www.mefop.it Progetto finanziato con il contributo di Fon.Coop e gestito da Coop Form www.mefop.it La previdenza complementare per i dipendenti del settore forestale, per i lavoratori di cooperative agricole e di trasformazioni e consorzi Agrari 2 www.mefop.it Le riforme della previdenza obbligatoria www.mefop.it Interventi fino ad oggi - Aumento dei Contributi - Sistema di calcolo Retributivo / Contributivo - Innalzamento dell’età pensionabile - Riduzione prestazioni 4 www.mefop.it Le riforme degli anni ’90 PRIMA Sistema retributivo Pensione dipende dalla media delle ultime retribuzioni moltiplicata per una percentuale tanto più alta quanti più anni ho lavorato (max 2% per ogni anno di anzianità) Ancora valido al 100% per chi aveva 18 anni di contributi alla fine del 1995 In parte (in base all’anzianità al 1995) valido per gli altri (misti) DOPO Calcolo delle pensioni con il metodo contributivo per i lavoratori più giovani la pensione pubblica è un “conto corrente virtuale” - i contributi versati si accumulano e producono un rendimento pari alla crescita media del PIL nominale - Al pensionamento il montante contributivo verrà convertito in rendita annuale moltiplicandolo per un coefficiente di trasformazione calcolato con criteri statisticoattuariali Valido al 100% per chi ha iniziato a lavorare dal 1996 In parte (in base all’anzianità dal 1996 in poi) per gli altri (misti) 5 www.mefop.it Ante Riforma 1995 METODO RETRIBUTIVO:l'importo della pensione era calcolato sulla media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di lavoro. Nella maggior parte dei casi, dal 1992 in poi, il calcolo considerava gli ultimi 10 anni. Secondo tale metodo, chi andava in pensione percepiva mediamente il 70-80% dell’ultima retribuzione. 6 www.mefop.it Post riforma 1995 METODO CONTRIBUTIVO:l'importo della pensione è strettamente correlato ai contributi previdenziali versati all'INPS e non più all'ultima retribuzione percepita. Il nuovo metodo di calcolo ha nettamente ridimensionato l’importo che si arriverà a percepire al momento della pensione. Esempio: in pensione con 60 anni di età e 35 di contributi Un lavoratore dipendente con 35 anni di contributi e 60 anni di età riceverà una pensione pubblica pari a circa il 50% dell’ultima retribuzione. 7 www.mefop.it Post riforma 1995 Chi rientra nel nuovo metodo di calcolo previsto dalla riforma del 1995? Tutti coloro che hanno iniziato a lavorare dall’ 1/01/1996 o che al 31/12/1995 avevano meno di 18 anni di contributi e rientrano in un sistema di calcolo “misto”( metodo retributivo per l’anzianità maturata sino al 1995, metodo contributivo per l’anzianità maturata dal 1° gennaio 1996). Per questi soggetti la previdenza complementare è necessaria per integrare quella che sarà la pensione erogata dall’INPS e garantirsi un tenore di vita adeguato al momento della pensione. Chi, invece, al 31/12/1995, aveva almeno 18 anni di contributi rientra ancora nel vecchio metodo retributivo. Per questi la previdenza complementare rappresenta una utile forma di investimento che consente di beneficiare di una contribuzione aziendale e di investire il proprio denaro a costi molto contenuti, oltre che usufruire di importanti agevolazioni fiscali. 8 www.mefop.it La previdenza complementare www.mefop.it Storia della previdenza complementare in Italia In Italia, prima del D. Lgs. 124/93, esisteva un insieme eterogeneo di fondi pensione (i cd. preesistenti) rivolti principalmente a categorie particolari: dipendenti delle banche e delle assicurazioni, dirigenti delle imprese e dipendenti di imprese multinazionali,… - Questi fondi pensione avevano come obiettivo quello di integrare “ulteriormente” la copertura pensionistica garantita dalla previdenza pubblica di base Dal 1993, fino al 2005 una serie di interventi normativi hanno regolato la figura del Fondo Pensione in Italia perseguendo una serie di obiettivi - “… assicurare più elevati livelli di copertura previdenziale” (Art. 1 D.Lgs. 124/93) - “… i lavoratori hanno diritto che siano provveduti e assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria …” (Art.38, co.2, Cost.) 10 www.mefop.it Fondi Pensione Perché loro nascita? Mutamento scenario demografico Rapporto fra occupati e pensionati Conseguente aumento spesa pensioni 1995 100 occupati = 85 pensioni 2001 100 occupati = 100 pensioni 2040 100 occupati = 132 pensioni 11 www.mefop.it Le caratteristiche della previdenza complementare L’adesione è volontaria Complementarità alla pensione pubblica Garanzie e controlli nella gestione del piano Incentivi fiscali Sistema a capitalizzazione 12 www.mefop.it Il sistema previdenziale misto IL SISTEMA A TRE PILASTRI * Previdenza Pubblica * Fondi Pensione (legge 124/93) * Previdenza individuale 13 www.mefop.it La normativa della previdenza complementare Decreto legislativo 252/2005 (Vigore 1 gennaio 2007) Decreto Legislativo 47/2000 e decreto correttivo Decreto 703/96 Min. Tesoro su investimenti Disposizioni COVIP e Min. Finanze 14 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 Sono interessati alla riforma della previdenza complementare attuata con il decreto legislativo n. 252/2005, tutti i lavoratori dipendenti del settore privato e i lavoratori autonomi. Naturalmente, la specifica disciplina sul conferimento del Trattamento di fine rapporto (TFR) alle forme pensionistiche complementari, trova applicazione solo con riferimento ai lavoratori dipendenti. Sono, al momento, esclusi dal campo di applicazione della riforma i pubblici dipendenti ai quali continua ad applicarsi la disciplina previgente. 15 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 Sono forme pensionistiche complementari: i fondi pensione negoziali, i fondi pensione aperti, i contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziali e i fondi pensione preesistenti (istituiti anteriormente al novembre 1992). La scelta di aderire o meno ad una forma pensionistica complementare è sempre volontaria e personale. Il lavoratore può decidere di avvalersi: • di una forma pensionistica collettiva, istituita in base di contratti o accordi collettivi anche aziendali stipulati tra le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro o, in determinati casi, prevista da regolamenti di enti o aziende, che individuano specifiche categorie di destinatari (es.: lavoratori di un determinato comparto, di una determinata azienda o gruppo di aziende); oppure • di una forma pensionistica individuale, in base esclusivamente alla scelta individuale del lavoratore, anche se destinatario di una forma pensionistica prevista da contratti o accordi collettivi. 16 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 Che cos’è il TFR? Il trattamento di fine rapporto (anche conosciuto come “liquidazione”) è la somma che viene corrisposta dal datore di lavoro al lavoratore al termine del rapporto di lavoro dipendente Come si determina? Il TFR si determina accantonando per ciascun anno di lavoro una quota pari al 6,91 % della retribuzione lorda. La retribuzione utile per il calcolo del TFR comprende tutte le voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, salvo diversa previsione dei contratti collettivi. Gli importi accantonati sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo Istat. Al momento della liquidazione, il TFR è tassato, in linea generale, con l’applicazione dell’aliquota IRPEF media del lavoratore nell’anno in cui è percepito. Per la parte di TFR che si riferisce agli anni di lavoro decorrenti dal 1° gennaio 2001, l’amministrazione finanziaria provvede poi a riliquidare l’imposta, applicando l’aliquota media di tassazione del lavoratore degli ultimi 5 anni. 17 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 La scelta sulla destinazione del Tfr In base a quanto previsto dal disegno di legge finanziaria, ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare il proprio Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturando (futuro) alle forme pensionistiche complementari o mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In relazione all’anzianità contributiva maturata presso gli enti di previdenza obbligatoria si aprono diverse possibilità di scelta per i lavoratori. Lavoratori dipendenti iscritti ad un ente di previdenza obbligatoria da 29 aprile 1993 La scelta del lavoratore sulla destinazione del TFR riguarda l’intero TFR maturando. 18 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 Lavoratori dipendenti iscritti ad un Istituto di previdenza obbligatoria in data antecedente al 29.04.93 Anche tali lavoratori sono chiamati ad effettuare la scelta sulla destinazione del TFR maturando. Tuttavia per tali lavoratori, in ragione della maggiore anzianità lavorativa, è prevista la possibilità di destinare alle forme di previdenza complementare anche soltanto una parte del TFR maturando. In particolare, tali lavoratori possono: se non iscritti ad una forma pensionistica complementare, scegliere con dichiarazione scritta diretta al datore di lavoro di trasferire il TFR futuro a una forma pensionistica complementare, nella misura fissata dagli accordi collettivi o, in assenza di accordi in merito, in misura non inferiore al 50%. Se già iscritti possono incrementare la quota di TFR maturando da versare alla forma pensionistica complementare. 19 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 Modalità Esplicite Entro 6 mesi dalla data di assunzione il lavoratore dipendente può scegliere di: destinare il TFR futuro ad una forma pensionistica complementare; mantenere il TFR futuro presso il datore di lavoro. In tal caso, per i lavoratori di aziende con più di 50 dipendenti, l’intero TFR è trasferito dal datore di lavoro al Fondo per l’erogazione del TFR ai dipendenti del settore privato, gestito, per conto dello Stato, dall’INPS. La scelta di destinazione del TFR futuro ad una forma pensionistica complementare deve essere espressa dal lavoratore attraverso una dichiarazione scritta indirizzata al proprio datore di lavoro con l’indicazione della forma di previdenza complementare prescelta. La dichiarazione scritta è necessaria anche nel caso in cui si scelga di mantenere il TFR futuro presso il proprio datore di lavoro. 20 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 Modalità Tacite (Silenzio - Assenso) Se entro 6 mesi dall’assunzione il lavoratore non esprime alcuna indicazione relativa alla destinazione del TFR, il datore di lavoro trasferisce il TFR futuro alla forma pensionistica collettiva prevista dagli accordi o contratti collettivi, anche territoriali, o ad altra forma collettiva individuata con un diverso accordo aziendale, se previsto. Tale diverso accordo deve essere notificato dal datore di lavoro al lavoratore in modo diretto e personale. In presenza di più forme pensionistiche collettive, il datore di lavoro trasferisce il TFR futuro: alla forma individuata con accordo aziendale; in assenza di specifico accordo, alla forma alla quale abbia aderito il maggior numero di lavoratori dell’azienda. In assenza di una forma pensionistica collettiva individuabile sulla base di questi criteri, il datore di lavoro trasferisce il TFR futuro ad un’apposita forma pensionistica complementare istituita presso l’INPS, alla quale si applicano le stesse regole di funzionamento delle altre forme di previdenza complementare. 21 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 Trenta giorni prima della scadenza dei 6 mesi utili per effettuare la scelta, il datore di lavoro deve comunicare al lavoratore che ancora non abbia presentato alcuna dichiarazione le necessarie informazioni sulla forma pensionistica collettiva alla quale sarà trasferito il TFR futuro in caso di silenzio del lavoratore. La destinazione del TFR futuro ad una forma pensionistica complementare, sia con modalità esplicite che tacite: riguarda esclusivamente il TFR futuro. Il TFR maturato fino alla data di esercizio dell’opzione resta accantonato presso il datore di lavoro e sarà liquidato alla fine del rapporto di lavoro con le rivalutazioni di legge; determina l’automatica iscrizione del lavoratore alla forma prescelta. Il lavoratore iscritto godrà quindi dei diritti di informazione e partecipazione alla forma di previdenza complementare cui ha aderito; non può essere revocata, mentre la scelta di mantenere il TFR futuro presso il datore di lavoro può in ogni momento essere revocata per aderire ad una forma pensionistica complementare. 22 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 Quali sono le strade percorribili? LAVORATORE DIPENDENTE iscritto, per la prima volta, alla previdenza obbligatoria dal 29.4.1993 LAVORATORE DIPENDENTE iscritto, per la prima volta, alla previdenza obbligatoria prima del 29.4.1993 PERCORSO DECISIONALE 1 PERCORSO DECISIONALE 2 23 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 LAVORATORE DIPENDENTE iscritto, per la prima volta, 29.4.1993 alla previdenza obbligatoria dal Modalità di scelta esplicita Modalità di scelta tacita entro 6 mesi dalla data di assunzione, se successiva al 1° gennaio 2007 ESPRIME la volontà di: entro 6 mesi dalla data di assunzione, se successiva al 1° gennaio 2007 NON ESPRIME alcuna volontà ① conferire il TFR maturando alla forma di previdenza complementare da lui scelta mantenere il TFR maturando presso il datore di lavoro. In tal caso, per i lavoratori di aziende con più di 50 dipendenti, l’intero TFR è trasferito ad apposito Fondo gestito dall’INPS Il datore di lavoro trasferisce il TFR maturando del dipendente a: Se non applicabili ①e② forma pensionistica collettiva (*) prevista dagli accordi o contratti collettivi, anche territoriali, salvo diverso accordo aziendale ② ③ forma pensionistica istituita presso l’INPS In caso di più forme pensionistiche collettive quella con il maggior numero di adesioni di lavoratori dell’azienda, salvo diverso accordo aziendale 24 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 LAVORATORE DIPENDENTE iscritto, per la prima volta, alla previdenza obbligatoria prima del 29.4.1993 Modalità di scelta esplicita al 1° gennaio 2007 iscritto a forme pensionistiche complementari entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione se successiva al 1° gennaio 2007, NON ESPRIME alcuna volontà entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione se successiva al 1° gennaio 2007, ESPRIME la volontà di: mantenere il residuo TFR maturando presso il datore di lavoro In tal caso, per i lavoratori di aziende con più di 50 dipendenti, il TFR residuo è trasferito ad apposito Fondo, gestito dall’INPS Modalità di scelta tacita conferire il residuo TFR maturando alla forma complementare collettiva alla quale già aderisce il datore di lavoro provvede a: 25 www.mefop.it La previdenza complementare in vigore dal 1 gennaio 2007 LAVORATORE DIPENDENTE iscritto, per la prima volta, alla previdenza obbligatoria prima del 29.4.1993 Modalità di scelta esplicita Modalità di scelta tacita al 1° gennaio 2007 Non iscritto a forme pensionistiche complementari entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione se successiva al 1° gennaio 2007, ESPRIME la volontà di: conferire il TFR maturando ad una forma pensionistica complementare mantenere il TFR maturando presso il datore di lavoro. In tal caso, per i lavoratori di aziende con più di 50 dipendenti, il TFR residuo è trasferito ad apposito Fondo, gestito dall’INPS nella misura già fissata dagli accordi o contratti collettivi se gli accordi o i contratti collettivi non prevedono il versamento del TFR, in misura non inferiore al 50% entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione se successiva al 1° gennaio 2007, NON ESPRIME alcuna volontà Andare al percorso decisionale 1 modalità tacita. 26 www.mefop.it I Fondi Pensione Si distinguono in: Fondi aperti per lavoratori autonomi, professionisti, soci cooperative produzione lavoro Fondi chiusi per i lavoratori dipendenti attivati dalla contrattazione sindacale collettiva Forme pensionistiche individuali (PIP) adesione individuale a polizze vita con finalità previdenziale 27 www.mefop.it I Fondi Pensione Fondi Chiusi Fondi Aperti e Polizze Soggetti costitutori parti contrattuali con accordi collettivi, CCNL e accordi aziendali Soggetti costitutori Banche, SGR, SIM e Compagnie di assicurazioni Associazioni senza fini di lucro le risorse sono gestite unicamente nell’interesse degli aderenti Struttura di governo indipendente Intermediari finanziari con fini di lucro le risorse sono gestite unicamente nell’interesse degli aderenti, ma c’è rischio di conflitto con l’interesse del soggetto istitutore Struttura di governo è quella del soggetto costitutore Minimizzazione dei costi Rappresentatività degli aderenti da parte degli organi decisionali Commissioni comprendono la remunerazione del soggetto costitutore Mancanza di rappresentatività 28 www.mefop.it I Fondi Pensione I FPchiusi possono pertanto garantire rispetto ai FPaperti e ai PIP: - maggiore tutela previdenziale - rappresentanza diretta degli interessi dei soci - maggiore trasparenza nel controllo - minori costi - Contributo del datore di lavoro 29 www.mefop.it I Fondi Pensione chiusi Nascono da: Negoziazione fra le parti (aziendale, categoriale territoriale, nazionale) Sono a: Contribuzione definita Prestazione in base ai rendimenti Capitalizzazione individuale Adesione volontaria 30 www.mefop.it Le forme previdenziali: Conoscere Filcoop www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP E’ un’ associazione riconosciuta senza fini di lucro, costituita in data 7-112000 da Fai-Flai-Uila e dalle Federazioni Agroalimentari di Confcooperative, Legacoop, Agci, dall’Unione Comuni Comunità Enti Montani e Federforeste. Il fondo era già preesistente, istituito da Fisba-Flai-Uila e dalleAssociazioni Cooperative nel CCNL del 17.7.91 Lo scopo di Filcoop è quello di erogare ai lavoratori associati trattamenti pensionistici complementari alla previdenza pubblica obbligatoria. 32 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Perché il fondo nazionale? Economie di dimensione Maggior potere contrattuale Maggior potere di influenza a livello politico istituzionale Maggior impatto sul sistema finanziario Maggior omogeneità delle imprese e degli iscritti Estendibilità a settori affini 33 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Le caratteristiche di FILCOOP ADESIONE VOLONTARIA - il lavoratore sceglie di iscriversi volontariamente CONTRIBUZIONE DEFINITA - determinate le aliquote di contribuzione al Fondo CAPITALIZZAZIONE INDIVIDUALE - la posizione individuale è costituita dai contributi capitalizzati secondo i rendimenti realizzati dal comparto di appartenenza ADESIONE CHIUSA - Il fondo è rivolto ai lavoratori delle imprese rientranti nella sfera di applicazione del CCNL della distribuzione cooperativa e a settori affini PENSIONE COMPLEMENTARE - Obiettivo finale del fondo è garantire una pensione complementare a quella pubblica 34 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Destinatari: Lavoratori dipendenti cui si applicano i seguenti CCNL : Aziende cooperative e consorzi agricoli Lavoratori di sistemazione idraulico-forestale e agraria Cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e lavorazione di prodotti alimentari Consorzi Agrari 35 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Destinatari settori AFFINI Lavoratori dipendenti cui si applicano CCNL siglati da almeno 2 organizzazioni sindacali istitutive: Cooperative della Pesca marittima, acquacoltura e maricoltura 36 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Requisiti per l’iscrizione al Fondo: Lavoratori che abbiano superato periodo di prova assunti in: Contratto full-time e part-time a tempo indeterminato Contratto di formazione lavoro Contratto di apprendistato Contratto a tempo determinato (secondo quanto previsto CCNL di riferimento) 37 www.mefop.it Dipendenti a tempo determinato - ad occupazione piena pari o superiore a 4 mesi (ovvero 88 giornate in caso di orario aziendale distribuito su 5 giorni settimanali, 104 giornate se distribuito su 6 giorni settimanali) presso lo stesso datore di lavoro nel medesimo anno solare (1° gennaio -31 dicembre) per i lavoratori cui si applica il CCNL dipendenti da aziende cooperative e consorzi agricoli sottoscritto in data 2 luglio 1998 e successive modificazioni ed integrazioni; - di durata pari o superiore a 51 giornate presso lo stesso datore di lavoro nel medesimo anno solare (1° gennaio-31 dicembre) per i lavoratori cui si applica il CCNL addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria sottoscritto in data 16 luglio 1998 e successive modificazioni ed integrazioni; -- di durata pari o superiore a 4 mesi presso lo stesso datore di lavoro nel medesimo anno solare (1° gennaio-31 dicembre) per i lavoratori cui si applica il CCNL dipendenti da aziende cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e lavorazione prodotti alimentari sottoscritto in data 12 luglio 1995 e successive modificazioni ed integrazioni. 38 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Soci del fondo sono: Lavoratori dipendenti iscritti al Fondo Imprese con lavoratori dipendenti iscritti al fondo Lavoratori pensionati che percepiscono prestazioni dal fondo 39 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Organi del fondo: Assemblea dei Delegati (60 componenti) Consiglio di Amministrazione (12 componenti) Presidente e Vice presidente Sindaci Revisori (4 effettivi e 2 supplenti) N.B. Tutti gli organi sono paritetici, per cui il 50% è espressione dei lavoratori iscritti al fondo e l’altro 50% delle imprese associate. 40 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Organi del fondo: Assemblea dei Delegati (60) ELEGGE Consiglio di Amministrazione (12) Collegio dei revisori Contabili (4) Presidente VicePresidente 41 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Funzionamento del Fondo Possono essere individuate tre fasi: 1. Contribuzione 2. Gestione delle risorse 3. Erogazione delle prestazioni 42 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Finanziamento: Alle forme pensionistiche complementari si può contribuire mediante: il TFR futuro; contributi a carico del lavoratore; contributi a carico del datore di lavoro. Dal 1° gennaio 2007, si può aderire alle forme pensionistiche complementari anche mediante il solo conferimento del TFR futuro (V. ‘La scelta sulla destinazione del TFR’). Tale adesione non comporta l’obbligo di versamento di altri contributi, né da parte del lavoratore né del datore di lavoro. Nelle forme pensionistiche collettive, gli accordi e i contratti possono stabilire la misura minima della contribuzione (in cifra fissa o in percentuale della retribuzione) dei lavoratori e dei datori di lavoro. 43 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Contribuzione al fondo: E’ fissata dai singoli C.C.N.L. (valido anche per gli otd) 1% a carico dell’azienda (1,2% per il CCNL delle coop. trasformazione) 1% a carico del lavoratore (o facoltà entro limite massimo deducibilità fiscale) Per i lavoratori già occupati al 29 aprile 1993 o che abbiano avuto contributi previdenziali prima di detta data (valido anche per i lavoratori a tempo determinato con le stesse caratterisitche) 28,94 % del TFR 100 % del TFR Per i lavoratori di prima occupazione successiva al 28 aprile 1993 (valido anche per gli otd) 100% del TFR 44 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Regime fiscale della contribuzione: Versamenti dell’azienda: Esclusi dal reddito del dipendente e deducibilità dal reddito d’impresa Rimane invariato il contributo di solidarietà del 10% sui versamenti a carico dell’azienda. Versamenti del lavoratore: deduzione fiscale fino ad un max di Euro 5.164,00. Nel tetto di tale importo devono essere conteggiati i contributi a carico del Datore di lavoro, MA NON IL TFR. Ne deriva per l’aderente un risparmio fiscale che varia in funzione del livello di reddito. 45 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Vantaggi fiscali sui versamenti Versamento del lavoratore Obbligatorio + volontario Versamento dell’azienda Non soggetti ad Irpef fino a Euro 5.164,00 Risparmio Fiscale Pari all’aliquota marginale: 23%, 27%, 38%, 41%, 43%. 46 www.mefop.it Il Fondo Pensione FILCOOP Gestione delle risorse I fondi pensione gestiscono le risorse mediante convenzioni, effettuate con gara pubblica, con Compagnie di Assicurazioni, Sim e Banche. La COVIP vigila sulla scelta dei gestori finanziari, sull’osservanza e il rispetto delle regole di investimento. È bene sottolineare, che il D.Lgs. 252/2005 prevede che il TFR, quando conferito in modo tacito, sia conferito obbligatoriamente a una linea di investimento a contenuto prudenziale, tale da garantire la restituzione del capitale e rendimenti comparabili al tasso di rivalutazione del TFR. (“Linea Garantita”) 47 www.mefop.it La Gestione Finanziaria – Linee di investimento I contributi versati, al netto della quota di gestione trattenuta al momento del versamento, sono investiti in strumenti finanziari (azioni, titoli di Stato e altri titoli obbligazionari, quote di fondi comuni di investimento), sulla base della politica di investimento definita per ciascun comparto di FILCOOP e producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e delle scelte di gestione. FILCOOP propone due opzioni di investimento (comparti), ciascuna caratterizzata da una propria combinazione di rischio/rendimento: Linea Garantita Linea Bilanciata Per la verifica dei risultati di gestione viene indicato, per ciascun comparto, un “benchmark”. Il benchmark è un parametro oggettivo e confrontabile, composto da indici, che sintetizzano l’andamento dei mercati in cui è investito il patrimonio dei singoli comparti. 48 www.mefop.it La Gestione Finanziaria – Linee di investimento Il CdA decide la politica di investimento di lungo periodo e affida a gestori specializzati la gestione delle risorse Gestori finanziari prescelti per il comparto bilanciato: - EURIZON CAPITAL SGR SPA - UGF Assicurazioni S.p.A Gestori finanziari prescelti per il comparto garantito: - UGF Assicurazioni S.p.A 49 www.mefop.it La Gestione Finanziaria – Linea Garantita Comparto Garantito Il comparto Garantito è la linea di investimento più prudenziale con garanzia di restituzione del capitale e con rendimenti comparabili al tasso di rivalutazione del TFR. Finalità della gestione: Risponde alle esigenze di un soggetto con bassa propensione al rischio I flussi di TFR conferiti tacitamente saranno destinati obbligatoriamente a questo comparto. Orizzonte temporale: breve periodo Grado di rischio: basso Politica di investimento: è orientata prevalentemente verso titoli di di stato e obbligazioni area Euro a breve termine Politica di gestione: il Comparto è stato affidato ad un Gestore Finanziario (UGF Assicurazioni SpA) 50 www.mefop.it La Gestione Finanziaria – Linea Garantita Categorie di emittenti: emittenti pubblici e privati con rating elevato (investment grade). Aree geografiche di investimento : prevalentemente investimenti circoscritti a strumenti finanziari di emittenti dell’Unione Europea. Benchmark: Indici componenti il Benchmark MTS BOT (titoli di stato) JPMorgan EMU Euro (1-3 anni) - obbligazioni peso 20% 80% 51 www.mefop.it La Gestione Finanziaria – Linea Bilanciata Comparto Bilanciato Il comparto prevede una composizione bilanciata tra titoli di stato ed azioni. Il patrimonio viene investito in strumenti finanziari di natura obbligazionaria in un limite minimo del 60% e in strumenti finanziari di natura azionaria per la restante parte da un minimo del 10% al massimo del 40%, con una conseguente esposizione al rischio moderata. Politiche di gestione: il Comparto è affidato a 2 Gestori Finanziari al 50% e sono: - Eurizon Capital SGR - UGF Assicurazioni SpA Strumenti finanziari: titoli di debito quotati; titoli azionari prevalentemente quotati su mercati regolamentati; quote di OICR armonizzati U.E. (in via residuale). 52 www.mefop.it La Gestione Finanziaria – Linea Bilanciata Orizzonte temporale dell’aderente: medio lungo periodo Grado di rischio: medio Categorie di emittenti e settori industriali: obbligazioni in Euro emesse da Paesi inclusi nel benchmark di riferimento e/o da emittenti ivi residenti. Il rating di tali obbligazioni non deve risultare inferiore a A - (S&P). Gli investimenti in titoli di natura azionaria sono effettuati senza limiti riguardanti la capitalizzazione, la dimensione o il settore di appa rtenenza della Società, ma devono essere strumenti emessi da soggetti residenti nei Paesi inclusi nel benchmark di riferimento. Aree geografiche di investimento: Sia la componente obbligazionaria che azionaria è investita completamente nell’Area Europa Rischio cambio: La totalità del portafoglio sia obbligazionario che azionario è espresso in Euro. 53 www.mefop.it Come valutare i rendimenti? Il valore della quota - NAV Il patrimonio di ciascun comparto del fondo è suddiviso in quote. Ogni versamento effettuato dà pertanto diritto alla assegnazione di un numero di quote. Il valore del patrimonio di ciascun comparto e della relativa quota è determinato con periodicità mensile, con riferimento all’ultimo giorno del mese. Il valore delle quote di ciascun comparto del Fondo Pensione Filcoop è reso disponibile sul sito web www.filcoopensionistico.it . Il valore della quota è determinato al netto di tutti gli oneri a carico del comparto, compresi gli oneri fiscali sui rendimenti della gestione. Metodologia di calcolo del valore della quota 1 Attivo Netto Destinato alle Prestazioni - Contributi Entrati nel Mese = NAV_Mese Numero Quote in Essere al Mese precedente 2 Contributi Entrati nel Mese Nav_Mese = Numero Quote da assegnare nel mese 54 Jan-06 9.500 Variazione NAV % Apr-10 Mar-10 Feb-10 Jan-10 Dec-09 Nov-09 Oct-09 Sep-09 Aug-09 Jul-09 Jun-09 May-09 Apr-09 Mar-09 Feb-09 Jan-09 Dec-08 Nov-08 Oct-08 Sep-08 Aug-08 Jul-08 Jun-08 May-08 Apr-08 Mar-08 Feb-08 Jan-08 Dec-07 Nov-07 Oct-07 Sep-07 Aug-07 Jul-07 Jun-07 May-07 Apr-07 Mar-07 Feb-07 Jan-07 Dec-06 Nov-06 Oct-06 Sep-06 Aug-06 Jul-06 Jun-06 May-06 Apr-06 Mar-06 Feb-06 www.mefop.it Andamento Quota NAV – periodo 2005 - 2010 Comparto Bilanciato Andamento valore quota NAV mensile 12.000 11.500 11.000 10.500 10.000 31/12/2008 – 31/12/ 2009 + 8,85% 31/12/2009 – 31/04/2010 + -0,25% variazione TFR netto 31/12/2009 -31/04/2010 +1,03% 55 0.00% -2.00% Variazione NAV % Variazione TFR netto 03/02/2006 – 30/04/210 Apr-10 Mar-10 Feb-10 Jan-10 Dec-09 Rendimenti cumulati da Febbraio 2006 Nov-09 Oct-09 Sep-09 Aug-09 Jul-09 Jun-09 May-09 Apr-09 Mar-09 Feb-09 Jan-09 Dec-08 Nov-08 Confronto NAV – TFR Oct-08 Sep-08 Aug-08 Jul-08 Jun-08 May-08 Apr-08 Mar-08 Feb-08 Jan-08 Dec-07 Nov-07 Oct-07 Sep-07 Aug-07 Jul-07 Jun-07 May-07 Apr-07 Mar-07 Feb-07 Jan-07 Dec-06 Nov-06 Oct-06 Sep-06 Aug-06 Jul-06 Jun-06 May-06 Apr-06 Mar-06 Feb-06 www.mefop.it 2006-2010 TFR 14.00% Valor Quota 12.00% 10.00% 8.00% 6.00% 4.00% 2.00% -4.00% 03/02/2006 – 30/04/ 2010 + 8,05% +11,47% 56 www.mefop.it Andamento Quota NAV – periodo 2007 - 2010 Comparto Garantito Andamento valore quota NAV mensile 11.400 11.200 11.000 10.800 10.600 10.400 10.200 10.000 9.800 Variazione NAV% 31/07/2007 – 30/04/2010 +11,39% Variazione NAV % 31/12/2008 – 31/12/2009 +3,96% Variazione NAV % 31/12/2009 – 30/04/2010 +0,45% Variazione TFR netto 31/12/2009 – 30/04/2010 + 1,03% Apr-10 Mar-10 Feb-10 Jan-10 Dec-09 Nov-09 Oct-09 Sep-09 Aug-09 Jul-09 Jun-09 May-09 Apr-09 Mar-09 Feb-09 Jan-09 Dec-08 Nov-08 Oct-08 Sep-08 Aug-08 Jul-08 Jun-08 May-08 Apr-08 Mar-08 Feb-08 Jan-08 Dec-07 Nov-07 Oct-07 Sep-07 Aug-07 9.400 Jul-07 9.600 57 www.mefop.it Confronto NAV – TFR 2009 Comparto Garantito TFR Rendimenti cumulati da inizio valutazione Valor Quota 14.00% 12.00% 10.00% 8.00% 6.00% 4.00% Variazione NAV % Variazione TFR Netto Apr-10 Mar-10 Feb-10 Jan-10 Dec-09 Nov-09 Oct-09 Sep-09 Aug-09 Jul-09 Jun-09 May-09 Apr-09 Mar-09 Feb-09 Jan-09 Dec-08 Nov-08 Oct-08 Sep-08 Aug-08 Jul-08 Jun-08 May-08 Apr-08 Mar-08 Feb-08 Jan-08 Dec-07 Nov-07 Oct-07 Sep-07 0.00% Aug-07 2.00% 31/07/2007 – 30/04/2010 +11,39% 31/07/2007 – 30/04/2010 + 7,61% Variazione NAV % 31/12/2008 – 31/12/ 2009 + 3,95% Variazione TFR netto 31/12/2008 – 31/12/2009 +1,98% 58 www.mefop.it Le prestazioni del fondo www.mefop.it Che cosa mi darà il fondo pensione? Il fondo pensione, a fronte dei contributi versati, permette al lavoratore - Di ottenere in tutto o in parte (e a certe condizioni) le risorse accumulate anche prima di andare in pensione - Anticipazione - Riscatto - Trasferimento - Di ottenere, AL MOMENTO DEL PENSIONAMENTO, le risorse accumulate in forma di rendita (pensione integrativa) e/o in forma di capitale (una somma disponibile in unica soluzione) 61 www.mefop.it Anticipazione Che cos’è? - La possibilità di ottenere una quota delle risorse accumulate nel Fondo pensione per far fronte a determinati bisogni dell’iscritto Per quali motivazioni posso richiederla? - Per spese sanitarie per terapie e interventi straordinari - Per acquisto ed interventi di ristrutturazione della prima casa di abitazione - per ulteriori esigenze dell’iscritto Quanto posso richiedere? - dipende dalla motivazione (causale) 62 www.mefop.it Anticipazione Per spese mediche - fino al 75% delle risorse accumulate - sempre Per acquisto prima casa e ristrutturazioni edilizie - fino al 75% della posizione - dopo 8 anni di iscrizione Per “altre esigenze” - fino al 30% della posizione - dopo 8 anni di iscrizione 63 www.mefop.it Anticipazione quante volte posso richiederla? L’anticipazione si può richiedere anche più volte, ma deve sempre restare nel fondo almeno il 25% delle risorse Nel calcolo si considerano anche i valori di anticipazioni già richieste Esempio: Prima richiesta (anticipazione per “altre esigenze”): Posizione reale € 70.000 Anticipazione lorda € 21.000 (30% di 70.000) Posizione reale post-anticipazione € 49.000 64 www.mefop.it Anticipazione quante volte posso richiederla? Seconda richiesta (anticipazione “altre esigenze”): Posizione precedente € 49.000 Incremento posizione € 3.000 Posizione reale € 52.000 Anticipazioni precedenti € 21.000 Posizione lorda 73.000 Anticipazione lorda € 21.900 (30% di 73.000) Meno anticipazioni erogate in precedenza € 21.000 Seconda anticipazione erogabile € 900 Posizione reale post anticipazione € 51.100 Secondo controllo - Limite complessivo (75% del totale) : € 73.000x75% = € 54.750 Tot Anticipazioni: € 21.000 + € 900 = € 21.900 65 www.mefop.it Anticipazione Come viene tassata? Se si richiede per spese mediche - Tassazione agevolata (15% decrescente al 9%) Se si richiede per acquisto prima casa, ristrutturazioni edilizie o per “altre esigenze” - Tassazione al 23% 66 www.mefop.it Cessazione requisiti di partecipazione SE VENGONO MENO I REQUISITI DI PARTECIPAZIONE PENSIONISTICA COMPLEMENTARE IL LAVORATORE PUO’: ALLA FORMA TRASFERIRE LA POSIZIONE INDIVIDUALE MATURATA AD ALTRA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE A CUI ACCEDA IN RELAZIONE ALLA NUOVA ATTIVITA’ RISCATTARE IL 50% DELLA POSIZIONE INDIVIDUALE MATURATA IN CASO DI CESSAZIONE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA CHE COMPORTI L’INOCCUPAZIONE PER UN PERIODO DI TEMPO TRA 1 E 4 ANNI O IN CASO DI RICORSO DEL DATORE DI LAVORO A PROCEDURE DI MOBILITA’, CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA O STRAORDINARIA 67 www.mefop.it Cessazione requisiti di partecipazione RISCATTARE L’INTERA POSIZIONE INDIVIDUALE MATURATA IN CASO DI INVALIDITA’ PERMANENTE CHE COMPORTA LA RIDUZIONE DELLA CAPACITA’ DI LAVORO A MENO DI UN TERZO O A SEGUITO DI CESSAZIONE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA CON CONSEGUENTE INOCCUPAZIONE PER UN PERIODO SUPERIORE A 4 ANNI: RISCATTARE L’INTERA POSIZIONE INDIVIDUALE MATURATA SE LE CAUSE DELLA PERDITA DEI REQUISITI SONO DIVERSE DA QUELLE DI CUI SOPRA: MANTENERE LA PROPRIA POSIZIONE PRESSO IL FONDO ANCHE IN ASSENZA DI CONTRIBUZIONE 68 www.mefop.it Cessazione requisiti di partecipazione Decesso in costanza di attività lavorativa In caso di decesso dell'associato, il montante maturato della posizione individuale è riscattato dai beneficiari indicati esplicitamente o in assenza di questi dagli eredi legittimi. BENEFICIARI In mancanza di tali soggetti, la posizione resta acquisita al Fondo Pensione EREDI 69 www.mefop.it La portabilità della propria posizione previdenziale Se si cambia azienda Se il lavoratore si trasferisce in un’altra azienda in cui si applica lo stesso C.C.N.L. o un C.C.N.L. rientrante tra quelli che consentono l’iscrizione a FILCOOP prosegue con la nuova azienda il proprio accantonamento rimanendo associato a FILCOOP, senza nessuna interruzione. Se invece ci si trasferisce in un’azienda di un settore diverso? Può trasferire la sua posizione pensionistica presso il Fondo pensione previsto dal contratto che la nuova azienda applica, oppure può ricevere la liquidazione sotto forma di capitale corrispondente a tutto quanto maturato fino a quel momento sulla posizione individuale (contributi, TFR, rendimenti). Il trasferimento E’ possibile comunque trasferire la propria posizione da un fondo pensione ad un altro dopo due anni di iscrizione al Fondo. 70 Riassumendo: che posso fare se cambio o perdo il lavoro? www.mefop.it L’obiettivo della previdenza complementare è quello di dare una pensione integrativa: quando possibile è meglio non riscattare l’intera posizione dal fondo Tuttavia, se cambio lavoro ho diverse possibilità - Riscattare tutta la posizione - È la soluzione più costosa in termini di tassazione - Lasciare le risorse nel fondo o trasferirle a un altro fondo pensione - È la soluzione meno costosa in quanto non viene tassata Se, invece, resto senza lavoro, posso - Riscattare subito l’intera posizione - È la soluzione più costosa in termini di tassazione - Aspettare 12 mesi (senza lavoro) e riscattare la metà - Aspettare 48 mesi (senza lavoro) e riscattare tutta la posizione 71 www.mefop.it Riscatto: come viene tassato? Il riscatto è tassato con l’imposta sostitutiva del 15% decrescente al 9% Se si richiede il riscatto per perdita dei requisiti di partecipazione ( senza attendere 12 o 48 mesi di inoccupazione ) la tassazione è in base all’aliquota Irpef di riferimento con un minimo del 23% 72 www.mefop.it E quando vado in pensione? Se ho i requisiti per accedere alla pensione pubblica e sono iscritto a un fondo pensione da almeno cinque anni, posso ottenere tutte le risorse accumulate nel fondo pensione in due possibili forme: - Capitale una somma percepita interamente al momento del pensionamento - Rendita una somma percepita periodicamente che si aggiunge alla pensione pubblica Quanto si può ottenere in capitale e quanto in rendita dipende da diverse condizioni 73 Al pensionamento: Quanto posso ottenere sotto forma di capitale? www.mefop.it Fino alla metà del montante può essere richiesta da tutti sotto forma di capitale Solo quando le risorse accumulate non superano determinati limiti si può richiedere anche tutto il montante in unica soluzione - Il limite è parametrato al valore dell’assegno sociale in vigore al momento del pensionamento attualmente pari a euro 4.962,36 - se la rendita calcolata sul 70% del montante maturato è inferiore al 50% dell’assegno sociale l’iscritto può optare per l’intera prestazione in capitale - E’ quindi prevedibile che gran parte dei lavoratori che resteranno nel fondo per pochi anni potranno richiedere tutte le risorse accumulate al pensionamento - I “vecchi iscritti” ( ante 1993 ) possono richiedere il 100% del montante in capitale 74 Al pensionamento: che tipi di rendita posso richiedere? www.mefop.it 1. Vitalizia immediata Tale rendita è adatta per chi desidera avere l’importo più elevato a partire dalla somma trasformata in rendita, senza alcun tipo di protezione per i superstiti. 2. Reversibile con facoltà dell’aderente di optare per una percentuale di reversibilità complessivamente compresa tra il 50% ed il 100%; Tale rendita è adatta per chi desidera proteggere in particolare uno o più superstiti dall’eventuale perdita di una fonte di reddito in caso di decesso. 3. Certa per 5-10 anni Tale rendita è adatta per chi desidera proteggere i superstiti dall’eventuale perdita di una fonte di reddito per un periodo l imitato di tempo. Il beneficiario designato può essere modificato anche dopo l’inizio dell’erogazione della prestazione. 75 Al pensionamento: che tipi di rendita posso richiedere? www.mefop.it 4. Controassicurata Tale rendita è adatta per chi desidera proteggere i superstiti dall’eventuale perdita di una fonte di reddito, in modo tale da garantire che possano ricevere la parte residua di quanto non è stato ricevuto sotto forma di rendita. Il beneficiario designato può essere modificato anche dopo l’inizio dell’erogazione della prestazione. 5. Con raddoppio della prestazione rendita vitalizia immediata rivalutabile con raddoppio della prestazione a partire dal 75esimo anno di età. 76 www.mefop.it Il Tasso di Sostituzione Il compito assegnato alla Previdenza complementare è quello di innalzare il livello di tasso di sostituzione totale per un individuo che dallo stato di attivo passa allo stato di pensionato. PREVIDENZA COMPLEMENTARE 10-15% 60-65% PREVIDENZA COMPLEMENTARE 15-20% PREVIDENZA PUBBLICA PREVIDENZA PUBBLICA 50% 55% 30 anni 70-75% 30 anni 77 www.mefop.it Confronto Rendite - Convenzione Come cambia il tasso di sostituzione a seconda che l’ aderente, al momento del pensionamento, opti per l’una o l’altra tipologia di rendita? Sesso Maschio Reddito al momento del pensionamento € 30.000 opzione prescelta 100% rendita Montante finale 100.000 € età al pensionamento 65 tasso tecnico 2,50% rateazione rendita annuale rendita vitalizia immediata reversibile 100% * certa per 5 anni e poi vitalizia controassicurata con raddoppio della prestazione IMPORTI 6.670 € 4.767 € 6.617 € 5.936 € 4.654 € TS 22% 16% 22% 20% 16% coeff 0,0667 0,04767 0,06617 0,05936 0,04654 *hp utilizzata: età F= 60 anni 78 www.mefop.it Confronto Rendite - Convenzione Come cambia il tasso di sostituzione a seconda che l’ aderente, al momento del pensionamento, opti per l’una o l’altra tipologia di rendita? Sesso Femmina Reddito al momento del pensionamento € 30.000 opzione prescelta 100% rendita Montante finale 100.000 € età al pensionamento 60 tasso tecnico 2,50% rateazione rendita annuale rendita vitalizia immediata reversibile 100% * certa per 5 anni e poi vitalizia controassicurata con raddoppio della prestazione IMPORTI 4.947 € 4.767 € 4.941 € 4.785 € 3.578 € TS 16% 16% 16% 16% 12% coeff 0,049467 0,047666 0,049407 0,047848 0,035776 *hp utilizzata: età M= 65 anni 79 www.mefop.it 80 www.mefop.it Tassazione delle prestazioni Ai fini della tassazione della pensione complementare il montante finale si scompone in due parti: Quota derivante da contributi dedotti e TFR Tassata con aliquota progressiva fino al 31 dicembre 2006; successivamente si veda il D.Lgs 252/2005 ( 15% - 0,3% ogni anno dopo il 15° anno di iscrizione al Fondo per un massimo del 6%) Quota derivante da interessi (già tassati) e da contributi non dedotti. Esente 81 www.mefop.it Tassazione delle prestazioni Esempio di tassazione su euro 1.000,00 di prestazione Anni di partecipazione Aliquota applicata Tasse pagate per 1.000 euro 1 15% 150 … … … 15 15% 150 16 14,7% 147 17 14,4% 144 … … … 35 9% 90 36 9% 90 82 www.mefop.it La tassazione in sintesi Tipi di prestazioni Prestazioni pensionistiche in capitale e in rendita, anticipazioni per spese sanitarie Riscatti parziali/totali/premorienza Anticipazioni per acquisto/ristrutturazione prima casa e “altre esigenze” Altri riscatti (perdita dei requisiti) Imposizione sostitutiva 15% nei primi 15 anni e 0,3% per ogni anno successivo fino al 9% In base all’aliquota di riferimento con un minimo del 23% 83 www.mefop.it Costi del Fondo Pensione Filcoop www.mefop.it I costi del Fondo Pensione Filcoop Spese all’atto dell’adesione: non previste Spese nella fase di accumulo – direttamente a carico dell’aderente 24 € annui prelevati dal primo versamento di ciascun anno. 15 € annui, prelevati dal montante di fine anno, per tutti gli iscritti che non hanno effettuato versamenti nel corso dell’anno. Spese nella fase di accumulo – indirettamente a carico dell’aderente - Garantito 0,20% - Bilanciato 0,20% • Banca Depositaria 0,05% • Gestori Finanziari 0,15% 85 www.mefop.it I costi del Fondo Pensione Filcoop Spese da sostenere per l’esercizio di prerogative Individuali (prelevate dalla posizione in individuale al momento dell’ operazione Anticipazione Non previste Trasferimento Non previste Riscatto Non previste Riallocazione della posizione individuale Non previste Riallocazione del flusso contributivo Non previste 86 www.mefop.it L’ indicatore sintetico dei costi L’indicatore sintetico dei costi è una stima calcolata facendo riferimento a un aderente – tipo che effettua un versamento contributivo annuo di 2.500 euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4%. Nel calcolo sono presi in considerazione tutti i costi praticati dal Fondo Pensione Filcoop; gran parte dei costi considerati, poiché determinabili solo a consuntivo, sono basati su dati stimati. Dal calcolo sono escluse le commissioni di negoziazione, le commissioni di incentivo e le spese e gli oneri aventi carattere di eccezionalità o comunque collegati aventi o situazioni non prevedibili a priori. L’indicatore sintetico dei costi consente di avere, in modo semplice e immediato, un’idea del ‘peso’ che i costi praticati dal Fondo Pensione Filcoop hanno ogni anno sulla posizione individuale. Ad esempio, che un valore dell’indicatore dello 0,5% comporta, su un periodo di partecipazione di 35 anni, una riduzione della tua prestazione finale di circa il 10%, mentre per un indicatore dell’1% la corrispondente riduzione è di circa il 20%. 87 www.mefop.it Confronto ISC Fondi Chiusi – Aperti – Pip Forme pensionistiche complementari. Indicatore sintetico dei costi (ISC) 2 anni 5 anni 10 anni 35 anni Fondi pensione negoziali (media) 1,0 0,6 0,4 0,3 Fondi pensione aperti (media) 2,0 1,3 1,2 1,1 PIP (media) 3,5 2,3 1,9 1,5 Fonte Covip – Relazione Annuale 2008 Fondo Pensione Filcoop. Indicatore sintetico dei costi 2 anni 5 anni 10 anni 35 anni Filcoop – Comparto Garantito 0,77 0,47 0,34 0,23 Filcoop – Comparto Bilanciato 0,77 0,47 0,34 0,23 88 www.mefop.it Chi controlla il Fondo Pensione? Covip Autorità che vigila, autorizza e controlla tutti i Fondi Pensione La Covip emana anche la regolamentazione del settore sulla base di Leggi e Decreti Funzione di Controllo Interno Controlla che le procedure del fondo vengano rispettate Banca Depositaria ( ICCREA Banca ) Custodisce le risorse dei lavoratori e controlla che i gestori finanziari seguano le indicazioni del Consiglio di Amministrazione e i vincoli di legge Service Amministrativo ( Fondazione Enpaia ) riceve tutte le informazioni inerenti gli associati come: i versamenti, gestione delle posizioni individuali, contabilità, ecc. Collegio dei Revisori Contabili Vigila sull’amministrazione del Fondo e sull’osservanza delle norme Tale sistema di garanzie e controlli è previsto solo nei Fondi Pensione Contrattuali 89 www.mefop.it Informativa agli iscritti La comunicazione periodica e altre comunicazioni agli iscritti Entro il 31 marzo di ciascun anno ogni iscritto riceve una comunicazione contenente un aggiornamento sul Fondo Pensione Filcoop e sulla posizione personale. Il Fondo Pensione Filcoop mette inoltre a disposizione, nell’apposita sezione del sito web, le informazioni relative ai versamenti effettuati e alla posizione individuale tempo per tempo maturata. Tali informazioni sono ovviamente riservate e accessibili esclusivamente da te mediante password personale, che verrà comunicata dal fondo successivamente all’adesione. Il Progetto esemplificativo Il ‘Progetto esemplificativo’ è uno strumento che fornisce indicazioni sulla possibile evoluzione della posizione individuale nel tempo e sull’importo delle prestazioni che si possono ottenere al momento del pensionamento. Si tratta di una mera proiezione, basata su ipotesi e dati stimati. Il Progetto è però utile per avere un’idea immediata del piano pensionistico che si sta costruendo e di come gli importi delle prestazioni possono variare al variare, ad esempio, della contribuzione, delle scelte di investimento, dei costi e così via. Per effettuare una simulazione si deve semplicemente accedere al sito web www.filcoopensionistico.it (sezione ‘Progetto esemplificativo’) e seguire le apposite istruzioni. 90 www.mefop.it Esempio DATI RELATIVI ALL'ISCRITTO Iscrizione al Fondo 01/07/2007 Comparto Bilanciato Reddito € 20.000,00 contr. annuale (% sul reddito) % lavoratore 1% % datore di lavoro 1% % TFR 6,91% totale 8,91% contributo trimestrale € 445,50 contributo nette spese annue € 439,50 contributi deducibili annui € 200,00 aliquota IRPEF 23% risparmio fiscale annuale € 46,00 contr. versati € 439,50 € 439,50 € 439,50 € 439,50 € 439,50 € 439,50 € 439,50 € 439,50 luglio - settembre 2007 ottobre - dicembre 2007 gennaio - marzo 2008 aprile - giugno 2008 luglio - settembre 2008 ottobre - dicembre 2008 gennaio - marzo 2009 aprile - giugno 2009 € 200,00 € 200,00 € 1.382,00 € 1.782,00 val quota 11,231 11,311 11,012 10,81 10,745 10,519 10,347 10,775 num quote 39,133 38,856 39,911 40,657 40,903 41,782 42,476 40,789 tot quote 39,133 77,989 117,900 158,557 199,459 241,241 283,717 324,506 controvalore 439,50 882,13 1.298,31 1.714,00 2.143,19 2.537,61 2.935,62 3.496,55 RIEPILOGO RISULTATI € € € € contributi versati contributi versati netto datore tot beneficio fiscale periodo montante al 31/12/2008 3.552,00 3.152,00 92,00 3.496,55 INDICATORI DI REDDITIVITA' Variazione valore quota Montante / Contributi versati tot Montante / Contributi versati netto dat (Montante + beneficio versati netto datore fiscale) -4,06% -1,56% 10,93% / Contributi 13,85% 91