Parametri farmacocinetici e modelli compartimentali Renato Urso Dipartimento di Farmacologia “Giorgio Segre” Università di Siena Assorbimento, distribuzione e eliminazione dei farmaci. farmaco nel sito di assorbimento polmoni cuore altri tessuti sangue farmaco nel sangue sangue venoso arterioso farmaco nei tessuti reni fegato intestino farmaco escreto metaboliti I dati di farmacocinetica 60 farmaco nel sito di assorbimento 50 40 metabolita nel sangue 30 farmaco nelle urine 20 farmaco nel sangue 10 0 0 1 2 3 4 ore 5 6 7 8 9 10 Perché la farmacocinetica è importante Gli studi compiuti nell’animale da laboratorio danno indicazioni utili per la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci La farmacocinetica serve come supporto agli studi di tossicologia preclinica condotti nell’animale (tossicocinetica) perché i livelli di farmaco in circolo sono spesso più predittivi della dose nell’estrapolare i dati di tossicità all’uomo. Le informazioni ottenute sulla cinetica e sugli effetti (farmacodinamica) del farmaco nell’uomo forniscono un valido razionale per definire l’utilizzo migliore del farmaco stesso in terapia Importante è anche il fatto che la relazione tra livelli ed effetti del farmaco è in genere indipendente dalla formulazione, quindi, per esempio, se diverse formulazioni orali producono livelli di farmaco sovrapponibili, allora queste possono essere considerate interscambiabili (bioequivalenza). Descrizione dei dati di farmacocinetica La mole di dati acquisiti durante le sperimentazioni di farmacocinetica è spesso ingente, di conseguenza diviene necessario riassumere sinteticamente tutte le osservazioni effettuate. In molti protocolli sperimentali i tempi dei prelievi sono scelti in modo da essere uguali per tutti i soggetti, quindi è buona pratica prima di elaborare i dati mettere in grafico non solo i livelli relativi ad ogni singolo soggetto, ma anche i valori medi e le deviazioni standard (d.s.). Successivamente è sempre opportuno calcolare dei parametri che descrivano le caratteristiche più importanti di ciascuna curva e poi stimare la media e la deviazione standard di questi parametri nella popolazione. A tale scopo si definiscono i seguenti parametri: - tempo di picco ( Tmax) concentrazione di picco (Cmax) semivita della fase di scomparsa terminale (t1/2) area sotto la curva (AUC) Quando il protocollo prevede campionamenti anche nelle urine, a questi parametri occorre aggiungere le quantità di farmaco escreto o le percentuali della dose escreta nelle urine. Tmax e Cmax Il tempo di picco (Tmax) e la concentrazione di picco (Cmax) si ottengo direttamente dalla serie dei dati relativi ai singoli soggetti. Cmax 40 35 ng/ml 30 25 20 15 10 5 0 0 2 4 Tmax 6 8 10 ore Semivita: t1/2 conc Le semivita (t1/2) è un parametro che viene utizzato per descrivere la pendenza delle curve di concentrazione nella loro fase di scomparsa terminale e il suo significato è legato ad una proprietà matematica della funzione monoesponenziale. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 2 4 6 8 10 5.00 4.50 4.00 3.50 3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 0.00 100 conc log(conc) tempo (ore) 10 1 0 2 4 6 tempo 8 10 0 2 4 6 tempo 8 10 Esempi di curve multiesponenziali. 1000 100 ng/ml valori osservati valori calcolati 10 1 0 6 12 18 24 h ng/ml 100 10 valori osservati valori calcolati 1 0 6 12 h 18 24 Area sotto la curva: AUC L’area del trapezio A è: ( Cn-1 + Cn ) x ( tn - tn-1 ) / 2. La parte di area estrapolata ad infinito ( B ) si calcola dalla semivita : Clast / ( 0.693 / t1/2 . Le dimensioni sono sempre date da tempo x concentrazione e nell’esempio riportato si avrà: AUC = ng x h x ml-1. ng/ml 40 35 Cn Cn-1 30 Clast 25 20 A 15 B 10 5 0 0 tn-1 tn 4 ore 8 12 Funzioni multiesponenziali Una descrizione più accurata dell’esperimento si può ottenere interpolando le concentrazioni di farmaco con delle funzioni matematiche. Queste funzioni possono avere due scopi: primo rappresentare tutti i dati in forma concisa, secondo verificare se le ipotesi incorporate nelle funzioni stesse siano confermate dalle osservazioni sperimentali. Nel primo caso si può parlare di simulazione dei dati, nel secondo di modello. Le funzioni generalmente utilizzate in farmacocinetica sono le funzioni multiesponenziali e i modelli di riferimento sono i modelli compartimentali. c(t ) C0 e t AUC t1/2 = 0.693 / . c(t ) A1 e 1t A2 e 2t c(t ) A e t c(t ) Ai e i Be i t AUC t Co Ai i AUC i Ai i A Co B Modelli compartimentali I modelli che più frequentemente vengono utilizati in farmacocinetica sono i modelli compartimentali, e quindi i sistemi di equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Questi modelli esprimono in termini matematici particolari ipotesi sulla cinetica di assorbimento, distribuzione ed eliminazione dei farmaci e la loro funzione è quella di fornire uno strumento per descrivere e interpretare i risultati degli studi di farmacocinetica. dx(t) dt f(t) k x(t) dC(t) dt K c C(t) dc1 (t ) dt dc ( t ) 2 dC (t ) dt dc3 (t ) dt dt . dc n (t ) dt K1 k 21 K c k 31 k n1 k12 K2 k 32 k n2 k13 k 23 K3 k n3 k1n k 2n k 3n K n c1 (t ) c ( t ) 2 C (t ) c3 (t ) . c (t ) n Rappresentazione grafica dei modelli compartimentali: si è usata la convenzione dei vettori riga. k10 dx1 k10 x1 dt comp. 1 k12 comp. 1 comp. 1 k21 centrale k20 comp. 2 comp. 2 periferico dx1 k x 12 1 dt dx2 k x k x 12 1 20 2 dt dx1 dt k12 x1 k10 x1 k 21 x2 dx2 k x k x 12 1 21 2 dt k12 k10 dx1 dt (k12 k10 ) x1 k 21 x2 dx2 k x k x 12 1 21 2 dt Utilizzo dei vettori riga (A) e vettori colonna (B). B A k21 comp. 1 centrale k10 k12 comp. 2 comp. 1 comp. 2 periferico centrale periferico k12 k21 k01 dx1 dt k12x1 k10x1 k21x2 dx 2 k12x1 k21x2 dt dx1 dt k21x1 k01x1 k12x2 dx 2 k21x1 k12x2 dt dx1 dt (k12 k10)x1 k21x2 dx2 k x k x 12 1 21 2 dt dx1 dt (k21 k01)x1 k12x2 dx2 k x k x 21 1 12 2 dt dx1 / dt dx 2 / dt x1 K1 x 2 k 21 k12 K 2 dx1 / dt dx / dt 2 K1 k 21 k12 x1 K2 x2 Modelli con bilancio di massa I modelli compartimentali sono utili anche quando è interesse del ricercatore fare dei bilanci di massa, cioè descrivere le quantità di farmaco che entrano in gioco nel determinare le concentrazioni nei diversi compartimenti. Quantità di farmaco assorbito, quantità di farmaco escreto, quantità di farmaco metabolizzato, per esempio, sono grandezze che messe in relazione alla dose somministrata forniscono importanti elementi di valutazione della cinetica del farmaco. v1 0 V 0 0 0 v2 0 0 dA(t) dt 0 0 v3 0 0 0 0 v n vi = ai (t) / ci(t) A(t) = V C(t) V K c V 1 A(t) K1 v K c k 21 1 v2 k v1 31 v 3 k12 v2 v1 K2 k 32 v2 v3 v3 v1 v k 23 3 v2 k13 K3 Modello a un compartimento dx1 (t) dt k10 x1 (t) x1 (t ) x1,0 e k10t compartimento c1 (t ) 1 Dose k10 t e A e t V1 k10 Modello catenario a due compartimenti compartimento 2 x1 (t ) k21 dx 2 (t) dt k 21 x 2 (t) dx1 (t) dt k 21 x 2 (t) - k 10 x 1 (t) compartimento 1 k 21 Dose k t k t (e 10 e 21 ) (k 21 k10 ) k10 c1 (t ) k 21 Dose k t k t (e 10 e 21 ) A (e t e t ) V1 (k 21 k10 ) e sono sempre per convenzione il maggiore ed il minore degli esponenti rispettivamente, mentre i parametri k21 e k10 sono praticamente interscanbiabili tra loro. Con questo si vuole dire che avendo a disposizione solo le misure di concentrazione nel compartimento 1, i parametri k21 e k10 non sono unicamente identificabili. A = 10 mg/ml 0.1 1/h = = 0.01 1/h k 21 0.1 1/h k10 0.01 1/h V1 k 21 Dose 0.1 10000 1111.1 litri A (k 21 k10 ) 10 (0.1 0.01) k 21 0.01 1/h k10 0.1 1/h V1 k 21 Dose 0.01 10000 111.1 litri A (k 21 k10 ) 10 (0.01 0.1) Profilo plasmatico di un farmaco per diversi valori della costante di assorbimento k21 =1.0 concentrazione 100 k21 =0.6 10 k21 =0.04 k21 =0.3 1 k21 =0.08 k01 =0.1 0.1 0 12 24 36 tempo (h) 48 60 72 Biodisponibilità compartimento k21 compartimento 2 1 k20 k10 K 2 F Dose k t K t c1 (t ) (e 10 e 2 ) A (e t e t ) V1 ( K 2 k10 ) AUC F F Dose F Dose V1 k10 CL10 AUCos / Dose os AUCev / Dose ev Cinetica plasmatica del farmaco e del suo metabolita 1 farmaco metabolita metabolita ev concentrazione 0.1 k10 =0.2 0.01 K2 =0.5 0.001 0 4 8 12 16 20 24 tempo (h) 1 farmaco metabolita metabolita ev concentrazione 0.1 0.01 k10 =1.0 K2 =0.5 0.001 0 4 8 12 tempo (h) 16 20 24 Modello a due compartimenti con eliminazione dal compartimento centrale compartimento 1 k21 (centrale) compartimento 2 (periferico) k12 k10 dx1 (k12 k10 ) x1 k 21 x 2 dt dx 2 k12 x1 k 21 x 2 dt c1 (t ) x1 (t ) A e t B e t x2 (t ) C (e t e t ) Dose (k 21 ) t Dose (k 21 ) t e e V1 ( ) V1 ( ) k12 k21 k10 (k12 k21 k10 ) 2 4 k21 k10 2 k12 k21 k10 (k12 k21 k10 )2 4 k21 k10 2 Dose (k21 ) A V1 ( ) B Dose (k21 ) V1 ( ) Clearance dA(t)/dt = CL C(t) dove CL é la matrice delle clearance di trasferimento tra i compartimenti. Allora: dA(t)/dt = CL V-1 A(t) oppure: dC(t)/dt = V-1 CL C(t) e quindi: CL = Ka V oppure: CL = V Kc La clearance associata all’uscita dal sistema è un parametro particolarmente importante in farmacocinetica perché caraterizza la capacità che l’organismo ha di espellere le molecole di farmaco. Questo parametro viene comunemente calcolato dal seguente rapporto: CL = F. D / AUC Dove per CL non si intende più la matrice, ma semplicemente la clearance associata all’eliminazione, F è la frazione della dose D che entra in circolo e AUC è l’area sotto la curva. Clearance e flusso V C(t) = A(t) / V flusso (volume diviso tempo) = volume = quantità nel volume V = concentrazione nel volume V = quantità che esce nell’unità di tempo = V A(t) C(t) . C(t) dA(t ) C (t ) A(t ) k A(t ) dt V A(t ) A(0) e k t A(0) e t V CL = Dose / AUC = Modello a due compartimenti con eliminazione dal compartimento periferico (si utilizzano i vettori riga) compartimento 1 k21 (centrale) compartimento 2 (periferico) k12 k20 dx1 (t ) dx2 (t ) k 20 x2 dt dt Dose x dt 1 0 k 20 k12 k 21 k 20 Compartimento 2 c2(t) = x2(t) / V2 Compartimento 1 c1(t) = x1(t) / V1 dx1 c c out , 1 in , 1 dt dx 2 c cin, 2 k 20 x 2 out , 2 dt k12 V1 k 21 cout,1 x1 cin, 2 V1 cout, 2 K p c2 Dose c dt K p x2 k 20 k12 V1 E k 21 k 20 1 Kp V2 V2 0 c ss in, 2 c ss out, 2 E c ss in, 2 cin,1