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ENTI NON COMMERCIALI
REDDITO D’IMPRESA?
Profili tributari del reddito prodotto
dall’Ente non Commerciale
ENTI NON PROFIT
TERZO SETTORE
il riferimento è alla struttura sociale nella quale vengono individuati il
primo settore, quello pubblico, il secondo settore, privato,
commerciale e mercantile e il terzo settore , collocato in una
posizione intermedia: Il terzo settore è un insieme composito e
variegato di Enti ed Organismi che non hanno fine di lucro.
ENTI SENZA SCOPO DI LUCRO
il riferimento è alla finalità per la quale si agisce, finalità dalla quale
viene esclusa la produzione di utili da distribuire
ENTI MORALI
il riferimento è civilistico (c.c., Libro I): distingue le persone
giuridiche in pubbliche, private e società. Tra le persone giuridiche
private identifica le associazioni, le fondazioni e i comitati
ENTI NON COMMERCIALI
il riferimento è alle disposizioni fiscali
•3
•
IL TERZO SETTORE E LE SUE LEGGI
SPECIALI :
•
•
VOLONTARIATO, PROMOZIONE SOCIALE,
COOPERAZIONE
SOCIALE, ORGANIZZAZIONI NON
GOVERNATIVE, COMITATI E LE FONDAZIONI
Tali organismi al livello fiscale assumono la definizione
di ENTI NON COMMERCIALI ed in alcune ipotesi
possono acquisire la qualifica di ONLUS
• Organizzazioni di promozione sociale (Legge 383/2000). Svolgono
attività di utilità sociale a favore di associati o terzi.
• Organizzazioni di Volontariato (Legge n. 266/91). Svolgono,
attraverso l’opera dei volontari, attività con finalità di solidarietà.
• Organizzazioni Non Governative (Legge 49/97). Sono Enti di
cooperazione allo sviluppo e realizzano programmi nei Paesi in via di
sviluppo).
• O.N.L.U.S. (art. 10 D.Lgs. 460/97). Sono gli Enti associativi non
commerciali che in presenza di alcuni requisiti assumono sul piano fiscale
tale «classificazione». (Alcuni sono di diritto, altri solo con requisiti ed altre
mai). Alcuni con attività (assistenza sanitaria, istruzione, formazione e sport)
esclusivamente svolte a favore di soggetti svantaggiati (disabili,
tossicodipendenti, alcolisti, indigenti, anziani non autosufficienti, minori
abbandonati, orfani, o in situazioni di devianza), profughi, immigrati non
abbienti) altri come la Ricerca scientifica , cultura ed arte, tutela del
patrimonio artistico ed ambiente può essere rivolta a Tutti.). Vi sono
numerose agevolazioni fiscali.
• COOPERATIVE SOCIALI (Legge 381/91). Hanno lo scopo di perseguire
l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale
attraverso a) la gestione dei servizi socio sanitari ed educativi e b) lo svolgimento di attività
ASSOCIAZIONI
L’associazione è una organizzazione stabile che persegue uno scopo non
economico di comune interesse. Perseguono scopi ideali.
IL CODICE CIVILE OPERA UNA DISTINZIONE FRA LE ASSOCIAZIONI:
DISCIPLINANDO
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ASSOCIAZIONI
RICONOSCIUTE
Personalità
giuridica
Controlli costitutivi e
operativi pubblicisti
Responsabilità limitata
ASSOCIAZIONI
NON RICONOSCIUTE
Assenza di personalità giuridica
Responsabilità sussidiaria
rappresentanti
Assenza di controlli
amministrativi
•
•
PREMESSA GENERALE
L'ATTIVITA' DALL'ASSOCIAZIONE
di norma se svolta
a favore dei soci
Genera attività
istituzionale
Fiscalmente irrilevante
a favore di terzi
Genera attività
commerciale
Fiscalmente rilevante
Attività istituzionale e attività commerciali
a) un’attività
istituzionale:
attività
statutaria per il raggiungimento delle
finalità istituzionali
b) un’attività commerciale: strumentale,
rispetto alla prima, e necessaria, in
alcuni casi, per il reperimento dei mezzi
finanziari per l’esercizio dell’attività
statutaria
QUALIFICAZIONE FISCALE
DELLE ASSOCIAZIONI
Art. 73 TUIR - SOGGETTI PASSIVI
1. SONO SOGGETTI ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETA': A) ...''
OMISSIS ......
B ) ENTI PUBBLICI E PRIVATI DIVERSI DALLE SOCIETA', RESIDENTI, CHE HANNO
PER OGGETTO PRINCIPALE OD ESCLUSIVO LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA'
COMMERICALI
•Ente Commerciale
C) ENTI PUBBLICI E PRIVATI DIVERSI DALLE SOCIETA', RESIDENTI, CHE NON
HANNO PER OGGETTO PRINCIPALE OD ESCLUSIVO LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA'
COMMERICALI
•Ente NON Commerciale
QUALIFICAZIONE FISCALE
DELLE ASSOCIAZIONI
•Art. 73 TUIR - SOGGETTI PASSIVI
2. Tra gli Enti diversi dalle Società 7 di cui alle lettere b) e c) del comma 1 7 si
•comprendono oltre alle persone giuridiche 7 le associazioni non riconosciute .....
1. Omissis ....
L'oggetto esclusivo o principale dell'Ente residente è determinato in base alla
Legge, all'atto costitutivo o allo Statuto 7 se esistenti in forma di atto pubblico 7
di scrittura privata autenticato o registrata.
PERDITA DELLA QUALIFICA DI
ENTE NON COMMERCIALE
La qualifica di ente non commerciale,
risultante dall'atto costitutivo o dallo statuto, va
verificata sulla base dell'attività effettivamente
svolta ai sensi dell'art. 149, Tuir
•
•
Art. 149 TUIR
COMMA 1
Indipendentemente dalle previsioni
statutarie7 l'ente perde la qualifica di Ente non
Commerciale qualora eserciti effettivamente quale attività
principale un'attività commerciale per un intero periodo
d'imposta
parametri di commercialità:
COMMA 2
1.
Prevalenza delle immobilizzazioni relative all'attività
commerciale, al netto degli ammortamenti, rispetto alle
restanti attività;
1.
prevalenza
dei
ricavi
derivanti
da
attività
commerciali rispetto al valore normale delle cessioni o
prestazioni afferenti le attività istituzionali;
1.
prevalenza
dei
redditi
derivanti
da
attività
commerciali rispetto alle entrate istituzionali, intendendo
per queste ultime i contributi, le sovvenzioni, le liberalità e
le quote associative;
2.
prevalenza delle componenti negative inerenti
all'attività commerciale rispetto alle restanti spese
DETERMINAZIONE DEL REDDITO DELLE
ASSOCIAZIONI
L'ASSOCIAZIONE che si qualifica fiscalmente
Ente non Commerciale
Determina il reddito ai sensi del Titolo II - Capo III del TUIR
artt' da 143 a 150 del TUIR
L'ASSOCIAZIONE che si qualifica fiscalmente
Ente Commerciale
Determina il reddito ai sensi del Titolo II - Capo II del TUIR
artt. 81 e seguenti del TUIR (IRES)- Come le persone fisiche
REDDITI DIVERSI
Diversi dai precedenti e non maturati
nell'esercizio di impresa
Attività NON svolta abitualmente per cui
NON è obbligatorio dotarsi di P IVA
Se l'attività viene svolta
ABITUALMENTE
ci si deve dotare di P.IVA
IMPORTANTE
NON E' NECESSARIO IL POSSESSO DELLA
P.IVA PER ESSERE OBBLIGATI A PAGARE LE
IMPOSTE DIRETTE
INFATTI
LE IMPOSTE DIRETTE SONO REGOLATE DAL
TUIR (DPR 917/86)
L'IVA E' REGOLATA DAL DPR 633/72
NORME DIVERSE E NON SEMP RE
COORDIANATE TRA LORO
•
•
COSA NON CONCORRE MAI ALLA
FORMAZIONE DEL REDDITO
(3 comma art. 143 TUIR)
RACCOLTE PUBBLICHE DI FONDI (lettera a)
Per le associazioni senza scopo di lucro fiscalmente Enti Non Commerciali
Irrilevanza fiscale dei fondi pervenuti a seguito di raccolte pubbliche, anche
mediante offerte di beni di modico valore o servizi, in concomitanza di
celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione'
Adempimenti: entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio, redazione di
un apposito e separato rendiconto (per cassa) dal quale devono risultare,
anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente le
entrate e le spese di ciascuna raccolta'
Destinazione delle somme raccolta. Utilizzo per nuove iniziative e non a copertura
delle spese generali
•Irrilevanza ai fini IVA.
IL MODELLO EAS
D.L. 185/2008 conv. con mod. L. 2/2009
•Art. 30 Controlli sui circoli privati
•1- I corrispettivi, le quote e i contributi di cui all'articolo 148 del testo unico
delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 22 dicembre 1986, n' 917, e all'articolo 4 del decreto del
Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n' 633 non sono imponibili a
condizione che gli enti associativi siano in possesso dei requisiti qualificanti
previsti dalla normativa tributaria e che trasmettano per via telematica
all'Agenzia delle entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali mediante
un apposito modello da approvare entro il 31 gennaio 2009 con
provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate.
• Il termine originario è poi stato prorogato al 31 dicembre 2009 e
successivamente i termini sono stati riaperti al 31 marzo 2011
Le Associazioni che si costituiscono debbono presentare il Modello EAS
entro 60 giorni dalla data di costituzione
IL MODELLO EAS
SANATORIA
•L ' a r t . 2 d e l D . L . 1 6 / 2 0 1 2 h a p r e v i s t o l a
possibilità di sanare il mancato invio del
modello EAS pagando l'importo di € 258
contestualmente all'invio della Comunicazione
•IL MODELLO EAS
Gli obblighi inerenti il modello EAS non si
esauriscono, però, con l'avere ottemperato al
primo invio di comunicazione, poiché sorge
l'obbligo di una nuova presentazione in caso
di variazione dei dati precedentemente
c o m u n i c a t i , e n t r o i l 3 1 m a r z o d e l l ' a nno
successivo a quello in cui si sono verificate
le variazioni.
ATTIVITA ISTITUZIONALI
(attività svolta a favore dei Soci)
 Q UO TE E CO NTRIB UTI ASSO CIATIVI
 CO RRISP ETTIVI SP ECIF ICI DA SO CI
- CORRISPETTIVI SPECIFICI DA ALTRE ASSOCIAZIONI
CHE SVOLGONO LA MEDESIMA ATTIVITA'

CORRISPETTIVI SPECIFICI DAI SOCI DELLE ALTRE
ASSOCIAZIONI
CHE
SVOLGONO
LA
MEDESIMA
ATTIVITA'
 EROGAZIONI DA CHIUNQUE A TITOLO DI
Liberalità
 CESSIONI A TERZI DI PUBBLICAZIONI CEDUTE
•PREVALENTEMENTE AI SOCI
 SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE
 ORGANIZZAZIONE DI VIAGGI E SOGGIORNI
ATTIVITÀ COMMERCIALI
(attività svolta a favore di NON SOCI)
•art' 4, comma 5, DPR 633/72
•art' 148, comma 4, DPR 917/86
 CESSIONE DI BENI NUOVI PER LA VENDITA
(deroga per raccolte pubbliche di fondi)
 PRESTAZIONI PUBBLICITARIE

SOMMINISTRAZIONE DI PASTI E SPACCIO
 ORGANIZZAZIONE DI VIAGGI E SOGGIORNI
TURISTICI
• Obblighi contabili degli enti non profit
1) Sotto il profilo civilistico: non vengono dettati obblighi
contabili per gli enti non lucrativi di cui al Libro Primo del
Codice Civile.
a) Gli obblighi contabili sono previsti solo per le imprese (art.
2214 C.C.);
b) L’art. 20 del C.C. prevede per le associazioni riconosciute
l’obbligo di approvazione del bilancio, ma non della tenuta
della contabilità.
2)Sotto il profilo fiscale: le scritture contabili degli enti non
commerciali (art. 20 del DPR 600/73) devono essere
obbligatoriamente tenute relativamente alle attività
commerciali esercitate abitualmente.
LA CONTABILITA’ SEPARATA
Il comma 2 dell’art. 144 del TUIR così recita:
“ Per l’attività commerciale esercitata gli enti non
commerciali hanno l’obbligo di tenere la contabilità
separata”.
Ne consegue:
a) Non è più possibile dal 1 gennaio 1998 tenere la contabilità unica,
cioè una contabilità generale dell’ente, in cui fare confluire tutte le
rilevazioni relative all’attività esercitata (istituzionale e commerciale);
b) Nella contabilità separata occorre rilevare distintamente i fatti
amministrativi relativi all’attività istituzionale rispetto a quelli relativi
all’attività commerciale
REGIMI FISCALI
(attività commerciale )
 ORDINARIO
•-
•determinazione analitica
•(proventi - costi)
 FORFETARIO (art.145
TUIR)
 Legge 398/91
REGIME ORDINARIO – Riflessi fiscali - reddito d’impresa
Premessa:
• Ai fini della determinazione del reddito di impresa degli ENC rileva
l’attività commerciale esercitata
• Il reddito imponibile è determinato in base al principio di competenza
• Dagli schemi di bilancio di esercizio previsti dalle Linee guida non è
chiara la distinzione tra attività istituzionale e attività commerciale
•REGIME FORFETARIO (Art. 145 TUIR)
Prestazione di servizi 15% fino a € 15'493
•25% oltre € 15'493 fino a € 309'874
DETERMINAZIONE
DEL REDDITO
•(coefficiente di redditività)
Altre attività 10% fino a € 25'822
•15% oltre € 25'822 fino a € 516'456
DETERMINAZIONE
DELL'IVA
Criteri ordinari
( IVA dovuta- IVA assolta)
REGIME FISCALE L. 398/1991
 ACCESSO MEDIANTE OPZIONE, volume proventi di carattere commerciale
non superiore ad Euro 250'000=
 ESONERO DALLA TENUTA DELLA CONTABILITA, con obbligo di
registrazione dei corrispettivi in apposito registro ed obbligo di
conservazione e numerazione delle fatture ricevute e di quelle
eventualmente emesse
 ESONERO dalla certificazione di taluni
corrispettivi in caso attività commerciale
 IRES, reddito commerciale = 3% dei proventi commerciali
 IVA, detrazione forfetaria del 50% con deroghe
 ESONERO COMUNICA ZIONE ANNUALE DATI IVA
• E DICHIARAZIONE ANNUALE IVA
 IRAP, reddito forfetario + retribuzioni, compensi
e interessi passivi
•
•
REGIME FISCALE L. 398/1991
Riepilogo
 Adozione Registro cartaceo di cui al DPR
544/1999 su cui effettuare le annotazioni inerenti
i proventi commerciali per cassa
 Emissione delle fatture per prestazioni di
pubblicità, sponsorizzazione, cessione di diritti
radio-televisivi, ovvero quando il cliente la
richiede
 Versamento Iva trimestrale: 16'05 1^ trimestre
(codice 6031) 16'08 2^ trimestre (6032) 16'11 3^
trimestre (6033) 16'02 4^ trimestre (6034)
 IRES,
pagamento
dichiarazione
annuale,
presentazione
 IRAP, pagamento annuale, presentazione
dichiarazione
•
•
Esempio di applicazione del
regime forfetario L. 398/1991
Volume proventi di carattere commerciale Euro
50'000
Iva su volume proventi al 22%, Euro 11‘000,
versamento Iva con F24 telematico, Euro 5‘500
IRES, reddito forfetario = 3% di Euro 50'000
pari ad Euro 1'500, aliquota Ires 27,5%, imposta
Ires Euro 412,50
IRAP (in assenza di compensi e retribuzioni),
aliquota al 3,9% su Euro 1'500, Imposta Irap
Euro 58,50
•
LE DICHIARAZIONI FISCALI
•MODELLO UNICO
DICHIARAZIONE IRAP
MODELLO 770
Modello 770
Dichiarazione dei Sostituti d'imposta
Col Modello 770 si da
comunicazione:
Delle ritenute operate;
Dei dati Contributivi;
Dei dati Assicurativi'
•DOVRA' CONTENERE I DATI
•INERENTI
 certificazione rilasciate ai
•soggetti per:
 redditi di lavoro dipendente e
assimilati
 redditi di lavoro autonomo
 provvigioni e redditi diversi
Si presenta SOLO in via
Telematica Direttamente o a
mezzo Intermediario Abilitato
•
•
Modello UNICO ENC
•Dichiarazione degli Enti non Commerciali soggetti all' IRES
Il Modello UNICO è un modello unificato delle
dichiarazioni tramite il quale è possibile presentare
più dichiarazioni fiscali e, in particolare, la
dichiarazione dei redditi e dell'IVA
Si presenta SOLO in
via Telematica
Direttamente o a
mezzo Intermediario
Abilitato
Entro l'ultimo giorno
del 90mese
successivo alla
chiusura del periodo
d'imposta
N'B' I soggetti in regime di cui alla L'398/91
sono esonerati dall'obbligo della presentazione
della Dichiatazione IVA
•
•
VERSAMENTI A SALDO
(aliquota Ires 2775%)
•Entro il giorno 16 del 6^ mese
successivo a quello di chiusura del
periodo di imposta
•entro il 30 giorno successivo al
termine di cui sopra con la
maggiorazione dello 0,40
•mediante modello F24
•cartaceo se in possesso del solo con CF
Telematico titolari di PI
•
•
VERSAMENTI ACCONTI
(aliquota Ires 2775%)
100% dell'imposta dovuta per l'anno di competenza della
dichiarazione
• il 40% (primo
acconto) si versa
in sede di saldo
•il 60% (secondo acconto) si versa entro
l'ultimo giorno dell'undicesimo mese
successivo a quello di chiusura del
periodo di imposta
mediante modello F24 cartaceo se in possesso del solo
codice CF Telematico titolari di PI
•
•
VALORE DELLA PRODUZIONE
NETTA
(aliquota di imposta 3790%)
Sommatoria del valore della produzione di ciascuna
Sezione (ad
esempio SEZ I e SEZ III)
MENO
deduzione base imponibile
(sino ad euro 180.759,91 la deduzione è di euro 7.350)
UGUALE
Valore della produzione netta cui applicare l'aliquota di
imposta
•
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•MODELLO IRAP ENC
Dichiarazione dell'Imposta Regionale sulle Attività
Produttive degli Enti non Commerciali
PRESENTAZIONE DICHIARAZIONE PAGAMENTI
SALDO E ACCONTI
SONO I MEDESIMI DELLA DICHIARAZIONE
MODELLO UNICO ENC
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