P f E o R r Il nuovo sistema di Valutazione delle Prestazioni r Presentazione alle oo.ss. PERforMEr 1 Direzione Centrale Personale Milano, febbraio 2010 Ai fini di un approccio sistemico allo sviluppo e alla gestione del capitale umano, l’Azienda sta definendo un modello di sviluppo costituito da un insieme integrato di sistemi gestionali che dialogano sinergicamente fra loro. Gli output di ogni sistema confluiscono in una matrice di sintesi che permette di segmentare i diversi cluster della popolazione aziendale, al fine di individuare interventi e attività di sviluppo mirati POTENZIALE (verso ruoli a maggiore complessità) Premessa - La visione sistemica dello sviluppo 9 Box Grid COPERTURA DEL RUOLO ATTUALE (Profilo atteso e Performance) Il sistema di valutazione delle prestazioni è uno degli elementi cardine del modello 2 Direzione Centrale Personale PERforMEr Il nuovo sistema di valutazione delle prestazioni, PERforMEr, nasce in un contesto finalizzato a rispondere alle seguenti esigenze: P f E o R r operare in una logica di miglioramento continuo dei r PERforMEr processi HR fornendo dei riscontri concreti ai principali punti di attenzione che Valutatori e i Valutati hanno fatto emergere nelle aule di formazione e in occasione di alcuni focus group dedicati a questo argomento; perseguire una logica evolutiva che sia coerente con le linee guida che stanno ispirando la realizzazione dei sistemi di sviluppo. Tutto ciò salvaguardando però gli “elementi virtuosi” che sono propri dell’attuale sistema: autovalutazione, focus sugli obiettivi (quanto) ma soprattutto sui comportamenti (come), enfasi sul colloquio di feedback, ecc. 3 Direzione Centrale Personale Le novità di PERforMEr Valutazione delle competenze tecniche Eliminata. La rilevazione verrà fatta in autovalutazione, al di fuori del processo valutativo, e con periodicità biennale (a meno di cambio ruolo) Approccio valutativo Valutazione dei comportamenti organizzativi Facilitata. Viene favorita l’osservabilità del comportamento da valutare attraverso l’utilizzo di una scala di frequenza Algoritmo Customizzato. Viene introdotta la logica del profilo atteso correlato alla complessità del ruolo Sofisticato. Basato su una gap analysis per una maggior precisione di calcolo. Suggerisce il giudizio di sintesi Valutazione di 2° livello Piano di sviluppo Mid Year Review Eliminata. Vengono responsabilizzati i Gestori HR per garantire la verifica della coerenza metodologica Flessibilizzato. Prevista una validità pluriennale ma con possibilità di modifica/integrazione in base alle reali esigenze 4 Snellita. Viene data enfasi al solo colloquio gestionale (no procedura) Direzione Centrale Personale Cosa valuta PERforMEr Comportamenti Organizzativi • Profilati rispetto alla seniority professionale o al ruolo ricoperto • Autovalutazione + Valutazione dal Capo diretto Obiettivi • Risultati ottenuti sugli obiettivi quali/quantitativi • Valutazione del Capo diretto I comportamenti organizzativi valutati fanno riferimento al modello di competenze attualmente in uso in una logica di coerenza e di continuità rispetto al sistema valoriale del Gruppo 5 Direzione Centrale Personale Le fasi e gli attori del processo Gennaio Febbraio - Aprile Giugno - Settembre Periodo valutativo Collaboratore Capo diretto, Gestore HR di riferimento Valutazione annuale Valutazione annuale Autovalutazione sui comportamenti organizzativi Valutazione dei comportamenti Capo diretto Colloquio infrannuale1 Colloquio Capo Collaboratore organizzativi/obiettivi Attribuzione del giudizio sintetico finale Piano di Sviluppo Colloquio di valutazione Non è previsto l’utilizzo di alcun applicativo di supporto. Per i casi per i quali si prefigurino prestazioni negative dopo il colloquio è necessaria una segnalazione al Gestore HR di riferimento 1 6 Direzione Centrale Personale La valutazione dei comportamenti organizzativi Uno dei driver che hanno ispirato la realizzazione di PERforMEr è quello dell’equità valutativa, intesa come valorizzazione delle performance eccellenti indipendentemente dalla complessità del ruolo ricoperto. Ciò attraverso: la differenziazione delle capacità oggetto di valutazione: quattro trasversali (orientamento al cliente, orientamento al risultato, iniziativa e teamworking) e tre correlate al ruolo/seniority professionale; la definizione di un profilo atteso, correlato al ruolo/seniority professionale, in termini di comportamenti organizzativi da osservare e livelli di frequenza associati (quanto spesso l’Azienda si aspetta che quel comportamento venga messo in atto); la scomposizione di ciascun comportamento organizzativo in due “situazioni” semplici e di immediata osservazione, che enfatizzano al contempo le diverse componenti del comportamento medesimo; la richiesta al Capo di indicare solo quanto spesso ha visto agire il comportamento in corso d’anno, al fine di limitare al massimo interpretazioni di tipo soggettivo. 7 Direzione Centrale Personale La valutazione dei comportamenti organizzativi Seniority livello 4 - Teamworking, Iniziativa, Orientamento al risultato, Orientamento al cliente, Problem solving e innovazione, Influenza e impatto, Pianificazione e organizzazione I comportamenti organizzativi oggetto della valutazione sono descritti all’interno di un’unica videata. Per valutare correttamente, il Capo deve soltanto leggere il descrittivo ed evidenziare con un “click” la frequenza con la quale è stato messo in atto dal Valutato nel corso dell’anno; 8 Direzione Centrale Personale La valutazione degli obiettivi PERforMEr conferma integralmente le logiche relative alla componente quantitativa della valutazione delle prestazioni, così come definiti nel precedente sistema: Personale di Struttura Centrale/Divisione/Staff: quattro obiettivi comuni: aggiornamento professionale e autosviluppo, innovazione e miglioramento processi, qualità nella relazione con il cliente e contributo al raggiungimento degli obiettivi di U.O. E’ possibile, inoltre, inserire ulteriori obiettivi. Responsabili di Unità Organizzativa non valutati con DPO: agli obiettivi di cui sopra si aggiungono i quattro obiettivi cd. Intangibles: Leadership, Valutazione e gestione del merito, Valorizzazione delle Risorse, Attenzione ai costi. 9 Direzione Centrale Personale Il giudizio sintetico finale Il giudizio sintetico finale sarà determinato in automatico dalla procedura in base ai risultati conseguiti ed alla valutazione di dettaglio dei comportamenti effettuata dal Capo, tenendo conto, per tutte le posizioni, dei “pesi” sottoindicati: Incidenza % 100 30% Risultati/Ob. Qual. 50 Comportamenti 70% 0 Tutte le posizioni Ruoli 10 Direzione Centrale Personale Il calcolo del giudizio sintetico finale La procedura effettua una gap analysis sulla valutazione dei comportamenti, confrontando, per ciascun item, gli scostamenti fra profilo atteso e profilo rilevato ed attribuendo una ponderazione a seconda della maggiore o minore “distanza” registrata Esempio Profilo atteso Profilo rilevato Gap positivi Gap negativi 11 Direzione Centrale Personale Il calcolo del giudizio sintetico finale In seguito la procedura calcola una percentuale di copertura che, ponderata con il livello di raggiungimento degli obiettivi, determina il giudizio sintetico finale su una scala a sei livelli Copertura profilo atteso (scostamento %) Raggiungimento degli obiettivi da 100% a 80% livello 1 da 0% a 70% livello 1 da <80% a 50% livello 2 da >70% a 90% livello 2 da <50% a 20% livello 3 da >90% a 100% livello 3 da <20% a 5 % livello 4 da >100% a 110% livello 4 da <5% a -5 % livello 5 da >110% a 120% livello 5 da <-5% oltre % livello 6 oltre 120% livello 6 • Il livello 1 nella copertura del profilo atteso sui comportamenti si ripercuote direttamente sul punteggio finale di sintesi, azzerando il punteggio relativo all’Area dei Risultati • A fronte di un livello uguale o superiore a 2 nella copertura del profilo atteso sui comportamenti, il punteggio finale di sintesi non scenderà mai al di sotto di tale valore 12 Direzione Centrale Personale Il calcolo del giudizio sintetico finale A Copertura profilo atteso (scostamento %) da 100% a 75% livello da <75% a 50% Raggiungimento degli obiettivi 1* da 0% a 70% livello 1 livello 2 da 70% a 90% livello 2 da <50% a 25% livello 3 da 90% a 100% livello 3 da <25% a 5 % livello 4 da 100% a 110% livello 4 da <5% a -5 % livello 5 da 110% a 120% livello 5 da <-5% oltre % livello 6 oltre 120% livello 6 B [(A x 0,7) + (B x 0,3)] = media ponderata che viene poi rapportata ad una scala a 6 livelli [(media ponderata – minimo teorico)/(massimo teorico – minimo teorico)] = giudizio sintetico Inadeguato Parzialmente adeguato Più che Soddisfacente Adeguato Elevato Eccellente range percentuali 0 100 13 Direzione Centrale Personale Il calcolo del giudizio sintetico finale Il giudizio calcolato dalla procedura rappresenta è un “suggerimento” che viene fornito in coerenza con le valutazioni effettuate, ma non vuol essere un vincolo assoluto Giudizio suggerito dalla procedura Inadeguato Parzialmente adeguato Più che Soddisfacente Adeguato Elevato Eccellente Il Valutatore può confermare o modificare il giudizio (entro una specifica fascia di oscillazione), sulla base di considerazioni gestionali da motivare sulla scheda in un apposito spazio. Giudizio Sintetico Finale Inadeguato Parzialmente adeguato Fascia di oscillazione prevista Più che Soddisfacente Adeguato 14 Elevato Eccellente Direzione Centrale Personale Il Piano di Sviluppo Il Piano di sviluppo professionale rappresenta una sorta di “vista” sul futuro all’interno della quale il Capo, in accordo con il Gestore HR di riferimento, definisce le azioni ritenute opportune per favorire il miglioramento delle capacità e delle conoscenze tecniche del Collaboratore (corsi di formazione, training on the job, ecc). La creazione del piano, che avrà una durata biennale, dovrà avvenire all’interno del processo valutativo, ma potrà poi essere modificato/integrato in qualsiasi momento dell’anno (il piano viene infatti storicizzato). Nella sezione dedicata il Valutatore troverà, oltre ad un link al catalogo formativo, l’elenco delle conoscenze tecniche correlate all’unità organizzativa di appartenenza del Collaboratore, che potranno costituire un’utile guida per la definizione degli interventi di sviluppo PERforMEr non prevede la valutazione delle competenze tecniche la cui rilevazione verrà fatta con una periodicità biennale (a meno di cambi di ruolo). La rilevazione, non avendo nessun impatto ai fini valutativi, avverrà in autovalutazione 15 Direzione Centrale Personale