…non sculture nei vasti paesaggi ma
contenitori spaziali complessi.
Complessità e
contraddizioni
nell’architettura
Robert Venturi
«Un’architettura basata sulla complessità e
sulla contraddizione richiede un impegno
speciale verso l’insieme: la sua reale validità
deve essere nella sua totalità, o nelle sue
implicazioni di totalità. Essa deve perseguire
la difficile unità dell’inclusione piuttosto che
la facile unità dell’esclusione…
…More is no less ».
Complessità e contraddizione contro semplificazione
e pittoresco
Una semplificazione esagerata conduce ad un’architettura timida.
La semplificazione è la sua forza e il suo limite
Mies Van Der Rohe, Padiglione
L’architettura moderna accoglie le novità, trascurando le
complicazioni che comportano.
« Mies costruisce splendidi edifici solo perché trascura molti degli
aspetti di un edificio, se affrontasse un maggior numero di
problemi le sue architetture non sarebbero così grandi».
Accogliere la complessità del programma (less is bore)
senza rinnegare il desiderio di semplicità
semplificazione come metodo e non come scopo.
Architettura complessa giustificata da un programma complesso
Alvar Aalto, Chiesa, Vuoksenniska
Semplicità apparente di un tempio dorico tramite complessità effettiva:
La contraddizione si manifesta:
a livello compositivo
a livello programmatico
Ambiguità –o?
Contraddizione e-e
Elemento a doppia funzione
Elemento convenzionale
Interno-esterno
contraddizione risolta
contraddizione evidenziata
Per tendere ad una visione generale e complessiva della realtà
Unità difficile
Tramite
Inflessione
Elementi connettivi
Ambiguità
Spinge alla ricerca di una struttura nuova che unifica le
apparenti conflittualità.
Sfruttando la decontestualizzazione e i paradossi percettivi è
possibile incrementare la ricchezza del significato a scapito della
chiarezza.
L’architettura è percepita come forma e sostanza, astratta e
concreta, il suo significato dipende dal contesto.
Un elemento architettonico è percepito come forma, struttura,
trama e materiale
queste relazioni complesse, oscillanti e contraddittorie
generano complessità e contraddizione
Caratteristiche del mezzo architettonico.
La struttura «…o…?» esprime bene questa tensione tra
più elementi.
Villa Savoye ha pianta quadrata o no?
La casa d’abitazione di Moretti è un edificio con spaccatura o due edifici
accostati?
I padiglioni anteriori rispetto ai posteriori sono lontani o vicini?
Piccoli o grandi?
Vanbrugh, Grimsthorpe, Lincolnshire
Contraddizione
Siamo abituati alla logica dell’ o-o e manchiamo della maturità che ci
consentirebbe di abbandonarci alle più fini distinzioni consentite dall’
e-e.
La contraddizione introduce più livelli di significato;
la contraddizione tende al grigio.
La congiunzione «…e…» descrive un’architettura basata
su contraddizioni a livelli diversi di programma.
Dualità in pianta e tuttavia ambiente unitario
Guarini, chiesa dell’Immacolata Concezione
Semplice all’esterno e tuttavia complessa all’interno
Casa Shodhan, chiusa e tuttavia aperta
Edifici finiti in cemento a vista e tuttavia levigatissimo granito
Kahn: « l’architettura deve avere spazi brutti come spazi belli»
Kahn, National Assembly, Dacca
La pianta ellittica manierista è centrale e tuttavia direzionata
Bernini, S. Andrea al Quirinale, Roma
Una via urbana ha la direzionalità di un percorso e la staticità di una
piazza
Elemento a doppia funzione
Mentre il fenomeno e-e è più pertinente alla relazione tra la parte
ed il tutto, il fenomeno a doppia funzione riguarda più la
particolarità d’uso e struttura.
L’ambiente polifunzionale permette il raggiungimento
dell’unitarietà nonostante il programma complesso.
Pontevecchio, Firenze
Howe e Lescaze, PSFS, Philadelphia
Seagram Building
Al contrario, l’architettura
moderna ha incentivato la
specializzazione a tutti i
livelli.
Mies settorializza e
nasconde la complessità:
La doppia funzione produce il fenomeno e-e.
Il pilastro può essere al tempo stesso struttura e ornamento,
può racchiudere e orientare
Ledoux rende l’arcata apertura e semicerchio al contempo
Progetto per portale, Bourneville
L’elemento convenzionale
convenzionali sono quegli elementi usuali nella loro manifattura, forma e
uso
massa di prodotti standard disegnati anonimamente connessi
all’architettura e alle costruzioni.
L’architetto dovrebbe sfruttare il convenzionale
vivificandolo.
Attraverso un’organizzazione non convenzionale delle
parti si possono introdurre nuovi significati nell’insieme.
Operazione analoga nella pop art
Le parti strutturali di Mies provengono da cataloghi
industriali…usati come struttura a vista sono ornamenti.
Interno-esterno
Scopo di un edificio è racchiudere più che orientare,
separare il dentro dal fuori.
Senza continuità interno-esterno, l’esterno è espressivamente diverso
dall’interno.
Villa Savoy contrappone un esterno severo ad un interno complesso,
articolato.
Oltre a racchiudere l’interno con mura, Wright ne differenzia la
luce
Wright, Johnson Wax Building
Altro modo per differenziare l’interno dall’esterno è l’organizzazione di
spazi nello spazio.
Bernini, baldacchino di S. Pietro, Roma
Città cinta da mura, Pisa
Lo spazio può anche essere percepito come articolazioni interne in un
contenimento rigido, cioè come compressione di più parti.
Tale rapporto può dare origine ad un sistema stratificato e con molteplicità di
involucri:
Wren, St Stephen Walbruck
Alvar Aalto, chiesa vicino Imatra
Johnson, Sinagoga Kneses Tifereth Israel
È possibile leggere una contraddizione non solo nel mezzo
architettonico ma anche a partire dal programma.
Contraddizione risolta
Costruzione di un ordine, come insieme impuro destinato ad
essere demolito; in tal modo è riconoscibile il molteplice alla
base di tutti gli ordini costituiti.
L’adattamento a fattori di circostanza costituisce una demolizione
dell’ordine ma ne evidenzia anche la regolarità.
Nelle case a torre di Aalto
l’ortogonalità è distorta per
seguire l’orientamento della
luce.
Aalto, casa a torre, Bremen
Nella Villa Savoye, un pilastro rompe la regolarità per adattarsi alle
dimensioni di un veicolo.
Contraddizione evidenziata
Insieme non risolto;
Sovrapposizione di elementi eterogenei.
Una grande pressione di forme contraddicono le severe limitazioni associate
all’idea di facciata, come allineamento stradale di edifici contigui.
Furness, casa Clearing
L’accostamento della griglia e della sala non è risolto, il volume plastico
appare conficcato violentemente nella griglia.
Le Corbousier, Assembly Building, Chandigarth
Un architettura complessa e piena di compromessi deve
comunque tendere all’unità, ma questa non è l’unita
facile dell’esclusione, bensì l’unità difficile dell’inclusione.
Inflessione
Ogni parte cerca significato al di la da sè. La parte in questione può
considerarsi come elemento a funzione parziale, cioè con funzione
dipendente dal contesto.
La casa sulla cascata acquisisce significato grazie al contesto.
Le parti terminali sono incomplete ma in relazione all’insieme rappresentano
terminazioni inflesse verso il padiglione centrale.
Vanbrugh, Blenheim Palace
Elemento connettivo
Manifestazione di gerarchia tra le parti, come ordine tematico o
elemento dominante.
Le mura o il castello rappresentano l’elemento connettivo per le città medioevali
Le masse murarie diagonali fondono i bracci della croce per dare
unità alla chiesa.
Michelangelo, Basilica di S. Pietro
Spesso le necessità o le condizioni avverse hanno
portato a delle “contraddizioni” nell’edificio; e ciò che
l’autore vuole metter in luce è il modo in cui si possono
risolvere queste contraddizioni, pervenendo a risultati
“complessi”, vale a dire non puliti, non eleganti e non
ideali, ma ugualmente validi.
Lap 1C
Extempore 06 – Prova libro
Ilaria Boudekj
Lucia Radoccia
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