COME COMUNICARE IN RECEPTION Di : Tea Vergani Aggiornamento ottobre 2012 Tratto dai libri della stessa autrice “Come organizzare convegni aziendali” e “Lavorare in stand nelle fiere” , Editore Franco Angeli Il “come si dice” ...è più importante di “ciò che si dice” C’è modo …. e modo! Il “modo” Influenza l’interlocutore non basta dire una cosa giusta e razionale, bisogna essere credibili, comunicare emozioni, trasmettere che si crede veramente in ciò che si dice Esistono molti stili, efficaci • INGIUNTIVO : perentorio, autoritario Es: “È chiuso!” • INDICATIVO: informa, ma non influenza Es: “La reception apre tra 10 minuti” • EVOCATIVO: cattura la sfera emozionale dell’ascoltatore Es: “La reception apre tra pochissimo tempo, non appena sarà possibile” COMUNICAZIONE ? Non solo VERBALE COMUNICHIAMO CON TUTTO IL CORPO NON SOLO PAROLE • • • • • • Espressioni del viso Segnali del tronco Gesticolazioni Segnali manuali identificabili segnali automatici Segnali arti inferiori VISO • Risata - sorriso • broncio - cipiglio • labbra : tese - rilassate - imbronciate serrate • sopracciglia : arcuate - corrugate SGUARDO • Diretto : sicurezza di sé • Basso: debolezza, incertezza, ansia (rispetto) • Alto: disinteresse, critica • Sfuggente: scarso interesse e concentrazione • Fisso su oggetti: distacco emotivo, insicurezza SEGNALI Automatici • • • • Ritmo del respiro arrossamento del viso Pianto sbadiglio • ....segnali automatici che rivelano insicurezza e ansia …ancora segnali automatici • Sorriso rassicura, convince, crea empatia e simpatia • Riso diverte, crea empatia, ma va usato con moderazione, nelle professioni di ricevimento La postura • • • • Aperta : disponibilità Difensiva: timore Chiusa: rifiuto Aggressiva: superiorità in genere si comunica molto con gli arti… LE BRACCIA • Non vanno mai conserte al petto (segnalano paura, difensività) • Le mani non vanno mai messe nelle tasche dell’abito Meglio le due posture seguenti: • mani intrecciate dietro la schiena • braccia sciolte, lungo il busto Le gambe, da seduti • accavallare, oscillare, incrociare, battere ritmicamente…. segnalano insicurezza, difesa E ancora ... Divaricate indicano : sicurezza, spavalderia Unite: timidezza E ancora... Allungate e flesse in avanti indicano sicurezza e assenza di disagio I GESTI…. sono codici culturali di comunicazione. Ma il pubblico delle manifestazioni spesso non è solo composto da Italiani… Quindi la comunicazione non verbale va attentamente calibrata ed auto-controllata Codici NON condivisi: Ad esempio, in Italia: Fare le corna, battersi il dito sulla tempia, Il dito medio alzato…, fare l’occhiolino… Ad esempio, nel mondo anglosassone: La “V” di vittoria, il segno per dire “OK!” Ad esempio nel mondo asiatico: l’inchino, gli occhi rivolti verso il basso, l’occhiata diretta aggressiva… LO SPAZIO TRA DUE PERSONE La distanza - la “bolla d’aria” - varia. Avete mai notato lo spazio che si forma ….... - Tra due che si parlano.... (vicini, + o -) ... Sul tram..... (a tram vuoto: il + lontano possibile) .... in ascensore.... (il + lontano possibile, guardando in basso o altrove) ESEMPI EUROPEI di DISTANZE TRA 2 PERSONE • 1 - 1.30 metro (media) = informalità • meno di 1 m. = confidenza • 1,3 - 2 m. = formalità • lontananza = superiorità/inferiorità Prima regola in RECEPTION: guardare negli occhi L’altra persona desidera che gli si presti attenzione, che lo si riconosca, che lo si rispetti Per creare un contatto positivo : • • • • • Sorridergli stabilire un contatto visivo - tattile chiamarlo per nome prestargli attenzione e...... e ancora... • rispecchiare il suo atteggiamento • anticipare le sue aspettative • mostrargli che, senza ombra di dubbio, lo si rispetta e lo si accetta • e...... e ancora... • fargli capire che lo rispetti • restare calmi e sicuri di se stessi • mantenere un aspetto curato e ordinato Quando comunichi , presta attenzione • a ciò che dici, alle parole • al modo con cui le pronunci • ai movimenti del corpo Emozioni positive o negative Un esempio: IL SALUTO italiano “Buongiorno!” è meglio di uno lento e trascinato: “Buongiorno….” o di un secco: “Buongiorno.” Ed è meglio farlo seguire da: “Posso fare qualcosa per Lei?” “Posso esserLe utile?” E meglio ancora sarebbe ricordare il suo cognome: “Buongiorno, signor Rossi! Posso esserLe utile?) NON USATE “SALVE” SALVE deriva dalla parola latina “Salute”. Ma ormai in Italia è diventato un modo di salutare che.. mantiene le distanze con l’interlocutore. Lo si usa, infatti, in tutti i casi in cui non c’è abbastanza conoscenza della persona alla quale si parla, o se si vuole mantenere un distacco. QUINDI: “Buongiorno!” È meglio di “Salve!” o “Salve.” DA NON DIRE • CIAO! In nessun caso va usato con un cliente in reception. E’ troppo informale. Solo gli animatori dei villaggi turistici, al massimo, possono usarlo e solo se autorizzati dalla loro Direzione. Ed ora… • Qualche esempio pratico di comunicazione efficace e non… Esempi di parole positive: nuovo opportunità soluzione sviluppo sicuramente sempre nascita crescita obiettivi comuni Esempi di frasi negative: • • • • • Le rubo solo un attimo! Può darmi un minuto? Non vorrei disturbare... Non voglio annoiarla con i miei discorsi... Non vorrei che lei pensasse che posso imbrogliarla.... • Ho dei problemi.... NON DIRE MAI: Abbiamo avuto alcuni problemi... Meglio dirlo in modo impersonale: • Vi sono state difficoltà... • C’è stato uno sbaglio.... • Vi sono state mancanze.... Non a livello conscio • ... Ma l’inconscio ha registrato tutto il negativo che abbiamo trasmesso.... I nostri timori, la nostra insicurezza, quanto poco crediamo in ciò che abbiamo detto, la paura d’essere considerati noiosi... NON USARE SPESSO il pronome personale: “IO” • • • • • Io.... Io.... Io..... Io... Io ti dico che.... Io non ho detto... . Io ho sempre detto.... Io non ho fatto .... perché … Sia in frasi affermative che negative • Rimarca una personalità infantile che cerca di affermare sempre la propria identità • INDEBOLISCE LA CONVERSAZIONE • GENERA FASTIDIO E ANTIPATIA NELL’ASCOLTATORE • CREA ALLONTANAMENTO NON USARE PAROLE DI DUBBIO e AVVERBI A SUGGESTIONE NEGATIVA • Credere - sperare - cercare sforzarsi... • Forse - però - magari .... perché.. Comunicano che…. Non si è convinti di ciò che si sta dicendo ESEMPI negativi : • Cercherò di fare il possibile.... • Spero di riuscire a..... • Magari ce la posso fare ..... • Se ci sforzeremo, allora potremo... NON USARE IL CONDIZIONALE e il FUTURO • Indeboliscono il messaggio e inducono dubbi e incertezze MAI DIRE: • Vorrei... Cercherei.... Farei.... • Auspicheremo.... Faremo..... Cercheremo... PER ESSERE POSITIVI usare: • NOI, pronome personale • Il tempo PRESENTE • PAROLE A SUGGESTIONE POSITIVA Ed ora, tanto per gradire ... Qualche bell’esempio di nuove tecniche di comunicazione verbale Non dire mai... ma piuttosto • Non ne so nulla • Vedo cosa posso fare per lei • Non è il mio settore • Di questa cosa si interessa la mia collega • Quante volte glielo devo dire? • Come le ho già detto... Non dire mai... ma piuttosto • Vedremo più tardi • Tra qualche minuto avremo più tempo a disposizione • Si metta in coda • Non può aspettare ? • Può essere così gentile da attendere qualche minuto? Non dire mai... ma piuttosto • E’ chiuso, le dico! • Siamo spiacenti, può gentilmente tornare più tardi? • Non è colpa mia • Mi dispiace, vedo subito cosa posso fare per lei Non dire mai... ma piuttosto • Non sono al corrente • Può dirmi di che cosa si tratta ? • Può spiegarmi esattamente di che cosa si tratta ? Non dire mai... ma piuttosto • Non posso farlo prima del... • Posso farlo per il .... • Si sbaglia • Dev’esserci stato un errore Non dire mai... ma piuttosto • Sì, ma..... • Sì, e.... . • Certamente ... • Forse .... • In linea di massima ... • Problema • Bisogno, situazione, domanda, questione ... Non dire mai... ma piuttosto • E’ impossibile • C’è un’altra soluzione... • Non lo so • Mi informo... • Guardo subito... Non dire mai... ma piuttosto • Non sarà qui prima di 15 giorni • Tornerà il 30, posso esserle utile? • Fra una quindicina di minuti • Alle 18. Non dire mai... ma piuttosto • Vado a vedere • Un attimo prego, mi informo • Dipende • In questo caso... • Se.. allora... Non dire mai... ma piuttosto • Non si preoccupi! • Può essere sicuro che... • Non ci posso far niente • • • • Sarebbe meglio che.. E’ evidente che... Propongo.... Il Dr...X è la persona più indicata per risponderle Non dire mai... ma piuttosto • Eventualmente • Sicuramente • Certo • Non è certo, non è sicuro • Ci può contare Non dire mai... ma piuttosto • No! • Vediamo se è possibile, anche se non dipende da me • Non lo faremo mai. • Fino a oggi non lo abbiamo mai fatto. Ma possiamo provarci Non dire mai... ma piuttosto • Non so. • Se attende un attimo vado a informarmi • Io non c’entro con questo! • Purtroppo non me ne occupo io, ma mi dica pure... Non dire mai... ma piuttosto • E’ praticamente impossibile • Il problema non si era mai posto prima Ed ora, qualche frase che deve diventare “AUTOMATICA” al primo approccio : • Buon giorno, cosa posso fare per lei? • Buona sera, posso esserle utile ? • Buon pomeriggio, desidera? Al termine del dialogo o del convegno, eccetera: • Grazie, a rivederla presto! • Arrivederla! • Arrivederla e a presto! • Grazie, buona giornata! • Arrivederla e grazie! QUESTO MODULO DIDATTICO E’ ORA COMPLETATO Grazie della vostra gentile attenzione. BUON LAVORO A TUTTI!