Istituto di Istruzione Superiore “E.Majorana “
Con sezioni associate I.T.I . e I.T.A.S.
Luoghi di culto
e religioni a confronto
Religione buddista
Il buddismo è una religione sorta in India alla fine del VI sec. a. C. Le sue origini e i suoi
fondamenti sono da ricercarsi nella predicazione dell'asceta indiano Buddha (Siddharta
Gautama). Non è incentrata sul culto di una divinità creatrice, bensì su una dottrina
filosofico morale che suggerisce il modo per conquistare la salvezza attraverso
l'annullamento del dolore nel nirvana.
Buddha
• La letteratura buddista attribuisce la
nascita del movimento al principe
indiano Siddharta, poi conosciuto col
nome di Gotama, che sarebbe vissuto
nel VI sec. a.C. (pare sia nato intorno al
563 a.C.), Siddartha era figlio del
governatore di uno dei piccoli e
bellicosi regni dell'India). Egli trascorre
la prima parte della sua esistenza nel
lusso e nella mondanità della casa
paterna.
• A 16 anni il padre lo fa sposare e dopo
13 anni ha un figlio, ma proprio all'età
di 29 anni decide di abbandonare
tutto e tutti.
Buddha
•
Il Buddha dunque visse per sette anni nella
foresta, sottoponendosi, sotto la guida di
vari maestri, a digiuni, sofferenze e
privazioni d'ogni genere, al fine di
conseguire la pace interiore e la
conoscenza della verità. Abbandonò ogni
maestro e decise di ricercare da solo la via
della Liberazione (mukti). A 35 anni, giunto
alla soglia della morte per esaurimento,
una notte, secondo la tradizione, mentre
era seduto ai piedi di un albero, sprofondò
nei
suoi
pensieri
pervenendo
all’Illuminazione (Buddha infatti significa
"illuminato"
o
"risvegliato").
Essa
consisteva nel rifiutare sia una vita di
piaceri, perché troppo effimera, che una
vita di sofferenza volontaria, perché fonte
di orgoglio.
Simbolo del Buddismo
Ruota del Dharma
La ruota “cakra “ , è il simbolo
dell’impermanenza: poggia su un
piccolo punto che muta
continuamente. Così l’uomo non
può fermare la sua vita .
Né ricchezza, né onori, né
successi possono compiere la
vita e renderla stabile.
I dharma costituiscono
l'infinita varietà dei modi della
realtà e quindi gli infiniti
accadimenti della nostra
esistenza, frutto di azioni
compiute in passato e semi di
eventi futuri.
Quattro Nobili Verità
Al momento del “ Risveglio " Siddartha credette di
riconoscere quattro verità fondamentali dell'esistenza:
• La Verità del dolore
• La Verità dell'origine del
dolore
• La Verità della cessazione
del dolore
• La Verità della via che
porta alla cessazione del
dolore è il Dharma (cioè
l'Ottuplice Sentiero).
L'Ottuplice Sentiero
Sul piano pratico il buddista, per arrivare
all'eliminazione dei desideri, deve seguire
le otto vie fondamentali del Dharma:
•
•
•
•
retta visione, per cui si contempla la
realtà com'è, senza inquinarla coi
propri complessi inconsci, abitudini
inveterate, pregiudizi, ripugnanze
innate, limitazioni caratteriali,
memoria automatica ecc.;
retto pensiero, possibile solo con un
esercizio ininterrotto del controllo
della propria rappresentazione
concettuale;
retta parola, cioè sua perfetta
corrispondenza, senza enfasi né
sciatteria, con l'oggetto enunciato;
retta azione, che è l'agire
esattamente quando e quanto sia
necessario;
L'Ottuplice Sentiero
•
•
•
•
retta forma di vita, cioè il saper
mediare fra le necessità della vita
fisica sulla terra e i fini spirituali che
ognuno si propone di conseguire;
retto sforzo, cioè saper adeguare
esattamente ogni iniziativa
all'importanza dello scopo da
conseguire;
retta presenza di spirito, cioè
costante ricordo di quanto si pensa,
si fa e si sente, in modo da essere
continuamente presente a se stesso;
retta pratica della meditazione,
senza sostare con la mente in stati
d'animo depressi o esaltati.
Sutra del Loto
E' la più alta visione di Purezza e
Bellezza. Nella loro simmetria i
petali hanno sempre
rappresentato l'armonia del
Cosmo (il loto a otto petali è
l'equivalente della ruota del
Dharma a otto raggi). Il fango è
il simbolo della sofferenza e
della difficoltà dell’ essere
nell'acquisire una “ chiara
visione ” , ciò si può raggiungere
solo con la pratica della
Dottrina (lo stelo) che
permetterà di elevarsi sopra
tutte le contaminazioni del
mondo. Il Loto è simbolo anche
della purezza del corpo, della
parola e della mente.
Il buddismo non ricusa l'esistenza
dell‘io individuale, ma sostiene che la
piena comprensione di esso passi
attraverso il suo superamento;
accetta una purificazione dell'anima
tramite la reincarnazione.
Quando l'uomo muore, muoiono con
lui gli elementi materiali e spirituali
mentre il flusso della vita cosciente,
sostenuto dal karma (la forza delle
azioni), prosegue oltre la morte e
fonda la base per la costituzione di
un nuovo essere. Strumento principe
per camminare nella via è la
meditazione.
• Scoperta la vera via,
Buddha, che intanto si è già
circondato di vari discepoli,
comincia con loro a
predicare il Dharma (legge,
regola della dottrina
buddista) per tutta l'India,
rivolgendosi (diversamente
dai brahmani) alla gente
comune e usando i loro
idiomi locali. Si forma anche
una comunità femminile.
• Dopo circa 40 anni di
pellegrinaggio e di
insegnamento, egli morì,
avvelenato da cibi guasti, e
fu cremato dai suoi
discepoli secondo il rito
indiano (circa 480 a.C.).
I punti salienti della visione buddhista della "realtà percettiva"
indirizzata dall'insegnamento del Buddha, sono:
I cinque divieti sono:
• non uccidere alcun essere vivente;
• non prendere l'altrui proprietà;
• non toccare la donna altrui;
• non dire menzogne;
• non bere bevande inebrianti.
Gli otto comandamenti includono i suddetti
cinque divieti, cui se ne aggiungono altri tre:
• non mangiare cibo nei tempi non dovuti;
• astieniti dal canto, dalla danza, dalla musica e
da ogni spettacolo indecente; non ornare la tua
persona con ghirlande, profumi e unguenti;
• non usare sedili alti e lussuosi.
Gli ultimi due precetti morali sono:
• non adoperare letti grandi e confortevoli;
• non commerciare cose d'oro e d'argento.
I precetti di Buddha vennero in un primo tempo diffusi oralmente dai suoi discepoli e dai monaci nel
corso del III sec. a. C., durante il regno di Asoka (272-232 a. C.) che, convertitosi al buddismo, ne fece
la religione di Stato dell'impero indiano. Gradatamente il buddismo si propagò anche oltre i confini di
quell' impero, in Cina (I sec.), in Birmania e Corea (IV sec.), in Indocina (primi secoli dell'era volgare), in
Giappone (VI sec., ove assunse la forma di Zen). Nel Tibet assunse le caratteristiche del buddismo
tibetano, o lamaismo.
Le diverse sette e scuole buddiste diedero
vita a due grandi correnti
•
Quella antica del Piccolo Veicolo, o Hinayana, che, più aderente alla predicazione del
Buddha, ne coltivava il lato ascetico e filosofico (Ceylon, Birmania, Indocina).
•
Quella del Grande Veicolo, o Mahayana, che coltivava invece il lato mistico e
religioso (Tibet, Cina, Giappone).
Templi buddisti
Tempio buddista a Comiso
La Pagoda di Comiso, simbolo per la pace,
è stata consacrata il 7 luglio 1997. Essa si
colloca davanti alla ex base missilistica di
Comiso, su di una collina. E’ alta 16 metri
con un diametro di 15.
Religione islamica
L’islamismo sorge nel VII secolo d.C., in Arabia , si basa su un totale “
affidamento ad Allah , che è visto come il solo dio, rigidissimo che si fa
conoscere attraverso il Corano rivelato da Maometto che ne è il
Profeta . Il termine deriva dal verbo “ aslama” che vuol dire completa
sottomissione del fedele a Dio (Allah).
La parola musulmano proviene da “ muslim”, cioè credente, dedito a Dio
La Mecca, la Kaaba e la Pietra nera
•
•
•
La Mecca è la città santa perché
ospita il santuario ”harem” che
racchiude la Kaaba (Cubo). La
mecca è anche il punto focale
verso cui i musulmani volgono il
viso e la mente durante le 5
preghiere quotidiane.
KAABA, edificio che ha questa
forma e che al suo interno
conserva “la Pietra nera”,
forse un meteorite, che si crede
mandato da Dio
La pietra nera, venerata dai
musulmani è incastonata in un
quadro in argento nell’angolo
orientale della Kaaba
•
La Mecca
•
la Kaaba ,
•
La pietra nera
I simboli dell’islamismo sono :
1. un minareto
2. un fedele inginocchiato
rivolto verso la Mecca
3. la mezzaluna e la stella
Minareto
Fedeli inginocchiati all’interno della moschea
Il muezzin è colui che chiama
alla preghiera dall’alto del
minareto
Il minareto
La tradizione narra che una notte un compagno del Profeta fu visitato
in sogno da due personaggi vestiti di verde (colore simbolo dell'Islam )
Bilal fa il primo adhan della storia
Dio è il più grande (4 volte).
Allahu akbar! (4x)
Sono testimone che non vi é alcun dio all'infuori di Iddio.
Ashhadu an la ilaha ill-Allah.(2x)
Sono testimone che Muhammad é il Profeta di Allah.
Ashhadu anna Muhammadan
Rasalu-Llah.(2x)
Affrettatevi alla preghiera.
Hayya ‘ala s-salah. (2x)
Affrettatevi al successo.
Hayya ‘ala l-falah. (2x)
(Solo all'alba)
(Solo in fajr)
[La preghiera é meglio del sonno]. (2x)
[As-salatu khayrun mina n-nawm]. (2x)
Dio è il più grande (2 volte).
Allahu akbar! (2x
Non vi é alcun dio all'infuori di Iddio
La ilaha ill-Allah.
Minareto
della
moschea di
Medina
•
ll minareto, al-manara (“ torre lucente"),
sovrasta la moschea, ma può apparire
anche isolato per richiamare i fedeli alle
preghiere.
Il corano
•
•
•
•
•
Il corano ( ispirato al vecchio e
nuovo testamento) è il testo
rivelato da Allah a Maometto, che
contiene i comandamenti di Dio per i
fedeli; esso costituisce il bene più
alto per i musulmani;
il corano si compone di 114 “ sure ”
(parti o capitoli) formate a loro
volta da “ versi ”.
Ogni “ sura”, tranne la 9, si apre
con la formula “ nel nome di Allah,
il Clemente, il Misericordioso,
Compassionale e così via … Sono 99
“ i bei nomi di Dio ” che i fedeli
ripetono
a
memoria
e
che
costituiscono i 99 grani di un
rosario.
Il Corano è scritto in arabo e viene
insegnato e fatto imparare nelle
scuole.
La Torah ebraica costituisce una
fonte del Corano, nell’islamismo
non ci sono né dogmi né sacramenti.
Moschea nel Cairo
“ I cinque pilastri “ di questa religione
•
•
La professione di fede o “ shahada ” :
non vi è Dio oltre Dio; Maometto è il
Profeta di Dio “ tale principio esprime
l’unicità di Allah e il monoteismo
assoluto”;
La preghiera canonica o “ salat ”
ossia un insieme di gesti rituali,
movimenti e posizioni del corpo,
accompagnati da formule religiose,
ripetute 5 volte al giorno, in direzione
della Mecca, e preceduti da
purificazione simbolica ( si lavano le
mani e le braccia fino al gomito, i piedi
fino al malleolo, si sciacqua la bocca e
si bagna la testa). Tutto ciò viene
eseguito di norma, nella moschea, in
particolare al venerdì a mezzogiorno
( il venerdì è il giorno festivo per i
musulmani). Nel caso in cui non sia
possibile trovarsi in una moschea , il
rituale della preghiera viene
comunque rispettato ed eseguito, a
corpo scoperto ed a piedi scalzi, su un
tappeto od una stuoia , che serve a
delimitare lo spazio sacro e sempre in
direzione della Mecca;
“ I cinque pilastri “ di questa religione
•
Il digiuno nel mese del Ramadan
Ramadan è il nome del nono mese del
calendario musulmano che non ha
cadenza fissa) è l’unico mese citato
esplicitamente nel Corano e la notte
tra il 26 e il 27 in quanto è la
ricorrenza di quella “ notte sacra” in
cui il Corano viene calato nel cuore
di Maometto; il digiuno e l’astinenza
sessuale vanno rispettate dall’alba
al tramonto;
•
L’elemosina o Zakat è la beneficenza
prescritta dal Corano. Tale
elemosina , con passar del tempo, si è
trasformata in un’imposta al fine di
attenuare i dislivelli trai più ricchi ei
più poveri;
•
Il pellegrinaggio alla Mecca o “ hagg”
deve essere compiuto almeno una
volta nella vita, da ogni musulmano
maggiorenne, senza distinzione di
sesso.
Altre osservanze e obbligazioni
culturali rilevate dal punto di vista
religioso :
• I riti di nascita
• Il rito della
circoncisione
• L’astensione dalla carne
di maiale
• Il rito matrimoniale ( il
fedele può aver diritto a
4 mogli , ma le condizioni
economiche costringono
la maggioranza dei
musulmani alla
monogamia)
• I riti funebri.
La Moschea
Masgid (moschea) viene dalla radice araba Sa-gia-da, che vuole dire
prostrarsi, quindi in senso etimologico la moschea è il luogo di culto e
della prostrazione per i musulmani .
•
•
•
•
Il modello della prima moschea
nasce in Arabia: un edificio semplice,
privo di oggetti di culto, con una sala
di preghiera e una corte aperta.
Questo edificio è stata la
riproduzione, in scala più vasta,
della casa araba con il cortile
abitata da Maometto, in seguito si
sono aggiunti elementi architettonici
come: colonne e pilastri
Negli anni sono state trasformate
in moschee chiese a cupola bizantine
o altri edifici sacri esistenti.
Uno o più minareti caratterizzano la
moschea. Dall’alto della torre il “
muezzin” chiama i fedeli alla
preghiera ;
Per insegnare e interpretare il
Corano, vengono fondate accanto
alle moschee numerose madrasa,
scuole, conventi e università.
•
La moschea di Omar a
Gerusalemme
Interno della moschea
Il minbar
Il minbar è l’elemento della moschea che in
arabo indica il pulpito che, con un numero
variabile di gradini (originariamente tre)
mediante una scala stretta e ripida, si raggiunge
una piattaforma, spesso sormontata da un
baldacchino. Dall’alto del minbar una persona,
chiamata Khatib, rivolge all’assemblea degli
oranti della “salãt” a mezzogiorno del venerdì,
una allocazione (Khutba) che può avere valore
religioso, commentare un passaggio del Corano
o anche avere un significato puramente politico
o fornire un’indicazione di valore etico
Il pavimento
I pavimenti sono interamente ricoperti da
tappeti e i fedeli entrano scalzi nella
moschea .
Questi luoghi di culto sono ornati da
motivi geometrici arabeschi e raramente da
piante ed animali stilizzati;
È vietata la rappresentazione della divinità
perchè Dio non si è mai manifestato mentre
Cristo si è incarnato
Interno della moschea
Il mihrab
•
Il mihrab è una nicchia inserita
nel muro orientato verso la
qibla (la direzione della
Mecca); generalmente di
piccole dimensioni è
sormontata da una semicupola
formando il sancta sanctorum
della moschea.
E' da qui che l'Imam (colui che
guida) conduce la preghiera
congregazionale (salat).
Mihrab nella
moschea di Damasco
Mihrab
nella moschea della
Roccia di Gerusalemme
La preghiera
•
La preghiera inizia col
N.1 takbir, vale a dire il
portare le mani vicino al
capo, le palme aperte e
rivolte in avanti,
pronunciando la formula
Allah akbar (Iddio è il più
grande), che verrà poi
ripetuta ogni volta che si
cambia posizione e
recitando:
N..2 In piedi e con le
mani incrociate sul
ventre si recitano
quindi il capitolo
(sura) iniziale del
Corano ed altri
versetti.
N.4 Dopo aver recitato
Allahu akbar
N.3 L'orante, dopo aver
recitato
Allahu akbar (Dio è il più
grande)
si inchina ad angolo retto
(ruku'), con le mani su!le
ginocchia, ripetendo tre
volte la formula
Subhana Rabbi al-'Azim
(Sia glorificato il Signore
l'Eccelso).
(Dio è il più grande)
si ritorna in posizione
eretta fermandosi un
attimo dicendo:
Sami' Allahu liman
hamida
(Allah ascolta coloro
che lo lodano) e
Râbbana lakal hamd
(O nostro Signore, tua
è la lode).
La preghiera
N.5 Poi ci si
inginocchia e si
pongono le mani
e la faccia a
terra (sujûd),
ripetendo tre
volte la
formula:
N.6 Ci si mette
quindi a sedere sui
talloni e si resta
un attimo fermi,
ripetendo una
volta la formula:
Subhana Rabbi
al-A'la
O mio Sig nore,
perdonami e abbi
misericordia di me.
(Sia glorificato
il Signore,
l'Altissimo
N.7 Si compie poi
una prostrazione
del tutto uguale
alla prima,
omettendo però
la recitazione di:
Subhânaka
Allahumma wa
bihamdika ....
Rabbi-ghfirli uarhamni
N.8 Si torna in
piedi per
ricominciare da
capo la serie dei
movimenti. Questo
è il ciclo completo
di una raka'at.
Istanbul
Fontana delle abluzioni
Fedeli presso la fontana delle abluzioni nella
moschea di Istanbul
Immam con dei fedeli
Moschea di
Solimano Istanbul
•
Alla morte di Maometto si verificano
delle scissioni, causate dal problema
della successione al profeta nella guida
religiosa e politica della comunità
musulmana.
•
Attualmente la grande maggioranza del
popolo islamico è rappresentato da:
Sunniti (90% quasi), Sciiti(circa 9%) e altre
sette (1%) .
Moschea di santa sofia
istanbul
Tondi calligrafici
islamici
Interno della moschea
Moschea blu
istanbul
Fontana delle abluzioni
Fedeli in preghiera
Moschea di hassan II
Marocco
Interno della moschea
Religione cristiana
•
Nasce duemila anni fa nella terra di Israele in seguito alla
predicazione di un ebreo, Gesù di Nazareth. Il Cristianesimo è una
religione monoteista e assieme a Ebraismo e Islam viene
classificato come religione abramitica.
Cristianesimo, è suddiviso in
quattro grandi gruppi di chiese principali:
•
Le chiese ortodosse (tra le quali si
distinguono quelle storicamente
riconducibili al patriarcato di
Costantinopoli e quelle riconducibili al
Patriarcato di Mosca); Lo Scisma
d’Oriente del 1054 divise la Cristianità
Calcedoniana fra la Chiesa Cattolica
romana e la Chiesa Ortodossa.
•
La chiesa cattolica (che nella sua
origine dipende dalla chiesa di Roma e
rappresenta il Cristianesimo latino),
•
Le chiese orientali (come, ad esempio, la
chiesa apostolica armena che risale al
III secolo e quella copta);
•
Le chiese protestanti nate da una
scissione all'interno della chiesa
latina all'inizio del XVI secolo. In
seguito alla riflessione teologica di
martin lutero, Giovanni Calvino e altri
.
Testi sacri
Il testo sacro del Cristianesimo è la
Bibbia cristiana composta di due
parti: l'Antico e il Nuovo
Testamento.
L'Antico Testamento è
essenzialmente costituito dalle
sacre Scritture dell' Ebraismo
mentre
il Nuovo Testamento è composto da
27 opere realizzate dai cristiani
prevalentemente nel I secolo e.v..
Fra esse sono fondamentali i
quattro vangeli
quello di Matteo, di Marco, di Luca
e di Giovanni.
verità principali
della fede cristiana
I SETTE DONI DELLO
SPIRITO SANTO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Sapienza.
Intelletto.
Consiglio.
Fortezza.
Scienza.
Pietà.
Timor di Dio
LE TRE VIRTU’ TEOLOGALI
1. Fede.
2. Speranza.
3. Carità.
I CINQUE PRECETTI GENERALI
DELLA CHIESA
1. Partecipare all Messa domenicale e
le altre feste di precetto.
2. Santificare i giorni di penitenza, come
dispone la Chiesa.
3. Confessarsi almeno una volta
all’anno e comunicarsi almeno nel
periodo pasquale.
4. Soccorrere alle necessità della
Chiesa, contribuendo secondo le
leggi e le usanze.
5. Non celebrare solennemente le
nozze nei tempi proibiti (quaresima e
avvento).
Principi fondamentali
•
Gli aderenti al Cristianesimo sono chiamati cristiani. I cristiani si riferiscono al
messaggio di Gesù Cristo; con il termine “ vangelo " ("buona notizia") si definiscono i
primi testi scritti sulla sua vita e predicazione di Gesù di Nazareth.
•
I cristiani infatti credono che esista un solo Dio. Si manifesta nella persona del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, è la dottrina della Trinità. Di questa
dottrina fa parte anche la credenza forse più caratteristica del Cristianesimo,
quella della doppia natura, umana e divina, di Cristo: Gesù, pur essendo un uomo
vero, nato dalla Vergine Maria per opera dello Spirito Santo, era anche veramente
Dio.
I sette sacramenti
• battesimo;
• riconciliazione o
confessione;
• eucarestia o
comunione;
• confermazione
o cresima;
• unzione degli
infermi;
• Ordine sacro
• matrimonio.
I sacramenti “ sono i segni e gli strumenti
mediante i quali lo Spirito Santo
diffonde la grazia di Cristo, che è il
Capo, nella Chiesa, che è il suo corpo ".
Preghiere
PADRE NOSTRO
Padre Nostro che sei nei
Cieli, sia santificato il tuo
nome, venga il tuo regno e
sia fatta la tua volontà
come in Cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane
quotidiano e rimetti a noi i
nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri
debitori e non ci indurre in
tentazione ma liberaci dal
male. Amen
Ave o Maria
Ave, o Maria ,
piena di grazia
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le
donne
e benedetto è il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora
della nostra morte.Amen
La Chiesa cattolica
La
Chiesa
cattolica
celebra l’eucarestia o
la
messa
in
modo
particolare la domenica
e gli altri giorni festivi
come
celebrazione
solenne e festosa della
resurrezione di cristo,
considerata
conseguenza
diretta
del suo sacrificio sul
Calvario. Messe feriali
sono celebrate tutti i
giorni a parte il venerdì
santo e il sabato (giorni
aliturgici)
I dieci comandamenti
Io sono il Signore , tuo Dio:
1.
Non avrai altro Dio all'infuori
di me.
2. Non nominare il nome di Dio
invano.
3. Ricordati di santificare le
feste.
4. Onora il padre e la madre.
5. Non uccidere.
6. Non commettere atti impuri.
7. Non rubare.
8. Non dire falsa testimonianza.
9. Non desiderare la donna
d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.
I 10 comandamenti detti Decalogo
sono alla base della religione ebraica
e cristiana.
Dio li diede a Mosè sul monte Sinai
Chiese cattoliche
Cattedrale di Palermo
Chiesa di St. Mary
A Mosta ( Malta )
Chiesa del vaticano
festa di Maria SS. Della Visitazione
ENNA
Duomo di Enna
Madonna Maria S.S. della Visitazione
Religione ortodossa
Gli ortodossi hanno duemila anni di storia (ortodossia vuol dire "retta dottrina" o "giusta fede").
La separazione tra ortodossi e cattolici è avvenuta nel 1054, in maniera ufficiale, con le reciproche
scomuniche. Solo nel 1967 sono state abolite in un incontro fra il papa Paolo VI e il patriarca di
Costantinopoli Atenagora. Dal 1054 sono stati fatti alcuni tentativi di riconciliazione: a Lione nel
1274 e a Firenze nel 1438, ma senza risultati. Anzi, a causa di questi tentativi, la chiesa greca (con
sede a Costantinopoli) è caduta in discredito, tanto che la chiesa ortodossa di Mosca ha preso a
considerarsi, nel 1589, sua legittima erede (la "terza Roma").
La chiesa ortodossa
La Chiesa ortodossa crede che Dio sia il
Creatore del cielo e della terra, presente
nella Sua opera attraverso le Sue energie
creative. Ciò significa che il mondo
materiale, prezioso e buono, e’ un mezzo
importante attraverso il quale Dio si
manifesta.
La Chiesa ortodossa afferma questa
convinzione tramite l'ampio uso della
creazione materiale non solo per
l'abbellimento dei suoi luoghi di culto,
ma anche nei suoi sacramenti e funzioni
sacre. Dal momento che sono fruibili
tutti i doni della creazione, l'interno di
una chiesa ortodossa e’ di solito molto
bello. Progettato per creare
un'atmosfera che e’ di intimità con il
divino, l'edificio e’ pieno di un senso di
gioia e di gratitudine per la bontà’ di Dio.
Chiesa Ortodossa
L'Ortodossia riconosce cosi’ che la bellezza e’
una dimensione fondamentale della vita
umana. Tramite l'iconografia e le cerimonie
liturgiche della Chiesa, la bellezza della
creazione diventa un mezzo importantissimo
per lodare Dio. I doni divini del mondo
materiale vengono modellati dalle mani umane
in un'espressione di bellezza che glorifica il
Creatore. Come la pia donna verso’ il suo olio
profumato sui piedi di Gesu’, nostro Signore,
cosi’ l'Ortodossia cerca sempre di offrire a Dio
quanto di meglio e di piu’ bello esiste.
L’interno della chiesa e’ molto importante per il
culto ortodosso. L'architettura e l'arte sono
funzionali all'esperienza totale del culto che
coinvolge intelletto, sentimenti e sensi. L'Eucaristia
e gli altri sacramenti e funzioni sacre si svolgono
alla presenza di Dio, rendendo testimonianza della
Sua presenza e della Sua opera.
L'iconostasi
L'iconostasi ha tre porte, usate durante le
funzioni: la porta diaconale d'ambedue i lati e al
centro la Porta Reale. Di solito vi e’ una tenda o
una porta che nasconde l'Altare quando non
vengono celebrate le funzioni. Nella parte destra
dell'iconostasi si trovano sempre le icone di
Cristo e di San Giovanni Battista. Nella parte
sinistra vi sono sempre le icone della Teotoca
(Genitrice di Dio) e del santo patrono o
dell'evento sacro al quale la chiesa e’ dedicata.
Oltre a queste icone, se ne possono aggiungere
altre, secondo la tradizione e lo spazio.
Maria Teotoca
L'iconostasi e’ il pannello di icone che separa il santuario dalla
navata. L'origine di questa parte caratteristica di una chiesa
ortodossa risale all'antico uso di porre le icone su un muro basso
davanti al santuario. Con il tempo le icone furono fissate diritte
sul muro, da lì il nome iconostasi. Nella pratica contemporanea
l'iconostasi può essere assai elaborata e nascondere la maggior
parte del santuario, o molto semplice e aperta.
Icona di Cristo
Icona
San Paolo
Iconastasi
Icona di cristo
L'icona, immagine sacra, e’ l'espressione tipica dell'arte della Chiesa
ortodossa. Nella pratica attuale l'icona puo’ essere realizzata su legno,
su tela, in mosaico o affresco. Le icone rappresentano Cristo, Maria la
Teotoco, i santi e gli angeli, personaggi o avvenimenti della Bibbia o
della storia della Chiesa, le grandi feste dell'anno liturgico quali Natale,
Pasqua, ecc. L'icona occupa un posto importantissimo nel culto e nella
teologia della Chiesa ortodossa. Essa non ha semplicemente funzione
decorati va o educativa. Innanzitutto rende presente il soggetto
raffigurato. L'icona e’ come una finestra che unisce il cielo e la terra.
San
Simeone
Domenica delle Palme
con rito Ortodosso
Piana degli Albanesi (Palermo )
Divergenze del passato
e del presente
fra cattolici e
ortodossi
•
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Il celibato del clero, che i greci respingono,
esigendolo invece nei monaci e nei vescovi.
(Nella chiesa cattolica è stato sanzionato nel
1123 con il 1^ Concilio lateranense).
Il battesimo è valido solo per triplice immersione.
La formula non dice: "Io ti battezzo", ma: "Tu sei
battezzato" (la formula è passiva anche nella
confessione, in quanto il sacerdote si deve
sentire semplice "strumento di Dio").
Battesimo, cresima e comunione devono essere
amministrati contemporaneamente..
Battesimo, Cresima e Ordine non imprimono in
chi li riceve alcun "sigillo" o "carattere" (quindi
ad es. lo stato clericale può essere
abbandonato).
La comunione è valida se viene offerta con pane
fermentato e vino rosso.
La consacrazione del pane e del vino avviene non
solo con la recitazione della formula, ma anche
con l'epiclesi (invocazione dello Spirito Santo).
Divergenze del passato
e del presente
fra cattolici e
ortodossi
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Nel matrimonio ministri del sacramento
non sono gli sposi ma resta il sacerdote.
Il sacerdote può amministrare
ordinariamente tutti i sacramenti, ad
eccezione dell'ordine.
Ammettono il divorzio, ma i preti vedovi
non possono risposarsi. I laici, in genere,
possono sposarsi fino a tre volte.
Rifiutano le statue e prediligono le icone
(nelle quali è generalmente vietato
dipingere il Padre).
Hanno il calendario giuliano (13 giorni di
differenza rispetto al gregoriano). L'anno
ecclesiastico comincia il 1^ settembre.
I digiuni sono piuttosto rigorosi: 6
settimane a Natale, 7 settimane a Pasqua e
altri ancora.
Non riconoscono il primato di Pietro sugli
apostoli.
Divergenze del passato e
del presente
fra cattolici e ortodossi
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Non riconoscono il primato della sede di
Roma sulle altre sedi ecclesiastiche (come
da Concilio Vaticano . I Padri della Chiesa,
onorando nel vescovo di Roma il vescovo
della capitale dell'Impero, gli donarono la
prerogativa di presiedere nell'onore e lo
considerarono semplicemente come il
primo vescovo nella gerarchia ("primus
inter pares").
Rifiutano i due dogmi dell'immacolata
concezione e dell'assunzione (Maria,
secondo gli ortodossi, ha ereditato come
tutti il peccato originale ed è quindi morta
come tutti).
Rifiutano la prassi delle indulgenze, l'idea
del Purgatorio e l'idea del Limbo.
Rifiutano l'uso di qualunque
strumentazione tecnica durante la liturgia:
usano il coro ma non il canto gregoriano.
La disputa sul filioque
tra la chiesa Cattolica e quella ortodossa
Nella chiesa cattolica
Avviene l’aggiunta del Filioque nel
Credo . Parlando della Trinità, si dice che il
Figlio è generato dal Padre e che lo Spirito
Santo "procede dal Padre e dal Figlio“.
Quindi il figlio è uguale al padre .
Nella chiesa Ortodossa
Non avviene l’aggiunta del Filioque nel
Credo . Parlando della Trinità, si dice che
il Figlio è generato dal Padre e che lo
Spirito Santo "procede dal Padre. Quindi
il padre è superiore al figlio .
Chiese Ortodosse
Chiesa di Ria Bulgaria
Chiesa ortodossa di Oia a Santorini
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Promuovere il dialogo e la
cooperazione tra religioni è una
delle condizioni per costruire
società inclusive e sicure e per
garantire le libertà degli individui e
delle comun
Promuovere il dialogo e la cooperazione tra religioni è una delle
condizioni per costruire società sicure e per garantire la libertà
degli individui e delle comunità.
( meeting interreligioso tenutosi ad Assisi nel
2002 )
Il lavoro è stato svolto dagli alunni delle classi :
Ib, Ic , IF , IID ITIS e VA perito turistico
con l’aiuto dei docenti
Maria Colajanni , Angela Vicari , Pina Liuzzo .
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