della Dott.ssa Paola Diora Non tutti i bambini con disordini sensoriali hanno l’autismo Ma… Molti bambini con autismo hanno disordini sensoriali Vi ha mai dato fastidio l’etichetta nella parte posteriore di una maglietta che non vedete l’ora di tagliare? C'è un cibo che non vi piace a causa della sua consistenza o del gusto? Ci sono alcuni suoni che trovate intollerabili, come le unghie su una lavagna o il trapano presso l'ufficio del dentista? Vi piace giocherellare (mettere in bocca) le penne o toccarvi, arrotolarvi i capelli mentre pensate o parlate? Se avete sperimentato una di queste situazioni, allora avete un “bisogno sensoriale” – un’ avversione o un desiderio a una sensazione specifica. (tratto da The Hanen Center – www.hanen.org) Ora immaginate che ci siano diverse sensazioni che vi piacciono o che detestate. I suoni, gli odori, i sapori, i luoghi, e la consistenza del cibo di cui ne siete bombardati durante la vostra vita quotidiana vi rendono difficile concentrarvi su qualsiasi altra cosa. La maggior parte di noi e’ in grado di integrare tutte le informazioni sensoriali che abbiamo sempre di fronte, prestando attenzione a tollerare importanti informazioni sensoriali e trascurando le informazioni che sono meno importanti in quel momento. Per le persone con autismo, tuttavia, questo non succede. Molte persone con autismo hanno difficoltà ad elaborare delle informazioni ricevute attraverso i sensi. Oltre ai cinque sensi di olfatto, gusto, vista, udito e tatto, gli individui con autismo possono anche essere sensibili al senso di movimento e di equilibrio. Le persone con autismo possono essere eccessivamente sensibili a certe sensazioni, il che significa che solo una piccola quantità di quella sensazione li stimolerà. È, quindi, molto facile diventare troppo stimolati dalla stessa sensazione, causando all'individuo di cercare di evitare quella stimolazione. Un esempio potrebbe essere un bambino che è troppo sensibile ai suoni, si copre le orecchie quando è in una classe rumorosa o sente l’aspirapolvere a casa. Oppure un bambino che è troppo sensibile al gusto dei cibi puo’ diventare schizzinoso nelle sue scelte di cibo. Le persone con autismo possono anche essere sottosensibili a certe sensazioni. Ciò significa che ci vuole molta di quella sensazione per stimolare quella persona. I bambini che sono sotto-sensibili a una certa sensazione per potersi sentire appagati la cercheranno molto di più di altri bambini. Ad esempio, un bambino che è sotto-sensibile cercherà di alzare il volume del televisore. Oppure un bambino che è sotto-sensibile al movimento può cercare di essere costantemente in movimento. Un individuo può anche avere una combinazione di sovra-e sotto-sensibilità (ipersensibile ad alcune cose, sottosensibile agli altri). Autismo – prove sensoriali http://www.youtube.com/watch?v=hanWe2It Nas Che bisogno sensoriale avete voi, che lo cerchiate o che lo evitiate? Cosa fate per soddisfare o evitare questo bisogno? Parlatene! Guardiamo il comportamento di questi bambini, qual’è il loro problema sensoriale? Jane evita attrezzature da gioco al parco. Piange se la si mette sull’altalena. Enrico è molto particolare circa l'abbigliamento che indossa. Thomas piange quando la mamma usa il phon. Sarah preferisce una stanza buia ed evita spazi luminosi e soleggiati. Michele si agita quando sua zia Michelle va a trovarlo. La zia Michelle indossa sempre un profumo. Natalia preferisce cibo insipido. Jane è troppo sensibile al movimento. Enrico è molto sensibile al tatto. Thomas è molto sensibile al suono. Sarah è molto sensibile alla luce. Michele è molto sensibile agli odori. Natalia è molto sensibile al gusto. Guardiamo il comportamento di questi bambini, qual’è il loro problema sensoriale? Laura ama saltare sul divano, sul letto, sul trampolino in cortile. John guarda costantemente le dita e le sposta ripetutamente davanti ai suoi occhi. Oliver si nasconde in un angolo stretto dietro il divano. I giocattoli preferiti di Vicki fanno musica o emettono forti suoni. William ama guardare le ruote delle macchinine mentre le fa muovere più volte avanti e indietro. A Christian piace leccare gli oggetti. Laura e’ sotto-sensibile al movimento. John e’ sotto-sensibile alla vista. Oliver Vicki e’ sotto-sensibile al tatto. e’ sotto-sensibile al suono. William e’ sotto-sensibile alla vista. Christian e’ sotto-sensibile al gusto. Autismo Doccia e Stimoli Tattili http://www.youtube.com/watch?v=c4uSvXsovc La scelta di abbigliamento che è più comodo per il bambino lo libererà dalla sensazione di fastidio che gli creano certi tessuti. Se il bambino è infastidito dal rumore delle gambe delle sedie che raschiano contro il pavimento si posso mettere dei calzini sopra i piedi delle sedie per smorzare il rumore. Le esigenze sensoriali vanno rispettate. Mentre l’istinto potrebbe dirvi di rimuovere determinati oggetti o situazioni che portano il vostro bambino a cercare questi stimoli (come la rimozione di tutte le auto giocattolo in modo che il bambino non può vedere le ruote girare o rimuovere il trampolino in modo che il bambino non può più saltare), in realtà non è un metodo efficace. Se un bambino ha una necessità sensoriale, è quasi certo che troverà uno sbocco per soddisfare questo bisogno. Un'idea migliore può essere quella di utilizzare le preferenze sensoriali del bambino per creare giochi da giocare insieme in grado di soddisfare non solo le esigenze sensoriali del bambino, ma creare opportunità di comunicazione e di interazione. Per i movimenti: Theraband Cuscino Move ‘s Sit Palla da spiaggia semi-gonfia (per sedersi) Spingi-Tira con le dita Per i movimenti (continua): Flessioni Elastici al muro per i capelli da giocare con le dita Braccialettini elastici Per i bisogni orali: Snack che sono croccanti, gommosi Ghiaccio Cannucce da bere Bottiglie, bicchieri di cannucce lunghe Gomma da masticare Per chi vuole evitare rumori: Avvertire quando possibile se suonerà un allarme, una sirena, o si azionerà l’aspirapolvere o il phon. Permettere di portare cuffie o tappini per proteggere dal rumore sull’autobus, alle feste, alle assemblee. Provvedere a uno spazio, un angolo dove poter allontanarsi dal rumore. Aiutare il bambino a descrivere la sensazione. Per Far chi ha bisogno di calmare i sensi: mettere uno zaino, un gilet con i pesi o usare una coperta con pesante. Fare massaggi alla schiena, spalle o cosce. Arrotolare il bambino in una coperta in modo stretto stretto. Per chi vuole evitare la luce: Uso di occhiali da sole. Quando possibile usare luce bassa o non fosforescente. Permettere al bambino di avere un cappello per proteggersi dalla luce del sole o del lampadario. Comportamento: Si alza Si divincola Non smette di moversi (anche le dita) Che cosa sta succedendo? Il bambino ha bisogno di muoversi Soluzioni? Soluzioni; Dare dei break per farlo muovere, camminare, saltare, correre. Permettere al bambino di lavorare a tavolino stando in piedi. Permettergli di giocare con le dita, con la matita. Strategie orali, farlo succhiare penna, materiale apposta. Non dare come punizione la perdita dell’intervallo o altra possibilita’ di muoversi. Respirazione per farlo calmare. Pressione profonda , come arrotolare in stuoie , gilet con pesi , coperta con pesi per aiutare il sonno . Lento oscillare (come sull’altalena) da 10 a 12 volte al minuto per calmare, alcuni bambini preferiscono la musica. Spazzolare la pelle con spazzole morbide per calmare ( Metodo Wilbarger ). Provare a stampare materiali di lettura su diversi tipi di carta pastello come il verde chiaro, azzurro , marrone giallo, grigio , lavanda. Il bambino deve scegliere la carta mi8gliore per lui. I bambini che rispondono bene alle lenti colorate e carta colorata spesso non possono tollerare luci fluorescenti . Se possibile, tenere il bambino lontano da luci fluorescenti . Possono vedere lo sfarfallio delle luci fluorescenti che rende la stanza tremolante. Masticare - Alcuni bambini rispondono bene ad avere cose da masticare(cose croccanti, gommose). Masticare li fa calmare. Hanno bisogno di stimolazione orale. Palle morbide e altri oggetti da tenere in mano e spremere . Questo aiuta alcuni ragazzi a rimanere seduti . della Dott.ssa Paola Diora Alcuni interventi comportamentali hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre l'aggressività nei bambini autistici. Questi interventi sono spesso basati su un metodo noto come analisi comportamentale applicata (ABA) e possono includere diversi approcci. Con la pratica ABA si cerca sempre la ragione del comportamento che puo’ essere: sensoriale, ricerca di attenzione, evitare un qualcosa/attività, avere accesso a un qualcosa/attività. L'obiettivo è quello di rinforzare i comportamenti positivi e diminuire i comportamenti negativi, e allo stesso aiutare il bambino ad imparare comportamenti sostitutivi in modo da agire in modo adeguato socialmente. Ad esempio, i genitori che sono abituati a dare ai bambini con autismo quello che vogliono quando agiscono in modo aggressivo impareranno a premiare i loro figli solo quando agiscono in modo appropriato. Per essere più efficace, gli interventi comportamentali devono essere eseguiti in modo costante e continuo nella vita quotidiana. Eliminare i problemi sensoriali. Un bambino con problemi sensoriali può diventare aggressivo quando ci sono rumori forti, luci, luoghi affollati. Aiutare con la comunicazione. Non essere in grado di comunicare e non essere in grado di verbalizzare i propri desideri e bisogni è molto frustrante. Spesso i bambini ricorrono all’aggressione, semplicemente perché non sono in grado di dire a nessuno quello che vogliono, di cui hanno bisogno o come si sentono. Lavorare sulla comunicazione, sia verbale che visuale o con qualche altra forma di comunicazione assistita, aiuta molto a diminuire atti aggressivi. Verificare la presenza di altre ragioni. Molte volte, i bambini con autismo non sono in grado di verbalizzare se qualcosa li disturba. Un mal di testa può essere la causa di comportamenti aggressivi. Anche i bambini con autismo che sono in grado di comunicare verbalmente possono avere difficoltà ad articolare i dolori del corpo, e i propri sentimenti e le loro emozioni. Importante da ricordare è di non entrare in polemica o fare il tira e molla per una lotta di potere per uscirne vincitori per far sì che il bambino faccia ciò che noi gli abbiamo detto. Usate un tono di voce calmo, non entrate n conflitto. Ricordate chi ha la disabilità. Ricordate che se perdiamo noi il controllo non possiamo aspettarci che lo mantenga il bambino…noi siamo il modello da seguire. della Dott.ssa Paola Diora Negli Stati Uniti l’ITP (Individualized Transition Plan) inizia a tra i 14 e i 16 anni ed viene allegato al PEI. L’obbiettivo principale del ITP è di sviluppare un programma che con il tempo aiuti il bambino ad apprendere importanti abilità come il diventare il piu’ possibile indipendente, trovare un lavoro adatto alle proprie capacità e in base agli interessi eil grado di disabilità. Gli obiettivi sulla vita indipendente dell’ITP sono obiettivi che incoraggiano la massima indipendenza. Gli obiettivi legati ai soldi possono essere dal riconoscere i soldi, fare un budget dei soldi che si hanno in tasca, all’imparare come pagare una bolletta. Altri obiettivi possono concentrarsi sui mezzi di trasporto, come imparare le linee degli autobus, i tragitti e quindi come muoversi dalla casa al lavoro, al centro commerciale, a casa di amici, ecc... Obiettivi di vita indipendente possono anche essere sulla la cura personale (lavarsi, vestirsi), ma anche come imparare a fare la spesa, e cucinare un pasto sano. Gli obietti sulle esperienze sociali riportate nell’ITP preparano gli studenti a vivere e interagire all'interno della società. Quindi si prevedono servizi di volontariato. Gli studenti vengono incoraggiati a comunicare le loro esigenze anche agli estranei come camerieri e negozianti. Gli studenti con disabilità più gravi possono avere come obiettivi in particolare l’igiene personale e la cura di sé. Gli obiettivi di lavoro dell’ ITP aiutano gli studenti a trovare una futura occupazione al termine della scuola. Gli studenti lavorano facendo pratica in attività commerciali che si rendono disponibili a questo tipo di integrazione. Vengono ricercati programmi creati da imprese private o dal Centro Regionale che offrono opportunità di training nel mondo del lavoro. Viene insegnato come vestirsi per un colloquio, uso della divisa quando è necessario, la puntualita’ e l’etica di lavoro. Grazie per l’ascolto!