Scienza attiva Tratto da Scienza attiva: Cellule staminali neurali Il saggio della formazione delle Neurosfere, consiste nel mettere in coltura delle cellule staminali neurali e osservare il loro comportamento in due ambienti diversi, con e senza fattori trofici. Questo saggio permette di verificare due proprietà delle cellule staminali: la loro ; la loro capacità di ; L’ è la capacità delle cellule staminali di mantenere la propria generazione, ovvero di poter generare, oltre ad altri tipi di cellule, anche nuove cellule staminali uguali a sé. Divisione cellulare Divisione cellulare La è la capacità di alcune cellule staminali (definite appunto “Multipotenti”) di poter generare tutti i vari tipi dei cellule che compongono un tessuto. Divisione cellulare Per l’esperimento bisogna prelevare un campione di cellule staminali presenti: o nel (SVZ); o nel (SGZ); Fatto ciò lo si pone in coltura con fattori trofici. Dopo la Fase 1 si nota che le cellule messe a coltura proliferano, generando le . A questo punto si dividono le Neurosfere nelle cellule staminali singole e si rimettono in coltura con fattori trofici. Al termine del periodo di proliferazione, nella capsula Petri si formeranno, grazie alla presenza di fattori trofici delle (secondarie). Le cellule infatti considerano, grazie ai fattori trofici, l’ambiente artificiale come una nicchia staminale, nelle quali continuano a riprodursi. Ciò implica che le cellule prese in esame . Dopo la Fase 1 si sono prodotte delle Neurosfere. Nella Fase 3, queste vengono separate in cellule staminali singole e rimesse in coltura questa volta senza fattori trofici. Dopo che le cellule sono state messe in coltura senza fattori trofici, nelle varie cellule che compongono il tessuto nervoso (neuroni, astrociti e microglia). Questo perché non riconoscono l’ambiente circostante come nicchia staminale e quindi non iniziano il processo di auto-rinnovamento, bensì quello di differenziazione. Le cellule quindi posseggono la .