Doping e Sport
CHE COS’E’ IL DOPING
Il Doping è una somministrazione illegale di
farmaci eccitanti o droghe, ad atleti o addirittura
animali per avere delle determinate prestazioni.
EFFETTI & RISCHI
Varie categorie di farmaci e pratiche terapeutiche vengono
proposte come mezzo per migliorare artificialmente la
performance, ma quasi mai esiste una base razionale nel loro
utilizzo. Gli eventuali miglioramenti ottenuti sono spesso dovuti al
cosiddetto "effetto placebo": chi li usa si aspetta di migliorare le
prestazioni, e questo gli dà quella carica psicologica che gli
permette di superare i limiti precedenti. E' invece molto più
probabile la comparsa di effetti collaterali indesiderati che
possono essere molto pericolosi e, talvolta, mortali.
Quando noi parliamo di sostanze
dopanti, intendiamo, nell’ambito dei
medicinali, tutte le sostanze che
“eccitano il sistema nervoso centrale”.
Esse possono essere distinti in gruppi
ben precisi:
Si inizia con…
Sostanze eccitatorie indirette;
sostanze eccitatorie dirette;
xantine;
SOSTANZE ECCITATORIE
INDIRETTE
Tra queste la più famosa, ma al tempo stesso ormai non
più utilizzata, c’è la stricnina: estratta dalla nux
vomica; blocca a livello spinale l'inibizione del muscolo,
aumentando il tono muscolare. Si tratta di un tipo di
doping piuttosto demodè, la dose di solito impiegata
era di 10 mg, da assumere ripetutamente, dato che il
farmaco veniva metabolizzato rapidamente. Gli effetti
tossici si hanno già con l'assunzione simultanea di 30
mg ( la dose letale,è di soli 50 mg!). Il superdosaggio
può portare convulsioni, e dopo 3-4 crisi convulsive,
durante le quali il soggetto è sempre allertato e
supercosciente, sopraggiunge la morte per mancanza di
ossigeno a livello del bulbo (una parte dell'encefalo). In
Europa non si usa praticamente più, ma fino a 10 anni
fa, compresse di stricnina erano in vendita libera
nell'Africa francofona (Costa d'Avorio).
SOSTANZE ECCITATORIE
DIRETTE
Tra queste il pentametilentetrazolo (Cardiazolo),
l'aminofenazolo (Micoren, Coramina), l'epazolo. Il
meccanismo con cui agiscono non è noto, ma
possiedono un effetto analettico (ossia energetico, di
aumento di forza) trascurabile se ingeriti, ma più
marcato per via endovenosa, anche se poi gli effetti
sulla performance non sono gestibili.
Anche qui il rischio è di scatenare convulsioni cloniche e
toniche (ossia dapprima movimenti incontrollati, poi
irrigidimento generalizzato). Anche questo è un tipo di
doping passato di moda, ma piuttosto in voga decenni
fa.
XANTINE
L'unica sostanza efficace della famiglia è la caffeina, della
quale è possibile il dosaggio nelle urine solo dalle Olimpiadi
di Los Angeles. Un livello pari a 15 ml nel sangue è già
considerato una positività. Si pensi che l'assunzione
simultanea di 250mg di caffeina, produce un livello di
xantina nel sangue di soli 10ml, ancora insufficiente per
"doparsi", ma già intollerabile per lo stomaco. Dato che lo
stomaco non sopporta una dose così massiccia, gli atleti
usavano assumerlo per via rettale.
Non va trascurato che 6 caffè sono il livello di pericolo per la
possibilità di carcinoma gastrico (il caffè è pur sempre una
sostanza tostata e forti dosi può produrre il cancro).
I problemi derivanti da un elevato livello di caffeina nel sangue
non si limitano ai crampi o a contratture più generalizzate:
questa volta l'effetto coinvolge anche l'apparato
cardiocircolatorio: aumento della pressione arteriosa,
aumento della frequenza cardiaca, aritmie più o meno gravi
possono essere il prezzo da pagare per la ricerca di un
miglioramento della performance. Che poi, si può avere solo
negli sport di resistenza, specie se effettuati sopra i 2000
metri di altitudine, per l'allontanamento del senso della
fatica.
Si continua con
amfetamine ed amfetaminosimili;
cocaina;
nandrolone;
AMFETAMINE ED AMFETAMINOSIMILI
Nelle sinapsi neuronali, punti di contatto fra
cellule nervose, troviamo delle vescicole, nelle
quali sono depositate dopamina, adrenalina
e noradrenalina che, liberandosi nella sinapsi,
stabiliscono il contatto fra le cellule nervose.
Le sostanze amfetamino-simili stimolano il
rilascio da queste vescicole delle sostanze
suddette, per cui all'esame antidoping si
rinvengono nelle urine sia la sostanza assunta
(amfetamina) che quelle liberate, o i loro
derivati ( acido vanilmandelico, metanefrina,
normetanefrina) in quantità superiori a quelle
fisiologiche.
La Si
cocaina
ha effetti
analoghi,
tantoperché
che le due
cominciò
ad
impiegarla
sostanze vengono a volte sostituite fra loro dai
produceva
uno stati
di iperattività,
con
tossicodipendenti.
L'efedrina,
contenuta in molti
prodotti
da banco
per ilcapacità
raffreddore,
se assunta per
aumento
delle
ideative,
bocca ha una lunga durata d'azione e produce effetti
miglioramento
delcentrale
tono dell'umore,
sul sistema nervoso
(sul cervello)
simili.
riduzionepraticamente
della percezione
della
Il nocciolo dell'azione
di questi farmaci,ilquello
che
stanchezza
(pericolosissimo!):
soggetto
viene ricercato da dopati e dopatori, è la liberazione
diviene
capace di
lavorofortissimi
in circolo
della dopamina,
cheun
possiede
effetti psicotici, di alterazione
dell'umore,
della
quantitativamente
maggiore,
anche
se
personalità e delle capacità di relazione con
spesso
questo
lavoro
qualitativamente
l'ambiente,
al punto
da essere
chiamata "l'aminaè
follia".al soggetto non
più scadente. Madella
questo
Le dosi
terapeutiche
mg, in soggetti
importa,
dato sono
che diè 5-10
di ottimo
umore con
il tono dell'umore depresso. Per un effetto dopante
(all'inizio),
è quindi
soddisfatto
anche
occorrono dosied
10-20
volte maggiori
(fino a 100
mg),
su soggetti di
conrisultati
tono dell'umore,
di partenza, niente
mediocri.
affatto depresso.
Ma vediamo quali altri inconvenienti può
portare l'assunzione di amfetamino-simili:
 aumento della frequenza cardiaca, con
possibili aritmie;
 aumento del tono vescicale;
 aumento dello stato di vigilanza, minor senso
della fatica, maggior sicurezza, euforia che
però può sconfinare in stati di panico;
 aumento della temperatura corporea per
liberazione di ormone tiroideo;
 diminuzione drastica dell'appetito;
 aumento (transitorio) delle prestazioni
sessuali, poi impotenza;
 sonno dilazionato e non ristoratore, per
mancanza di fase REM (il sonno è composto
dall'alternarsi di fasi REM e Non-REM, fasi in cui
c'è attività cerebrale viva, perché si sogna, e
fasi di rilassamento più profondo).
Una intossicazione acuta causa aggressività,
panico, spinte suicide, fibrillazione ventricolare,
emorragie cerebrali da aumento della pressione
arteriosa, con conseguenze letali, anche
invalidità permanenti.
Le amfetamine causano anche dipendenza, e si
può giungere all'intossicazione cronica, con uno
stato psicotico simil-schizofrenico. Si muore per
mancanza di sonno, denutrizione, con sintomi
opposti a quelli provocati in un primo momento
dal farmaco: depressione, astenia, impotenza
sessuale, inappetenza.
Elenchiamo le amfetamine di uso più comune:








Destro-amfetamina
Metil-amfetamina
Dimetil-amfetamina
Etilam-fetamina
Fenmetrazina (Preludin)
Fendimetrazina (Plegine)
Propil-esedrina (Benzedrex)
Ciclopentamina
Ci sono anche molecole amfetaminosimili: tra queste,
molte sono state impiegate per il loro effetto
anoressante (perché riducono l'appetito, e rendono
meno difficile seguire una dieta dimagrante). Per la loro
pericolosità , e per la dipendenza che producono,
alcune sono state ritirate dal commercio. le troviamo
associate a farmaci contro il raffreddore, per
contrastare l'effetto sedativo degli antistaminici.
Attenti, perché ci si può dopare inconsapevolmente.
Vediamone alcuni:
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
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

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Fenfluramina (Ponderal)
Norfenfluramina
Benzfetamina (Didrex)
Metossifenamina (Orthoxine)
Fentermina (Adipex)
Mefentermina (Wyamina)
Efedrina
Norefedrina (Baby-rinolo, Triaminic)
Benzefedrina (Novafed)
Come si è detto, l'azione delle amfetamine è una liberazione di
dopamina e di serotonina, contenute nelle cellule nervose,
con effetto psicotomimetico (stato allucinatorio con sindrome
schizofrenica), ma determinano anche una
impermeabilizzazione delle membrane delle cellule nervose, che
in tal modo non possono più riassorbire la noradrenalina, che
resta in circolo quindi molto più del dovuto.
Per capire la potenza di tali farmaci, che per lungo tempo sono
stati assunti in modo incredibilmente incosciente, basti dire che
una "sniffata" di 16 mg di cocaina cloridrato produce un
effetto dell'ordine di durata di minuti; 10 mg di amfetamina
danno gli stessi effetti per ore!!!
IL NANDROLONE
Rinvenuto nei test antidoping effettuati su molti atleti, è
uno steroide anabolizzante apparso sul mercato nel
1959. E', assieme al testosterone, l'ormone che regola
insieme a molte funzioni biologiche riguardanti la forza,
uno dei prodotti dopanti più utilizzati nello sport.
Prescritto normalmente per curare la magrezza
costituzionale, la denutrizione e la fragilità delle ossa,
viene utilizzato dagli sportivi per "gonfiare" i muscoli e
fare fronte al "catabolismo", cioè alla distruzione della
massa muscolare dovuta agli allenamenti intensi. La
presenza del Nandrolone nelle urine è misurata
attraverso l'identificazione di due metaboliti, il 19 NA e
il 19 NE, che sono il prodotto finale della degradazione
della sostanza nell'organismo. E' ancora controverso
dal punto di vista scientifico se l'uomo possa produrre
in via endogena il Nandrolone. Una minima quantità di
questa sostanza è stata rilevata nelle urine delle donne
incinte.
Ma si tratta di entità minime: da 1 a 2 nanogrammi
(un nanogramma = un miliardesimo di grammo).
recentemente il dottor Louis Dehennin, , ha
constatato che tracce di Nandrolone potrebbero
trovarsi anche nell'uomo. Per questo, anche se al
momento i regolamenti del CIO non prevedono un
"barrage", cioè che la positività venga legata al
superamento di una certa quantità nelle urine, i
laboratori internazionali di antidoping hanno
trovato una sorta di "gentleman agreement", per
cui si considera "positivo" l'atleta nelle cui urine la
concentrazione dei metaboliti del Nandrolone
superi i 2 nanogrammi. Negli ambienti sportivi c'è
l'opinione che questa sostanza non sia
particolarmente dannosa per il fisico umano. Ma è
un'impressione sbagliata: il Nandrolone rischia di
provocare oppure di accentuare (se ereditaria) la
tendenza al diabete; provoca, inoltre problemi al
sistema cardiovascolare, delle disfunzioni al
pancreas oltre che a "mascolinizzare"
marcatamente l'aspetto delle donne.
E gli ultimi sono…
Narcotici;
Diuretici;
Ormoni.
Beta-2-antagonisti (lA)
I beta-2-antagonisti sono classificati tra le sostanze
stimolanti. Alcuni di questi agenti possiedono inoltre
proprietà anabolizzanti, assunti per via orale o per
iniezione.
Appartengono a questa categoria le sostanze riportate
nella tabella qui sotto:
I BETA-2-ANTAGONISTI
Bambuterolo Reproterolo Clenbuterolo Salbutamolo
Fenoterolo Terbutalina FormoterolO e Sostanze affini.
Negli atleti la scelta di farmaci per il trattamento
dell’asma e delle altre affezioni respiratorie è un grosso
problema perché la maggior parte delle sostanze
utilizzate ha anche potere stimolante.
Gli effetti anabolici sono utilizzati nella
prevenzione dell’atrofia muscolare, per
l’aumento della massa magra del corpo e per la
diminuzione dei grassi.
Possono essere determinati nelle urine livelli di
0.5 ng/ml dopo 2 – 4 giorni dalla
somministrazione. La Commissione Medica del
CIO ha proibito l’uso dei beta-2-antagonisti sia
per le loro caratteristiche stimolanti che
anabolizzanti qualora assunti per via orale od
intramuscolare. I farmaci riportati in tabella
possono essere assunti soltanto per via
inalatoria dandone immediata comunicazione
scritta agli organi competenti.
Agenti anabolizzanti (1C)
Appartengono a questa categoria le sostanze
riportate qui sotto:












Androstenedione
Metenolone
Boldenone
Metandrostenolone
Clenbuterolo (beta -2- antagonista)
Metiltestosterone
Nandrolone
Noretandrolone
Deidroclorometil Testosterone
Diidrotestosterone
Testosterone
Zeranol
Gli steroidi anabolizzanti androgenici sono dei derivati
dell'ormone maschile testosterone. Questi androgeni
sono farmaci legittimamente prescritti per usi
terapeutici. si usano per bambini o adolescenti per
trattare una pubertà ritardata,aplasia,anemia ed
ipogonadismo. Negli adulti sono utilizzati per particolari
tipi di anemie, nell'angioedema ereditario,in alcune
condizioni morbose ginecologiche,per l'anabolismo
proteico, e nell'ipogonadismo maschile. In ultimo;
possono giuocare un ruolo importante nel trattamento
dell' osteoporosi.
L'uso degli steroidi anabolizzanti per scopi non terapeutici
non è un fenomeno nuovo.Il primo rapporto sull'uso di
queste sostanze risale all' anno 1954 e dieci anni più
tardi il loro utilizzo era già largamente diffuso.
Malgrado l'uso degli steroidi anabolizzanti da parte degli
atleti esista da circa 40anni,soltanto da pochi anni sono
stati introdotti dei test per la rilevazione di queste
sostanze. Gli steroidi anabolizzanti espletano la loro
azione aumentando la sintesi proteica,incrementando la
massa corporea e il bilancio di azoto attraverso
parecchi meccanismi.
Stimolanti del Sistema nervoso
Centrale
Questa classe di sostanze, conosciute anche
come "risveglianti" – "convulsivanti,
comprende Amifenazolo, Bemegride,
Doxapram, Etamivan, Fluorotile,
Niketamide, Pentilentetrazolo, Picrotossina
e Stricnina.
Alcune di queste sostanze stimolano il
sistema nervoso ad un certo livello
piuttosto che ad un altro. Alcuni stimolano
il tronco cerebrale, in particolar modo il
respiratorio depresso agendo da
convulsivanti ad azione fugace e
producendo attacchi cronici.
La stricnina è classificata come stimolante
del midollo spinale e, come gli stimolanti
midollari, è un convulsivante; determina
inoltre eccitazione in tutte le parti del
sistema nervoso centrale riducendo
l’inibizione della via nervosa spinale.
Beta-2-antagonisti (lA)
I beta-2-antagonisti sono classificati tra le
sostanze stimolanti. Alcuni di questi
agenti possiedono inoltre proprietà
anabolizzanti, assunti per via orale o per
iniezione.
le sostanze riportate nella tabella
Appartengono a questa categoria di
BETA-2-ANTAGONISTI
Bambuterolo
Reproterolo
Salbutamolo
Clenbuterolo
Formoterolo
Fenoterolo
Terbutalina
e sostanze
affini
Negli atleti la scelta di farmaci per il trattamento
dell’asma e delle altre affezioni respiratorie è
un grosso problema perché la maggior parte
delle sostanze utilizzate ha anche potere
stimolante.
Gli effetti anabolici sono utilizzati nella
prevenzione dell’atrofia muscolare, per
l’aumento della massa magra del corpo e per la
diminuzione dei grassi.
Possono essere determinati nelle urine livelli di
0.5 ng/ml dopo 2 – 4 giorni dalla
somministrazione. La Commissione Medica del
CIO ha proibito l’uso dei beta-2-antagonisti sia
per le loro caratteristiche stimolanti che
anabolizzanti qualora assunti per via orale od
intramuscolare. I farmaci riportati in tabella
possono essere assunti soltanto per via
inalatoria dandone immediata comunicazione
scritta agli organi competenti.
NARCOTICI
Questo gruppo di farmaci viene su riportato solo per
completezza di informazione. Trattandosi di prodotti in
gran parte compresi nella categoria degli stupefacenti
non esistono motivazioni per un loro uso occasionale e
legale che possano interessare l’atleta.
Sostanze con effetti sedativi di minore entità quali la
codeina o il destrometorfano vengono talora impiegati
per la preparazione di sciroppi antitosse. Queste
sostanze non fanno parte della lista di sostanze proibite
dal CIO e quindi il loro uso è consentito.
Occorre invece ricordare che molti preparati utilizzati per
iniezione intramuscolare, dagli antibiotici agli
antinfiammatori, spesso contengono piccole dosi di
anestetici locali, ad esempio la lidocaina. E’ bene che
l’impiego di questi prodotti, a causa di malattie
accuratamente diagnosticate dal medico curante, venga
sempre dichiarato dall’atleta in vista di un controllo
antidoping.
Alcuni tipi di NARCOTICI
Morfina
Metadone
Buprenorfina
DIURETICI
I diuretici vengono ampiamente utilizzati in
medicina per malattie che colpiscono il rene,
oppure per malattie cardiache, circolatorie o in
caso di soggetti ipertesi. In generale, l’abuso di
questi farmaci, o il loro uso in soggetti in
normale equilibrio idro-salino, può determinare
gravi effetti dovuti alla perdita di liquidi e
conseguente disidratazione. Alcuni sali (ad
esempio il sodio, o il potassio o il magnesio)
possono accumularsi in eccesso o, al contrario,
essere persi in eccesso, Questi effetti si
complicano quando il soggetto è sottoposto ad
uno sforzo fisico che determina sudorazione ed
altera ulteriormente l’equilibrio idro-salino.
Alcuni tipi di DIURETICI
Eritropoietina
Gonadrotropina
Tretacosactide
Somatotropina
In questo gruppo sono comprese sostanze molto
diverse tra loro e che sono entrate nella storia
del Doping in anni più recenti rispetto a quelle
che abbiamo in precedenza analizzato.
Tutte hanno in comune alcune caratteristiche:
sono prodotte con tecnologie molto particolari
(biotecnologie) per cui hanno un costo molto
elevato;
tutti i Governi ne limitano l’impiego alle malattie
per le quali si sono dimostrate attive e ne
controllano l’impiego;
queste sostanze sfuggono ai controlli antidoping
perché non è possibile scoprirne l’assunzione
da parte dell’atleta attraverso normali controlli
sulle urine o sul sangue.
L’Eritropoietina
E’ presente in tre diversi prodotti medicinali che vengono
forniti dietro presentazione di una ricetta di uno
specialista delle malattie del sangue o malattie del
rene. Questa sostanza, infatti, è già prodotta dal
nostro organismo livello renale e fa aumentare il
numero dei globuli rossi. Alcuni "medici" amici del
Doping hanno pensato perciò di utilizzarla per
migliorare l’ossigenazione delle masse muscolari, allo
stesso modo con cui, in anni recenti, è stata
adoperata la trasfusione o l’autoemotrasfusione.
Questa pratica è molto pericolosa. Infatti, un aumento dei
globuli rossi, al di sopra dei limiti normali, determina
un ispessimento del sangue e questo, oltre ad altri
effetti dannosi per l’organismo, può determinare la
formazione di infarti, trombosi, ecc.
L’Ormone della Crescita o
Somatotropina
Regola la crescita umana per cui una sua mancanza
provoca nanismo o bassa statura. Alcuni atleti vengono
sottoposti a trattamento con ormone della crescita o
somatostatina, allo scopo di aumentare la massa
muscolare attraverso un migliore utilizzo delle sostanze
proteiche (aminoacidi). Spesso, infatti, l’abuso di
integratori a base appunto di aminoacidi, non è isolato,
ma si accompagna all’uso della somatotropina.
Questa pratica in passato avveniva utilizzando estratti del
cervello di cadaveri umani e ha determinato in alcuni
casi una gravissima malattia, la sindrome di CreutzfelsKakob. Ciò dimostra che, pur di ottenere risultati
straordinari, il mondo dello sport, all’interno del quale
queste pratiche si sono sviluppate, non ah alcun
rispetto della persona dell’atleta esponendolo talora
anche al rischio di morte.
Qualche accenno
storico…
L'origine del Doping, termine della lingua inglese,
si riferisce all'assunzione di sostanze non
consentite, in quantità anomala, per
incrementare le prestazioni dell'organismo, va
ricercata nell'usanza di popolazioni dell'Africa
come i Cafri, i quali definivano "Dop" un
estratto eccitante che veniva bevuto durante le
cerimonie religiose.
La storia del doping, inizia quando non esisteva la
chimica e venivano impiegate sostanze di
origine naturale per migliorare la propria
condizione fisica. Notizie sul doping ci sono fin
dalle prime edizioni delle olimpiadi, allorquando
gli atleti ingerivano sostanze stimolanti
mescolate agli alimenti carnei e alle bevande.
D'altra parte l'assunzione di sostanze che aiutassero a
sopportare la fatica e gli sforzi era, ed in qualche caso
lo è ancora oggi, consuetudine presso le popolazioni
vichinghe, cinesi e andine.
Per lunghi secoli non si trova menzione della pratica del
doping, anche in relazione al fatto che le competizioni
olimpiche, vennero interrotte, dopo la caduta
dell'Impero Romano, finché non vennero reintrodotte
nel 1896 dal barone De Coubertin.
In quegli stessi anni, giungevano dell'Est Europa, notizie
sull'impiego di sostanze che in poco tempo erano in
grado di aumentare a dismisura la resa muscolare: la
voce era alimentata anche dalla constatazione che nelle
competizioni più importanti, le Olimpiadi, gli atleti
dell'Est dominavano, portando nell'Atletica leggera, le
misure dei record mondiali a valori stupefacenti per
quei tempi.
Contemporaneamente alla ripresa delle competizioni, si
assistette alla ripresa della pratica del doping: gli atleti
assumevano sostanze come stricnina e nitroglicerina,
che sortivano effetti collaterali, se non addirittura
mortali.
Le statistiche mediche sportive non fecero tuttavia
registrare un utilizzo diffuso delle sostanze, dato che un
vero e proprio incremento significativo venne registrato
nel secondo dopoguerra, intorno al 1950, quando
l’assumere anfetamine si trasferì dai militari agli
sportivi. Ad onor del vero, l'auto-somministrazione era
un evento estemporaneo, accadendo soprattutto in
gare importanti ed impegnative, oppure era abitudine
di pochi atleti professionisti resi esausti da impegni
frequenti.
Fu proprio a partire dagli anni '50 che l'aneddotica si
arricchì di storie di ciclisti che non vedevano le curve o
che dopo alcune gare non dormivano. Tuttavia fu
solamente a seguito del decesso del ciclista Tommy
Simpson, che emerse alla ribalta delle cronache il
problema connesso con l'uso di sostanze
potenzialmente mortali da parte degli sportivi.
Il culmine della diffusione del doping, che la memoria
ricordi dal tempo delle Olimpiadi, lo si raggiunse alla
fine degli anni '70. Il fenomeno divenne eclatante e si
manifestò in molti sportivi, soprattutto nelle donne che
assumevano forti dosi di anabolizzanti e in seguito a ciò
si trasformavano ottenendo decisamente tratti somatici
mascolini.
Quando ci si accorse della ampia diffusione del doping tra
gli atleti, ci si rese conto anche di quanto diffuse
fossero in tutto il mondo, queste pratiche illecite:
ancora una volta iniziarono a circolare e a diffondersi
notizie di gravi patologie.
Con la caduta del muro di Berlino, l‘Occidente scoprì ciò
che realmente era accaduto per decenni agli atleti dei
paesi del blocco sovietico come la Germania Est e la
Russia: I governanti avevano sostanzialmente imposto,
per scopi di propaganda politica attraverso le vittorie
sportive, il doping di stato: giovani ragazzi e ragazze di
tutte le età dovevano assumere ormoni anabolizzanti,
farmaci e tutto ciò che potesse servire allo scopo di
vincere le competizioni internazionali.
Mentre gli anabolizzanti venivano utilizzati per aumentare
la massa muscolare, negli sport di resistenza ci si
rivolse a sostanze e a metodiche capaci di influenzare
la durata dello sforzo.
Accadde così tra gli sportivi si diffuse la pratica delle
autoemotrasfusioni con sacche di sangue di periodi di
riposo, le quali venivano tenute in frigorifero, e trasfuse
durante i periodi di attività agonistica: comparvero così
le centrifughe e altri macchinari per lavorare il sangue
e per controllare i valori dell'ematocrito.
Con la commercializzazione dell'ormone della crescita, il
GH, che venne considerato la panacea adatta ad ogni
bisogno, definendolo, tra l'altro, principio
"antinvecchiamento", lo sport fu travolto in una spirale
consumistica di doping, anche per le formidabili abilità
di convincimento degli "spacciatori" che spingevano al
consumo al motto "tanto non fa male".
Il fenomeno si spinse a livelli estremi, al
punto che moltissimi sportivi
improvvisati, facevano consumo regolare
di ormoni, finendo con l'essere trovati
positivi ai controlli a sorpresa.
Attualmente il mercato del doping è di tale
vastità che si può solo formulare una
stima approssimativa delle sue
dimensioni: pochi sono i nomi famosi
come quello di Pantani ma moltissimi,
sono gli sconosciuti che perdono la salute
per colpa di abusi che troppo spesso
vengono considerati privi di reale
pericolosità.
E ora alcune testimonianze…
A cura di FOSCARDI Simone che
ha intervistato atleti appartenenti
a F.I.G.C. e F.I.T..
(FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO; FEDERAZIONE
ITALIANA TENNIS)
“Le considerazioni fatte dalla moltitudine di atleti
intervistati, sono state tutte le medesime:
hanno seguito una linea retta tracciata dalla
morale che ha creato in noi Dio…
Lui ha innestato in ognuno di noi una qualità,
a chi la dote dell’agilità, a chi la fantasia, e a
chi quella della scaltrezza:
Sta solo a noi tirare fuori ciò che abbiamo
nascosto in fondo del cuore, come rinchiuso in
una campana di vetro, con le nostre sole forze,
senza imbrogli e mezzi illeciti!”
“La sensazione che gli atleti isolani mi
hanno trasmesso nel momento in cui mi
hanno dato la risposta, è un grido che si
aggiunge a tutti quelli degli sportivi è…”
NO AL DOPING!!!
E ANCORA
NO AL DOPING
CD REALIZZATO DAGLI ALUNNI
TUTTI DELLA II B GEOM.PROG.5
E DAGLI ALUNNI
FOSCARDI SIMONE
BARILE VALENTINO
DELLA CLASSE IVA GEOM.PROG.5
FINE…
AL PROSSIMO CD!!!
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Educazione alla legalità