Stili di apprendimento e stili di insegnamento A cura di Farida Magalotti CDE 2015 PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA SULLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Scuole della RETE SAVIO SEMINARIO FORMATIVO PER INSEGNANTI MATEMATICA: l’importanza di argomentare SABATO 17 OTTOBRE 2015 Scuola Primaria “ Bruno Munari” Via A.Frank, 185 Stili di apprendimento e stili di insegnamento Riflessioni pedagogiche e didattiche per favorire l’inclusione e per far amare la matematica QUAL E’ IL TUO STILE? § Stili di apprendimento e di insegnamento § Esperienze e prove d’indagine. Ø Venerdì 23 ottobre, dalle 16.45 alle 19.15, presso il CDE GLI STRUMENTI DEL MESTIERE § I mezzi dell’apprendimento § Il dialogo e l’ascolto attivo § Le strategie didattiche. Ø Mercoledì 4 novembre, dalle 16.45 alle 19.15, presso il CDE PROBLEMATIZZARE (IN MATEMATICA, MA NON SOLO…) § Consapevolezza del proprio stile e didattica inclusiva § Complementarità vincente fra stili diversi § Problematizzare per stimolare il pensiero creativo. Ø Lunedì 23 novembre, dalle 16.45 alle 19.15, presso il CDE LE MAPPE CONCETTUALI § La mappa è un viaggio § Costruire mappe: ordinare il pensiero nella mappa stimolare il pensiero con la mappa. Laboratori di Matematica Creativa Ø Martedì 10 novembre, dalle 16.45 alle 19.15 Labirinti Ø Mercoledì 2 dicembre, dalle 16.45 alle 19.15 La successione di Fibonacci e il Nautilus Ø Venerdì 18 dicembre, dalle 16.45 alle 19.15 Dai fregi ai frattali Prima parte: stili di apprendimento e di insegnamento GESTI MENTALI PRATICA della GESTIONE MENTALE PROFILI PEDAGOGICI CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO PROFILO PEDAGOGICO EVOCARE IL PENSIERO E LE IMMAGINI MENTALI Di che stile sei? PER OGNI PROVA: • Prestare attenzione a tutto CIÒ CHE ACCADE IN VOI e prendere appunti • descrivere tutto CIÒ CHE FATE per cercare di comprendere • Descrivere COME SI ORGANIZZA la vostra mente per orientarsi • Descrivere come fate a RICORDARE • Come fate a MEMORIZZARE • Come fate a STARE ATTENTI Toti Scialoja, Versi del senso perso, Einaudi, Torino 2009 Un pollo su un pullman in viaggio per Baden avvolto in un loden si sente nell’Eden; sua moglie, col rimmel, gli fuma le Camel. ( 30 secondi per imparare a memoria) Torta paradiso Ingredienti • 200gr di burro • 100gr di farina • 100gr di fecola di patate • 200gr di zucchero • 6 tuorli • 3 albumi • 1 bustina di vanillina • 1 bustina di lievito • la scorza grattugiata di un limone (15 secondi per imparare a memoria) Le comunicazioni degli animali Gli animali comunicano attraverso una grande varietà di segnali: odori, ultrasuoni, cambiamenti di colore, di forma, di dimensioni o schemi di movimento. La comunicazione avviene quando i messaggi inviati dall’animale “mittente” vengono capiti dall’animale “ricevente”. La maggior parte dei messaggi è destinata ai membri della stessa specie per segnalare il possesso del territorio o un pericolo, per riconoscersi tra genitori e figli o tra partner sessuali, per spaventare un rivale. La forma di comunicazione dipende, oltre che dagli organi di senso, dalle condizioni ambientali: ad esempio, certi animali che vivono al buio, come le lucciole e i pesci nel profondo del mare, hanno elaborato forme luminose complicate, che permettono di capire esattamente la posizione dell’animale “mittente”. Gli animali che vivono in una fitta vegetazione con poca luce, come molte scimmie, usano spesso segnali acustici. ( Lettura ad alta voce. NO APPUNTI! Rielaborazione immediata) Quesito matematico Sandro e Paolo fanno il seguente gioco. Ci sono 8 gettoni sul tavolo: si gioca a turno e, quando è il proprio turno, si possono levare 1, 2 o 3 gettoni: vince l'ultimo che riesce a prendere qualche gettone. Sandro vuole vincere a tutti i costi: gli conviene giocare per primo o lasciare che ad iniziare sia Paolo? (Lavoro a coppie: 5 minuti di tempo) CONFRONTO • Come hai/avete fatto a elaborare mentalmente ciò che vi veniva proposto? • Cosa ti/vi ha aiutato? • Cosa ti/vi ha messo sulla buona strada per risolvere il quesito? • Quali ostacoli hai/avete incontrato? Seconda parte: riflessioni teoriche A. De La Garanderie La pratica della GESTIONE MENTALE La teoria dei PROFILI PEDAGOGICI ESEMPIO DI DIALOGO TRA SORDI Mario? Si impegna ma non è intelligente! Paolo? È intelligente, ma non si impegna! MARIO E PAOLO Lucia e Giovanni LUCIA scrive in modo corretto ma….. GIOVANNI scrive bene, ha idee personali, ma….. La comprensione PERCEPIRE EVOCARE Sorgenti percettive: -visive -cinestesiche - Uditive evocazioni visive evocazioni uditive RICORDARE Cosa possiamo fare noi insegnanti? « L’insegnante deve fornire all’allievo le percezioni delle immagini che questo allievo non evoca» Da cercare sul web: • LUCIANO MARIANI • ANNA MARIA REPETTO • LUCIA VALLE