OCEANIA
Di Alessandro Fedeli, Filippo Franchi, Lorenzo Frosali e Alessio Torriti
STATI OCEANIA
Con Oceania si intende il continente che comprende Polinesia, Melanesia,
Micronesia, Australia e Nuova Zelanda; un sinonimo di Oceania è Continente
Nuovissimo, nome che deriva dal fatto che, eccetto l'Antartide, fu l'ultimo ad
essere scoperto dagli europei.
ASPETTO FISICO
L'Oceania è il continente più piccolo della Terra e prende il nome
dall’Oceano. L'Oceania si estende fra l'oceano Indiano e il
Pacifico. Tre sono i principali arcipelaghi dell'Oceania: la
Polinesia, la Micronesia e la Melanesia. Polinesia significa "molte
isole", che sono collocate sull'Equatore. Micronesia significa "isole
piccole", distribuite per lo più a nord dell'Equatore.
Il monte Kosciusko (m 2228) costituisce il punto più alto. Pochi
sono i corsi d'acqua sulle isole, a causa delle loro modeste
dimensioni; pochi sono anche i fiumi dell'Australia a causa della
sua natura desertica. Il Murray, con il suo affluente Darling,
forma il bacino fluviale più importante del paese. Quasi ovunque
prevalgono le temperature elevate, ma a differenziare le
condizioni climatiche è l'umidità. Calda e secca è gran parte
dell'Australia che si estende completamente in area tropicale.
FLORA E FAUNA
La maggior parte delle piante sono sempreverdi, e
molte sono xerofile (eucalipti e acacie). Molto nota è
invece la fauna australiana con i monotremi (ordine a
cui appartiene l'ornitorinco), i marsupiali(canguri,
koala e i vombati), i coccodrilli d'acqua dolce e acqua
salata e uccelli come l'emu e il kookaburra. L'Australia
è anche il paese dei serpenti più velenosi al mondo.
Il dingo fu introdotto dagli austronesiani, genti che
commerciarono con gli australiani aborigeni intorno
al 3000 a.C.
ECONOMIA
La struttura economica del continente è molto
disomogenea. Le aree più sviluppate sono
rappresentate dall’Australia e dalla Nuova Zelanda.
 Settore primario
 Settore secondario
 Settore terziario
SETTORE PRIMARIO
Il settore agricolo è molto produttivo in Oceania nonostante
la relative scarsità di aree coltivabili. I prodotti principali
sono il frumento, la frutta, la canna da zucchero, e gli
agrumi.
Per quanto riguarda i prodotti minerali i principali sono
l'oro, il piombo, il carbone, l'uranio, lo zinco, il petrolio e i
gas naturali e la bauxite; il nickel, ed il ferro si trovano
principalmente in Australia e in Nuova Caledonia, l'argento
e il rame in Nuova Zelanda, ed i fosfati a Nauru.
L'agricoltura partecipa solo per circa il 3% alla formazione
del prodotto interno lordo (PIL) e la produzione di minerali
solo per il 5%
SETTORE SECONDARIO
Il settore industriale dagli anni quaranta ha conosciuto
una rapida crescita partecipa alla formazione del
prodotto interno lordo per circa il 15%. Nonostante
questo rapido sviluppo il settore che contribuisce di
più al PIL è il settore terziario
SETTORE TERZIARIO
Il settore terziario è ancora più importante; in Oceania
a partire dagli anni settanta i servizi (turistici e
finanziari) sono cresciuti fino a divenire attualmente il
settore principale dell'economia: nei primi anni
novanta essi partecipavano per circa il 60% alla
formazione del PIL. In particolare, il settore dei servizi
finanziari era il più importante, partecipando per
quasi il 22% del PIL.
POLITICA
Con l’accesso all’indipendenza della Repubblica di Palau (1994) gli
Stati sovrani dell’Oceania sono divenuti 14. Tuttavia, tra le grandi
aree geografiche mondiali, l’Oceania è, insieme con la regione
caribica (cui assomiglia per il carattere di quasi totale insularità),
quella dove si conservano più numerose le tradizioni coloniali: una
dozzina di frammenti appartengono alla Francia, agli Stati Uniti e al
Regno Unito. Tutti gli Stati indipendenti oceaniani fanno parte
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite: gli ultimi a essere ammessi
sono stati Kiribati, Nauru, Tonga (tutti e tre nel 1999) e Tuvalu
(nell’anno 2000). L’Oceania e l’Oceano Pacifico, del resto, hanno
avuto una grande importanza strategica per gran parte del XX secolo,
soprattutto a partire dalla Seconda guerra mondiale, nel corso della
quale il Pacifico è stato il principale palcoscenico del conflitto nippostatunitense, mentre più tardi, durante la ‘guerra fredda’, ha
costituito un’area delicatissima per il confronto tra gli Stati Uniti e
l’Unione Sovietica.
POLITICA
Il vastissimo mondo oceaniano, estremamente frazionato
per le sue stesse condizioni fisiche e per la sua storia, non
ha ancora trovato, sufficienti motivi di compattezza, come
dimostrano gli scarsi successi e la modestissima precisione
delle organizzazioni internazionali che hanno tentato di
riunire alcuni paesi dell’area, legandoli a Stati asiatici o
americani. La sempre maggiore importanza assunta
dall’oceano Pacifico come tramite di comunicazioni e spazio
di relazioni economiche, l’affermazione delle nuove
economie industriali dell’Asia orientale e il crescente
prestigio dell’Australia sembrerebbero aprire all’Oceania
prospettive per un ruolo autonomo in ambito mondiale,
integrato soprattutto con quello dei paesi asiatici del
Pacifico.
STORIA
I primi uomini giunsero in Nuova Guinea e in Australia circa 50.000 anni fa e,
grazie alla migliore conoscenza della navigazione, tra il 1000 a.C. e l'anno
zero. Le persone si spostarono gradualmente da un'isola all'altra, fino a
popolare tutto il Pacifico. Il primo Europeo a vedere il Pacifico fu Vasco
Nunez de Balboa nel 1513, e tra il 1519 e il 1522 Ferdinando Magellano fu il
primo a navigarvi compiendo la prima circumnavigazione del globo.
L'interesse degli Spagnoli verso le Indie li portò a fondare una colonia
nelle Filippine e a collegarla via mare con il Messico e il Perù, dato che lo
stretto di Magellano allungava di troppo il viaggio dall'Europa ed era troppo
pericoloso. Nel XVII secolo gli Olandesi si sostituirono ai Portoghesi come
dominatori nelle Indie e da lì cominciarono a spingersi verso il Pacifico. Fino
alla prima metà del Settecento furono uomini Olandesi come Willem
Janszoon (che nel 1606 scoprì l'Australia) e Abel Tasman (che tra il 1639 e il
1644 scoprì la Nuova Zelanda, la Tasmania, le Figi e le Tonga) a cominciare la
complessa esplorazione dell'emisfero australe. Essi tuttavia, come avevano
fatto gli Spagnoli, non colonizzarono quelle terre poiché le isole erano troppo
piccole o lontane e l'Australia era troppo arida (anche se la parte orientale era
molto più ricca).
STORIA
Tra il 1768 e il 1779 il capitano James Cook compì, per il Regno Unito, alcuni
viaggi, nei quali esplorò la costa orientale dell'Australia, la Nuova Zelanda e
fu il primo a sbarcare alle isole Hawaii e a percorrere lo stretto di Torres. Nel
suo secondo viaggio Cook si spinse fino a latitudini freddissime,
distruggendo il mito del continente australe: se esso esisteva, si trovava in
luoghi così vicini al Polo Sud da non essere abitabili. Gli ultimi grossi dubbi
geografici furono chiariti da Matthew Flinders che nel 1801 definì una volta
per tutte le coste dell'Australia e appurò che la Tasmania era un'isola, cosa
che neanche Cook aveva capito. La colonizzazione di queste zone fu iniziata
dal Regno Unito in Australia, ma in modo assai insolito: tanto scarso era
l'interesse verso questo continente che esso fu usato come colonia penale e nel
1788 sbarcò a Botany Bay (dove oggi sorge Sydney) il primo carico di galeotti.
Poco dopo tuttavia arrivarono anche altre persone con l'intento di creare
grossi allevamenti. Per quanto riguarda il resto dell'Oceania, verrà
frequentato da missionari, mercenari e commercianti dall'inizio
dell'Ottocento, ma le prime colonie saranno quelle francesi: Polinesia
Francese e Nuova Caledonia dal 1842, a cui si aggiunge l'arcipelago di Wallis
e Futuna nel 1853. Gli altri territori vengono velocemente occupati da
Germania (Micronesia e Nuova Guinea) e Regno Unito.
CULTURA
 RELIGIONE
 SPORT
 LINGUA
 CUCINA
 CULTURA MAORI
RELIGIONE
La religione che prevale in Oceania è il cristianesimo
imposto dai colonizzatori: sono più numerosi i
protestanti, giacché la maggior parte di quelle terre è
stata occupata dagli Anglosassoni, mentre gli indigeni
continuano a professare l'animismo.
SPORT
 TENNIS
 RUGBY
 FORMULA 1
 SURF
LINGUA
la più diffusa è l'inglese, che prevale nettamente sul
francese, poiché i primi colonizzatori furono inglesi.
Sono inoltre ancore presenti vecchie lingue parlate
dagli aborigeni.
CUCINA
Le abitudini alimentari di questo continente sono progressivamente
cambiate con l'arrivo prima degli europei e poi dei medio-orientali e
degli asiatici, cosicché la cucina australiana moderna è una sorta di
miscela tra sapori tradizionali e tradizioni gastronomiche di altri paesi.
Grandi divoratori di carne, soprattutto cotta alla griglia hanno iniziato a
reinterpretare le cucine europea ed asiatica con molta originalità.
Il piatto nazionale rimane lo sformato di carne con salsa di pomodoro e il
"vegemite", una sorta di patè da spalmare sui sandwich.
Freschissimi nelle zone costiere anche i pesci e i crostacei ed ottima la
frutta: banane, uva, kiwi, agrumi, ananas, manghi.
TENNIS
Uno sport molto diffuso in Oceania è il tennis. In Australia è anche
presente un torneo importantissimo a cui ogni anno partecipano i
più grandi campioni del tennis. Il torneo “Australian Open” si tiene a
Melbourne ogni anno nel mese di gennaio ed è il primo torneo del
Grande Slam.
RUGBY
Il rugby è uno sport molto popolare in Oceania. La nazionale di
rugby a 15 della Nuova Zelanda rappresenta la Nuova Zelanda nel
rugby a 15 in ambito internazionale ed è una delle squadre più forti
del mondo. I suoi giocatori sono noti anche come All Blacks. Attiva
dal 1892, è la rappresentativa che vanta il maggior numero di
giocatori ammessi nella International Rugby Hall of Fame.
FORMULA 1
Sempre a Melbourne, oltre che all’Australian Open, è presente anche
un circuito in cui ogni anno sfrecciano le auto dei più grandi piloti al
mondo.
SURF
Il surf (in hawaiiano he'e nalu, "scivolare sulle onde") è uno sport
acquatico che consiste nel "cavalcare" le onde utilizzando una tavola
da surf. La tecnica consiste nel planare lungo la parete dell'onda,
restando in piedi sulla tavola. È possibile eseguire una serie di
manovre a seconda della velocità e della forma della parete.
MAORI
I Māori sono un popolo polinesiano, diffuso principalmente
nel nord della Nuova Zelanda. Il loro nome deriva da una
parola parola che significa "normale", in contrapposizione
agli "invasori" inglesi definiti dagli autoctoni pakeha. I
Māori furono storicamente in forte opposizione rispetto
ai coloni inglesi, che non riuscendo a sottometterli
stipularono con loro un trattato (il Trattato di Waitangi del
6 febbraio 1840, in base al quale la Nuova Zelanda divenne
colonia inglese). Anche dopo la nascita della colonia, e poi
dello stato indipendente della Nuova Zelanda, i Māori non
hanno mai cercato l'integrazione con le altre etnie del Paese,
pur essendo da tempo convertiti al Cristianesimo. Il
governo neozelandese ha negli ultimi anni dato inizio a un
programma di integrazione razziale per facilitare
l'integrazione dei Māori nella società.
TATUAGGI MAORI
Il moko è il tradizionale tatuaggio
con cui i Maòri dipingono i loro
volti. I guerrieri utilizzano il moko
per spaventare il nemico e
raccontare la propria storia: ogni
segno indica un diverso
avvenimento della propria storia
personale. Le donne riportano il
tradizionale segno sul mento ad
indicare che sono legate ad un
guerriero Maòri. Tra i tatuaggi, il
kirituhi è la rappresentazione più
decorativa ed a differenza del
tatuaggio moko tutti possono
tatuarsi questa tipologia di disegni,
senza offendere la cultura.
HAKA
La Haka è la danza tipica del popolo Māori, spesso
considerata una danza di guerra. È stata resa
celebre dagli All Blacks, la nazionale di rugby
neozelandese. Non si tratta di una danza di guerra
o intimidatoria, ma può voler anche essere una
manifestazione di gioia, di dolore, una via di
espressione libera che lascia a chi la esegue
momenti di libertà nei movimenti. Come si può
ben vedere dall'esibizione degli All Blacks rimane
comunque un rituale che cerca di impressionare gli
avversari, mostrandosi forti e coraggiosi, che si
ricollega allo spirito guerriero dei Māori. Gli
elementi essenziali della Haka, usati anche dagli
All Blacks, sono:

Pukana: gli occhi dilatati;

Whetero: la "linguaccia";

Ngangahu: simile alla Pukana;

Potete: chiusura degli occhi in alcuni momenti
della danza.
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