Scuola primaria Falcone Borsellino
3° Circolo didattico
Classi seconde
Anno scolastico 2008/09
Il nostro progetto
Alla fine dello scorso anno scolastico avevamo sospeso le attività di scienze
con la costruzione di un piccolo erbario, che ci aveva permesso di vedere
come si potevano conservare gli oggetti organici.
La progettualità della classe seconda è quindi ripartita da lì.
Il nostro obiettivo principale era quello di porre il bambino nella condizione di
concentrare l’attenzione sul ruolo dell’osservazione e del confronto
collettivo di idee e punti di vista intorno ad un determinato argomento,
ritenendolo una competenza essenziale che si costruisce attraverso
l’esperienza diretta e la operatività concreta.
Per questo motivo abbiamo progettato un’attività di lungo periodo sui
vegetali, utile a conoscere le varie parti della pianta, a ragionare sulle funzioni
che esse svolgono per la sua sopravvivenza, a determinare gli elementi
fondamentali che consentono la vitalità di un vegetale.
La nostra proposta non è originale nei contenuti, ma innovativa nell’iter
seguito: la sistematicità dell’esperienza, il “diario di bordo” costruito giorno
dopo giorno da ciascun alunno, il fare in modo che tutti potessero esprimersi
attorno ad un oggetto vicino all’esperienza quotidiana che ponesse dei
problemi alla portata delle conoscenze e delle abilità logiche dei bambini.
L’esperienza della semina
Una mattina sono stati portati alcuni semi di lenticchia.
I bambini già li conoscevano per aver fatto esperienze
precedenti. Dopo averli descritti, abbiamo chiesto cosa
se ne poteva fare. Tutti hanno convenuto di riprovare
l’esperienza della semina:
Abbiamo quindi creato un testo regolativo per la
procedura
Cosa occorre ?
- 2 contenitori
- Ovatta
- Semi di lenticchia
- Acqua
Dal quaderno di un bambino …
“abbiamo preparato 2 contenitori con le stesse
modalità ma poi li abbiamo messi in due posti diversi:
il primo alla finestra e il secondo dentro il nostro
armadio. Nasceranno?”
Le ipotesi: conversazione collettiva
La registrazione dopo 6 giorni
“nel primo contenitore (quello vicino
alla finestra) sono molte piantine tutte
completamente verdi.
Nel secondo contenitore (quello
nell’armadio) sono nate molte piantine
ma sono con il fusto bianco e le
foglioline gialle e sono molto alte.
E.= quelle dentro l’armadio non hanno preso la luce;
A.= dentro l’armadio c’è più caldo e crescono di più;
M.= la luce serve per farle diventare verdi;
A.= al buio crescono di più.
La registrazione dopo 10 giorni
“nel primo contenitore (quello vicino alla finestra) la
piantina è diventata molto alta e con tante foglie.
Nel secondo contenitore (quello nell’armadio) la piantina è
diventata ancora più alta e sempre più bianca. Qualche
stelo, per l’altezza, è il peso si è curvato.
Perché questa differenza?
LE PIANTE CERCANO LA LUCE PER
PRODURSI IL NUTRIMENTO
L’esperimento:
PERCHE’ MOLTE FOGLIE SONO VERDI?
Sembrano colorate!
Alcuni bambini notano il colore verde delle foglie, perciò si decide cercare
una procedura che consenta al “colore” di separarsi dalla foglia.
Qualcuno dice che forse si possono far bollire, altri che serve un macinino
per far uscire il liquido … alla fine la maestra propone di usare l’alcool
per vedere se la sua forza è di aiuto.
Dal quaderno:
Oggi abbiamo fatto un esperimento. Abbiamo usato:
- Un contenitore trasparente
- L’alcool
- Le foglie che abbiamo spezzato e messo nell’alcool
- La carta assorbente
Le lasceremo lì per qualche giorno e guarderemo cosa
succede.
Conclusioni sull’esperimento
• Già dopo una giornata il liquido si è colorato.
Ci abbiamo messo la carta assorbente che ha
risucchiato il colore verde.
• Avevamo ragione: le foglie sono colorate, ma
dal di dentro, non come facciamo noi con i
pennelli.
• La maestra ci ha detto che quel colore si
chiama clorofilla ed è molto utile alla pianta
per costruire il suo cibo.
Esperienze di classificazione
Forme, margini, nervature
I bambini hanno portato a scuola tanti tipi di foglie. Già lo scorso anno
avevamo avviato un piccolo erbario inserendo solo i nomi delle piante.
E’ l’occasione per classificare in modo più preciso le foglie e arricchire il nostro
erbario.
Una nuova indagine: la funzione dei
tronchi o fusti
• Durante la
conversazione sulla
varietà delle foglie, i
bambini hanno messo
in rilievo che non solo
le foglie sono diverse
tra loro: anche i tronchi
sono diversi.
• Già, ma a cosa serve il
fusto? (conversazione
collettiva)
Una nuova esperienza da condividere:
come fanno i fusti ad assorbire il
nutrimento?
Testo personale:
“questa mattina abbiamo
preso un contenitore
trasparente, dei fiori
bianchi, sembrano
margherite grandi,
dell’acqua e l’inchiostro che
usa la maestra, e l’abbiamo
messo nell’acqua e poi
abbiamo messo a bagno i
fiori.
Il giorno dopo:
“non è successo niente, mi
sa che l’esperimento non è
riuscito. Forse abbiamo
usato un inchiostro cattivo,
ci voleva quello delle penne
che macchia tanto, però se
guardi bene il fondo del
gambo, si vedono dei
buchini scuri. Forse ci sono
dei tubicini che portano su
l’acqua.”
La discussione e la ricerca di
informazioni sulla funzione dei fusti
La discussione sull’esperimento fallito è stata comunque utile. Ha
permesso di leggere la parte specifica del sussidio e di poterci
ragionare su: al termine abbiamo scritto un testo:
“il fusto porta in alto foglie, fiori e frutti in modo che possano
prendere la luce e l’aria e crescere bene.
Il fusto contiene dei piccoli tubi che trasportano l’acqua e e le
sostanze nutritive dalle radici alle foglie a tutte le altre parti
della pianta.
I fusti sono diversi: ci sono quelli dei fiori, morbidi e fragili, quelli
rigidi e legnosi che si chiamano tronchi e poi strani fusti, come
quelli dei fichi d’india.
Ma sotto la terra si trovano le radici...
Sappiamo come sono?
Testo personale:
“la maestra ci ha chiesto se sappiamo
cosa sono le radici. Certo che lo
sappiamo: le abbiamo viste spuntare dai
semini piantati. E allora ci ha chiesto se
ne conoscevamo altri tipi. Dato che non ci
è venuto in mente niente, ci ha fatto
vedere una carota. Anche questa è una
radice.
Abbiamo studiato i
nomi giusti delle parti
della radice.
a cosa servono le radici? Ritorno
all’esperienza della semina
Dalla conversazione collettiva:
“quando abbiamo osservato le radicine delle lenticchie, abbiamo visto che erano
aggrappate saldamente all’ovatta ….
Certo, non c’era mica la terra …
Si erano aggrappate così perché cercano l’acqua …
No, cercavano di tenere su la piantina …
Abbiamo ragione tutti …
Conclusioni
Le radici, quindi, si tengono aggrappate al suolo affinché la pianta non venga
strappata dal vento;
Succhiano acqua e altre sostanze dalla terra per far crescere la pianta
A voltesi trasformano in un magazzino dove conservano le sostanze di riserva e
poi, se queste sono le carote, noi ce le mangiamo.
Per fare un albero serve un seme …
Foglie e chioma
Tronco o fusto
Radici
Ma ha bisogno di
acqua, luce, aria e
terra …. Altrimenti non
nasce o muore
Osservare per descrivere,
narrare, comporre testi
regolativi
Osservare per registrare ,
classificare e ordinare dando
sistemazione alle conoscenze
la
trasversalità
Osservare per giocare ad
inventare storie, per curare il
disegno, per manipolare
sostanze
Osservare per imparare ad
esprimersi con parole
appropriate, congiunzioni,
aggettivi, sinonimi …
Osservare per prendersi cura
di un oggetto che ha
esigenze e bisogni
Osservare per elaborare
ipotesi, verificarle, trarne
delle conclusioni,
confrontandoci con gli altri
E’ TERMINATO COSI’ IL NOSTRO LAVORO!
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La germinazione