CONOSCENZA LINEARE
•SEMPLICE E CONTINUA
(Si consegue dal vicino al lontano, dal concreto
all’astratto, dal semplice al complesso)
•REGOLATA DA LEGGE CAUSA EFFETTO
•ACCUMULATIVA (si consegue per
giustapposizione di informazioni/dati/fasi che si
susseguono in modo sequenziale)
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
MODELLO TRASMISSIVO
• INSEGNAMENTO=TRASMISSIONE
RETORICO-VERBALE DI CONTENUTI
• SAPERE LINEARE
• ALLIEVO “TABULA RASA”
• INSEGNANTE E’ COLUI CHE SA
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
1° CAMBIAMENTO: EMPIRISMO
• SI CONOSCE ATTRAVERSO
L’ESPERIENZA
• ESPERIENZA come OSSERVAZIONE
• ESPERIENZA come CONTATTO
• diretto e MANIPOLAZIONE
• ESPERIENZA come SPERIMENTAZIONE
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
MODELLO ATTIVISTA
• SI CONOSCE FACENDO
• SI CONCOSCE A PARTIRE DAL DESIDERIO DI
CONOSCERE
• SI CONOSCERE A PARTIRE DALLA REALTA’
• FARE= CONTATTO diretto E MANIPOLAZIONE
• FARE= SPONTANEITA’
• FARE = ATTIVITA’
• ATTIVITA’= GIOCO = LAVORO
16
APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
SOCIO-COSTRUTTIVISMO
• CONOSCENZA COME COSTRUZIONE ATTIVA
• CONOSCENZA COME SCOPERTA (metodo della
ricerca, metodo indiziario)
• CONOSCENZA attraverso (assimilazione e
accomodamento)
• CONOSCENZA a partire dalle preconoscenze,
preconfezioni, esperienze pregresse
• CONOSCENZA PER ROTTURE, CONFLITTI SOCIOCOGNITIVI (dubbio, argomentazione e
controargomentazione)
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
SOCIO-COSTRUTTIVISMO
• CONOSCENZA E’ COMPLESSA (rete di elementi
connessi fra loro) E CONTESTUALIZZATA (senso
dell’esperienza)
• ESPERIENZA E’ RIFLESSIVA
• CONOSCENZA E’ SOCIALE
• Integrazione aspetti COGNITIVI, SOCIALI, AFFETTIVI,
EMOTIVI
• CONOSCENZA COME NARRAZIONE
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
PROGRAMMARE ATTIVITA’ è
DIVERSO da PROGETTARE un
PERCORSO
• PROGETTARE PERCORSO significa
mettere in conessione
• ALLIEVI
• INSEGNANTE
• DISCIPLINA a partire da
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
TIPOLOGIA DI DOMANDE
1.
2.
3.
Costruire una lezione, in cui gli alunni devono
ESTRAPOLARE i PUNTI PIÙ IMPORTANTI
immaginando quali saranno le domande
dell’insegnante.
LE DOMANDE CHIUSE (“Pedagogia dell’indovinello”)
in cui bisogna tirare a indovinare o ricordare la
domanda esatta
Domande in cui NON CI SI ASPETTA UNA VERA
RISPOSTA, quindi non sono vere domande. Ci si
aspetta acquiescenza (Avete capito? E’ chiaro? Capite
quello che voglio dire?)
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
“VERE” DOMANDE
– LE DOMANDE APERTE che non contengono in sé la
risposta o da cui non si aspetta una risposta precisa,
ma a cui si può rispondere liberamente in vari modi
(Cosa ne pensate? Provate a dire cosa vi viene
mente riguardo a, se vi dico….)
– LE DOMANDE DI INCITAMENTO ALLA
CONOSCENZA e al contribuito dei bambini (Come si
potrebbe cominciare? Come possiamo verificarlo?
Quale esperimento possiamo fare per capire..; Come
sapere chi ha ragione?
– Le DOMANDE DEI BAMBINI
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
Partendo dalle domande dei BAMBINI o da
domande “genuine”, costruire il DESIDERIO e
LA SFIDA della RISPOSTA
– non indurre alla “riproduzione” della
conoscenza
– insegnare a correre rischi (sapendo che non
succederà nulla, non si verrà derisi, … se si
sbaglia)
– inducendo il gusto della sfida con se stessi
– Non alimentare il “sovraccarico cognitivo”
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
SITUAZIONI-PROBLEMA
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Deve avere SENSO per il bambino
Ci deve essere un conflitto cognitivo o sociocognitivo - un OSTACOLO una
CONTRADDIZIONE, un IMPASSE
Deve indurre il bambino A PORSI DOMANDE,
a FORMULARLE IN MODO CHIARO
Corrisponde a una SITUAZIONE
COMPLESSA, reale, che consente
RISPOSTE DIVERSE E STRATEGIE
DIVERSE
Dà accesso ad un ORDINE GENERALE
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
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Situazioni enigma:
occhi bendati
linea dell’orizzonte
combustione di materiali diversi
ordine dell’armadio
combustione della candela
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
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La domanda di Mattia era:-Quando comincia l’inverno?
Daniel:-Io ho chiesto a mia mamma e lei mi ha detto che l’inverno comincia il 21 di
dicembre.
Sabrina:-Mi sono accorta che mi ero sbagliata, l’altra volta perché avevo detto che
l’inverno cominciava quando si fa il presepe. Ho chiesto alla mamma e mi ha detto
che l’inverno comincia il 21 e non quando lo faremo, mercoledì.
Chiara:-Ho chiesto a mia mamma e lei mi ha detto che inizia il 23 di dicembre.
Riccardo:- Ma alla Casati (rifugio) è sempre inverno perché c’è sempre la neve.
Qualcuno diceva che al 2000 c’era la neve ( e quindi era inverno) e poi comincia il 21
dicembre.
Denise:-Però come dice Chiara, che può nevicare il 1° di dicembre, perché siamo
con le temperature dell’inverno.
Jessica:- L’inverno non comincia il 23 dicembre.
Mattia:-Non ha ragione Chiara che l’inverno comincia il 23 dicembre, perché ho
chiesto a mio papà. Ha detto che comincia il 21.
Emanuele:-Mi sa che Chiara non ha ragione perché il 23 credo che sia la vigilia di
Natale.
Martina:-Natale inizia il 25 e non il 23. Sul mio diario c’è scritto “Buon Natale”, il 25.
Enrico:-Ma quando Riccardo diceva della Casati, non vuol dire che è sempre inverno
anche se c’è uno o due metri di neve. Adesso non è ancora inverno perché comincia
il 21 dicembre.
Riccardo:-Io ho detto la stessa cosa. Qualcuno diceva che al Duemila (Bormio)
iniziava prima l’inverno allora alla Casati è sempre inverno?
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
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Ch: Quando cadi perché c’è il blu sulla pelle=? Quando crescono le ossa,
crescono anche gli occhi?
Mt: quando crescono gli occhi non fanno male
Maestro: quando cresciamo sentiamo male?
Sara: solo alcune cose come le ossa
Eleonora: quando picchi se è duro
Da: se è molle
El: se è molle non fa male
Blu diventa la pelle perché dove era caduto era blu
Da: quando cadi la pelle cade e il sangue fa diventare blu,rossa, verde
Maestro: cambia colore
Mt: una volta sugli autoscontri ho picchiato ed è diventata blu
Meastro: Ci accorgiamo che la statura cambia misurandoci, dalla scarpe,
dai capelli, dai vestiti, dal dolore. Il corpo cresce mangiando frutta, verdura,
carne
Ch: Eleonora non abbiamo parti molli perché le ossa sono ovunque.. tutto è
duro
Maestro: corpo duro e molle. Cresce uno o l’altro o tutte e due?
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
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Mi avete detto tante cose sulla sete. Vorrei che mi descriveste adesso un po’ meglio la fame.
Allora, avete mai sentito i morsi della fame?
Tutti: Si!!!!
M1: Lo stomaco comincia a brontolare
C: A me fa male qua (e si tocca la bocca dello stomaco)
…
I: Ma … al di là di quello che provate nel corpo, che cosa provate quando avete fame?
M2: Debolezza, ti senti debole
E: Ti senti fiacco
M3: Non riesco a fare le cose che devo fare
M4 : A me gira la testa
I: Alessandro, io ho notato qualcosa , se ti ricordi, ne avevamo parlato, quando hai fame cosa ti
succede, come ti senti?
A: Strano… voglio che finisca la lezione
I : Posso dirti come ti vedo?
A: Nervoso
I: Diventi nervoso. Se poi mangi, ti ricordi che ne abbiamo parlato, ti passa
Molti: anch’io
M1: A me non viene il nervoso, ma mi sento una vittima
I: Come avete scoperto che è proprio la fame?
M1: Perché mi passa dopo mangiato
C: Io, quando sono arrabbiato, vado a mangiare e scarico tutto sul cibo
I: Spiegami un po’
A2: E’ per quello che mangi così voracemente?
C: Sì, quando sono nervoso mangio velocissimo
A2: Ma non fa bene
I: Sono d’accordo con te, ma adesso parliamo di quello che ognuno sente, prova
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
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Aggiungere:
Acqua
Comportamento
Adattamento
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
Perché visiteremo il museo mineralogico?
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Davide:- E’ una visita per imparare come sono i sassi, i minerali, perché non lo
sappiamo e l’esperto ci spiega come sono formati, allora noi impariamo.
Mattia:Perché i minerali sono come dei cristalli.
Andrea:-Se sono come dei cristalli, allora puoi specchiarti, dentro
Marco:-Ma se sono dei cristalli, perché non sono come dei sassi normali?
Lorena:-Perché così, chi non è andato al museo mineralogico, lo vede.
Camilla:-Se non siamo mai andati, vediamo i cristalli, alcuni, magari,brillano
Matteo Bracchi:-Chi non sa delle cose sui minerali, forse il signor Edy glielo spiega.
Camilla:-Forse i minerali non sono tutti colorati grigi, come i sassi, ma di altri colori.
Lorena:-Così vediamo dove li hanno presi.
Andrea:-Gli chiediamo come si chiamano i sassi che ho trovato.
Lorena:-Possiamo chiedergli come si sono formati.
Camilla:-Forse possiamo prenderli in mano, toccarli e disegnarli.
Laura:-Possiamo chiedergli dove li ha trovati.
Lorena:-Vediamo di che colore sono.
Lucas:-Possiamo chiedergli dove li ha trovati.
Maestro:-Sono certo che alcuni provengono dal Brasile.
Matteo Bracchi:-Così possiamo osservare come sono e se dobbiamo fare qualche
disegno saremo capaci di farlo meglio.
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
San Basilio, 9 gennaio 1981
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Maestra Come sono nate le montagne?
Alessio (5) Loro scavano tanto tanto, poi la terra se secca e viene fuori la
montagna grande, grande, grande.
Francesco (5) Il camion butta fuori la terra con la gru e se fa la montagna.
Luigina (5) Le montagne crescono perché ce stanno le piante, e crescono
grosse, che c’è una pianta piccola e così cresce la montagna che è venuta
fuori dalla neve. Quando casca, la neve s’appoggia alla montagna.
Alessia (5) Prima vengono piccole e poi vengono grosse perché mangiano
la neve.
Valentina (5) Macché, mica c’hanno la bocca come noi.
Francesco (5) Sì, gli scavatori alla montagna gli fanno una bocca quadrata,
poi l’erba beve l’acqua e l’acqua non c’è più che se l’è ingoiata l’erba.
Rossella (5) Dentro alle montagne ci sta il mare e le squaglia tutte e dopo
l’acqua gli va sopra e bagna tutte le montagne.
L. Muntoni, I bambini pensano difficile. L’organizzazione delle idee nella
scuola dell’infanzia
Roma Carocci Faber, 2005, p.22
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
San Basilio, 16 gennaio 1981
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Maestra Come si è formato il mare?
Alessio (5) Ce buttano un secchio d’acqua.
Tania (5) No, ce sta un buone e lo caricano de acqua.
Alessio (5) Lo fanno i muratori.
Romano (5) È strano, perché c’è l’acqua che si beve e il mare.
Alessio (5) L’acqua del mare è cattiva.
Valentina (5) Perché ci mettono il sale.
Romano (5) Mi sa che prima c’è un buco, per far entrare l’acqua, poi ci mettono un bastone, forse, per chiudere, i
sottomarini lo sanno.
Alessio (5) Sotto terra c’è il mare, se fanno un buco esce fuori.
Francesco (5) Gli scavatori fanno un bucone e ci mettono un coperchio grande come il buco.
Romano (5) E come è il buco?
Francesco (5) Gli scavatori hanno scavato tutta la vita, tutta la notte e tutta la mattina e vivevano sotto terra
nell’acqua e il buco diventa grande piano piano e poi l’acqua nasce dal buco e diventa alta alta.
Simona (3) Una volta ero andata al mare.
Luigina (5) Vengono da lontano, vicino alle montagne e poi vanno alle altre montagne.
Monia (4) Al mare dove vado io non c’è il bucone, c’è un buco piccolo.
Romano (5) Io c’ho altre idee: siccome i lavoratori hanno fatto le case grandi per la gente che voleva un paese
grande, allora c’hanno pensato e gli hanno fatto il mare grande.
Romina (4) Io al mare me so’ bevuta l’acqua e ho vomitato. Il buco non c’era e stava a veni’ una barca.
Alessia (4) Il mare viene dalle montagne.
L. Muntoni, I bambini pensano difficile. L’organizzazione delle idee nella scuola dell’infanzia
Roma Carocci Faber, 2005, p.23
16 APRILE 2007
PROGETTO EST
Elisabetta Nigris
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