COME RILEVARE INFORMAZIONI TRAMITE QUESTIONARI Dott.sse Annalisa Iovine e Maria Rosaria Re Prof.ssa Antonella Poce FASI DELLA RICERCA Ipotesi di ricerca Interpreta zione dei risultati Codifica e analisi dei dati Disegno di ricerca Raccolta dei dati COS’È UN QUESTIONARIO Serve per rilevare informazioni sugli individui; Si compone di stimoli (domande) e risposte; Necessita di un campionamento; Le domande e le risposte possono essere più o meno standardizzate (cioè invariate). DEFINIZIONE: è un insieme formalizzato di domande per ottenere informazioni dagli intervistati in relazione agli obiettivi specifici della ricerca e alle ipotesi formulate. (Cfr. B.Vertecchi, Manuale della valutazione, p. 118). IL QUESTIONARIO SI BASA SU TRE ASSUNTI PRINCIPALI: il rispondente deve essere in grado di leggere e capire le domande che si trovano di fronte; il rispondente possiede informazioni necessarie per rispondere alle domande; il rispondente è ben disposto ed esprimere la volontà di rispondere alle domande Intervista libera Colloquio informale Risposte e domande non standardizzate Direttività Direttività Direttività Intervista guidata Domande sono organizzate in uno schema di colloquio Risposte libere Tecniche di rilevazione Questionario a risposta aperta Viene effettuato per iscritto Risposta non standardizzata Standardizzazione Standardizzazione Analisi Analisidei deidati dati Questionario a risposta chiusa Domande e Risposte sono standardizzate DEFINIZIONE Definizione Giudizio Insieme di segni che esprime significati Proposizione/Asserto Nascono da combinazioni di Concetti I CONCETTI Concetti sono unità fondamentali del pensiero. Non sono omogenei (non uguali per tutti) Non indivisibili (di un concetto si possono analizzare di volta in volta vari aspetti) Esistono relazioni tra concetti ordinabili secondo gerarchie DAI CONCETTI ALLE VARIABILI Definizione operativa: trasformazione dei concetti in categorie della variabile Concetto: è un’astrazione di casi particolari. Es. Titolo di studio Variabile: proprietà definita in termini operativi, cioè sono definite la modalità in cui può presentarsi ESEMPIO VARIABILE Indica il titolo di studio di tuo padre: Nessun titolo/Licenza elementare Licenza media Diploma di durata triennale Diploma di scuola superiore Laurea Dottorato/Titolo Post-lauream STATI DELLA PROPRIETA’ O CATEGORIE DELLA VARIABILE CARATTERISTICHE Mutua Esclusività DELLE CATEGORIE • Un caso non può posizionarsi in più categorie • Unico fundamentum divisionis •Ogni caso trova la propria Esaustività categoria TIPI DI VARIABILI Nominale/Categoriale Stati della proprietà non ordinabili Es. Sesso Ordinale Stati della proprietà ordinabili ma… Non è nota la distanza che intercorre tra le diverse modalità Es. Titolo di studio Cardinale Le categorie hanno un significato numerico. Es. Età COME SI AGISCE CON CONCETTI PARTICOLARMENTE COMPLESSI? Es. razzismo. Posso chiedere: “Lei è razzista?” La realtà è composta da numerosi fenomeni complessi uniti tra loro. Come rilevarli? Comprensione della realtà Isolamento dei fenomeni Comprensione dei fenomeni Individuazione degli strumenti Definizione degli indicatori Indice DEFINIZIONE DI INDICATORE Definizione: “Un indicatore è una misura sintetica, in genere espressa in forma quantitativa, coincidente con una variabile o composta da più variabili, in grado di riassumere l'andamento del fenomeno cui è riferito” Realtà Indicatore Concetti PRECISAZIONE! Attenzione! L’indicatore non è il fenomeno! L’indicatore è la freccia! Il fenomeno è la stella. Fig. tratta da Montesperelli, Addeo – Dispense di Metodologia della ricerca sociale LE SCALE CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE ATTENDIBILE E’ la caratteristica per la quale lo strumento di rilevazione porta agli stessi risultati indipendentemente dal rilevatore che la somministra. VALIDO È la capacità di uno strumento di rilevare effettivamente ciò che intende rilevare. COME SI COSTRUISCE UN QUESTIONARIO Individuare scopi e obiettivi del questionario Determinare la popolazione di riferimento Estrarre un campione DEFINIZIONE DI POPOLAZIONE E CAMPIONE Campione Insieme dei valori osservati Popolazione Insieme di tutti i casi osservabili COME SI COSTRUISCE UN QUESTIONARIO Stabilire i quesiti Scrivere i quesiti Controllo: Questionario pilota LA FASE DI REDAZIONE Prevedere la categoria residuale “Altro” Evitare le ambiguità nella formulazione Evitare domande troppo lunghe e complesse Usare un linguaggio semplice e chiaro Evitare le doppie negazioni Rischi di desiderabilità sociale, valutazione che in una certa cultura viene data ad un atteggiamento (Es. Razzismo) Rischio: Senso comune! Non dare nulla per scontato. LE DOMANDE: TIPOLOGIA 1. 2. 3. Esistono tre tipi di domande di un questionario: Domande relative alle proprietà socioanagrafiche di base: individuano le caratteristiche sociali di un individuo e le caratteristiche temporanee. Domande relative agli atteggiamenti: individuano opinioni, sentimenti, giudizi. Domande relative ai comportamenti: individuano le azioni. FORMULAZIONE DELLE DOMANDE Regole di base per la costruzione di un questionario Semplicità del linguaggio Lunghezza delle domande Numero delle alternative di risposta Espressioni in gergo Definizioni ambigue Parole di forte connotato negativo Domande sintatticamente complesse Domande non discriminanti Domande tendenziose FORMULAZIONE DELLE DOMANDE Comportamenti e atteggiamenti: data la difficoltà di determinare gli atteggiamenti, è preferibile, ove risulta possibile, limitarsi all’uso di domande relative ai comportamenti. Desiderabilità sociale delle risposte e domande imbarazzanti: bisogna utilizzare domande concrete e prive di tendenziosità, al fine di non bloccare l’intervistatore. LA SUCCESSIONE DELLE DOMANDE Generale Specifiche Generale Specifiche Specifiche Generali Imbuto Imbuto Rovesciato Domande generali alle specifiche Domande specifiche alle generali LA SUCCESSIONE DELLE DOMANDE Sequenza delle domande: è preferibile inserire in posizione iniziale domande facili che abbiano lo scopo di rassicurare l’intervistato. Le domande impegnative si posizionano a metà questionario e in posizione finale le domande più noiose che non richiedano, però, un eccessivo lavoro di riflessione. Effetto contaminazione: bisogna evitare che la risposta a una domanda sia condizionata dalle risposte date alle domande precedenti. LA CODIFICA DEI DATI Riduzione della mole di dati Attribuzione univoca (corrispondenza) di un codice a ciascuno stato della proprietà rilevato Es. Titolo di studio del padre: Nessun titolo/Licenza elementare Licenza media Diploma di durata triennale Diploma di scuola superiore Laurea Dottorato/Titolo Post-lauream =1 =2 =3 =4 =5 =6 =7 N.B. Questi valori non sono sufficienti! Dobbiamo prevedere valori per i dati mancanti (ad es. 999), per due risposte nella stessa casella (es. 97), o per il dato illeggibile (es. 98). LA VALUTAZIONE – MATRICE CASI X VARIABILI PROFILO MODALE La moda: categoria che compare con maggior frequenza Grazie alla moda possiamo stilare il profilo, cioè un “caso tipo”, degli individui che fanno parte del campione. Il profilo modale: non è un caso reale! Invece la media è: la somma di tutte le N osservazioni divisa per N. Profilo Modale dello studente di docimologia (N = 80) 19 Età Sesso Nato in Italia Diploma Voto E’ uno studente lavoratore Numero di ore di studio individuale Femmina Sì Liceo socio-psicopedagogico o istituto magistrale 60/100 No 3 ore Profilo Modale dello studente di docimologia (N = 80) Informazioni Giornale cartaceo Internet/Giornale online TV/TG Radio Argomenti di discussione: Politica Cronaca Economia Ambiente Raramente Tutti i giorni Tutti i giorni Raramente Spesso Spesso Raramente Spesso/Raramente Cultura Spesso Spettacoli Spesso Sport Raramente ETÀ 24 22 23 21 25 28 N = 79 Media = 20,40 32 33 18 19 18 19 20 21 22 23 24 25 28 32 33 20 TIPO DI DIPLOMA Media voto del diploma: 72 Altro Liceo classico Istituto professionale Liceo classico Liceo scientifico Istituto tecnico Liceo Linguistico/europeo Liceo Pedagogico Liceo scientifico Liceo Pedagogico Istituto tecnico Istituto professionale Altro Liceo Linguistico/europeo LA RILEVAZIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI: LE SCALE – SCALA DI FREQUENZA Radio TV/TG Tutti i giorni 4-5volte a settimana 2-3 volte a settimana Raramente Internet Giornale cartaceo 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% ARGOMENTI DI DISCUSSIONE SPORT SPETTACOLI CULTURA Molto spesso Spesso AMBIENTE Raramente Mai ECONOMIA CRONACA POLITICA 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI B. Vertecchi, Manuale della valutazione, Milano, FrancoAngeli, 2003. A. Poce, L. Corcione, A. Iovine, F. Agrusti, Il podcasting nello strumentario dell’istruzione in rete, Milano, FrancoAngeli, 2011. L. Cohen, K. Morrisson, L. Manion, Research methods in education, Routledge, New York, 2007. P. Corbetta, La ricerca sociale: metodologia e tecniche. II. Le tecniche quantitative, Bologna, Il Mulino, 2003. GRAZIE PER L’ATTENZIONE!