Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Istituzioni di Economia Politica II (CLEA/CLAM ) Informazioni generali Docente: Prof. Marco Magnani Ricevimento: Lunedì 16-18, Giovedì 9-11 Sezione di Scienze Economiche, Palazzina Feroldi, 1° piano, ufficio 039. E-mail:[email protected] Orario delle lezioni: 1° semestre 1°periodo (14 Set. - 20 Nov.) Lunedì 14 -16 (K16), Martedì 14-16 (K16), Mercoledì 1113 (K16) 1° semestre 2° periodo (23 Nov. – 11 Dic.) Lunedì 14 -16 (K16), Martedì 14-16 (K16), Mercoledì 1113 (K16) Contenuti del corso Premessa: Economia Politica I Microeconomia Analisi del comportamento ottimale del singolo individuo (singolo consumatore e singola impresa) Analisi del funzionamento di un singolo mercato Contenuti del corso Economia Politica II Macroeconomia Analisi del funzionamento di un sistema economico nel suo complesso Analisi delle variabili aggregate di un’economia (produzione aggregata, livello generale dei prezzi, ecc.) Contenuti del corso Tema di particolare rilevanza Effetti della Politica Economica Politica Fiscale Scelte del Governo su Tasse e Spesa pubblica Politica Monetaria Scelte della Banca Centrale sull’Offerta di Moneta Obiettivi del corso Esaminare gli elementi che determinano il livello e la dinamica nel tempo delle principali grandezze economiche (produzione, consumo, investimento, disoccupazione, inflazione, ecc) Esaminare le modalità con cui le autorità di politica economica (Governo e Banca Centrale) possono agire in modo da promuovere la crescita, ridurre la disoccupazione e controllare l’inflazione Programma del Corso 1)Esame delle principali grandezze macroeconomiche 2) Analisi di breve periodo Equilibrio del mercato dei beni Equilibrio dei mercati finanziari Equilibrio di breve periodo 3) La politica economica nel breve periodo Politica fiscale e conti pubblici Politica monetaria e suoi strumenti La politica economica in condizioni di incertezza Programma del Corso 4) Analisi di medio periodo Il funzionamento del mercato del lavoro L’equilibrio di medio periodo L’inflazione e la disoccupazione 5) Analisi di lungo periodo Evidenza sulla Crescita Teoria della crescita 6) Il ruolo dei rapporti con l’estero Mercati finanziari Mercati reali Programma del Corso 7) Euro ed Unione Europea 8) La crisi del debito pubblico in Europa e negli Stati Uniti (NB: non necessariamente alle fine del corso) Bibliografia del corso Blanchard, “Scoprire la Macroeconomia”, vol.1, Il mulino, ed. 2011, Capitoli da 2 a 9, 11 e 12 (+ed. 2009 pag. 332-336 e 338-340) Blanchard, “Scoprire la Macroeconomia”, vol.2, Il mulino, 2003, Capitolo 13 Menegatti, “Applicazioni di macroeconomia”, Giappichelli, 2012 Informazioni generali I lucidi delle lezioni sono disponibili on line nella pagina del corso (alla voce “Materiali didattici” dalla home page del docente). All’interno del corso sono previste alcune applicazioni ed esercitazioni. Modalità di esame L’esame è composto da 3 domande (tempo 90 minuti) Domanda 1 10 quesiti a risposta breve Domanda 2 Esercizio numerico o applicazione Domanda 3 Domanda teorica o applicazione Le principali grandezze macroeconomiche I Istituzioni di Economia Politica II Le principali grandezze macroeconomiche I Argomento della lezione: Prodotto Interno Lordo (Pil) Che cosa è il Prodotto Interno Lordo (Pil)? Come viene misurato? Perché è rilevante? Quale è l’evoluzione nel tempo della sua dimensione? Le principali grandezze macroeconomiche I Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) Identità e definizioni alternative Grandezze relative al Pil L’evoluzione del Pil nel tempo Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) Il Pil è il valore dei beni e servizi finali prodotti in un’economia in un determinato periodo di tempo Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) Elementi della definizione: a) Il Pil è una misura del valore della produzione Valore di un bene prezzo x quantità Valore produzione di un’economia = p 1q 1 + p 2q 2 + … p1 – prezzo del bene 1 q1 – quantità prodotta del bene 1 … Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) Pil misura del valore e non della quantità prodotta Due ragioni: I beni sono eterogenei (hanno unità di misura differenti) I beni hanno valore diverso Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) Utilizzando il valore dei beni: si sommano grandezze omogenee (con l’euro come unica unità di misura) si ponderano le unità prodotte per il loro prezzo (Problema: Quali prezzi?) Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) b) Il Pil è una misura della produzione in un determinato periodo di tempo Si riferisce ai beni prodotti in un intervallo di tempo non ai beni esistenti in un certo istante Il periodo di tempo considerato è di norma un anno Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) c) Nel calcolo del Pil si considerano solamente beni e servizi finali Vengono esclusi i beni intermedi rappresentati dai beni che sono utilizzati come input nella produzione di altri beni. Scopo: evitare la duplicazione nel conteggio (Il valore del bene intermedio è incluso in quello del bene finale) Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) Esempio numerico Economia 3 settori agricoltore mugnaio panettiere a) Agricoltore Non usa materie prime o input Produce grano 100 b) Mugnaio Acquista il grano100 Utilizza il grano per produrre farina150 Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) c) Panettiere Acquista la farina150 Utilizza la farina per produrre pane250 Quanto è il PIL dell’economia ? Non è pari alla somma 100 +150 +250 perché alcuni beni sono intermedi Il calcolo corretto esclude i beni intermedi (grano e farina) Definizione di Prodotto interno lordo (Pil) Pil = Valore del pane = 250 N.B.: Il valore del pane include il valore della farina che include il valore del grano Definizioni alternative del Pil 1) Il Pil è pari al valore dei beni e servizi finali prodotti nell’economia 2) Il Pil è pari alla somma del valore aggiunto dei diversi settori dell’economia 3) Il Pil è pari alla somma dei redditi percepiti nell’economia Definizioni alternative del Pil Esempio numerico Produzione di legno Economia 2 settori Produzione di tavoli a) Produzione di legno Non usa materie prime o beni intermedi Produce legno 100 Consideriamo altri due aspetti del settore: Valore aggiunto del settore (V.A.) Distribuzione dei ricavi ottenuti Definizioni alternative del Pil Valore aggiunto del settore (V.A.) V.A.= Valore della produzione del settore Valore degli input utilizzati In questo caso V.A.= 100 – 0 = 100 Definizioni alternative del Pil Distribuzione dei ricavi ottenuti Per produrre legno si utilizza lavoro salari Salari 50 Ricavo 100 Profitti 50 Definizioni alternative del Pil b) Produzione di tavoli in legno Acquista il legno100 Utilizza il legno per produrre tavoli500 Valore aggiunto = valore tavoli – valore input = 500 – 100 = 400 Distribuzione dei ricavi ottenuti Ricavo 500 Costi acquisto 100 Salari 300 Profitti 100 Definizioni alternative del Pil Quanto è il PIL dell’economia ? 1) Pil = valore dei beni finali tavoli = 500 2) Il Pil è pari alla somma del valore aggiunto dei diversi settori dell’economia Infatti V.A. settore legno V.A. settore tavoli V.A. 100 400 500 = Pil Definizioni alternative del Pil 3) Il Pil è pari alla somma dei redditi percepiti nell’economia Settore legno Settore tavoli Redditi Salari Profitti Salari Profitti 50 50 300 100 500 NB: In questo schema rientrano anche le imposte = Pil Definizioni alternative del Pil Intuizione: V.A. PIL = Contributi dei diversi settori al prodotto finale Redditi PIL = Remunerazioni di chi ha contribuito a produrre Grandezze relative al Pil I dati sul Pil sono raccolti dagli istituti di statistica (Istat, Eurostat, ecc.) Le variabili più rilevanti relative al Pil sono: 1) Livello assoluto del Pil dimensione di un’economia Ad esempio: Pil Economia 1 = 10000 mld $ Pil Economia 2 = 1000 mld $ L’Economia 1 è circa 10 volte l’Economia 2 Grandezze relative al Pil Grandezze relative al Pil 2) Pil pro capite reddito medio individuale Ad esempio: Pil pro capite Economia 1 = 10000 euro Pil pro capite Economia 2 = 20000 euro Gli abitanti dell’economia 2 sono più ricchi di quelli dell’economia 1 Grandezze relative al Pil Grandezze relative al Pil 3) Crescita del Pil dinamica La crescita è di norma positiva (espansione) In alcuni periodi la crescita può essere negativa (recessione) (Tecnicamente si ha recessione se la crescita è negativa per due trimestri consecutivi) I tassi di crescita variano fra i paesi e nel tempo L’evoluzione del Pil nel tempo Il livello del Pil di un’economia cambia di anno in anno La dinamica del Pil nel tempo evidenzia alcuni fenomeni comuni a tutte le economie industrializzate Per illustrare questi fenomeni consideriamo la dinamica del Pil italiano Pil Italia 1970-2013 Esaminando il grafico notiamo che il Pil cresce durante il periodo considerato 1° fenomeno: Tendenza di lungo periodo (30 anni) il Pil cresce nel tempo Disegniamo una retta che rappresenta la tendenza media di lungo periodo La crescita è a volte più rapida e a volte meno rapida della tendenza di lungo periodo Consideriamo le variazioni rispetto alla tendenza di lungo periodo Il Pil “fluttua” intorno alla tendenza di lungo periodo 2° fenomeno: Ciclo economico Esaminiamo infine la crescita annua del Pil in diverse economie 3° fenomeno: La crescita del Pil in un’economia cambia molto di anno in anno L’evoluzione nel tempo del Pil Perché si verificano i fenomeni descritti? Alcune risposte durante il corso: Crescita di lungo periodo lezioni da 22 a 24 Ciclo economico lezioni da 17 a 20 Variabilità di anno in anno lezioni 3 e 4 In che modo è possibile influenzare la dinamica del Pil? (lezioni da 8 a 15)