Gli Ogm sono davvero pericolosi? Francesco Sala (Univ. Statale di Milano) 18/12/2015 1 La sfida del 21° secolo: “La sostenibilità” Come nutrire 6,7 miliardi di persone (ora, ma 9 miliardi nel 2030) su questo pianeta senza spogliarlo delle sue risorse? Come potremo produrre sufficiente cibo su una superficie arabile in diminuzione, proteggendo l’ambiente e la biodiversità? 18/12/2015 2 Le Sfide della Ricerca 1.Aumentare la produttività agricola per ettaro, 2.Ridurre l’uso della chimica in agricoltura, 3.Salvaguardare la biodiversità in natura. (…. Sia nei Paesi ricchi sia nei Paesi poveri) 18/12/2015 3 Tre categorie di agricoltura Tradizionale Biologica Biotecnologica Ma sono davvero così distinte? 18/12/2015 4 Agricoltura tradizionale Usa piante selezionate nel tempo : • per alta produttività, • per qualità, • per rispondere alle esigenze del mercato. PROBLEMI FREQUENTI: sensibilità a parassiti (funghi, insetti, virus), controllabile con interventi chimici. 18/12/2015 5 Agricoltura biologica Usa le stesse varietà dell’agricoltura tradizionale, • Si distingue per il divieto di alcuni interventi chimici, soprattutto di una serie di fitofarmaci e fitoregolatori, • Prevede l’uso di piante ogm sino ad una soglia dello 0,9% (decisione UE del giugno 2007), come per l’agricoltura tradizionale. PROBLEMI FREQUENTI: bassa produttività, sensibilità a parassiti, aumento della presenza di micotossine. 18/12/2015 6 Agricoltura biotecnologica • Usa le stesse varietà dell’agricoltura tradizionale e biologica, ma con l’integrazione di almeno un gene esogeno; • Oggi è in particolare applicata nel mondo per ridurre (o eliminare) l’uso di insetticidi e di erbicidi tossici della vecchia generazione; • Nel prossimo futuro, aumenterà la produttività, ridurrà i trattamenti chimici nel campo, permetterà di usare le piante per nuovi scopi. 18/12/2015 7 L’agricoltura (tradizionale, biologica, biotecnologica) non è mai in equilibrio con l’ambiente ! • Per produrre raccolti per uso umano,disboschiamo foreste o prati e imponiamo su quel territorio una singola specie (mais, pomodoro od altro). Ciò è la negazione della biodiversità naturale. •….Ma dobbiamo farlo per sopravvivere !!! • Lo aveva già capito Giacomo Leopardi che, nelle “Operette Morali, Elegia agli uccelli (1824)”, scrisse: “Una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale, non è; anzi è piuttosto artificiale: come a dire, i campi lavorati, gli alberi e le piante disposte in ordine, i fiumi stretti in fra certi termini e indirizzati in certo corso, e cose simili non hanno quello stato e quella sembianza che avrebbero naturalmente. In modo che la vista di ogni paese…è cosa artificiata e diversa molto da quella che sarebbe in natura.” 18/12/2015 8 Tutte le piante delle tre categorie sono “migliorate geneticamente” attraverso: 1. Mutagenesi 2. Incrocio 3. Integrazione di uno o più geni esogeni (Ogm) (Novità principale della metodologia Ogm: inserisce nel DNA della pianta un gene esogeno in modo mirato) 18/12/2015 9 Piante Ogm coltivate nel mondo (dal 1996 al 2009) (Fonte ISAAA) 18/12/2015 10 Global Status of Commercialized Biotech/GM Crops: 2007 (Clive James ISAAA, February 2008) www.isaaa.org/resources/publications/briefs/37/executivesummary/default.html 18/12/2015 11 Ma … gli anti-Ogm sostengono che le piante Ogm sono pericolose per : • Per la salute umana; • Per l’ambiente e per la biodiversità; per l’economia agraria. E’ VERO ??? NE ABBIAMO BISOGNO ??? 18/12/2015 12 Controlli attuali sulle piante Ogm Per la prima volta nella storia dell’agricoltura, Tutte le piante sono controllate per assenza di effetti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità prima di ricevere il permesso di coltivazione ! Ma questo solo se sono Ogm !!! 18/12/2015 13 Quali Ogm prodotti dalla ricerca ? Le 4 grandi colture prodotte dalle imprese internazionali: Mais, soia, cotone, orzo …e le molte piccole colture (prodotte dalla ricerca italiana): Riso, pomodoro, melanzana, papaia, cicoria, ciliegio, cocomero, fragola, geranio, kiwi, lampone, lattuga, melanzana, melone, olivo, papata, pomodoro, olivo, zucchine (cioè, molti prodotti tipici italiani) 18/12/2015 14 Quali nuovi caratteri ? • Resistenza a diserbanti • Resistenza a insetti • Resistenza a funghi parassiti • Resistenza a virus • Sviluppo della qualità del frutto • Sterilità maschile 18/12/2015 15 18/12/2015 16 Gli oppositori delle piante Ogm parlano di effetti negativi su: • Economia agricola (“non convengono!”), • Salute dell’uomo (tumori, allergie), • Biodiversità (naturale e del prodotto coltivato) (es.: melo, riso, pioppo) 18/12/2015 17 Risk assesment within the programme: “E. C. sponsored Research on Safety of Genetically Modified Organisms (2001)” (15 years – 70 million Euro – 400 public research groups) “ Gm agriculture and food are safer than traditional agriculture and food because they are carefully controlled ” Philippe Busquin EU Research Commissioner 18/12/2015 18 I controlli sulle piante Ogm eliminano o riducono molti problemi degli odierni prodotti non-Ogm: • Non possono dare allergie (es.: Kiwi), • Non possono contenere sostanze tossiche o cancerogene usualmente presenti in prodotti non-Ogm (es.: tossine in mais), • Riducono l’uso di fitofarmaci (antiparassitari) e salvano i raccolti dai virus (es.: pomodoro San Marzano). 18/12/2015 19 I RISCHI DEL NON FARE (ossia: i rischi dell’ “ogm-free”) Un esempio: CONFRONTO fra: MAIS TRADIZIONALE e MAIS-ogm (mais-Bt) 18/12/2015 20 Controllo della piralide in mais • Meno insetticidi • Più insetticidi • Meno micotossine • Più micotossine Maize corn borer Mais-Bt 18/12/2015 Mais-tradizionale 21 Aspergillus flavus & Aspergillus parasiticus (Da: Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Facoltà di Agraria UCSC – Piacenza) 18/12/2015 22 LE MICOTOSSINE E I LORO EFFETTI TOSSICI Micotossina Aflatossina B1 Effetto Cancerogeno, epatotossico, genotossico, immunosoppressore Acido ciclopiazonico Neurotossico Ocratossina A Nefrotossico, teratogeno, immunosoppressore, cancerogeno Citrinina Nefrotossico Fumonisina B1 Neurotossico, cancerogeno, citotossico Tricoteceni Immunosoppressore, dermatotossico, emorragico Zearalenone Estrogenosimile Ergoline Neurotossico Sterigmatocistina Cancerogeno, epatotossico Patulina Citotossico, immunosoppressore (Da: Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Facoltà di Agraria UCSC – Piacenza) 18/12/2015 23 Livello di Fumonisina B1 (microgrammi / kg) in granella di mais Mais non-ogm Mais ogm (gene Bt) Anno 1997 19.760 2.020 Anno 1998 31.630 5.450 Anno 1999 3.900 1.390 (Da: Amedeo Pietri, Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione, Facoltà di Agraria UCSC – Piacenza) 18/12/2015 24 Le piante OGM contribuiranno significativamente a: 1. Ridurre l’uso della chimica in agricoltura, 2. Aumentare la produttività per ettaro, 3. Salvaguardare la biodiversità in natura. (…..sia nei Paesi Poveri che nei Paesi Ricchi !!!) 18/12/2015 25 il futuro dell’agricoltura biologica è nell’uso delle metodologie Ogm !!! I disciplinari per i prodotti biologici sono indirizzati all’uso di meno chimica in agricoltura. Tuttavia l’agricoltura biologica usa le stesse piante selezionate con le tecniche tradizionali. 18/12/2015 26 Il costo del “no-Ogm” nei Paesi poveri: un esempio: il Golden Rice 18/12/2015 27 : The Golden Rice a breakthrough SCIENCE vol. 287, p. 303, year 2000 Engineering the Provitamin A (B-Carotene) Biosyntrhetic Pathway into (Carotenoid-free) Rice Endosperm Ingo Potrykus Ye X, Al-Babili S, Kloti A, Zhang J, Lucca P, Beyer P, Potrykus I (Institute of Plant Sciences Swiss Federal Institute of Technology, Zurich, Switzerland) 18/12/2015 28 GoldenRice is an example of a complementing intervention. The intensity of the colour represents the content of provitamin A. 200 g/day will be sufficient to provide the required amount of pro-vitamin A. 18/12/2015 It will be given free to the farmers; it will be used in traditional farming systems; it will not require additional inputs; and part of the harvest will be used for the next sowing; the 29 intervention is cost-free and sustainable. Le obiezioni dei “no-Golden rice” Secondo Potrykus: centinaia di migliaia di bambini africani potrebbero essere salvati dalla cecità con somministrazioni regolari di pro-Vitamina A, cioè con l’introduzione nella dieta di “Golden Rice” I no-Golden Rice obiettano: • Si dovrebbero mangiare 3 Kg. di riso al giorno; • Sarebbe sufficiente convincere gli africani a mangiare più insalata; • Non è sufficiente dare pro-Vitamina A. Chi soffre la fame ha anche altre carenze alimentari. 18/12/2015 30