COMUNICAZIONE ONLINE, RETI
E VIRTUALITA’
MATTEO CRISTANI
INDICE
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CICLO DELLE LEZIONI
LEZ. 1
LEZ. 2
LEZ. 3
LEZ. 4
LEZ. 5
LEZ. 6
INTRODUZIONE
AL CORSO
LA RETE
INTERNET
IL WEB
LA POSTA
ELETTRONICA
LE RETI P2P
CLASSI DI
APPLICAZIONI
WEB
LEZ. 7
LEZ. 8
LEZ. 9
LEZ. 10
LEZ. 11
LEZ. 12
PORTALI E
MOTORI DI
RICERCA
I SOCIAL
NETWORKS
CONCETTO DI
IPERTESTO
PROGETTO DI
IPERTESTI
IL LINGUAGGIO
HTML
ESERCITAZIONE
SU HTML
LEZ. 13
LEZ. 14
LEZ. 15
LEZ. 16
LEZ. 17
LEZ. 18
LABORATORIO DI
SVILUPPO DI
PAGINE WEB
LABORATORIO DI
SVILUPPO DI
PAGINE WEB
WEB 2.0
LABORATORIO DI
SVILUPPO
WEB 2.0
LABORATORIO DI
SVILUPPO
WEB 2.0
SOMMARIO DEL
CORSO
AGENDA
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CHE COS’E’ IL WEB
I PROTOCOLLI DEL WEB
BREVE STORIA DEL WEB
CHE COS’E’ IL WEB
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Il World Wide Web (WWW) è un servizio di consultazione di documenti
organizzati come ipertesti e distribuita sulla rete Internet.
Il WWW è il componente più visibile di Internet.
Si possono distinguere due grandi usi della tecnologia web:
 Come strumento ipertestuale;
 Come strumento di interfacciamento di altri servizi di rete;
Nella seconda forma la tecnologia del web viene usata anche in ambienti
“chiusi”. In questa accezione nasce il concetto di Intranet.
ACCESSI AD INTERNET
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Una URL (Uniform Resource Locator) è una struttura
unificata di accesso alle risorse di rete,
Sintassi:
<protocollo><indirizzo><percorso>
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http://www.scienze.univr.it/
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mailto:[email protected]
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ftp://ftp.unina.it/pub/linux/redhat/
TIPI DI URL
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Richiesta di un documento ipertestuale:
http://<nome_server>[:<num_porta>]/<percorso>[/<nome_file_html>][#<ancora>]
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Numero porta: la porta TCP di erogazione del
servizio, se diversa da 80 (default).
Se il nome del file html manca, si assume index.html.
Ancora: riferimento ad una zona precisa all’interno
della pagina.
TIPI DI URL
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Richiesta di trasferimento file:
ftp://[<username>[%<password>]@]<nome server>/ <percorso>/<nome file>

Username e password: identificazione di un utente
specifico, altrimenti si assume l’utente anonymous
senza password.
TIPI DI URL
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Richiesta di terminale remoto:
telnet://<nome server>/
TIPI DI URL
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Richiesta di invio posta elettronica:
mailto:<nome utente>@<nome server>
(spesso il nome del server coincide con quello del
dominio: è il DNS del dominio a conoscere l’esatto
indirizzo del server)
TIPI DI URL
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Richiesta di gruppi di discussione:
news:<nome gruppo di discussione>
ACCESSO ALLA RETE
(dai Lucidi del Prof. Pirrone – università di Palermo)
ACCESSO ALLA RETE
(dai Lucidi del Prof. Pirrone – università di Palermo)
ACCESSO ALLA RETE
(dai Lucidi del Prof. Pirrone – università di Palermo)
ACCESSO ALLA RETE
(dai Lucidi del Prof. Pirrone – università di Palermo)
BREVE STORIA DEL WEB
(dai lucidi del Prof. Vitali)
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Gli inizi (1989-1994)
La prima guerra dei browser (1995-99)
Il predominio di Explorer (1999-2004)
La seconda guerra dei browser? (2004-)
BREVE STORIA DEL WEB
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Nel 1989, un gruppo di ricercatori informatici del
CERN ricevettero l’incarico da parte della direzione
di realizzare un meccanismo per la diffusione rapida di
articoli, appunti e opinioni tra i fisici che ruotavano
intorno al centro.
Tim Berners-Lee, Robert Cailliau ed altri
identificarono Internet, ipertesti e SGML come
elementi chiave per questo meccanismo.
Nel 1991, alla conferenza sugli ipertesti, Berners-Lee
e Cailliau mostrarono (con poco successo) il primo
prototipo della loro applicazione, realizzata in clientserver su architettura NeXT: World-Wide Web.
BREVE STORIA DEL WEB
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Il prototipo NeXT era composto di:
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Un server che spediva documenti memorizzati localmente a chiunque lo
richiedesse secondo il protocollo stabilito, e che memorizzava
documenti spediti da remoto, il tutto senza autorizzazione o verifica
Un editor di testi parzialmente WYSIWYG che permetteva di
visualizzare documenti ipertestuali e di modificarli, creando link e blocchi
di testo.
BREVE STORIA DEL WEB
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I principali competitor su Internet erano:
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FTP, che forniva un meccanismo di scambio di file;
WAIS, che era un server con funzioni di ricerca su documenti di solo testo
Gopher, che forniva un meccanismo di organizzazione di documenti
I principali competitor nel campo degli ipertesti erano:
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Hypercard (e Toolbook): strumenti di produttività individuale, a metà strada tra
il database, il programma di disegno, l’ambiente di fast prototyping e l’ipertesto.
Non distribuito, era un’applicazione monolitica.
Microcosm: un semplice server su rete locale, con identificazione degli utenti, e
una serie di moduli e modifiche (hack) su applicazioni comuni (AutoCAD, MS
Word …) per permettere la ricerca ed visione dei link.
Hyper-G: un sistema client-server complesso e completo, con un protocollo di
comunicazione sofisticato, un modello di dati completo, ma senza il concetto
di indirizzamento completo.
BREVE STORIA DEL WEB
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Con la realizzazione del server NCSA e del primo browser
WWW, chiamato Mosaic, l’NCSA decretò l’inizio del successo
esplosivo del sistema.
Mosaic aveva perso la capacità di editing del prototipo NeXT,
ma aveva acquistato la capacità di visualizzare semplici
immagini GIF.
In breve, milioni di utenti iniziarono ad usare Mosaic o altri
browser WWW, e decine di migliaia installarono server HTTP.
Jim Clark, ex professore a Berkeley e co-fondatore della
Silicon Graphics, standard nella grafica professionale
(animazioni, effetti speciali, progettazione, ecc.) cercava una
nuova idea da finanziare.
BREVE STORIA DEL WEB
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Prendendo Andreessen come condirettore, Clark fonda nel
1993 la Mosaic Corporation, poi rinominata Netscape
Corporation per evitare problemi legali con la NCSA.
Il successo di Netscape Navigator (1994) è immediato e totale.
La ditta Netscape ha il passaggio più rapido tra la fondazione e
la quotazione in borsa della storia, ed una delle quotazioni
iniziali di maggior successo.
Ma fin dall’inizio Clark e soci sanno di essere o di star per
entrare nel mirino di Microsoft, e si preoccupano di
mantenere competitività e controllo del mercato.
BREVE STORIA DEL WEB
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Nel frattempo, Berners-Lee e Cailliau cercano di
mantenere il controllo sull’evoluzione del World
Wide Web e fondano il W3C, con fondi della ricerca
e dell’università.
Microsoft, dopo una falsa partenza con Microsoft
Network, abbraccia definitivamente e con energia la
tecnologia Internet, ed inizia a realizzare un browser
WWW (Internet Explorer) ed un server HTTP
(Microsoft Information Server)
BREVE STORIA DEL WEB
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Netscape 1.0 (un clone di Mosaic) è della fine del
1994. La versione 2.0 di settembre 1995, la 3.0 di
agosto 1996. La concorrenza con Internet Explorer
inizia a farsi sentire. La 4.0 è di giugno 1997, poi 4.08
(Novembre 1998), 4.61 (Giugno 1999), 4.7
(settembre 1999). La meteora si conclude qui.
Internet Explorer 1.0 è di agosto 1995, la 2.0 di
ottobre 1995. Nel 1996 esce I.E. 3.0 con supporto
per script e CSS. La 4.0 (ottobre 1997)inizia ad essere
veramente veloce, compatibile e stabile. Il vento
cambia.
BREVE STORIA DEL WEB
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Nel marzo 98 Netscape chiede l’aiuto della comunità dei
programmatori rilasciando il codice sorgente della versione 5
di Navigator. Nasce il progetto mozilla.org, per sfruttare gli
stessi principi di organizzazione della comunità Linux per un
grande browser freeware. Tanti progetti nascono, ma le nuove
versioni stabili ed utilizzabili non arrivano.
A novembre del 98 Netscape viene comprata da America On
Line, Clark e Andreessen lasciano (multimiliardari).
A marzo 2000 viene annunciata la versione 6 di
Communicator. Solo nel giugno 2001 vedrà la luce la versione
definitiva. La velocità e frenesia degli anni d’oro è conclusa.
Altri giocatori ci provano (es. Opera), ma occupano un ruolo
tutto sommato minore nello sviluppo delle funzionalità dei
browser.
BREVE STORIA DEL WEB
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Con la nascita di Firefox da una costola del progetto
Mozilla, si riaccendono gli entusiasmi del mondo Open
Source verso i browser.
Firefox sta lentamente ma inesorabilmente erodendo
quote di mercato a Explorer.
Microsoft ha anche detto di non essere più
particolarmente interessata a nuove innovazioni
importanti sui browser
LA RETE IN ITALIA
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L’autorità italiana che si occupa di Internet è il GARR
(Gruppo Autonomo delle Reti di Ricerca)
La rete, nel tempo, ha assunto una topologia basata su più
nodi, ma originariamente i nodi principali erano Milano e
Bologna
TOPOLOGIA DELLA RETE IN ITALIA
RIFERIMENTI
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INTRODUZIONE ALLE TECNOLOGIE WEB
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Capitolo I (pagg. 1-29) esclusi i paragrafi 1.4 ed 1.5
Capitolo 3 (pagg. 59-82)
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