Mortalità infantile I perché di uno studio Nei regimi demografici ad alta mortalità, i morti nel primo anno di vita costituiscono 1/4 - 1/3 dei decessi complessivi Tra il primo ed il secondo anno di vita c’è di norma un differenziale nel rischio di morte che non si riscontra in nessun altra fase della vita La mortalità infantile è strettamente connessa alle pratiche e alle tecniche associate al parto, all’allattamento e allo svezzamento Il livello della mortalità infantile costituisce uno degli elementi che maggiormente caratterizza il progresso tecnicoscientifico, sociale ed economico di una popolazione Principali cause della mortalità infantile 1. Fattori endogeni – malattie genetiche – traumi connessi al parto – malformazioni 2. Fattori esogeni – – – – – – epidemie o malattie in genere condizione e posizione socio-economica della famiglia livello culturale della famiglia fattori igienici ed ambientali fattori climatici guerre od altri eventi sociali e politici determinanti periodi di crisi Struttura della mortalità infantile Mortalità infantile Mortalità intrauterina Mortalità feto-infantile Mortalità post-neonatale Mortalità neonatale Mortalità perinatale Aborto spontaneo Concepimento Natimortalità 28° settimana di gestazione Mortalità neonatale precoce Nato vivo Mortalità neonatale tardiva 7° giorno 28° giorno 365° giorno Strumenti di misura Tasso di mortalità infantile t D m0t 365 0t 1000 N Tasso di mortalità neonatale t 0 29 m t 0 29 t D 1000 N Tasso di mortalità postneonatale t D t m30364 t 30365t 1000 N D029 Evoluzione della MI in Italia, 1863-2008 1863-70 1871-80 1881-90 1891-1900 1901-10 1911-20 1921-30 1931-40 1941-50 1951-60 1961-70 1971-80 1988 2001 2008 Mortalità infantile m0 Indici 225,2 214,2 195,0 175,0 158,2 144,6 122,7 103,9 92,4 52,7 35,6 21,3 9,1 4,0 3,3 100,0 95,1 86,6 77,7 70,2 64,2 54,5 46,1 41,0 23,4 15,8 9,5 4,0 1,8 1,5 (adattata da Livi Bacci, 1994) 250.0 200.0 Tasso di mortalità infantile Periodo 150.0 100.0 50.0 0.0 1863-70 1871-80 1881-90 1891-00 1901-10 1911-20 1921-30 1931-40 1941-50 1951-60 1961-70 1971-80 1988 2001 2008 Mortalità infantile nel mondo, 2010 Zona geografica 2010 Giappone 2.8 Francia 3.3 USA 6.1 Tunisia 25.9 India 47.6 Etiopia 77.1 Afghanistan 149.2 Angola 175.9 Mortalità infantile e temperatura Mese di nascita e mortalità infantile Relazione tra MI e svezzamento La transizione epidemiologica Cambiamento radicale della struttura delle cause della mortalità che ha accompagnato il miglioramento complessivo delle condizioni di vita e salute dalla fine del XIX alla prima parte del XX secolo. Segna il passaggio da un sistema ad alta pressione demografica caratterizzato da un quadro epidemiologico dominato dalle malattie infettive ad a bassa pressione nel quale prevalgono le malattie croniche e degenerative Alcune cause della transizione epidemiologica • Miglioramento delle condizioni nutrizionali • Incremento delle difese immunitarie specifiche (vaccinazione) • Miglioramento delle condizioni ambientali • Miglioramento delle condizioni di vita • Disponibilità di farmaci Transizione epidemiologica e guadagni in e0 Inghilterra (1871-1951) - Italia (1881-1951) Inghilterra Gruppi di cause di morte Italia guadagni e0 guadagni e0 guadagni e0 guadagni e0 (anni) (%) (anni) (%) Malattie infettive 11,8 42,9 12,7 40,1 Bronchite, polmonite, influenza 3,6 13,1 4,7 14,8 Malattie apparato circolatorio 0,6 2,2 0,8 2,5 Diarrea ed enterite 2,0 7,3 3,4 10,5 Malattie prima infanzia 1,8 6,5 2,3 7,3 Cause accidentali 0,7 2,5 0,5 1,6 - 0,8 - 2,9 - 0,4 - 1,3 7,8 28,4 7,7 24,3 27,5 100,0 31,7 100,0 Tumori Altre malattie Totale (Caselli, 1988) Speranza di vita alla nascita Inghilterra Italia 40,8 anni (1871) 33,8 anni (1881) 68,4 anni (1951) 65,5 anni (1951) Un difficile obiettivo: la classificazione dei decessi per causa di morte • Classificazione delle cause di morte – mutamento dei criteri di classificazione nel tempo – frequenza dell’indicazione della per causa di morte – qualità delle statistiche per causa di morte • Non indipendenza delle singole cause di morte Importanza di alcune singole cause di morte, Italia 1931-2008 Cause di morte nel mondo, 1996 Caratteristiche epidemiologiche differenziali delle patologie infettive e cronico-degenerative Caratteristiche Malattie infettive (acute) Malattie degenerative (croniche) Eziologia Unifattoriale Multifattoriale. Per lo piu’ aspecifici. Durata del periodo di latenza Per lo piu’ breve (giorni o settimane) Per lo piu’ lunga (anni o decenni) Decorso Acuto (giorni o settimane) Cronico (anni o decenni) Trattamento Eziologico Sintomatico Esito Guarigione Stabilizzazione o progressivo peggioramento. Effetto dei miglioramenti terapeutici Abbreviano il decorso. Allungano il decorso. Aumenta la Diminuisce la prevalenza prevalenza Epidemie, endemie e pandemie Epidemia Da un punto di vista epidemiologico si definisce epidemia l’improvvisa comparsa, in una determinata popolazione o area geografica, di una malattia con tendenza alla diffusione ad un numero di individui decisamente più elevato del normale. In genere, il termine si riferisce a malattie infettive, ma può essere anche utilizzato in senso figurato con riferimento a danni da altre cause. Endemia Malattia endemica è una forma morbosa che è costantemente presente in una determinata popolazione o area geografica il cui numero di casi che non sia soggetto a grosse variazioni annuali. Pandemia Malattia infettiva ad amplissima diffusione e che si propaga simultaneamente in molti paesi del mondo. Lo sviluppo di una epidemia secondo Malthus Un caso concreto: l’epidemia di tifo del 1817 • Instabilità politica e sociale: guerra, fine periodo napoleonico, inizio Restaurazione • Eruzione del vulcano Tambora: deciso abbassamento temperatura media estiva Raccolti disastrosi Aumento prezzi del grano Carestia Denutrizione INSORGENZA TIFO