Dipartimento di Informatica e Sistemistica Procedure di Progettazione e di Documentazione per il Controllo di Sistemi Complessi Dott. Ing. VINCENZO SURACI ANNO ACCADEMICO 2012-2013 Corso di AUTOMAZIONE 1 (Lezione del Prof. ALESSANDRO DE CARLI) PROLOGO STRUTTURA DEL NUCLEO TEMATICO: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. STRUTTURA DI UN SISTEMA CONTROLLATO GESTIONE DI UN PROGETTO INDUSTRIALE GESTIONE DI UN PROGETTO SOFTWARE PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO REQUISITI DI UN SISTEMA COMPLESSO MODELLO E SIMULAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO DOCUMENTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO ESEMPIO DI PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE CON UML 2 PROLOGO STRUTTURA DI UN SISTEMA CONTROLLATO 3 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO STRUTTURA DI UN SISTEMA CONTROLLATO SISTEMA DA CONTROLLARE STRUMENTAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO STRUTTURA DI UN SISTEMA CONTROLLATO 4 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO STRUTTURA DI UN SISTEMA CONTROLLATO SISTEMA DA CONTROLLARE SISTEMA DINAMICO COMPLESSO A PIÙ VARIABILI DI INGRESSO E PIÙ VARIABILI DI USCITA MODALITÀ DI CONTROLLO STRUMENTAZIONE • • • • ATTUATORI DISPOSITIVI DI MISURA RETE DI COMUNICAZIONE DISPOSITIVI DI ELABORAZIONE • HARDWARE (CPU, SCHEDE I/O, etc.) • SISTEMA OPERATIVO REAL TIME ALGORITMO DI CONTROLLO STRUTTURA DI UN SISTEMA CONTROLLATO 5 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO GRADI DI LIBERTÀ NELLA PROGETTAZIONE SISTEMA DA CONTROLLARE STRUMENTAZIONE ASSEGNATO SCELTA MODALITÀ DI CONTROLLO SCELTA GRADI DI LIBERTÀ NELLA PROGETTAZIONE 6 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO DOCUMENTAZIONE DELLA PROGETTAZIONE SISTEMA DA CONTROLLARE STRUMENTAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO DOCUMENTAZIONE 7 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO VERIFICA DI VALIDITÀ DEL PROGETTO SISTEMA DA CONTROLLARE STRUMENTAZIONE MODALITÀ DI CONTROLLO VERIFICA DI VALIDITÀ 8 PROLOGO GESTIONE DI UN PROGETTO INDUSTRIALE 9 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO PROJECT MANAGER • È LA PERSONA CHE GESTISCE IL PROGETTO PER PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI, TRAMITE LA CONOSCENZA E L’APPLICAZIONE DI TECNICHE DI PROJECT MANAGEMENT, DURANTE LE VARIE FASI DI VITA DEL PROGETTO • UNA GESTIONE EFFICACE DI UN PROGETTO PREVEDE LA VALIDAZIONE DI COSA VIENE PRODOTTO TRAMITE OPPORTUNE E MIRATE VERIFICHE OBIETTIVI COSTI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. TEMPO 10. SCOPO DEL PROGETTO PROGETTAZIONE CONCETTUALE PREINGEGNERIA INGEGNERIA SCELTA DEGLI APPARATI INTEGRAZIONE DEGLI APPARATI COLLAUDO PRESSO I FORNITORI INSTALLAZIONE ADDESTRAMENTO CURVA DI APPRENDIMENTO RUOLO DEI REQUISITI DEL SISTEMA DA PROGETTARE 10 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 1 - SCOPO DEL PROGETTO INDIVIDUAZIONE DI: SPECIFICHE DEL PRODOTTO (STRUTTURA, PROPRIETÀ) DELL’IMPIEGO DEL PRODOTTO OBIETTIVI CAPACITÀ PRODUTTIVA INVESTIMENTI NECESSARI COSTI PREVISTI TEMPI DI REALIZZAZIONE (COMPRESO L’APPRENDIMENTO) PARAMETRI OPERATIVI EFFICIENZA DELLA PRODUZIONE SCARTI TEMPO MEDIO FRA I GUASTI TEMPO PER IL COMPLETAMENTO DELL’ORDINE TEMPO DI ATTESA PER L’ORDINAZIONE SCOPO DELEMERGENTI PROGETTO PROBLEMI 11 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 2 - PROGETTAZIONE CONCETTUALE PRIME IPOTESI DI REALIZZAZIONE MODELLO DEL PROCESSO DI PRODUZIONE MODELLO DEL PRODOTTO PROVE SULL’IMPIANTO PILOTA (REALTÀ VIRTUALE) – VERIFICA CARATTERISTICHE OPERATIVE DEL PROCESSO CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEL PRODOTTO PROBLEMI EMERGENTI PROGETTAZIONE CONCETTUALE 12 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 3 – PRE-INGEGNERIA PROGETTO DI MASSIMA DELLA STRUTTURA DEL SISTEMA DI PRODUZIONE (DAL MODELLO MATEMATICO AL MODELLO STRUTTURALE) INDIVIDUAZIONE DELLE AREE CRITICHE CON IL METODO FMEA (FAILURE MODE EFFECTS ANALISYS) - Elenco modi di guasto, e per ciascuno: - Possibili cause - Possibili effetti - Controlli (prevenzione, rilevamento) - Priorità di rischio (Probabilità guasto x Gravità effetto x Probabilità rilevamento) IDENTIFICAZIONE DEI PARAMETRI SENSIBILI NELLE VARIE AREE CRITICHE DELL’IMPIANTO E DEFINIZIONE ATTREZZATURE SU CUI EFFETTUARE PROVE UNITÀ PRODUTTIVA FUNZIONI SPECIFICHE CRITICITÀ PARAMETRI OPERATIVI SCAMBIATORE DI CALORE RISCALDAMENTO MISCELA TEMPERATURA MASSIMA PORTATA VAPORE PREINGEGNERIA NOTE PERICOLO DI CONDENSAZIONE 13 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 4 - INGEGNERIA SI EFFETTUANO PROVE INDUSTRIALI SU PRODOTTI OD ALTRO, UTILIZZANDO MACCHINE ESISTENTI MODIFICATE O PROTOTIPI, PER VERIFICARE LA FATTIBILITÀ INDUSTRIALE DEFINIZIONE SPECIFICHE COSTRUTTIVE DEGLI APPARATI RICHIESTA DI FORNITURA DEGLI APPARATI REVISIONE CONTINUA ED ITERATIVA DI CARATTERISTICHE OPERATIVE DEL PROCESSO CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEL PRODOTTO INGEGNERIA PROBLEMI EMERGENTI 14 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 5 - SCELTA DEGLI APPARATI ANALISI DELLE OFFERTE DEI FORNITORI E VERIFICA COSTI ORDINE DEGLI APPARATI E DELLE ATTREZZATURE PIANO DI GESTIONE GENERALE DI PROGETTO E TEMPISTICHE - PERT e GANTT PROGETTAZIONE DEGLI APPARATI PROBLEMI EMERGENTI 15 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 6 – INTEGRAZIONE DEGLI APPARATI DETTAGLIO DEI TEMPI DELLE FORNITURE VALUTATI CON LA TECNICA DELLA REVISIONE TEMPORALE DEI PROGETTI REALIZZAZIONE ED ASSEMBLAGGIO DEI SINGOLI APPARATI PROVE PRELIMINARI SULLE APPARECCHIATURE CRITICHE MODIFICHE E RIPROGETTAZIONE DI PARTICOLARI, MIGLIORABILI IN SEGUITO ALLE PROVE ESEGUITE REALIZZAZIONE DEGLI APPARATI PROBLEMI EMERGENTI 16 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 7 - COLLAUDO PRESSO I FORNITORI FASE 8 - INSTALLAZIONE PREPARAZIONE DELL’AREA ATTREZZATA (BASAMENTI,..) PREDISPOSIZIONE DEI SERVIZI (ENERGIA ELETTRICA, ACQUA, GAS, ARIA COMPRESSA, . . .) INSTALLAZIONE DELLE APPARECCHIATURE ALLACCIAMENTO DELLE APPARECCHIATURE AI SERVIZI PROVE DI FUNZIONAMENTO SINGOLE PUNTO PER PUNTO INSTALLAZIONE PROBLEMI EMERGENTI 17 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 9 - PROVE DI FUNZIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE ED ADDESTRAMENTO ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE OPERATIVO E DI MANUTENZIONE MESSA IN FUNZIONE DELLE APPARECCHIATURE VERIFICA PRESTAZIONI MECCANICHE A VUOTO PROVE DI PRODUZIONE CON PERSONALE IN LINEA PROVE DI PRODUZIONE A FUNZIONALITÀ RIDOTTA PROVE PROLUNGATE DI AFFIDABILITÀ DEGLI APPARATI PROVE DI FUNZIONAMENTO PROBLEMI EMERGENTI 18 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO FASE 10 – MESSA IN ESERCIZIO SEGUENDO LA CURVA DI APPRENDIMENTO INIZIO DELLA PRODUZIONE A POTENZIALITÀ RIDOTTA INCREMENTO DELLA PRODUZIONE FINO AL RAGGIUNGIENTO DELLA POTENZIALITÀ DI REGIME CLASSIFICAZIONE DEGLI EVENTUALI PROBLEMI RISCONTRATI E DELLE CONTROMISURE ADOTTATE MESSA IN ESERCIZIO PROBLEMI EMERGENTI 19 PROLOGO GESTIONE DI UN PROGETTO SOFTWARE 20 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO DEFINIZIONE FINALITÀ RICHIESTE DAL COMMITTENTE DEFINIZIONE DELLE PRESTAZIONI DESIDERATE PROGETTAZIONE DELLA ARCHITETTURA DI SISTEMA PROGETTAZIONE DELLE SINGOLE PARTI REALIZZAZIONE DELLE SINGOLE PARTI INTEGRAZIONE PROVE DI VALIDAZIONE MESSA IN ESERCIZIO MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE PIANIFICAZIONE DELLA GESTIONE DEL SOFTWARE 21 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO UNA DELLE PRINCIPALI CAUSE DI FALLIMENTO DI UN PROGETTO È LA SCARSA DEFINIZIONE E COMPRENSIONE DEGLI OBIETTIVI come lo spiega il committente come è documentato il progetto come lo interpreta il capo progetto come è realizzato dall’installatore come lo progetta l’analista come è stato fatturato al cliente come lo progetta l’informatico come è stata effettata la manutenzione CONSEGUENZE DI UNA SCARSA DOCUMENTAZIONE come lo progetta il fornitore ECCO COSA VOLEVA IL COMMITTENTE 22 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO DEFINIZIONE ESIGENZE UTENTE DEFINIZIONE ESIGENZE SOFTWARE VERIFICA E VALIDAZIONE PROVE PER L’ACCETTAZIONE VERIFICA E VALIDAZIONE PROGETTAZIONE DELLA ARCHITETTURA VERIFICA VALIDAZIONE PROGETTAZIONE DETTAGLIATA PROVE SUL SISTEMA COMPLETO PROVE SULLA INTEGRAZIONE DEI MODULI PROVE SU OGNI MODULO PRODUZIONE DEL CODICE PIANIFICAZIONE DELLA GESTIONE DEL SOFTWARE 23 PROLOGO PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO 24 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO Apri la mente a quel ch' io ti paleso e fermalvi entro; ché non fa scienza, sanza lo ritenere, avere inteso. Due cose si convengono a l' essenza di questo sacrificio: l' una è quella di che si fa; l' altr' è la convenenza. Paradiso, CANTO 5, 41-45 REMINISCENZE LETTERARIE 25 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO PROGETTAZIONE IMPEGNO TEMPORANEO INTRAPRESO ALLO SCOPO DI CREARE UN PRODOTTO, UN SERVIZIO O UN RISULTATO MISURABILE E VERIFICABILE «TEMPORANEO», SIGNIFICA CHE HA UN INIZIO E UNA FINE LA FINE SI RAGGIUNGE QUANDO: • VENGONO OTTENUTI GLI OBIETTIVI; • SI DIMOSTRA CHE È IMPOSSIBILE RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI; • IL PROGETTO NON È PIÙ NECESSARIO O VIENE CHIUSO. «TEMPORANEO» NON SIGNIFICA DI BREVE DURATA LA PROGETTAZIONE NON È UN’ATTIVITÀ RIPETITIVA O STANDARDIZZABILE. FORMAZIONE CULTURALE DELL’ESPERTO 26 COSTO DEL SISTEMA CONTROLLATO DURANTE IL CICLO DI VITA PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO RESA DEGLI INVESTIMENTI SPESE PROGETTAZIONE PROGETTAZIONE CONCETTUALE PER LA REALIZZAZIONE REALIZZAZIONE E MESSA IN ESERCIZIO PRODUZIONE MODIFICHE AGGIORNAMENTI CICLO DI VITA DI UN SISTEMA CONTROLLATO COSTI E BENEFICI DELLA PROGETTAZIONE 27 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO • ATTUALMENTE IN MOLTE APPLICAZIONI L’INGEGNERE È CHIAMATO A CONDIVIDERE CON SPECIALISTI DI ALTRI SETTORI I PROBLEMI DI: – CONNESSIONE DI SISTEMI REALIZZATI CON TECNOLOGIE ETEROGENEE PER PORTARE A COMPIMENTO L’OBIETTIVO PREFISSATO; – SCOSTAMENTO DEL COMPORTAMENTO PREVISTO E DESIDERATO DAL SISTEMA COMPLESSO ANCHE SE OGNI SINGOLO SOTTOSISTEMA È STATO REALIZZATO CORRETTAMENTE; – INCREMENTO DELLA QUANTITÀ E DELLA GRAVITÀ DEI PROBLEMI DI PROGETTAZIONE E DI REALIZZAZIONE ALL’AUMENTARE DELLA COMPLESSITÀ DEL SISTEMA. • NELLA MAGGIORANZA DEI CASI TALI PROBLEMI SONO AGGRAVATI DA: – DIFFICOLTÀ NEL DEFINIRE E DOCUMENTARE LE FINALITÀ, FUNZIONALITÀ, PRESTAZIONI E SPECIFICHE RICHIESTE; – TENDENZA AD AFFIDARSI A METODOLOGIE EMPIRICHE E CONSOLIDATE E A REGOLE NON SCRITTE; – PROGETTAZIONE DI INSIEME ORIENTATA A MITIGARE L’EFFETTO DI POTENZIALI PERICOLI DETERMINATI DA ERRORI CONCETTUALI E PROCEDURALI NELLA PROGETTAZIONE DEI SINGOLI COMPONENTI. PROBLEMI SALIENTI DELLA PROGETTAZIONE 28 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO APPROCCIO CONVENZIONALE ALLE NUOVE REALIZZAZIONI FINALITÀ E FUNZIONALITÀ COMMITTENTE PRESTAZIONI E SPECIFICHE PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE DEL PROGETTO MESSA IN ESERCIZIO VALIDAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ E DELLE PRESTAZIONI SOVRADIMENSIONAMENTO ABBATTIMENTO DELLE PRESTAZIONI COSTO ELEVATO FALLIMENTO APPROCCIO CONVENZIONALE MODIFICHE 29 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO ALTO LIVELLO ASTRAZIONE (SPECIFICA FUNZIONALE) BASSO LIVELLO ASTRAZIONE (SPECIFICA DI DETTAGLIO) RIUTILIZZO PIÙ EFFICACE DEI MODELLI RIDUZIONE DEI COSTI E DEL TEMPO DI SVILUPPO POCHISSIME DIFFERENZE MODELLO ASTRATTO ED IMPLEMENTAZIONE MINIME VARIAZIONI NELLE SPECIFICHE POSSONO PORTARE AD IMPLEMENTAZIONI MOLTO DIFFERENTI PUÒ ESSERE CONDIVISA SOLO UNA MINIMA PARTE DEL LAVORO NECESSARIO AD OTTENERE L’IMPLEMENTAZIONE FINALE L’OBIETTIVO FINALE PUÒ ESSERE QUELLO DI CREARE UNA LIBRERIA DI MODELLI ASTRATTI (OGNUNO ASSOCIATO ALLA PROPRIA IMPLEMENTAZIONE HARDWARE E SOFTWARE) CHE POSSA ESSERE UTILIZZATA PER TUTTI I NUOVI PROGETTI. ASTRAZIONE: PRO E CONTRO 30 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO APPROCCIO SISTEMATICO ALLA PROGETTAZIONE: • METODOLOGIA CHE FAVORISCA IL RIUTILIZZO DEL KNOWHOW (MODEL DRIVEN DESIGN) E L’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI ERRORI NELLE PRIME FASI DEL PROGETTO; • LE ATTIVITÀ DI PROGETTO DEVONO ESSERE DEFINITE RIGOROSAMENTE: – IDENTIFICAZIONE DI FASI; – VERIFICA AL PASSAGGIO AD UNA FASE SUCCESSIVA; – DOCUMENTAZIONE DEL LAVORO SVOLTO IN OGNI FASE. ATTUALE SCENARIO 31 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO APPROCCIO INNOVATIVO ALLE NUOVE REALIZZAZIONI COMMITTENTE PROGETTAZIONE FINALITÀ E FUNZIONALITÀ PRESTAZIONI E SPECIFICHE REALIZZAZIONE DEL PROGETTO IN REALTÀ VIRTUALE CORREZIONE DELLA MODALITÀ DI CONTROLLO VERIFICA DELLA FUNZIONALITÀ E DELLE PRESTAZIONI COSTO BASSO FAIL MODIFICHE ESSENZIALI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO MODIFICATO MESSA IN ESERCIZIO FAIL VALIDAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ E DELLE PRESTAZIONI APPROCCIO INNOVATIVO MODIFICHE MARGINALI COSTO LIMITATO CORREZIONE DEL MODELLO 32 PROLOGO REQUISITI DI UN SISTEMA COMPLESSO 33 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO UTENTE FINALE ESPERTI PROJECT MANAGER IDENTIFICAZIONE DEI REQUISITI FUNZIONALI SEGUIRE GLI STANDARD DOCUMENTAZIONE E VALIDAZIONE PROGETTAZIONE DELLE SPECIFICHE FUNZIONALI PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI PRODUZIONE 34 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO LA SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA È L’ULTIMA FASE DI UNA SERIE DI ATTIVITÀ OGNI ATTIVITÀ DEVE ESSERE DOCUMENTATA ATTIVITÀ STUDIO FATTIBILITÀ ANALISI REQUISITI SVILUPPO PROTOTIPO STUDIO PROGETTO SPECIFICA REQUISITI RESOCONTO FATTIBILITÀ REQUISITI UTENTE RESOCONTO VALUTAZIONE PROGETTO ARCHITETTURA REQUISITI SISTEMA DOCUMENTAZIONE DAI REQUISITI ALLE SPECIFICHE 35 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO REQUISITI (IEEE STANDARD GLOSSARY OF SOFTWARE ENGINEERING TEMINOLOGY) CONDIZIONI O CAPACITÀ: • DI CUI L’UTENTE HA BISOGNO PER RISOLVERE UN PROBLEMA O RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO; • DI CUI UN SISTEMA O UN SUO COMPONENTE PER SODDISFARE UN CONTRATTO, UNO STANDARD, UNA SPECIFICA O QUANTO PRESCRITTO DA OGNI ALTRO TIPO DI DOCUMENTO IMPOSTO FORMALMENTE. DOCUMENTAZIONE DI TALI CONDIZIONI O CAPACITÀ COSA SONO I REQUISITI 36 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO REQUISITI FUNZIONALI • • • • IDENTIFICAZIONE UNIVOCA DEL REQUISITO; DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ CHE IL SISTEMA DEVE SVOLGERE; DEFINIZIONE DELLE PRESTAZIONI RICHIESTE DALL’UTENTE FINALE; DEFINIZIONE DELLE RISORSE E DELLE DIPENDENZE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ; • ORGANIZZAZIONE DELLE PROVE E DELLE METRICHE DI VALUTAZIONE PER LA VERIFICA DEL SODDISFACIMENTO DEL REQUISITO FUNZIONALE; • DESCRIZIONE DEGLI ASPETTI SALIENTI DELLA FUNZIONALITÀ IN TERMINI NON STRETTAMENTE TECNICI IN MODO CHE POSSA ESSERE UTILIZZATO DALLE PERSONE COINVOLTE; • TRACCIABILITÀ E STORIA DEI CAMBIAMENTI; DOCUMENTAZIONE DEI REQUISITI 37 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO REQUISITI NON FUNZIONALI • AFFIDABILITÀ (RELIABILITY): CAPACITÀ DI UN’UNITÀ PRODUTTIVA DI COMPIERE LA FUNZIONE RICHIESTA, IN CONDIZIONI PRESTABILITE E PER UN DETERMINATO INTERVALLO DI TEMPO. • ROBUSTEZZA (ROBUSTNESS): CAPACITÀ DI UN’UNITÀ PRODUTTIVA A COMPIERE LA FUNZIONE RICHIESTA, IN CONDIZIONI CHE SI DISCOSTANO DA QUELLE PRESTABILITE PER UN DETERMINATO INTERVALLO DI TEMPO. • DISPONIBILITÀ (AVAILABILITY): CAPACITÀ DI UN’UNITÀ PRODUTTIVA DI ESSERE IN GRADO DI COMPIERE LA FUNZIONE RICHIESTA IN UN DETERMINATO ISTANTE OPPURE IN UN INTERVALLO DI TEMPO, SUPPONENDO CHE SIANO DISPONIBILI LE RISORSE NECESSARIE AL SUO CORRETTO FUNZIONAMENTO. • SICUREZZA (SAFETY & SECURITY): ASSENZA DI LIVELLI INTOLLERABILI DI RISCHIO E DI DANNO A PERSONE FISICHE O COSE. FATTORI NELLA STESURA DEI REQUISITI PROBLEMICONSIDERATI EMERGENTI 38 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO • GLOBALI - CONTEMPLANTI L’INTERO SISTEMA • CORRETTI - RISPONDENTI A NORME • COMPLETI - TERMINI DEFINITI E FRASI DI SENSO COMPIUTO • CHIARI - PRIVI DI AMBIGUITÀ • CONSISTENTI - NESSUN CONFLITTO FRA REQUISITI • MODIFICABILI - POSSIBILITÀ DI AGGIORNAMENTO • VERIFICABILI - CRITERI OGGETTIVI E METRICHE PRECISE • TRACCIABILI - IDENTIFICAZIONE UNIVOCA • FATTIBILI - LIMITI TEMPORALI E DI BUDGET • MINIMALI - NON RIDONDANZA E NECESSITÀ PROPRIETÀ DEI REQUISITI PROBLEMI EMERGENTI 39 PROLOGO MODELLO E SIMULAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO 40 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO UN MODELLO COSTITUISCE UNA RAPPRESENTAZIONE ASTRATTA DI UN SISTEMA (FISICO O CONCETTUALE) È UTILIZZATO DAL PROGETTISTA COME UNO STRUMENTO PER EFFETTUARE UN PRIMA VERIFICA DELLA VALIDITÀ DELLE PROPRIE ATTIVITÀ UN MODELLO PUÒ ESSERE DI TIPO - FUNZIONALE (PROGETTAZIONE INPUT/OUTPUT) - COMPORTAMENTALE (DINAMICO) - STRUTTURALE (REALIZZAZIONE STATICA) AFFINCHÈ UN MODELLO POSSA ESSERE VALIDO È OPPORTUNO CHE RISULTI: - COMPRENSIBILE - AFFIDABILE - ESEGUIBILE CON UN PROGRAMMA DI CALCOLO PROCEDURA DI MODELLAZIONE 41 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO MODELLO CONCETTUALE MODELLO FUNZIONALE DESCRIZIONE PUNTUALE DELLE COSA FA ATTIVITÀ E DELLE PRESTAZIONI IL SISTEMA IN ESAME MODELLO COMPORTAMENTALE DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO, COME DEL ESSERE CONTROLLO E DELLA PUÒ UTILIZZATO TEMPORIZZAZIONE MODELLO STRUTTURALE MODELLO FISICO DESCRIZIONE COME IN OGGETTI, MODULI È STATO REALIZZATO E LINEE DI COMUNICAZIONE MODELLO DI UN SISTEMA 42 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO • INNAMORARSI DEL MODELLO: DIMENTICARE CHE IL MODELLO NON APPARTIENE AL MONDO REALE • FORZARE LA REALTÀ AD AVERE LO STESSO COMPORTAMENTO DEL MODELLO • DIMENTICARE IL LIVELLO DI ACCURATEZZA DEL MODELLO: SEMPLIFICARE TROPPO LE PREMESSE PERICOLI DELLA SIMULAZIONE 43 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO • LA SIMULAZIONE È UN ESPERIMENTO OPERATO SU UN MODELLO • MOTIVAZIONI: – ESPERIMENTI SUL SISTEMA REALE COSTOSI O PERICOLOSI – SISTEMA REALE NON DISPONIBILE – GRANDEZZE FISICHE NON COMPATIBILI CON QUELLE DELLO SPERIMENTATORE (AD. ES. DURATA DELL’ESPERIMENTO) – VARIABILI INACCESSIBILI – FACILE MANIPOLAZIONE DEI MODELLI – SOPPRESSIONE DEI DISTURBI MOTIVAZIONI DELLA SIMULAZIONE 44 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO OLTRE A FORNIRE IL MODELLO DI ARCHITETTURA COMPLETA PER IL SISTEMA IN ESAME, LA METODOLOGIA RAPPRESENTA ANCHE UN IMPORTANTE PARADIGMA PROGETTUALE, CHE CONSENTE DI: • RIDURRE I COSTI DI PROGETTAZIONE, ATTRAVERSO MODELLI INDIPENDENTI DAL SISTEMA OPERATIVO E DALL’HARDWARE • RIDURRE I COSTI DELL’HARDWARE E DELLE TECNOLOGIE UTILIZZATI NEI SISTEMI DI CONTROLLO • OMOGENEIZZARE LE CONOSCENZE DEI VARI TECNICI COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE E RIDURRE I COSTI DI ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE • UNIFORMARE LE RAPPRESENTAZIONI DI TUTTI I COMPONENTI DEL SISTEMA DI CONTROLLO • DEFINIRE LE INTERFACCE STANDARD PER LA COMUNICAZIONE TRA I COMPONENTI DEL SISTEMA VANTAGGI DELLA SIMULAZIONE 45 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA COMPLESSO MODELLO DEL SISTEMA COMPLESSO MODELLO DELLA FUNZIONALITÀ DIAGRAMMA DEI CASI D’USO DIAGRAMMA DELLE COLLABORAZIONI DIAGRAMMA DELLE ATTIVITÀ MODELLO DEL COMPORTAMENTO DIAGRAMMA DEI COMPONENTI DIAGRAMMA DELLE CLASSI MODELLO DELLA STRUTTURA DIAGRAMMA DEGLI OGGETTI DIAGRAMMA DELLE DISTRIBUZIONI DIAGRAMMA DIAGRAMMA DELLE DEGLI STATI SEQUENZE DOCUMENTAZIONE ASSOCIATA AI MODELLI 46