L’ITALIA DAI COMUNI AGLI STATI
REGIONALI
SINTESI DELLA LEZIONE 11
GRANDEZZA E DECADENZA DEI
COMUNI
• I Comuni italiani avevano raggiunto un
notevole sviluppo economico che si basava
sull’artigianato, sul commercio e sulle attività
finanziarie.
• Mano a mano che i traffici e le attività
economiche si sviluppavano, gli artigiani, i
commercianti e i professionisti rivendicavano
la partecipazione al potere comunale. Ne
conseguono divisioni e continue lotte.
I COMUNI
CENTRI DI
ATTIVITA’
ECONOMICA
MA SEMPRE
IN GUERRA
TRA LORO
AL LORO
INTERNO
(FAZIONI)
CIO’ SPINSE A
CONSEGNARE
LE CITTA’
AD UN
SIGNORE
PER
PACIFICARE LE
CITTA’
PER FAR
PROSPERARE
GLI AFFARI
CHE SI APPROPRIO’
DEL POTERE
DAL COMUNE ALLA SIGNORIA
• CHE COSA? IL PASSAGGIO DALLE ISTITUZIONI COMUNALI AL GOVERNO DI UN
UNICO SIGNORE.
• CHI? UN PODESTA’, L’ESPONENTE DI UNA FAMIGLIA PRESTIGIOSA, UN
CAPITANO DI VENTURA.
• DOVE? NELL’ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE.
• QUANDO? TRA IL ‘200 E IL ‘300.
• PERCHE’? IN RISPOSTA ALLE LOTTE POLITICHE DEL COMUNE: IL SIGNORE SI
PONE COME UNA SORTA DI PACIFICATORE DELLE GUERRE INTESTINE NELLE
CITTA’.
• COME? IL SIGNORE CONCENTRA TUTTO IL POTERE NELLE SUE MANI,
IMPONENDO A TUTTI IL SUO COMANDO.
L’ITALIA DEGLI STATI REGIONALI
DIFFERENZE
EUROPA
ITALIA
Sviluppo dello “stato nazione” incentrato
sulla figura del re
Sviluppo di “Stati regionali”
Unificazione territoriale
Frammentazione territoriale
Unificazione politica: monarchie
Diverse forme politiche (Repubbliche,
Principati, Regni)
Esercito regolare e permanente
Eserciti mercenari: Compagnie di ventura
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