CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INTERFACOLTÀ IN COMUNICAZIONE PROFESSIONALE E MULTIMEDIALE Controinformazione e divulgazione scientifica nel Web 2.0 Relatore: Prof. Mario Dossoni Correlatore: Ing. Marco Porta Tesi di Laurea di Alessandro Traversa Introduzione alla comunicazione e alla divulgazione scientifica Sviluppo culturale e civile del paese Progresso della struttura socio economica Produzione e diffusione delle conoscenze scientifiche nei diversi strati sociali Istruzione scolastica e accademica Diffusione della cultura scientifica Divulgazione scientifica Esigenza propria dell’uomo moderno e parte fondamentale di quella cultura che ogni individuo dovrebbe possedere per affrontare in modo razionale i complessi problemi della società attuale che è altamente tecnologizzata in cui la scienza svolge un ruolo predominante Divulgazione scientifica attività di mediazione Mondo scientifico Spiegazione Pubblico La divulgazione scientifica va considerata come una tecnica che attraverso l’utilizzo dei linguaggi propri di ciascun mezzo della comunicazione, riesca con elementi di novità a legare i difficili contenuti della scienza agli interessi contingenti del pubblico, polarizzandone l’interesse Canali della divulgazione scientifica Mass Media • Classici Riviste scientifiche Social network • Web 2.0 Blog Wiky Web 2.0 Scienza 2.0 Ricerca di contenuti (Web 1.0) Creazione di contenuti e gestione delle relazioni Collaborazione dei gruppi e fra gruppi di ricerca. Partecipazione all’impresa collettiva dell’avanzamento del sapere. Comunità scientifica intesa come insieme di persone che sviluppano un’idea. Nuova integrazione fra le nuove piattaforme del web sociale e partecipativo mirate alle esigenze di lavoro e dei rapporti professionali dei ricercatori scientifici. Web 2.0 e ricerca scientifica Semplificazione del lavoro del ricercatore Commistione fra strumenti digitali per la cooperazione e partecipazione, assieme alla tendenza al lavoro di gruppo delle comunità scientifiche Nuovo modo di concepire il servizio bibliotecario , nascita e sviluppo delle biblioteche 2.0 ,centralità dell’utente, nuove esperienze multimediali Database condivisi Caso Sars Nuove dinamiche di lavoro in laboratorio Open notebook Nuove opportunità relazionali Datasharing Social Network Scientifici La rivista “Nature” ha implementato strumenti del web 2.0 per promuovere le proprie attività editoriali Open Access Abbattimento costi Maggior circolazione testi scientifici Il rapporto fra scienziati, divulgatori e giornalisti nel web 2.0 Cambia principalmente il rapporto fra fonti media e pubblico Sostituzione al lavoro giornalistico fonte media Scienziati bloggers Nuove fonti specialistiche fonte media pubblico Arricchimento dell’ecosistema informativo pubblico Collaborazione e sviluppo Supporto al giornalismo scientifico Limiti e problematiche della divulgazione scientifica Difficoltà e impossibilità di veicolare un contenuto scientifico in senso stretto attraverso uno strumento destinato al grande pubblico Semplificazione ,banalizzazione , spettacolarizzazione , distorsione del rischio del contenuto scientifico stesso, che fa scadere la comunicazione scientifica tra le opinioni non degne di attenzione (teorie del complotto, pseudoscienze) e nel sensazionalismo. Mass media e operatori della comunicazione sono spesso accusati di : • spettacolarizzare gli eventi • Ingigantire pericoli Aumento audience e copie vendute • diffondere falsi allarmi Comunicazione del rischio distorta nei mass Media Modalità produttive di selezione ed enfasi delle notizie hanno poco a che fare con l’entità dei rischi, se la si intende solo in termini di probabilità di accadimento e gravità delle possibili conseguenze. Nelle logiche della comunicazione di massa, la rilevanza di un rischio dipende piuttosto da fattori legati alla notiziabilità : • natura socioculturale Sui giornali e in televisione, le tematiche dei rischi tecnologici e scientifici appaiono infatti sempre fortemente politicizzati • narrativa • tecnica diversi stakeholders coinvolti importanti nelle controversie sui rischi al pari di scienziati, tecnici ed esperti, possono far sentire tutto il loro peso nel processo decisionale finale Nel Web 2.0 grazie ai processi di negoziazione circolare anche il pubblico di non esperti vive un ruolo inedito nella condivisione, rielaborazione e diffusione delle notizie. Facilità nel creare contenuti editoriali Facilità di pubblicazione e condivisione Problema della qualità delle Fonti Maggiore condivisione delle pseudoscienze e delle teorie del complotto Prodotto editoriale di nicchia Prodotto editoriale potenzialmente di massa Le pseudoscienze "Teorie, discipline e simili, alla quale si attribuisce carattere scientifico pur non avendo i requisiti, specialmente metodologici, propri delle scienze". Abbagli individuali e/o collettivi Teorie del complotto Errata valutazione dei fatti Motivazioni religiose Volontà di affermare le proprie convinzioni Trovare conferma ai propri desideri Caratteristiche comuni • Tendenza a modificare abitualmente la natura delle proprie asserzioni per sfuggire alle critiche • Affermazioni impossibili da verificare o da confutare Affermazioni prive di verifica sperimentale oppure in contraddizione con altri risultati sperimentali • Asserzioni che presentano dati che sembrano comprovare il risultato ma che non tengono conto di altri dati che confliggono con esso • Mancanza di effettivo controllo sui risultati come l'utilizzo del doppio cieco nella sperimentazione • Affermazioni e fonti vaghe, imprecise, analisi prive di specifiche misurazioni o per le quali si sostiene che non siano misurabili Principio di maggioranza Le pseudoscienze fanno generalmente riferimento a ciò che può sostenere un insieme più o meno numeroso di persone. Generiche e presunte affermazioni di personaggi celebri Principio d’autorità Dichiarazioni di non ben identificate e altisonanti istituzioni pseudo accademiche Tradizione più o meno secolare vantata da alcune pseudoscienze Analisi e confronto fra divulgazione e controinformazione nei blog Teorie delle Scie Chimiche Teoria della Sindrome di Morgellons Teorie pseudoscientifiche Due tesi che uniscono Teorie del complotto Facile chiave di lettura per affrontare un problema di difficile comprensione Tanker Enemy Blog di controinformazione scientifica Medbunker Blog di divulgazione medico scientifica Il Disinformatico Blog di giornalismo informatico e scientifico Tecniche comunicative Tanker Enemy Medbunker Utilizzo di dati Ruolo essenziale immagini a forte impatto emotivo superflui e inutili Messaggi chiave all’inizio dell’articolo, prima i concetti chiave successivamente gli approfondimenti Ricorso all’utilizzo di termini esclusivamente tecnici senza metafore e senza «volgarizzazione» classica dei testi di divulgazione scientifica Uso delle metafore bilanciato, struttura linguistica di facile comprensione senza banalizzare contenuti Non si usa l’arma del sensazionalismo, il divulgatore si pone allo stesso livello del lettore pur utilizzando una terminologia tecnico scientifica Il Disinformatico Utilizzo dell’ ironia, senza banalizzare il contenuto, anzi descrivendo in modo lineare e completo le presunte teorie e fornendo sempre in ogni passaggio le prove di quanto affermato Utilizzo di un linguaggio fruibile per qualsiasi utente Le informazioni principali e le analisi del fenomeno sono inserite all’inizio del testo e eventuali approfondimenti nei paragrafi successivi Utilizzo delle fonti Tanker Enemy Medbunker Disinformatico Utilizzo impreciso e distorto Utilizzo preciso e approfondito Utilizzo preciso e approfondito Fonti non autorevoli di ricercatori «indipendenti» o accademie non riconosciute dalla comunità scientifica Fonti utilizzate come approfondimento al testo Fonti utilizzate come complemento alla struttura del testo Fonti del blog catalogate come se si trattasse di una pubblicazione ufficiale Fonti sempre di organi autorevoli Analisi della comunità Comunità chiusa Tanker Enemy Ostracismo verso la scienza ufficiale «Gli Occulatori» Lista presente sul blog Tanker Enemy Mancanza di relazioni interdisciplinari e di relazioni esterne Divulgatori attaccati sul piano personale Conclusioni • Le pseudoscienze esercitano un forte fascino sulla gente poiché si contrappongono alla scienza lasciando ampio spazio alle opinioni, alle fantasie, ai desideri individuali. Sono la semplificazione e la banalizzazione di concetti di difficile comprensione Soddisfazione illusoria all’utente di libertà individuale e accrescimento culturale. Tensioni a livello sociale, culturale e politico • Potenziare lo studio delle discipline scientifiche in età scolare attraverso una più approfondita conoscenza del lavoro degli scienziati e un utilizzo ed analisi più accurata delle fonti. Saper distinguere una buona fonte da una cattiva fonte è basilare per avere la capacità di apprendere, informarsi e divulgare. I concetti di base della scienza devono assolutamente diventare un patrimonio comune.