DOVE DUE O TRE RIUNITI NEL MIO NOME IO SONO IN MEZZO A LORO La Comunità- famiglia animata dalla spiritualità dell’Amore Misericordioso “Fratelli vi esorto io, prigioniero del Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, cercando di conservare l’umiltà dello spirito per mezzo del vincolo della pace” (dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesini 4, 1-3) L’ aspetto più mirabile del disegno di Dio è l’unificazione di tutte le realtà in Cristo. Ogni divisione deve essere dunque superata con un comportamento umile, mite, paziente, misericordioso, il cui esito sarà la pace. E’ proprio la condotta quotidiana perciò che consente ai cristiani, di partecipare al mistero divino e di offrire al mondo l’immagine di una Chiesa conforme al progetto del Padre. L’umiltà, la dolcezza, la generosità e soprattutto la carità sono virtù che caratterizzano particolarmente i chiamati a vivere la spiritualità dell’Amore Misericordioso. Siamo sorelle e fratelli perché siamo stati generati dallo Spirito che è Amore al fine di dar vita ad una famiglia che manifesti in tutto l’Amore di Dio che chiama, unifica e ci identifica come famiglia. Occorre entrare nel mistero di Dio che è comunione, aprirsi alla Grazia speciale che viene da Lui e che, accolta, ci permette di testimoniare nella Chiesa questo spirito di famiglia, che si alimenta del perdono fino a settanta volte sette. Nella Comunità dell’Amore Misericordioso è fondamentale riconoscere il valore di ogni persona, accettarla e amarla per ciò che è e come è, “con una carità misericordiosa” come l’Amore Misericordioso l’accoglie e la ama. “la carità è paziente, è benigna….tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta….” ( dall’ Inno alla carità di San Paolo) Occorre pertanto stima, rispetto e fiducia nell’altro, accettazione positiva e cordiale; una vicendevole conoscenza amorosa che si approfondisce sempre più con la comprensione; una sincerità che rifiuta la finzione come inutile illusione, che ama il parlare chiaro senza ferire né offendere; una disinteressata premura che ci fa attenti agli altri, in una vera sintonia affettiva,una corresponsabilità che sia piena condivisione e collaborazione nelle scelte e nelle fatiche e in perfetta unione di pensiero e di intenti. Ognuno deve apportare il tutto di se stesso, con radicalità, poiché questo costituisce il nostro modo di essere e di pensare. I beni da condividere sono tanti: le gioie, le sofferenze, le speranze, le esperienze, i progetti apostolici, i talenti, le energie ecc. Dal grado di condivisione raggiunto si avranno riunioni comunitarie fraterne e partecipate, in cui prevale il desiderio di cercare insieme la volontà di Dio in tutto ciò che facciamo. Stretti come in una pigna alla sequela di cristo “ Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. (dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesini 4, 1-6) Madre Speranza ha chiesto con molta forza che nelle nostre Comunità e in ognuno dei suoi membri si sradichi l’io, l’autosufficienza, l’orgoglio e l’individualismo egoistico come condizione per diventare manifestazione visibile e duratura della “carità misericordiosa” di Dio. Poiché siamo figli del Padre misericordioso e Lui vogliamo imitare, dobbiamo essere persone “di perdono” pur quando ci dovessimo trovare in mezzo al disprezzo e alla calunnia. LO SPIRITO DI FAMIGLIA, VISSUTO NELLA COMUNITÀ DELL’AMORE MISERICORDIOSO, PORTA TANTI FRUTTI, TRA I QUALI: a) l’arricchimento reciproco per cui ognuno cresce come persona e in particolare nel desiderio sincero di essere un cuor solo e un’anima sola. LO SPIRITO DI FAMIGLIA, VISSUTO NELLA COMUNITÀ DELL’AMORE MISERICORDIOSO, PORTA TANTI FRUTTI, TRA I QUALI: b) L’ambiente di famiglia per cui l’intera vita della Comunità sarà trasformata, facendola sentire nel cuore stesso di Dio. LO SPIRITO DI FAMIGLIA, VISSUTO NELLA COMUNITÀ DELL’AMORE MISERICORDIOSO, PORTA TANTI FRUTTI, TRA I QUALI: c) la libertà e la gioia per cui nessuno si sente obbligato e nessuno teme il giudizio dell’altro che è sempre misericordioso. Ognuno può esprimere liberamente ciò che pensa o sente. Nessuno può realizzare il proprio lavoro personale in modo privato e individuale, cercando compensazioni personali. Questo è tradire il servizio all’Amore Misericordioso e compromettere i frutti evangelici del proprio lavoro. Attenzione ! RICORDIAMO C’è una tentazione che da sempre insidia ogni cammino spirituale e la stessa azione pastorale: quella di pensare che i risultati dipendano dalla nostra capacità di fare e di programmare. Certo, Iddio ci chiede una reale collaborazione alla sua grazia, e dunque ci invita ad investire, nel nostro servizio alla causa del Regno, tutte le nostre risorse d’intelligenza e di operatività. Ma guai a dimenticare che “senza Cristo non possiamo far nulla” Beato Giovanni Paolo II PREGHIERA PER LA COMUNITÀ SIGNORE, AIUTACI A COSTRUIRE UNA VERA COMUNITÀ DI PERSONE LIBERE E RESPONSABILI CHE SANNO RECIPROCAMENTE ACCETTARSI E RISPETTARSI NELLE LORO DIVERSITÀ E DIFETTI, CHE NON CONVIVONO INSIEME SOLO FISICAMENTE, MA CHE COMUNICANO, IN UNA PROFONDA APERTURA D’ANIMO, LA LORO INTERIORITÀ. AIUTACI AD ESSERE PERSONE CHE SANNO DONARE E RICEVERE, CHE SONO CAPACI DI CONDIVIDERE, DI PORTARE I PESI GLI UNI DEGLI ALTRI PER SOFFRIRE E GODERE INSIEME, CHE SI PERDONANO L’UN L’ALTRO CON GENEROSITÀ, CAPACI DI UNA RICONCILIAZIONE CONTINUA. AIUTACI AD ESSERE PERSONE CONSAPEVOLI DEI PROPRI LIMITI CHE ACCETTANO E SI IMPEGNANO IN UNA ATTIVA COLLABORAZIONE A FORMARE UNA COMUNITÀ D’AMORE E DI SERVIZIO. AMEN (dalla pastorale giovanile)