I RAGAZZI DELLA SCUOLA PRIMARIA DON SAVERIO BAVARO SONO LIETI DI PRESENTARVI nell’ambito del progetto PON FSE 2010-2011 “Le(g)ali al Sud” obiettivo C – azione 1 Noi, la natura ed il nostro territorio Buonasera! Sono Pina l’Apina e insieme ai miei bellissimi amici, ripercorreremo tutte le attività svolte nell’ambito del progetto “Noi, la natura ed il nostro territorio”. Durante questo viaggio abbiamo imparato molte cose, e vogliamo condividerle con voi! Siete pronti? Il progetto ha visto varie fasi e la collaborazione fra l’esperta esterna e le nostre maestre. Le fasi sono state articolate in questo modo: Articolazione del progetto e fasi di realizzazione A. Fase didattico - teorica: • Lezioni frontali svolte con l’ausilio di videoproiezioni • Giochi didattici di verifica dell’apprendimento B. Fase didattico - pratica Laboratorio “LE ROCCE ED IL FENOMENO DEL CARSISMO” esperimenti sulle rocce e tra esse la roccia carsica. Laboratorio scientifico ed esperimenti dell’acqua. Laboratorio sulla flora e la fauna locale. sulla potabilità C. Laboratorio informatico: Nell’aula multimediale abbiamo utilizzato il computer ed in particolare il programma PowerPoint per realizzare una presentazione del lavoro svolto. D. Escursioni a cielo aperto: Abbiamo trascorso tre giorni in Salento, durante i quali siamo stati impegnati in passeggiate, attività didattiche, visite guidate. Cos’è il patrimonio? Il patrimonio è rappresentato da tutti i beni destinati ad essere lasciati in eredità alle generazioni successive. Quindi il patrimonio non è solo quello che abbiamo ricevuto, ma quello che decidiamo di conservare, tutelare, lasciare a nostra volta in eredità. E cos’è il PATRIMONIO NATURALE? Quando parliamo di patrimonio in generale, intendiamo quindi qualcosa di alto valore, ereditato attraverso i tempi e di cui dispone una persona o una collettività. Il patrimonio naturale è tutto quello che esiste in natura, che non è stato creato dall’uomo ma che ha un enorme valore per l’ambiente. Il patrimonio naturale si divide in: • animali e piante (componenti biotiche); • rocce, fiumi, montagne (componenti abiotiche). Il patrimonio naturale è quindi qualcosa che abbiamo ereditato, che ci permette di vivere e che tutti noi siamo tenuti a salvaguardare e a proteggere. A cosa serve la tutela ambientale? • A proteggere e conservare tutto quello che è presente in natura (specie animali e vegetali, particolari formazioni geologiche, boschi, foreste, ecc.); • Aiutare l’uomo ad integrarsi bene nell’ambiente senza danneggiarlo e a conservare le proprie attività tradizionali, come quelle pastorali e agricole; • Creare una serie di attività che hanno lo scopo di educare al rispetto della natura. TUTELARE vuol dire PROTEGGERE e DIFENDERE e tramite la TUTELA AMBIENTALE possiamo difendere e proteggere tutto quello che è importante in natura. La VALORIZZAZIONE di un bene ambientale serve a far si che tutti siano in grado di riconoscere il valore di un determinato bene e quindi di rispettarlo. Quindi come si può tutelare e valorizzare un bene ambientale? • Tramite la creazione di aree protette; • Realizzando percorsi naturalistici; • Creando strutture destinate ad attività sull’ambiente. Quindi con la creazione di Parchi Nazionali e Riserve Naturali, l’uomo si impegna, anziché a distruggere, a conservare l’ambiente naturale per mantenere le radici della storia umana sulla Terra. Modulo primo: LE ROCCE ED IL FENOMENO DEL CARSISMO Scopriamo qualcosa in più sulle rocce! insieme ai miei amici, ho scoperto che le rocce sono aggregati di minerali e rappresentano il maggior elemento costituente della crosta terrestre. Possono essere omogenee (se composte da un solo minerale) e eterogenee (se sono un insieme di più minerali). Esse si dividono in rocce SEDIMENTARIE, MAGMATICHE e METAMORFICHE. Inoltre abbiamo parlato insieme del fenomeno del carsismo, importantissimo nel nostro territorio. Esso è un processo di corrosione chimica dovuto all’azione solvente esercitata dall’acqua e dall’anidride carbonica, presente nell’aria, sulle rocce calcaree. Quindi, infiltrandosi nel sottosuolo delle zone calcaree, l'acqua piovana può sciogliere la roccia scavando ampie cavità sotterranee quali: doline, gravine,lame, grotte, caverne. Abbiamo scoperto come si formano le stalattiti….. L’acqua, quando incontra una cavità, penetrando gocciola e deposita il carbonato di calcio che si solidifica. Questa azione prolungata nei millenni dà origine alle stalattiti. Una stalattite comincia a formarsi come un sottile tubicino di calcite; l'acqua scorre all'interno del tubicino e cade goccia a goccia, la calcite si deposita sull'orlo del tubicino come un anellino di tanti piccoli cristalli, di qui la struttura "a tronco d'albero"delle stalattiti. Bicarbonato di calcio Il carbonato di calcio si solidifica L’anidride carbonica si libera nell’aria G o c c io la m e n t o d i u n a s t a la t t it e … e le stalagmiti Quando la goccia cade in basso, il carbonato di calcio residuo si deposita. Questa azione forma la stalagmite che presenta una struttura "a cupole sovrapposte" per cui le forme risultanti sono molto varie e fantasiose. Col tempo è possibile che stalattite e stalagmite si uniscano dando luogo a un’unica colonna. Stalattiti e stalagmiti, meraviglie dell’acqua Laboratorio “I SEGRETI DELLE ROCCE” Dopo questo percorso alla scoperta delle rocce, abbiamo svolto una serie di laboratori per imparare ad osservare una roccia e le sue caratteristiche e capire se si tratta di rocce calcarea. ci siamo divisi in squadre e ciascuna squadra ha analizzato tre campioni di roccia e li ha classificati compilando poi la scheda Siamo inoltre riusciti a distinguere le rocce calcaree dalle altre grazie alla reazione di effervescenza che esse producono se immerse nell’aceto. Quest’ ultimo infatti contiene acido acetico, che reagisce con il carbonato presente nelle rocce calcaree e forma tante “bollicine”! Modulo secondo: L’ACQUA Andiamo ora alla scoperta di un elemento importantissimo per la vita: L’ACQUA. Attraverso questo progetto abbiamo avuto modo di apprendere quanto l’acqua sia importante, in quanto oltre a permettere la nostra vita e quella di animali e piante, è anche una fonte di energia rinnovabile. È più abbondante l’acqua… La maggior parte dell'acqua sul nostro pianeta è acqua salata ; l'acqua dolce, infatti, rappresenta solo il 2.5% del totale. L'acqua presente sulle terre emerse si trova sia in superficie (per es., in fiumi e ghiacciai) che nel sottosuolo (acque sotterranee). Qualche regola per risparmiare l’acqua Abbiamo visto quindi che l’acqua dolce che la natura ci mette a disposizione giorno dopo giorno non è infinita, anzi è limitata, e non basta a soddisfare le esigenze di tutti. Per questo è nostro dovere risparmiarla e evitare di inquinarla! Ecco qualche piccola regola che abbiamo scoperto insieme per imparare a non sprecarla: 1 Non faccio scorrere l’acqua mentre mi spazzolo i denti, faccio lo schampoo e mi insapono, apro il rubinetto solo quando mi sciacquo; 2 Se un rubinetto sgocciola, lo chiudo bene e se continua a sgocciolare lo faccio riparare; 3 Faccio la doccia invece del bagno (e se proprio non posso rinunciare al bagno, non esagero con l’acqua). Le docce durano al massimo 10 minuti; 4 Non uso il water come bidone della spazzatura; 5 Metto una bottiglia di acqua nel frigo anziché far scorrere l’acqua del rubinetto per averla fresca; 6 Lavo frutta e verdura in una vaschetta sfregandole con le mani anziché metterle sotto l’acqua corrente. Metto da parte l’acqua per innaffiare le piante; 7 Innaffio le piante al mattino presto o alla sera tardi, quando l’acqua non evapora tanto in fretta. Quando è possibile, utilizzo acqua piovana o recupero di quella usata per lavare le verdure; Laboratorio scientifico ed esperimenti sulla potabilità dell’acqua Durante questo laboratorio abbiamo scoperto che cosa succede quando si uniscono all’acqua materiali diversi. Ci siamo accorti che alcune sostanze si sciolgono in essa, formando delle SOLUZIONI e altre mantengono caratteristiche proprie, dando invece dei MISCUGLI o delle SOSPENSIONI. Ecco alcune foto dei nostri esperimenti! Abbiamo aggiunto all’acqua diverse sostanze, come la farina e il sale, per capire se si sciogliessero oppure no Abbiamo inoltre analizzato campioni diversi di acqua per poi individuare quale di questi fosse costituito da acqua potabile. Per essere potabile l’acqua deve essere INODORE, INCOLORE e INSAPORE e deve aver un pH compreso tra 6,5 e 8,5. Per misurare il pH, abbiamo utilizzato le cartine al tornasole Modulo terzo: La flora e la fauna Attraverso questo progetto abbiamo avuto modo anche di scoprire qualcosa in più sulle piante e sugli insetti. Le piante sono importantissime, perché costituiscono il primo livello nella catena alimentare, sono cioè PRODUTTORI. Le piante utilizzano infatti l’anidride carbonica, l’ossigeno e l’acqua assorbita dal terreno per produrre, grazie alla luce del sole, glucosio, che serve per il loro nutrimento. Radici fascicolate Abbiamo scoperto che esistono piante erbacee e arboree e che queste ultime possono essere sempreverdi o caducifoglie. Abbiamo inoltre studiato i differenti tipi di radice, che possono essere a FITTONE o FASCICOLATE. Radici a fittone Le foglie sono tra gli organi più importanti della pianta perché proprio in esse avviene la fotosintesi. Esse possono avere diverse forme e dimensioni in base alla pianta dalla quale provengono. Abbiamo anche scoperto qualcosa in più sugli insetti! Lo sapevate che sono importantissimi perché molti di essi (ad esempio le api come me) svolgono un ruolo predominante nell’impollinazione delle piante e sono di grande interesse economico grazie alla produzione di miele, cera e seta? Abbiamo scoperto che gli insetti sono artropodi che presentano il corpo diviso in tre parti principali: capo, torace e addome. Sul capo ci sono gli organi di senso (occhi, antenne ecc) mentre sul torace ci sono le ali In numero di due paia e le zampe, che invece sono sei. L’addome è la sede degli organi di riproduzione e dell’intestino. ADDOME TORACE CAPO Abbiamo anche studiato l’apparato boccale degli insetti e abbiamo scoperto che ne esistono diversi tipi: • masticatore (cavallette); • lambente ( mosca domestica); • pungente – succhiatore (zanzara); • succhiatore (farfalla). Laboratorio sulla classificazione di insetti e piante Durante questo laboratorio abbiamo analizzato diverse foglie di piante tipiche delle nostre zone, imparato a distinguerle in base alle dimensioni e alla forma della lamina e del margine. Noi all’opera Inoltre abbiamo osservato, con l’aiuto delle lenti di ingrandimento, alcuni insetti raccolti nelle nostre campagne. Laboratorio informatico e creazione di un tour virtuale Per realizzare questo meraviglioso tour virtuale, ci siamo recati in aula computer e abbiamo riassunto, utilizzando il programma PowerPoint, tutto quello che abbiamo imparato durante il corso. Ecco le foto che ci ritraggono all’opera! Durante questo progetto, oltre ad aver seguito le lezioni e partecipato con entusiasmo ai laboratori che vi abbiamo mostrato, abbiamo anche scritto delle meravigliose storie che hanno come protagonista proprio me, l’ape Pina! Ve ne raccontiamo una… DIFENDIAMO LA NATURA! Un giorno di primavera, Pina l’Apina, mentre svolazza tra i fiori, scorge un torrente in un Parco Nazionale. Il torrente, disperato, chiama Pina a gran voce e le dice: “ Ciao Pina, ti devo chiedere un favore : ogni giorno, un gruppo di ragazzi, butta dentro di me spazzatura e sostanze chimiche che fanno morire i miei pesci. Ti prego, li puoi far ragionare?” . Pina, che aveva affrontato questo argomento con i ragazzi del PON , rassicura il torrente e schizza via come un fulmine, per raggiungere il gruppo che aveva inquinato. Li trova quando sono già vicini alle loro case e dice loro: “Non si può inquinare l’acqua e l’ambiente, bisogna invece rispettarlo e custodirlo. In un parco Nazionale ci sono regole ben precise, come non accendere fuochi, non inquinare, non raccogliere fiori o funghi. Questo non vale solo per le aree protette ma per tutto quello che ci circonda” I ragazzi si sentono così in colpa che decidono di non maltrattare mai più l’ambiente. Desideriamo che la nostra esperienza vada letta non tanto per il suo effettivo valore tecnico-statistico o scientifico, ma per l’interesse che ha suscitato in noi l’intera articolazione del percorso formativo. Va sottolineata la nostra decisa motivazione ad una partecipazione attiva, frutto di un vero e proprio percorso di alfabetizzatone sui temi dell’ambiente. Realizzato dai ragazzi delle classi IV A della scuola “Papa Giovanni XXIII”, IV B e IV A della scuola “Don Saverio Bavaro”. • • • • Un ringraziamento particolare va a: Dirigente Scolastico Tutor maestra Adriani Serafina Tutor maestra Pappagallo Maddalena Esperti: Dott. Zaccone Claudio Dott.ssa Pastore Carmela I ragazzi, i genitori e tutti coloro che hanno partecipato! Il rispetto della natura: Grazie a questo progetto, abbiamo quindi imparato ad avere un comportamento corretto verso la natura poiché essa è un bene prezioso da proteggere. Ciao!!! Elio Marco Michela Alice