DIDATTICA E LETTURA
PROMUOVERE E ANIMARE LA
LETTURA OGGI.
UN LIBRO CHE SI APRE
Il contenuto
 Un’allegoria del potere curativo dei libri
 Una (utopica?) rappresentazione di quello che dovrebbe
essere il ruolo di un insegnante
La forma
 Mr Morris Lessmore: un “enhanced e-book”
 La narrazione nell’ipertrofico mondo contemporaneo (uso
sempre più enfatico di codici diversi) può essere provocata e
rimessa in gioco dai videogiochi e dalle applicazioni.
interessanti suggestioni
sulla lettura nel mondo contemporaneo
LA “QUESTIONE LETTURA” IN ITALIA
L’amore per i libri è un sentimento poco diffuso.
 Vari progetti ministeriali per monitorare la situazione,
favorire le politiche del libro, aumentare il numero dei
lettori

QUANTO SI LEGGE OGGI IN ITALIA?
(RAPPORTO ISTAT 7 GENNAIO 2014)
Nel 2013 la quota di lettori di libri è scesa dal 46% al
43%.
 Leggono più le donne (49,3%) degli uomini (36,4%).
 Si legge più al Nord –est (51,3%), molto meno nel Sud
(30,7%)
 La fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i
14 anni (57,2%)

Avere letto almeno un libro in un anno basta a definire
un “lettore”?
PERCHÉ NON SI LEGGE?
ALMENO 5 RAGIONI
IL TEMPO
 LA SOLITUDINE
 LA CONCENTRAZIONE
 LA CONCORRENZA
 LA DURATA

PERCHÉ LEGGERE
(MOLTE DI PIÙ CHE 5 RAGIONI!)
Leggo per piacere
 Leggo per essere libero
 Leggo per sapere chi sono
 Leggo per sapere chi sarò
 Leggo per non essere solo

(dal “Manifesto per la lettura” di Michele Rak, Università di Siena)
SVILUPPO COGNITIVO E DELLA
CREATIVITÀ/INTERIORITÀ
La lettura è un’attività di ricchezza inestimabile,
correlata allo sviluppo culturale e intellettuale
individuale e, di conseguenza, alla crescita dell’intera
società.
 Nell’atto di lettura si alternano e fondono momenti di
critica e di abbandono

Quando si legge accadono 3 cose (F. Cambi):
 si fantastica e si evade
 Si prende coscienza del sé e lo si elabora
 Si entra nell’esperienza virtuale e quindi nei mondi
possibili
LA LETTURA “INTENSIVA”:
Sviluppa le capacità lessicali e di comprensione
 Abitua all’attenzione
 Allena la memoria
 Stimola la partecipazione attiva ai contenuti
 Induce al pensiero e alla analisi

Tutte facoltà indispensabili per un
completo sviluppo individuale
UN RAPPORTO BIDIREZIONALE
È attraverso le facoltà linguistiche , visive e di
ragionamento che il nostro cervello permette l’atto di
lettura, ma è attraverso la lettura che facoltà
linguistiche , visive e di ragionamento vengono
allenate, rafforzate e potenziate:
La mancata messa in atto di
comportamenti di lettura consapevole riduce gli
strumenti cognitivi del fruitore
LA MODALITÀ DI FRUIZIONE INCIDE
SULLA QUALITÀ DELLA LETTURA
Più si diffonde l’uso di ICT (Information and
Communications Technology) meno tende ad essere
praticata la lettura intensiva:
 Testi e tempi di lettura circoscritti attraverso lo
schermo
 L’uso intensivo della rete coinvolge l’area frontale del
cervello,associata non alla riflessione, ma alla
risoluzione istintiva di problemi.

L’abitudine alla fruizione di prodotti intertestuali
sembra possa incidere sulle capacità di
concentrazione e attenzione
L’ANALFABETISMO “FUNZIONALE” DEGLI
ITALIANI
«Mentre stavamo discettando sul gran piacere della lettura, non
ci siamo accorti che la questione della scarsa voglia di leggere
stava pericolosamente slittando verso la questione della scarsa
capacità di leggere»(P.DiPaolo)

i recentissimi dati Ocse del rapporto “Skills outlook 2013” ci
vedono all’ultimo posto, tra 24 paesi sviluppati, per
competenze in lettura (literacy).

Quasi un terzo della popolazione, leggendo un libro, riesce a
interpretare solo informazioni semplici.

E i quindicenni? I risultati del PISA evidenziano lievi
miglioramenti, ma siamo sempre sotto la media.
il sonetto XVIII di Shakespeare proposto in modalità
“aumentata “con supporti multipli alla comprensione
CHE FARE?
L’obiettivo è elaborare strategie non anacronistiche per la
promozione della lettura intensiva.
 Non demonizzare la tecnologia, sciocca la polarizzazione
cartaceo-digitale
 L’apporto delle nuove tecnologie: Variabilità dei lettori e
delle esperienze di lettura (es. forni)
 esistono vari strumenti tecnologici utili per rendere la
lettura un’esperienza più variegata e coinvolgente (software
per migliorare l’esperienza di lettura oltre che la
comprensione)
 l’idea di “attenzione alla disabilità” cede il posto a quella di
“attenzione alla variabilità”, o anche alla “neurovariabilità”.
Es. CAST (Center for Applied Special Technology) e UDL (Universal
Design for Learning)
UNA SPERIMENTAZIONE BEN RIUSCITA:
L’AUDIOLIBRO

Gli audiolibri possono essere comodamente fruiti da supporti
digitali in qualsiasi luogo e tempo, andando incontro alle
esigenze di chi è abituato a fruire dei lettori digitali in qualsiasi
momento.

Coinvolti EMOTIVAMENTE dall’oralità e aiutati dalla voce
narrante i giovani tendono a sentirsi più appagati dalla
letteratura e, infine, si riavvicinano e appassionano alla più
canonica lettura visiva.
LA TRASVERSALITÀ DELLA LETTURA
La lettura è un sapere complesso e il lavoro scolastico
deve essere volto a fondare una competenza che si
costruisce sulla base di molte dimensioni:
Cognitiva (saper leggere)
 Operativa (sapere applicare il saper leggere)
 Produttiva (sapere produrre testi sulla base del sapere
acquisito)
 Attitudinale e comportamentale (abitudine al
leggere): è punto di arrivo e di inizio.

«A LEGGERE, COME AD AMARE, NON SI IMPARA DA SOLI.
ANCHE PER LEGGERE CI VUOLE L’ALTRO.»
(M. P. VELADIANO)
Relazionarsi, la lettura (anche) come esperienza
comunitaria.
 La lettura e il libro muoiono quando vengono
confinati nella solitudine e abbandonati al mercato: se
producono coinvolgimento e dialogo vivono anche
oggi come non mai.
 Cominciare da piccoli, coltivare l’intimità con
l’oggetto libro

Perché non rafforzare uno dei primi motori della lettura,
ovvero la SCUOLA?
Didattica fondata su molti libri e non esclusivamente
sul manuale
 Lettura come centro dell’apprendimento, intorno a cui
far ruotare tutte le discipline
 Lettura di libri e testi di varia natura
 Favorire l’accesso alle biblioteche
 No alla lettura come “esercizio imposto”

DA RODARI A PENNAC
Ci ricordano i “diritti del lettore” e alcuni degli errori
tipici degli adulti:
Presentare il libro come alternativa alla tv
 Ordinare di leggere
 Dare la colpa ai bambini se non amano leggere

Il dibattito culturale (E. Detti, R. Denti, D. Pennac, P.
Bischel etc.) ormai da anni ruota sempre attorno al
concetto di
PIACERE DELLA LETTURA
TRE DIVERSE MODALITÀ DI PIACERE
DA PERSEGUIRE NELLA SCUOLA CHE VUOLE
FORMARE ALLA LETTURA.
1
IL PIACERE DI RACCONTARE E
SENTIRSI RACCONTARE STORIE
È un punto di arrivo emotivo straordinario per un giovane lettore,
che si trova a dialogare con se stesso e con il mondo.
Proposte operative valide per far scoprire i libri in un’ottica
emotivo-affettiva:
 Lettura ad alta voce (cfr. Pennac): un valore, una pratica.
 Bookparade e indici di gradimento
 Circolo dei lettori
 percorsi di lettura tematici
 roleplay adattato alla lettura
 Letture e immagini
 Gioco dei punti di vista
2



IL PIACERE DI APPRENDERE MECCANISMI
COSTRUTTIVI DEL TESTO
Una didattica del testo
Bisogna dare anche ai bambini e ai ragazzi la gioia di
assaporare una storia attraverso le emozioni linguistiche. È
per questo che oggi i migliori autori per ragazzi lavorano
molto sulle parole, per adattarle flessibilmente alle proprie
necessità artistico-comunicative e per fare assumere loro
inedite configurazioni e inaspettate possibilità semantiche.
È lo stupore del linguaggio che può accendere la miccia
dell’interesse alla comprensione del funzionamento del
sistema linguistico. Scoprire la bellezza del linguaggio è
l’anticamera per accettare lo sforzo di introiettare le regole
della lingua e cambiare idea sulla grammatica.
QUALCHE PROPOSTA OPERATIVA:
Letture ad alta voce, drammatizzazioni
 Giochi di ludolinguistica
 Ricostruzione di sequenze narrative costruttive di un
testo
 Invenzione di storie a partire da immagini o incipit
che fanno da input
 Riscrittura
 Tecniche contrastive
 Fumetti, racconti, poesie

3
IL PIACERE EURISTICO
È il piacere di far ricerca, di risolvere un problema vero,
di acquisire conoscenze, costruire significati, soddisfare
la curiosità.
 L’obiettivo è quello di sviluppare abilità e strategie di
uso competente dell’informazione.

PROPOSTE OPERATIVE:
• Percorsi di ricerca
• Caccia al tesoro tematica
• Approfondimenti interdisciplinari
• Uso di mezzi multimediali e tecnologici
L’ANIMAZIONE DELLA LETTURA
“Animare” significa “rendere vivo”, infondere intensità e
vivacità, ravvivare, incoraggiare.
Diverse tecniche (Silvia Bompani):
a)
Letture animate propriamente dette
b) Letture drammatizzate
c)
Giochi con i libri o libri gioco
d) Animazione del libro
e)
Laboratori di lettura
LETTURE ANIMATE
LETTURE DRAMMATIZZATE
GIOCARE CON I LIBRI
Si tratta di mettere in relazione lettura e gioco, due delle
attività più spiccatamente conformi alla natura del
bambino:
 Giochi di ludolinguistica
 Campionati di lettura / tornei a squadre
 Caccia al tesoro
ANIMAZIONE DEL LIBRO
Punta a promuovere il piacere di leggere attraverso la valorizzazione
dell’oggetto-libro
LABORATORI DI ANIMAZIONE DELLA
LETTURA
Percorsi al cui interno confluiscono diversi tipi di attività,
che perseguono fini e si avvalgono di competenze
diverse.
 PRELETTURA
 LETTURA E/O ASCOLTO
 DOPO LA LETTURA
 …OLTRE LA LETTURA!
E INOLTRE…
IL ROLE PLAY COME TECNICA PER L’ANALISI DI
UN TESTO LETTERARIO
 IL KAMISHIBAI

… LA FANTASIA DEL PROMOTORE!
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promuovere animare la lettura