Doping e Sport CHE COS’E’ IL DOPING Il Doping è una somministrazione illegale di farmaci eccitanti o droghe, ad atleti o addirittura animali per avere delle determinate prestazioni. EFFETTI & RISCHI Varie categorie di farmaci e pratiche terapeutiche vengono proposte come mezzo per migliorare artificialmente la performance, ma quasi mai esiste una base razionale nel loro utilizzo. Gli eventuali miglioramenti ottenuti sono spesso dovuti al cosiddetto "effetto placebo": chi li usa si aspetta di migliorare le prestazioni, e questo gli dà quella carica psicologica che gli permette di superare i limiti precedenti. E' invece molto più probabile la comparsa di effetti collaterali indesiderati che possono essere molto pericolosi e, talvolta, mortali. Quando noi parliamo di sostanze dopanti, intendiamo, nell’ambito dei medicinali, tutte le sostanze che “eccitano il sistema nervoso centrale”. Esse possono essere distinti in gruppi ben precisi: Si inizia con… Sostanze eccitatorie indirette; sostanze eccitatorie dirette; xantine; SOSTANZE ECCITATORIE INDIRETTE Tra queste la più famosa, ma al tempo stesso ormai non più utilizzata, c’è la stricnina: estratta dalla nux vomica; blocca a livello spinale l'inibizione del muscolo, aumentando il tono muscolare. Si tratta di un tipo di doping piuttosto demodè, la dose di solito impiegata era di 10 mg, da assumere ripetutamente, dato che il farmaco veniva metabolizzato rapidamente. Gli effetti tossici si hanno già con l'assunzione simultanea di 30 mg ( la dose letale,è di soli 50 mg!). Il superdosaggio può portare convulsioni, e dopo 3-4 crisi convulsive, durante le quali il soggetto è sempre allertato e supercosciente, sopraggiunge la morte per mancanza di ossigeno a livello del bulbo (una parte dell'encefalo). In Europa non si usa praticamente più, ma fino a 10 anni fa, compresse di stricnina erano in vendita libera nell'Africa francofona (Costa d'Avorio). SOSTANZE ECCITATORIE DIRETTE Tra queste il pentametilentetrazolo (Cardiazolo), l'aminofenazolo (Micoren, Coramina), l'epazolo. Il meccanismo con cui agiscono non è noto, ma possiedono un effetto analettico (ossia energetico, di aumento di forza) trascurabile se ingeriti, ma più marcato per via endovenosa, anche se poi gli effetti sulla performance non sono gestibili. Anche qui il rischio è di scatenare convulsioni cloniche e toniche (ossia dapprima movimenti incontrollati, poi irrigidimento generalizzato). Anche questo è un tipo di doping passato di moda, ma piuttosto in voga decenni fa. XANTINE L'unica sostanza efficace della famiglia è la caffeina, della quale è possibile il dosaggio nelle urine solo dalle Olimpiadi di Los Angeles. Un livello pari a 15 ml nel sangue è già considerato una positività. Si pensi che l'assunzione simultanea di 250mg di caffeina, produce un livello di xantina nel sangue di soli 10ml, ancora insufficiente per "doparsi", ma già intollerabile per lo stomaco. Dato che lo stomaco non sopporta una dose così massiccia, gli atleti usavano assumerlo per via rettale. Non va trascurato che 6 caffè sono il livello di pericolo per la possibilità di carcinoma gastrico (il caffè è pur sempre una sostanza tostata e forti dosi può produrre il cancro). I problemi derivanti da un elevato livello di caffeina nel sangue non si limitano ai crampi o a contratture più generalizzate: questa volta l'effetto coinvolge anche l'apparato cardiocircolatorio: aumento della pressione arteriosa, aumento della frequenza cardiaca, aritmie più o meno gravi possono essere il prezzo da pagare per la ricerca di un miglioramento della performance. Che poi, si può avere solo negli sport di resistenza, specie se effettuati sopra i 2000 metri di altitudine, per l'allontanamento del senso della fatica. Si continua con amfetamine ed amfetaminosimili; cocaina; nandrolone; AMFETAMINE ED AMFETAMINOSIMILI Nelle sinapsi neuronali, punti di contatto fra cellule nervose, troviamo delle vescicole, nelle quali sono depositate dopamina, adrenalina e noradrenalina che, liberandosi nella sinapsi, stabiliscono il contatto fra le cellule nervose. Le sostanze amfetamino-simili stimolano il rilascio da queste vescicole delle sostanze suddette, per cui all'esame antidoping si rinvengono nelle urine sia la sostanza assunta (amfetamina) che quelle liberate, o i loro derivati ( acido vanilmandelico, metanefrina, normetanefrina) in quantità superiori a quelle fisiologiche. La Si cocaina ha effetti analoghi, tantoperché che le due cominciò ad impiegarla sostanze vengono a volte sostituite fra loro dai produceva uno stati di iperattività, con tossicodipendenti. L'efedrina, contenuta in molti prodotti da banco per ilcapacità raffreddore, se assunta per aumento delle ideative, bocca ha una lunga durata d'azione e produce effetti miglioramento delcentrale tono dell'umore, sul sistema nervoso (sul cervello) simili. riduzionepraticamente della percezione della Il nocciolo dell'azione di questi farmaci,ilquello che stanchezza (pericolosissimo!): soggetto viene ricercato da dopati e dopatori, è la liberazione diviene capace di lavorofortissimi in circolo della dopamina, cheun possiede effetti psicotici, di alterazione dell'umore, della quantitativamente maggiore, anche se personalità e delle capacità di relazione con spesso questo lavoro qualitativamente l'ambiente, al punto da essere chiamata "l'aminaè follia".al soggetto non più scadente. Madella questo Le dosi terapeutiche mg, in soggetti importa, dato sono che diè 5-10 di ottimo umore con il tono dell'umore depresso. Per un effetto dopante (all'inizio), è quindi soddisfatto anche occorrono dosied 10-20 volte maggiori (fino a 100 mg), su soggetti di conrisultati tono dell'umore, di partenza, niente mediocri. affatto depresso. Ma vediamo quali altri inconvenienti può portare l'assunzione di amfetamino-simili: aumento della frequenza cardiaca, con possibili aritmie; aumento del tono vescicale; aumento dello stato di vigilanza, minor senso della fatica, maggior sicurezza, euforia che però può sconfinare in stati di panico; aumento della temperatura corporea per liberazione di ormone tiroideo; diminuzione drastica dell'appetito; aumento (transitorio) delle prestazioni sessuali, poi impotenza; sonno dilazionato e non ristoratore, per mancanza di fase REM (il sonno è composto dall'alternarsi di fasi REM e Non-REM, fasi in cui c'è attività cerebrale viva, perché si sogna, e fasi di rilassamento più profondo). Una intossicazione acuta causa aggressività, panico, spinte suicide, fibrillazione ventricolare, emorragie cerebrali da aumento della pressione arteriosa, con conseguenze letali, anche invalidità permanenti. Le amfetamine causano anche dipendenza, e si può giungere all'intossicazione cronica, con uno stato psicotico simil-schizofrenico. Si muore per mancanza di sonno, denutrizione, con sintomi opposti a quelli provocati in un primo momento dal farmaco: depressione, astenia, impotenza sessuale, inappetenza. Elenchiamo le amfetamine di uso più comune: Destro-amfetamina Metil-amfetamina Dimetil-amfetamina Etilam-fetamina Fenmetrazina (Preludin) Fendimetrazina (Plegine) Propil-esedrina (Benzedrex) Ciclopentamina Ci sono anche molecole amfetaminosimili: tra queste, molte sono state impiegate per il loro effetto anoressante (perché riducono l'appetito, e rendono meno difficile seguire una dieta dimagrante). Per la loro pericolosità , e per la dipendenza che producono, alcune sono state ritirate dal commercio. le troviamo associate a farmaci contro il raffreddore, per contrastare l'effetto sedativo degli antistaminici. Attenti, perché ci si può dopare inconsapevolmente. Vediamone alcuni: Fenfluramina (Ponderal) Norfenfluramina Benzfetamina (Didrex) Metossifenamina (Orthoxine) Fentermina (Adipex) Mefentermina (Wyamina) Efedrina Norefedrina (Baby-rinolo, Triaminic) Benzefedrina (Novafed) Come si è detto, l'azione delle amfetamine è una liberazione di dopamina e di serotonina, contenute nelle cellule nervose, con effetto psicotomimetico (stato allucinatorio con sindrome schizofrenica), ma determinano anche una impermeabilizzazione delle membrane delle cellule nervose, che in tal modo non possono più riassorbire la noradrenalina, che resta in circolo quindi molto più del dovuto. Per capire la potenza di tali farmaci, che per lungo tempo sono stati assunti in modo incredibilmente incosciente, basti dire che una "sniffata" di 16 mg di cocaina cloridrato produce un effetto dell'ordine di durata di minuti; 10 mg di amfetamina danno gli stessi effetti per ore!!! IL NANDROLONE Rinvenuto nei test antidoping effettuati su molti atleti, è uno steroide anabolizzante apparso sul mercato nel 1959. E', assieme al testosterone, l'ormone che regola insieme a molte funzioni biologiche riguardanti la forza, uno dei prodotti dopanti più utilizzati nello sport. Prescritto normalmente per curare la magrezza costituzionale, la denutrizione e la fragilità delle ossa, viene utilizzato dagli sportivi per "gonfiare" i muscoli e fare fronte al "catabolismo", cioè alla distruzione della massa muscolare dovuta agli allenamenti intensi. La presenza del Nandrolone nelle urine è misurata attraverso l'identificazione di due metaboliti, il 19 NA e il 19 NE, che sono il prodotto finale della degradazione della sostanza nell'organismo. E' ancora controverso dal punto di vista scientifico se l'uomo possa produrre in via endogena il Nandrolone. Una minima quantità di questa sostanza è stata rilevata nelle urine delle donne incinte. Ma si tratta di entità minime: da 1 a 2 nanogrammi (un nanogramma = un miliardesimo di grammo). recentemente il dottor Louis Dehennin, , ha constatato che tracce di Nandrolone potrebbero trovarsi anche nell'uomo. Per questo, anche se al momento i regolamenti del CIO non prevedono un "barrage", cioè che la positività venga legata al superamento di una certa quantità nelle urine, i laboratori internazionali di antidoping hanno trovato una sorta di "gentleman agreement", per cui si considera "positivo" l'atleta nelle cui urine la concentrazione dei metaboliti del Nandrolone superi i 2 nanogrammi. Negli ambienti sportivi c'è l'opinione che questa sostanza non sia particolarmente dannosa per il fisico umano. Ma è un'impressione sbagliata: il Nandrolone rischia di provocare oppure di accentuare (se ereditaria) la tendenza al diabete; provoca, inoltre problemi al sistema cardiovascolare, delle disfunzioni al pancreas oltre che a "mascolinizzare" marcatamente l'aspetto delle donne. E gli ultimi sono… Narcotici; Diuretici; Ormoni. Beta-2-antagonisti (lA) I beta-2-antagonisti sono classificati tra le sostanze stimolanti. Alcuni di questi agenti possiedono inoltre proprietà anabolizzanti, assunti per via orale o per iniezione. Appartengono a questa categoria le sostanze riportate nella tabella qui sotto: I BETA-2-ANTAGONISTI Bambuterolo Reproterolo Clenbuterolo Salbutamolo Fenoterolo Terbutalina FormoterolO e Sostanze affini. Negli atleti la scelta di farmaci per il trattamento dell’asma e delle altre affezioni respiratorie è un grosso problema perché la maggior parte delle sostanze utilizzate ha anche potere stimolante. Gli effetti anabolici sono utilizzati nella prevenzione dell’atrofia muscolare, per l’aumento della massa magra del corpo e per la diminuzione dei grassi. Possono essere determinati nelle urine livelli di 0.5 ng/ml dopo 2 – 4 giorni dalla somministrazione. La Commissione Medica del CIO ha proibito l’uso dei beta-2-antagonisti sia per le loro caratteristiche stimolanti che anabolizzanti qualora assunti per via orale od intramuscolare. I farmaci riportati in tabella possono essere assunti soltanto per via inalatoria dandone immediata comunicazione scritta agli organi competenti. Agenti anabolizzanti (1C) Appartengono a questa categoria le sostanze riportate qui sotto: Androstenedione Metenolone Boldenone Metandrostenolone Clenbuterolo (beta -2- antagonista) Metiltestosterone Nandrolone Noretandrolone Deidroclorometil Testosterone Diidrotestosterone Testosterone Zeranol Gli steroidi anabolizzanti androgenici sono dei derivati dell'ormone maschile testosterone. Questi androgeni sono farmaci legittimamente prescritti per usi terapeutici. si usano per bambini o adolescenti per trattare una pubertà ritardata,aplasia,anemia ed ipogonadismo. Negli adulti sono utilizzati per particolari tipi di anemie, nell'angioedema ereditario,in alcune condizioni morbose ginecologiche,per l'anabolismo proteico, e nell'ipogonadismo maschile. In ultimo; possono giuocare un ruolo importante nel trattamento dell' osteoporosi. L'uso degli steroidi anabolizzanti per scopi non terapeutici non è un fenomeno nuovo.Il primo rapporto sull'uso di queste sostanze risale all' anno 1954 e dieci anni più tardi il loro utilizzo era già largamente diffuso. Malgrado l'uso degli steroidi anabolizzanti da parte degli atleti esista da circa 40anni,soltanto da pochi anni sono stati introdotti dei test per la rilevazione di queste sostanze. Gli steroidi anabolizzanti espletano la loro azione aumentando la sintesi proteica,incrementando la massa corporea e il bilancio di azoto attraverso parecchi meccanismi. Stimolanti del Sistema nervoso Centrale Questa classe di sostanze, conosciute anche come "risveglianti" – "convulsivanti, comprende Amifenazolo, Bemegride, Doxapram, Etamivan, Fluorotile, Niketamide, Pentilentetrazolo, Picrotossina e Stricnina. Alcune di queste sostanze stimolano il sistema nervoso ad un certo livello piuttosto che ad un altro. Alcuni stimolano il tronco cerebrale, in particolar modo il respiratorio depresso agendo da convulsivanti ad azione fugace e producendo attacchi cronici. La stricnina è classificata come stimolante del midollo spinale e, come gli stimolanti midollari, è un convulsivante; determina inoltre eccitazione in tutte le parti del sistema nervoso centrale riducendo l’inibizione della via nervosa spinale. Beta-2-antagonisti (lA) I beta-2-antagonisti sono classificati tra le sostanze stimolanti. Alcuni di questi agenti possiedono inoltre proprietà anabolizzanti, assunti per via orale o per iniezione. le sostanze riportate nella tabella Appartengono a questa categoria di BETA-2-ANTAGONISTI Bambuterolo Reproterolo Salbutamolo Clenbuterolo Formoterolo Fenoterolo Terbutalina e sostanze affini Negli atleti la scelta di farmaci per il trattamento dell’asma e delle altre affezioni respiratorie è un grosso problema perché la maggior parte delle sostanze utilizzate ha anche potere stimolante. Gli effetti anabolici sono utilizzati nella prevenzione dell’atrofia muscolare, per l’aumento della massa magra del corpo e per la diminuzione dei grassi. Possono essere determinati nelle urine livelli di 0.5 ng/ml dopo 2 – 4 giorni dalla somministrazione. La Commissione Medica del CIO ha proibito l’uso dei beta-2-antagonisti sia per le loro caratteristiche stimolanti che anabolizzanti qualora assunti per via orale od intramuscolare. I farmaci riportati in tabella possono essere assunti soltanto per via inalatoria dandone immediata comunicazione scritta agli organi competenti. NARCOTICI Questo gruppo di farmaci viene su riportato solo per completezza di informazione. Trattandosi di prodotti in gran parte compresi nella categoria degli stupefacenti non esistono motivazioni per un loro uso occasionale e legale che possano interessare l’atleta. Sostanze con effetti sedativi di minore entità quali la codeina o il destrometorfano vengono talora impiegati per la preparazione di sciroppi antitosse. Queste sostanze non fanno parte della lista di sostanze proibite dal CIO e quindi il loro uso è consentito. Occorre invece ricordare che molti preparati utilizzati per iniezione intramuscolare, dagli antibiotici agli antinfiammatori, spesso contengono piccole dosi di anestetici locali, ad esempio la lidocaina. E’ bene che l’impiego di questi prodotti, a causa di malattie accuratamente diagnosticate dal medico curante, venga sempre dichiarato dall’atleta in vista di un controllo antidoping. Alcuni tipi di NARCOTICI Morfina Metadone Buprenorfina DIURETICI I diuretici vengono ampiamente utilizzati in medicina per malattie che colpiscono il rene, oppure per malattie cardiache, circolatorie o in caso di soggetti ipertesi. In generale, l’abuso di questi farmaci, o il loro uso in soggetti in normale equilibrio idro-salino, può determinare gravi effetti dovuti alla perdita di liquidi e conseguente disidratazione. Alcuni sali (ad esempio il sodio, o il potassio o il magnesio) possono accumularsi in eccesso o, al contrario, essere persi in eccesso, Questi effetti si complicano quando il soggetto è sottoposto ad uno sforzo fisico che determina sudorazione ed altera ulteriormente l’equilibrio idro-salino. Alcuni tipi di DIURETICI Eritropoietina Gonadrotropina Tretacosactide Somatotropina In questo gruppo sono comprese sostanze molto diverse tra loro e che sono entrate nella storia del Doping in anni più recenti rispetto a quelle che abbiamo in precedenza analizzato. Tutte hanno in comune alcune caratteristiche: sono prodotte con tecnologie molto particolari (biotecnologie) per cui hanno un costo molto elevato; tutti i Governi ne limitano l’impiego alle malattie per le quali si sono dimostrate attive e ne controllano l’impiego; queste sostanze sfuggono ai controlli antidoping perché non è possibile scoprirne l’assunzione da parte dell’atleta attraverso normali controlli sulle urine o sul sangue. L’Eritropoietina E’ presente in tre diversi prodotti medicinali che vengono forniti dietro presentazione di una ricetta di uno specialista delle malattie del sangue o malattie del rene. Questa sostanza, infatti, è già prodotta dal nostro organismo livello renale e fa aumentare il numero dei globuli rossi. Alcuni "medici" amici del Doping hanno pensato perciò di utilizzarla per migliorare l’ossigenazione delle masse muscolari, allo stesso modo con cui, in anni recenti, è stata adoperata la trasfusione o l’autoemotrasfusione. Questa pratica è molto pericolosa. Infatti, un aumento dei globuli rossi, al di sopra dei limiti normali, determina un ispessimento del sangue e questo, oltre ad altri effetti dannosi per l’organismo, può determinare la formazione di infarti, trombosi, ecc. L’Ormone della Crescita o Somatotropina Regola la crescita umana per cui una sua mancanza provoca nanismo o bassa statura. Alcuni atleti vengono sottoposti a trattamento con ormone della crescita o somatostatina, allo scopo di aumentare la massa muscolare attraverso un migliore utilizzo delle sostanze proteiche (aminoacidi). Spesso, infatti, l’abuso di integratori a base appunto di aminoacidi, non è isolato, ma si accompagna all’uso della somatotropina. Questa pratica in passato avveniva utilizzando estratti del cervello di cadaveri umani e ha determinato in alcuni casi una gravissima malattia, la sindrome di CreutzfelsKakob. Ciò dimostra che, pur di ottenere risultati straordinari, il mondo dello sport, all’interno del quale queste pratiche si sono sviluppate, non ah alcun rispetto della persona dell’atleta esponendolo talora anche al rischio di morte. Qualche accenno storico… L'origine del Doping, termine della lingua inglese, si riferisce all'assunzione di sostanze non consentite, in quantità anomala, per incrementare le prestazioni dell'organismo, va ricercata nell'usanza di popolazioni dell'Africa come i Cafri, i quali definivano "Dop" un estratto eccitante che veniva bevuto durante le cerimonie religiose. La storia del doping, inizia quando non esisteva la chimica e venivano impiegate sostanze di origine naturale per migliorare la propria condizione fisica. Notizie sul doping ci sono fin dalle prime edizioni delle olimpiadi, allorquando gli atleti ingerivano sostanze stimolanti mescolate agli alimenti carnei e alle bevande. D'altra parte l'assunzione di sostanze che aiutassero a sopportare la fatica e gli sforzi era, ed in qualche caso lo è ancora oggi, consuetudine presso le popolazioni vichinghe, cinesi e andine. Per lunghi secoli non si trova menzione della pratica del doping, anche in relazione al fatto che le competizioni olimpiche, vennero interrotte, dopo la caduta dell'Impero Romano, finché non vennero reintrodotte nel 1896 dal barone De Coubertin. In quegli stessi anni, giungevano dell'Est Europa, notizie sull'impiego di sostanze che in poco tempo erano in grado di aumentare a dismisura la resa muscolare: la voce era alimentata anche dalla constatazione che nelle competizioni più importanti, le Olimpiadi, gli atleti dell'Est dominavano, portando nell'Atletica leggera, le misure dei record mondiali a valori stupefacenti per quei tempi. Contemporaneamente alla ripresa delle competizioni, si assistette alla ripresa della pratica del doping: gli atleti assumevano sostanze come stricnina e nitroglicerina, che sortivano effetti collaterali, se non addirittura mortali. Le statistiche mediche sportive non fecero tuttavia registrare un utilizzo diffuso delle sostanze, dato che un vero e proprio incremento significativo venne registrato nel secondo dopoguerra, intorno al 1950, quando l’assumere anfetamine si trasferì dai militari agli sportivi. Ad onor del vero, l'auto-somministrazione era un evento estemporaneo, accadendo soprattutto in gare importanti ed impegnative, oppure era abitudine di pochi atleti professionisti resi esausti da impegni frequenti. Fu proprio a partire dagli anni '50 che l'aneddotica si arricchì di storie di ciclisti che non vedevano le curve o che dopo alcune gare non dormivano. Tuttavia fu solamente a seguito del decesso del ciclista Tommy Simpson, che emerse alla ribalta delle cronache il problema connesso con l'uso di sostanze potenzialmente mortali da parte degli sportivi. Il culmine della diffusione del doping, che la memoria ricordi dal tempo delle Olimpiadi, lo si raggiunse alla fine degli anni '70. Il fenomeno divenne eclatante e si manifestò in molti sportivi, soprattutto nelle donne che assumevano forti dosi di anabolizzanti e in seguito a ciò si trasformavano ottenendo decisamente tratti somatici mascolini. Quando ci si accorse della ampia diffusione del doping tra gli atleti, ci si rese conto anche di quanto diffuse fossero in tutto il mondo, queste pratiche illecite: ancora una volta iniziarono a circolare e a diffondersi notizie di gravi patologie. Con la caduta del muro di Berlino, l‘Occidente scoprì ciò che realmente era accaduto per decenni agli atleti dei paesi del blocco sovietico come la Germania Est e la Russia: I governanti avevano sostanzialmente imposto, per scopi di propaganda politica attraverso le vittorie sportive, il doping di stato: giovani ragazzi e ragazze di tutte le età dovevano assumere ormoni anabolizzanti, farmaci e tutto ciò che potesse servire allo scopo di vincere le competizioni internazionali. Mentre gli anabolizzanti venivano utilizzati per aumentare la massa muscolare, negli sport di resistenza ci si rivolse a sostanze e a metodiche capaci di influenzare la durata dello sforzo. Accadde così tra gli sportivi si diffuse la pratica delle autoemotrasfusioni con sacche di sangue di periodi di riposo, le quali venivano tenute in frigorifero, e trasfuse durante i periodi di attività agonistica: comparvero così le centrifughe e altri macchinari per lavorare il sangue e per controllare i valori dell'ematocrito. Con la commercializzazione dell'ormone della crescita, il GH, che venne considerato la panacea adatta ad ogni bisogno, definendolo, tra l'altro, principio "antinvecchiamento", lo sport fu travolto in una spirale consumistica di doping, anche per le formidabili abilità di convincimento degli "spacciatori" che spingevano al consumo al motto "tanto non fa male". Il fenomeno si spinse a livelli estremi, al punto che moltissimi sportivi improvvisati, facevano consumo regolare di ormoni, finendo con l'essere trovati positivi ai controlli a sorpresa. Attualmente il mercato del doping è di tale vastità che si può solo formulare una stima approssimativa delle sue dimensioni: pochi sono i nomi famosi come quello di Pantani ma moltissimi, sono gli sconosciuti che perdono la salute per colpa di abusi che troppo spesso vengono considerati privi di reale pericolosità. E ora alcune testimonianze… A cura di FOSCARDI Simone che ha intervistato atleti appartenenti a F.I.G.C. e F.I.T.. (FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO; FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS) “Le considerazioni fatte dalla moltitudine di atleti intervistati, sono state tutte le medesime: hanno seguito una linea retta tracciata dalla morale che ha creato in noi Dio… Lui ha innestato in ognuno di noi una qualità, a chi la dote dell’agilità, a chi la fantasia, e a chi quella della scaltrezza: Sta solo a noi tirare fuori ciò che abbiamo nascosto in fondo del cuore, come rinchiuso in una campana di vetro, con le nostre sole forze, senza imbrogli e mezzi illeciti!” “La sensazione che gli atleti isolani mi hanno trasmesso nel momento in cui mi hanno dato la risposta, è un grido che si aggiunge a tutti quelli degli sportivi è…” NO AL DOPING!!! E ANCORA NO AL DOPING CD REALIZZATO DAGLI ALUNNI TUTTI DELLA II B GEOM.PROG.5 E DAGLI ALUNNI FOSCARDI SIMONE BARILE VALENTINO DELLA CLASSE IVA GEOM.PROG.5 FINE… AL PROSSIMO CD!!!