verso il
1870,quando una vasta comunità di neri trovò all’improvviso la forza e il coraggio di esprimere
la propria angoscia in un lamento di dolore,che si traduce talvolta in un impetuoso inno di
guerra,in un grido provocato dal dolore della loro anima,strappata dalle capanne,dall’intrico di
una jungla dove avevano organizzato la loro esistenza in armonia con le forze della natura.
“Oh.Lawd,I’m tired uuh/
Oh, Lawd Iìm tired,uuh
stanco,uuh
Oh,Lawd,I’m tired,uuh
stanco,uuh
Oh,Lawd I’m tired, a dis mess”
questo schifo.”
“Oh,Signore,sono
stanco,uuh
Oh,Signore sono
Oh ,Signore sono
Oh,Signore sono stanco di
Accade infatti nel XVIII secolo che alcuni negrieri,possessori di colonie sulle coste d’Africa
avviarono il trasporto dei neri da vendere nei territori dell’America dove era richiesta mano
d’opera a basso costo la quale veniva offerta dal mercato degli uomini di colore sulle africane:
“Il blues risale ai tempi della schiavitù.Quando eravamo schiavi mangiavamo ossa e cotenna di
maiale:la carne andava ai bianchi.Erano tempi duri;ci si faceva sopra delle canzoni per
consolarsi,ma la vita era un inferno”
(James Butch Cage)
“Il blues viene dal culo del mulo.Oggi puoi avere il blues anche seduto al ristorante o in un
hotel,ma il blues è nato camminando dietro 1 mulo ai tempi della schiavitù”
(Bukka White)
“Origini musicali, territoriali e sociali del
Blues”
Il Blues primitivo era una musica prevalentemente vocale in cui i cantanti si
affidavano all’imprevedibilità e alla mobilità della voce umana per dar vita alle loro
immagini improvvise.Ma il crescente uso di strumenti europei(ance e ottoni) tendeva
a mettere da parte il canto,relegandolo all’accompagnamento e all’interludio..
Per lo più costruito su tre versi di dodici battute(di cui i primi due ripetuti),ma senza
esclusione di altri schemi,si basa su una scala tonale oscillante fra il modo maggiore e
minore a causa delle cosiddette blue note (o note incerte:note del terzo e settimo
grado della scala diatonica,abbassate di un semitono ovvero,bemollizzate),scaturite
dall’incontro tra la scala pentatonica africana e quella eptatonica europea.
Origini musicali:
Le radici artistiche del Blues sono riscontrabili nella tradizione africana,nei work
song,holler,shout e spiritual:
§
Riguardo la tradizione africana,il contesto geografico,storico e sociale è diverso
ma uguale è l’idea di suono…..uguale è il sudore e il sangue,uguale è l’anima nera e
analoghe sono le figure del bluesman e del griot africano:
entrambi nelle loro canzoni fanno riferimento all’albero principalmente al “the
weeping willow tree”(salice piangente)il quale con il suo aspetto triste e ricurvo
rappresenta la tristezza ,la sofferenza e la solitudine del blues man:
“The weeping willow blues”:
“I went down to the river there beneath the willow tree the dew dropped on those willow
leaves and it rolled right down on me,and that’s the reason i’ve got those weeping
willow blues”
(“Sono andato giù al fiume e mi sono fermato sotto il salice,la rugiada si posava sulle
sue foglie e mi scivolava addosso e questa è la ragione per cui mi sono venuti in mente
questi weepin willow blues”).
ma,mentre con il Griot vi è il fluire delle tradizioni(“quando muore un Griot è una
biblioteca che brucia”),nel Bluesman vi è la frustrazione per la negazione
dell’identità.Infatti lo schiavo deportato non aveva alcun diritto,nemmeno quello
della sua esistenza fisica.Nelle canzoni le punizioni corporali sono riportate ,come ad
esempio gli accenni alle frusta:
“No more auction block”
“No more auction block of me,no more,no more;
No more auction block of me many thousands gone.
No more driver’s lash for me
No more peck of corn for me.”
(“Mai più il ceppo dlelle aste pubbliche su di me,mai più,mai più;
§ Predecessore diretto del Blues è il WORK SONG,ovvero il canto di lavoro
degli schiavi africani. E’ un canto cadenzato la cui funzione era di coordinare i
movimenti del lavoro nelle piantagioni di cotone o per la ricostruzione della rete
ferroviaria,rendendolo così meno faticoso,ma anche di mantenere il contatto del
singolo col gruppo.Il work song è perciò un canto collettivo la cui struttura è quella
tradizionale africana del “call and response”.Era l’alba del “double talking”.
“IL canto cresceva.Ogni volte che le vanghe scavavano la terra,le voci si facevano più
forti.Dissodando la terra i contratados cantavano.La frusta marcava il ritmo del
canto sulle schiene negre.
“Canto.Lavoro.Canto.Lavoro.Canto.Lavoro.Canto.Forza!Forza!Lavoro!Lavoro
forzato!Forza!
(Boaventura Cardoso:”Il canto della
fame”)
“Il blues è nato nei campi di cotone dove si lavorava duro e il padrone non
pagava.Così si cantava:”Ohhh,uno di questi giorni lascerò questo posto per non
tornare mai più,ohhh,yeah!”era un modo per alimentare la speranza”
(Sonny
Terry)
Il linguaggio utilizzato nei work song era incomprensibile per i bianchi,una
sorta di lamento o
ululato ,e solo in questo modo gli schiavi potevano comunicare tra loro.Uno
dei più conosciuti e
suggestivi work song si intitola:”GO DOWN OLD HANNAH”dove “old
Hannaӏ il sole
che gli schiavi invitavano ad andare a coricarsi per non levarsi più,perchè
troppo cocente per
loro che lavoravano tutto il giorno nei campi.
“GO DOWN OLD HANNAH”
“Why don’t you go down old Hannah
don’t you rise no more
oh,go down,old Hannah,well,well,well,
don’t you rise no more...”
Con il passare del tempo,però,il padrone bianco vietò agli schiavi l’utilizzo dei
messaggi cifrati
tipico del work song e quindi iniziarono a comparire parole straniere,anche se
le parole che nei
canti invitavano alla intemperanza rimasero in dialetto africano restando
incomprensibili ai
bianchi mentre i segmenti di canto che elaboravano modi di esistenza
garbata,erano nella lingua
E’ dal work song che nascerà il “BLUES DEL MISSISSIPI”in quanto nell’intorno
del Delta la terra era fertile e richiedeva maggior lavoro,soprattutto nelle fattorie, il
quale vide l’affluire di un gran numero di afroamericani i quali interagivano nel
canto basandolo prima di tutto sulla componente ritmica e in secondo luogo si
cambiamenti di tonalità mai coincidenti.Il Blues del Delta risentì molto della
fruttuosità della musica africana.
§ Accanto il work song va collocato l’HOLLER o SHOUT ovvero il grido
angoscioso e solitario dello schiavo che da solo lavora nei campi.Queste urla
generalmente hanno un ritmo libero e semplice con strofe brevi ed una o due frasi
melodiche .Gli holler rappresentano una delle prime risposte all’ambiente
oppressivo del Sud.Questi “richiami nei campi”avevano il compito di incitare gli
schiavi al lavoro e dimostravano,con il loro suono atonale la netta provenienza dal
continente nero.
“…Qualcuno emise improvvisamente un suono come non avevo mai udito prima,un
lungo grido musicale che si levò e finì per spegnersi rompendosi nelle note più
acute;la voce risuonò nei boschi nell’aria chiara e glaciale della notte,come il
richiamo di una tromba.”
Gli holler &shout sono alla base del cosiddetto:”BLUES TEXANO”.Infatti nel
Texas,la terra era arida e poco fertile il che determinava scarso lavoro e minor
numero di afroamericani i quali si trovavano a lavorare in solitudine dando voce
alla loro sofferenza tramite elevati urli che partivano da una nota acutissima e
scendevano a intervalli di terze.
§
Contemporaneamente a work song e shout nacque un’altra espressione
musicale che venne definita SPIRITUAL (la quale diverrà Gospel dallo
storpiamento della parole God e Spell=lo scritto di Dio).
Prima che gli schiavi fossero convertiti dai bianchi al cristianesimo per il timore,di
questi ultimi,nei confronti dei riti pagani e tribali africani,clandestinamente,nel
cuore della notte gli schiavi si riunivano per leggere e ascoltare la Bibbia e celebrare
riti vudù.Alla base dello spiritual c’è l’idea che la schiavitù contraddica la volontà
di Dio,per cui essi si identificavano con il popolo ebraico alla cui liberazione era
dedicato il capitolo dell’Esodo.Lo stesso fiume Mississipi era identificato con il
fiume Giordano citato nella Bibbia,
La musica nero cristiana divenne un’espressione dell’anelito ad “attraversare il
Giordano e “vedere il signore” e quindi ad entrare nel più reale dei paradisi per
liberarsi dalla costrizione sociale.
:“DEEP RIVER”(Zùgj Hullàm)
“Deep River,my home is over Jordan/Deep River,Lord/I want to cross over into camp
“Gonna shout trouble over
“Caccerò ogni dolore
When I get home,
quando sarò a casa,
Gonna shout trouble over
caccerò ogni dolore
When I get home.
quando sarò a casa.
No mo’ prayin,no mo’ dyin’
Nom dovrò più pregare
When I get home.
quando sorò a casa.
No mo’ prayin an’ no mo’ dyin’ Non dovrò più morire
When I get home.
quando sarò a casa.
Meet my father
Incontrerò mio padre
When I get home.
quando sarò a casa.
Meet my father
Incontrerò mio padre
When I get home.”
quando sarò a casa.”
Le prime Chiese cristiane nere ,dove venivano cantati gli Spiritual,avevano una
funzione meramente sociale in quanto erano gli unici luoghi dove gli schiavi potevano
svolgere un’attività vagamente umana e dove ,attraverso il canto,potevano,come nel
Blues, operare una fuga dalla realtà, affidata alla speranza nel Signore con gli
Spiritual,e con una musica sboccacciata,esclusivamente laica nel Blues.Se pur con
elementi e intenti diversi queste due espressioni musicali diedero voce e sfogo alla
frustrazione che generava la dura vita dei neri.
Dunque il Blues parla del potere della musica nella lotta per la sopravvivenza nera e
della propria identità.Questa musica va vissuta prima che capita,in quanto non si tratta
di un semplice genere musicale ma le sue radici sono profondamente intrecciate con
quelle di un popolo,in quanto è stata la sola via d’uscita dalla triste vita degli schiavi
nelle piantagioni,il solo modo per riaffermare la propria condizione di uomini e la sola
cosa che nessuno ha mai potuto togliere alla gente di colore.
“……e presso il fuoco ,nei confusi sogni,
ti sfogavi in canti di dolore,
semplici e senza parole,come l’angoscia.
Accadde persino
Che tutta una giovane volontà risuonasse,
che su corde di rame,su tamburi di fuoco,
crebbe il suo ritmo come un tifone,
e gridò alto agl’uomini bianchi
che non tutto il pianeta appartiene a loro.
Musica,tu hai consentito anche a noi
di sollevare il volto e di guardare negli occhi la futura liberazione.
Che le rive dei vasti fiumi che portano
Verso l’avvenire le loro onde vive
Siano tue!
Che tutte le ricchezze di questa terra siano tue!
Che il caldo sole di mezzogiorno allievi le tue pene.
Si asciughino ai raggi del sole
Le lacrime che il tuo avo versò,tormentato in queste lande luttuose!
Il nostro popolo libero e felice,
vivrà e trionferà nel nostro Congo.
Nascita e collocazione geografica del Blues:
La musica del diavolo trova le sue radici nella prima metà dell’800, nell’area circostante
il delta del Mississipi.Ciò che suggerirebbe il fatto che il Mossissimi sia il luogo di
nascita del Blues è il numero di cantanti provenienti dalle contee del Delta che per
prima registrarono il loro repertorio e le fonti dalle quali tale materiale musicale
originò,cioè le grandi fattorie dove si coltivava cotone e i gruppi carcerati lavoravano
lungo le strade in regime di lavori forzati e cantavano per sfuggire all’affanno..
“Il padrone mi maltrattava ma noi non potevamo cantare contro di loro e
allora alludevamo alla società e alle donne”.
“I don’t want you to be no slave,
I don’t want you to work all day,
I don’t want you to be true
I just to make love to you”
“Non m’importa se sei schiava,
non m’importa se lavori tutto il giorno
non m’importa se sei sincera,
voglio solo fare l’amore con te”
(B:B KING)”WHY I SING THE BLUES” “PERCHé IO CANTO IL BLUES”
“You all have been wonderin’
“Tuttu ciò che hai avuto è stato meraviglioso,
Wonderin’ why I sing the blues(x2)
é meraviglioso perchè canto il blues
Yeah you just listen
yeah tu questo ascolti
And say you0re me instead of you
e tu dici che sei me invece di te
Ah you won’t to pr you do get married
se ti sposi o no.
To someone for the rest of your life(x2)
con qualcuno per il resto della tua vita
Yes and there is always someone else
si e là è sempre qualcun altro
Whenever you out of sight
ogni volta che sei fuori di vista
You get the affection of a servant
tu ottieni l’affetto di un servitore
The kindess of a slave(x2)
la gentilezza dello schiavo
Yeah you get the love of a dog
yeah,tu ottieni l’amore di un cane
That can’t even hear a word you say
quello che non puoi aver sentito dire
I try to say something people
provo a dire quache cosa alla gente
Something just to pacify(x2)
qualche cosa di giusto per la pace
I might not have lived right all of my life
credo di non aver vissuto bene la mia vita
But people please believe me I’ve tried”.Ma la gente,per piacere,deve provare a credermi.”
Un contributo significativo al consolidamento dello stile rurale del Blues arrivò ,oltre
che dallo scempio della schiavitù,da un’altra delle tante vergogne del Sud
segregazionista:le sue prigioni.L’ambiente che si veniva a creare nelle durissime carceri
e negl’infami istituti per i lavori forzati,rappresentò l’humus ideale per amalgamarci in
quello che sarebbe diventato il blues con le sue mille storie di lavoro,puttane,amore e
morte,vendetta e privazione della libertà.Le celle malsane e i lavori forzati incatenati gli
uni agli altri(chain gang)furono per lungo tempo fonte d’ispirazione per i bluesman..
I geni musicali usciti da quell’arena sono spesso stati di umilissime origini,come Son
Se l’orrore della schiavitù e delle prigioni portarono al Blues,la nascita vera e propria è
determinabile a partire dalla seconda metà dell’800in seguito all’abolizione della
schiavitù dei neri d’Africa,nel sud degli Usa,quando iniziò il loro esodo nelle città del
Nord(St.Louis,New Orleans)in cerca di lavoro,affrontando nuovi problemi come
l’emarginazione,la
segregazione
razziale,la
ghettizzazione
e
la
solitudine..L’emancipazione ,teoricamente, rese possibile agli schiavi un’esistenza
più”normale”.Era la prima esperienza in cui il nero si trovava da solo in America.Molti
neri che erano riusciti a comprare piccolissime fattorie nelle fertili terre del Sud
avevano riiniziato a lavorare nei campi ma erano soli come mai erano stati durante la
schiavitù.Insieme al tempo libero venne per tutti la libertà di condurre o rovinare la
propria vita come meglio si credeva.
“THE TRAVELING COON”
“IL NERO VAGABONDO”
“Once there was a traveling coon
“C’era una volta un nero vagabondo
Who was born in Tennessee.
Nato nel Tennessee
He made his living stealing chickens
Campava rubando galline
...And everything else he could see.
...e tutto quel che vedeva.
Well,he traveled and he was known for miles around, Bè viaggiava e lo conoscevano tutti
And he didn’t get enough,he didn’t get enough,
e non ne aveva mai abbastanza,mai
abbastanza
Till the police shot him down.
Finchè la polizia lo fece fuori.
Taluni conducevano una vita di spostamenti di fattoria in fattoria. Altri presero
imboccarono la direzione che li portò nelle grandi città a Nord del Mississipi:
“My home’s in Texas,what am I doin’ up here?
My home’s in Texas,what am I doin’ up here?
Yes,my goos corn whisky,baby,and women brought me here”.
(“La mia casa è nel Texas,cosa ci faccio quì?
La mia casa è nel Texas,cosa ci faccio qui?
Si,il mio buon whisky e le donne,bambina mi hanno portato qui”)
Il nero si trovò quindi solo e,più che mai,ad aver bisogno di denaro per vivere:
“I never had to have no money befo’/And now they want it everywhere I go”
(“Non ho mai avuto bisogno di denaro prima/e ora ne vogliono ovunque io
vada”).
( di BLIND LEMON JEFFERSON)
“Woke up dis morning feelin’ sad and blue “Mi sono svegliato questa mattina triste e blu
Woke up dis morning feelin’ sad and blue, mi sono svegliato questa mattina triste e blu
Didn’t have nobody to teel my trouble to.”
Non avevo nessuno a cui raccontare i miei
problemi.”
Gli strumenti del bluesman:
Compagna inseparabile del bluesman,è la chitarra che veniva suonata facendo scivolare
sulle corde un collo di bottiglia(bottle-neck)il quale produceva lunghe note strazianti
che imitavano i lamenti degli schiavi nelle piantagioni di cotone.
In seguito il bluesman iniziò,casualmente,a suonare anche l’armonica a bocca,che
qualche immigrato olandese o tedesco gli aveva dato.Anche l’armonica veniva suonata
in modo particolare,facendola quasi gemere per riprodurre il pianto disperato degli
schiavi;altre volte imitava il rumore del treno a vapore delle campagne del Delta,con un
suono molto ritmico e frenetico.
(Recensione):”BLUES:DAL MALI AL MISSISSIPI”
M.SCORSESE
“Non potrei immaginare la mia vita o quello di nessun altro senza la musica.E’ come
una luce nell’oscurità che non si spegne mai”.La luce eterna,di cui parla Scorsese ,che
non si spegne mai,è il Blues.Così si apre ,il film.La Struttura del lavoro è costituita da
interviste girate recentemente a protagonisti della scena blues attuali e del passato:nomi
come John Lee Hooker,Son House,Muddy Waters o Robert Johnson.La pellicola si
sviluppa attraverso un viaggio che prende inizio dal delta del Mississipi,la culla del
blues da dove questo genere aha iniziato a diffondersi in tutta l’America,e che ci porta
sulle sponde del fiume Niger in Mali,la terra dove ricercare la sua vera origine.Un
percorso a ritroso nel passato perché:”per sapere dove si stà andando bisogna sapere da
dove si viene2”come precisa Corey Harris giovane guida del video viaggio attraverso il
Blues., bluesman che.”Si può sottrarre tutto a un africano ma non la sua cultura:se
perdi il passato perdi te stesso.”Martin Scorsese è riuscito in questo film a far capire
quanto l’Africa sia solo a un battito del cuore dal Blues e quanto sia importante per un
BIBLIOGRAFIA
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La tratta degli schiavi
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La schiavitù qual è
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La capanna dello zio Tom
(H.E.Beecher
Stowe)
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Gli schiavi sono uomini come noi
(dalle “Lettere a Lucillo”di
Seneca)
§
Piangi,amato fratello
(Patrice
Lumumba)
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Il popolo del Blues