Analisi e confronto delle procedure di affidamento, della struttura di mercato e della gestione del servizio TPL in alcuni Paesi europei Prof. Carlo Cambini, Politecnico di Torino Prof. Francesco Ramella, Università di Torino Roma, 17 aprile 2015 I sistemi di regolamentazione e organizzazione del trasporto collettivo locale Tre livelli gerarchicamente collegati: strategico: definizione degli obiettivi di ripartizione modale, impatto ambientale, condizioni di deflusso ed individuazione delle risorse finanziare disponibili nonché della politica tariffaria da adottare; tattico: pianificazione dei "mezzi" atti a perseguire gli obiettivi prefissati (progettazione della rete su gomma, rete su ferro, frequenza dei servizi); operativo: individua le modalità più efficienti di produzione dei servizi con la definizione: dei rapporti contrattuali fra ente appaltante e gestore; del metodo di selezione del fornitore dei servizi. Tipologie di contratto e ripartizione dei rischi Responsabile del rischio industriale Autorità regolatrice Entrambi Azienda Responsabile del rischio commerciale Azienda Entrambi Autorità regolatrice Net cost contract Management Net cost contract con contract con ripartizione del ripartizione del rischio rischio commerciale ed commerciale industriale Gross cost contract Management contract con incentivi di produttività Management contract Ripartizione dei compiti e delle funzioni nel modello francese Attore Tipo Relazione Enti pubblici locali Autorità politica Sotto controllo democratico Dipartimento dei trasporti Agenzia dei trasporti Aziende di trasporto Società mista / pubblica Società private Dopo aver vinto una gara (negoziata) per Partecipano alle gare l'appalto dell'intera di subappalto e Sotto il controllo della rete , stipula un stipulano i contratti di Autorità politica contratto con il servizio con l'agenzia Dipartimento dei dei trasporti Trasporti Indirizzi di politica dei trasporti e sociali Livello strategico Livello tattico Livello operativo Standard di accessibilità e di mobilità Livelli minimi di servizio Linee, orari, tariffe, tipo di veicoli Acquisto veicoli Gestione personale Manutenzione veicoli Acquisto veicoli Gestione personale Manutenzione veicoli Il modello francese (1) Procedure di gara per l’affidamento di intere reti (Amaral, 2009) Le autorità locali hanno un elevato potere discrezionale nel processo di selezione (esempio: reputazione dei bidders) La giustificazione della scelta non viene resa pubblica per motivi di riservatezza ma le authority devono comunque essere in grado di motivare la loro scelta e la loro decisione viene esaminata da enti pubblici regionali. Prima della scelta del gestore c’è una fase di negoziazione separata dei dettagli contrattuali con gli offerenti preselezionati: rischio di corruzione e minor rischio di comportamenti opportunistici ex post (ma in alcuni casi è concessa la possibilità di rinegoziare il contratto) Chiara separazione dei ruoli tra amministrazione locale e operatore. I provider sono soprattutto operatori misti o pubblici. Questi ultimi sono di proprietà di un soggetto pubblico diverso dall’ente locale che richiede la fornitura del servizio (ad esempio SNFC o Caisse des Dépôts, che sono di proprietà dello Stato). Il modello francese (2) In genere le authority forniscono infrastrutture essenziali in modo da abbassare le barriere d’entrata. Il grado complessivo di apertura del mercato appare piuttosto limitato a causa di (Zatti 2011): affidamento della gestione di intere reti; opacità delle procedure di gara; contratti di tipo net cost. Elevata concentrazione degli operatori e un alto tasso di rinnovo di contratto agli incumbent (più dell’80%, Amaral 2009). Nel 2005 il Conseil de la Concurrence ha rivelato l’esistenza di un cartello tra i tre maggiori operatori (Keolis, Transdev e Veolia), i quali avevano sfruttato la concentrazione del settore per dividersi il mercato tra loro, coordinare le offerte e scambiarsi informazioni sulle proposte da presentare nelle gare (Amaral 2009). Il modello francese (3) Circa il 70% delle reti locali è coperto da tre grandi aziende (Zatti 2011): Keolis (40%), Veolia Transport (16%) e Transdev (15%).Recentemente queste ultime due sono state oggetto di una fusione. Keolis: società mista privata-pubblica, è controllata da SNCF (monopolista pubblico del trasporto ferroviario in Francia). Veolia-Transdev: società mista privata-pubblica, nata nel 2011 dalla fusione paritetica tra Veolia Transport (azienda privata, secondo operatore nel trasporto urbano per quota di mercato e prima compagnia privata nel settore) e Transdev (consociata della Caisse des Dépots, attiva in diverse metropoli francesi e con una diffusa presenza all’estero nel settore tranviario, in cui è specializzata). Il modello francese (4) Una singola authority locale, in genere, regolamenta il servizio di più comuni al fine di compensare le piccole dimensioni di molte città francesi, solo nel 20% dei casi regola un solo comune (Zatti 2011) Le fonti di finanziamento dell’organismo regolatore, di solito, sono tre: ricavi da traffico; sovvenzioni provenienti da amministrazioni locali; una tassa destinata al trasporto (Versement Transport) che copre quasi il 40% dei costi. Il Versement Transport (VT) è una tassa comunale che mira a sovvenzionare gli investimenti o le spese correnti (a scelta del gestore): è un’imposta sui salari che le imprese con più di nove dipendenti sono tenute a versare. L’aliquota oscilla tra lo 0,55% e l’1,75% del salario dei dipendenti (Forte, 2009) Ripartizione dei compiti e delle funzioni nel modello e londinese e scandinavo Attore Tipo Enti pubblici locali Autorità politica Relazione Sotto controllo democratico Livello strategico Indirizzi di politica dei trasporti e sociali Dipartimento dei trasporti Livello operativo Aziende di trasporto Società a controllo pubblico Società private Stipula un Partecipano alle gare Sotto il controllo della management contract e stipulano i contratti Autorità politica con il Dipartimento dei di servizio con Trasporti l'agenzia dei trasporti Standard di accessibilità e di mobilità Livello tattico Agenzia dei trasporti Indicazioni Linee, orari, tariffe, tipo di veicoli Acquisto veicoli Gestione personale Manutenzione veicoli Il modello londinese (1) Fase di transizione da monopolio pubblico a competizione per il mercato: messa in gara progressiva di parti della rete e contemporanea separazione in unità autonome dell’azienda pubblica (esclusa dalla partecipazione alle gare) e sua successiva privatizzazione Metro e tram gestiti in house Procedure di gara route-by route o per bundle di linee TfL propone inviti ad offrire ogni 2/3 settimane. Un singolo invito comprende diverse linee e specifica le caratteristiche che deve avere il servizio. In questo modo, annualmente, circa il 20% dell’intera rete autobus viene messo a gara (Amaral 2009). 10 Il modello londinese (2) Procedure di gara altamente standardizzate per ridurre i costi amministrativi e aumentare la trasparenza Preselezione di un insieme di offerenti in base alle loro capacità finanziarie e gestionali, i quali saranno poi autorizzati a presentare offerte per le singole linee e/o bundle di esse Obbligo del regolatore: pubblicare tutte le offerte ricevute e spiegare i motivi della sua scelta. La possibilità di poter acquisire la gestione di pacchetti di linee mira a far sfruttare economie di scala e di scopo L’authority misura la performance di ciascuna linea attraverso standard minimi e parametri di riferimento. Essa, inoltre, effettua interviste ai passeggeri al fine di stimare la qualità del servizio erogato dalle diverse società. 11 Il modello londinese (3) Gran parte dei contratti sono di tipo gross-cost con incentivi sulla performance della durata di cinque anni. È previsto un rinnovo automatico di due anni in presenza di un costante superamento delle soglie di performance contrattuali. I contratti sono costantemente rivisti e non vi è alcun limite al numero di modifiche che possono essere intraprese nel corso di un periodo contrattuale TfL si fa carico della manutenzione delle fermate degli autobus, ma depositi e veicoli sono di proprietà di operatori e ciò può limitare la contendibilità del mercato. 12 Il modello londinese (4) In seguito all’introduzione delle gare, nel 40% dei nuovi contratti stipulati si è cambiato fornitore ma con una progressiva concentrazione del mercato (Zatti 2011). Il 99% delle linee bus londinesi è gestito da sette grandi operatori privati, due dei quali non sono britannici (Comfort Del Gro e RATP); Tfl possiede ancora alcune linee con lo scopo di: raccogliere dati sulle caratteristiche del servizio (tempi, orari, comfort, ecc) ed effettuare benchmarking con gli operatori privati. mantenere viva la possibilità di reintrodurre l’in-sourcing, in caso di scarso successo dell’affidamento a operatori esterni Market share degli operatori che gestiscono il servizio bus a Londra (2013) 13 Il modello svedese (1) Tre caratteristiche distintive del modello svedese (ma in genere anche dei paesi scandinavi): ampio ricorso alle procedura di gara (7% nel 1980 e 95% nel 1999) per l’assegnazione della gestione operativa di singole linee o di piccoli bundle di linee. Criterio d’assegnazione è quello del costo minimo; gare previste anche per l’erogazione del servizio ferroviario regionale e della metropolitana di Stoccolma (Zatti 2011). presenza di forti organismi di regolamentazione, Public Transport Authority (spesso sorti dalle ceneri dell’ex azienda municipale monopolista e che mantengono un rappporto piuttosto ambiguo con la PA: coesistono rapporti contrattuali, politici e di proprietà) responsabili della pianificazione e del coordinamento dei servizi, della scelta e integrazione delle tariffe, della gestione delle procedure di gara alto grado di privatizzazione degli operatori. 14 Il modello svedese (2) Successivamente all’introduzione delle procedure ad evidenza pubblica, si è riscontrata una riduzione dei costi operativi dei gestori, pur in presenza di una sostanziale stabilità degli addetti. Infatti anche se le aziende municipali del TPL hanno perso l’affidamento o sono state acquisite da provider privati, gran parte dei loro impiegati sono stati riassunti dagli operatori che hanno vinto le gare. I sussidi pubblici sono calati (mediamente del 10%), mentre il servizio erogato è aumentato in termini quantitativi (Zatti 2011). Contendibilità del mercato garantita dalla stipulazione di contratti gross-cost (con incentivi per soddisfazione utenti) e dal fatto che le PTA possiedono le principali infrastrutture e i servizi essenziali, mentre i veicoli sono di proprietà degli operatori. Dall’introduzione delle gare si è assistito a una continua concentrazione del mercato e all’entrata nel settore di multinazionali estere, segno della presenza di forti economie di scala nel settore TPL svedese e di basse barriere all’entrata. 15 Il modello svedese (3) Il mercato è caratterizzato dalla presenza quasi eslusiva di operatori privati, alcuni dei quali sono esteri. Il secondo maggior operatore di TPL è Keolis Sverige (controllata dell’omonima azienda francese), la quale risulta essere il gestore principale in città come Stoccolma e Goteborg. Con 6300 dipendenti e 1900 veicoli Keolis Sverige gestisce il 65% della rete di trasporto urbano su gomma a Stoccolma e trasporta 265 milioni di passeggeri all'anno (fonte SNCF web site). 16 Ripartizione dei compiti e delle funzioni nel modello di Adelaide Enti pubblici Attore Tipo Regione Relazione Sotto controllo democratico Livello strategico Indirizzi di politica dei trasporti e sociali Dipartimento dei trasporti Aziende di trasporto Società pubblica Società private Stipula un Partecipano alle gare Sotto il controllo della management contract e stipulano i contratti Regione con il Dipartimento dei di servizio con Trasporti l'agenzia dei trasporti Standard di accessibilità e di mobilità Livello tattico Agenzia dei trasporti Indicazioni Tariffe Livelli minimi di servizio Livello operativo Linee, orari, tipo di veicoli Acquisto veicoli Gestione personale Manutenzione veicoli Ripartizione dei compiti e delle funzioni nel modello UK (eccetto Londra) Attore Aziende di trasporto Tipo Società private Relazione In competizione nell'ambito del libero mercato Livello strategico Enti pubblici / Agenzia dei Trasporti Aziende di trasporto Autorità politica Dipartimento dei trasporti / Agenzia dei Traporti Sotto controllo democratico Partecipano alle gare Sotto il controllo della e stipulano i contratti Autorità politica di servizio con l'agenzia dei trasporti Società private Obiettivi generali Indirizzi di politica dei Utenza da soddisfare trasporti e sociali Standard di accessibilità e di mobilità Livello tattico Tariffe, linee, orari Tariffe, linee Livelli minimi di servizio Livello operativo Acquisto veicoli Gestione personale Manutenzione veicoli Orari, tipo di veicoli Acquisto veicoli Gestione personale Manutenzione veicoli Il modello UK (eccetto Londra) (1) L’unico onere in capo ai soggetti erogatori dei servizi commerciali è l’iscrizione a un apposito registro presso il Traffic Commissioner, nel quale sono descritte le caratteristiche del servizio che si vuole erogare. Ruolo sussidiario delle PTA: gare per servizi non commerciali e sussidi per categorie speciali di passeggeri (pensionati, studenti, disabili, ecc) Le PTA non sono fiscalmente autonome. Ogni anno, infatti, devono negoziare una sovvenzione con i governi locali. Negli ultimi anni le PTA hanno parzialmente riconquistato parte dei loro poteri regolatori attraverso (soprattutto aree non metropolitane): Quality partnership: permettono l’integrazione di sistemi dì erogazione del TPL con servizi e infrastrutture utilizzabili dagli operatori (pensiline, stazioni intermodali, ecc.). I provider che usufruiscono di tali strutture si impegnano a fornire servizi di elevato livello quantitativo e qualitativo Quality contract: permettono all’authority locale di decidere come i servizi debbano essere forniti in un’area (linee, orari, tariffe, ecc). 19 Il modello UK (eccetto Londra) (2) Libero accesso al mercato garantisce formalmente un elevato livello di contendibilità del mercato stesso, ma questo in realtà è molto concentrato. Uno dei motivi dell’alta concentrazione è che depositi e veicoli sono di proprietà di operatori. Le PTA, invece, si fanno generalmente carico della manutenzione delle fermate degli autobus e dei percorsi. Sulle linee commerciali gli operatori si assumono tutti i rischi (net-cost contract). Sulle linee non commerciali, le autorità pubbliche solitamente condividono i rischi sui ricavi con i provider Market share degli operatori che gestiscono il servizio bus a in UK eccetto Londra (2013) 20 Londra vs. UK: offerta Evoluzione deli numero di bus-km profottti (base 100 nel 1970) Indice (1970 = 100) 160 140 120 100 80 60 40 1970 1974 1978 1982 1986/87 1990/91 1994/95 1998/99 2002/03 2006/07 Londra Resto del Paese Fonte: elaborazione su dati Deprartment for Transport 21 Londra vs. UK: utenza Evoluzione deli numero di passeggeri trasportati (base 100 nel 1970) Indice (1970 = 100) 140 120 100 80 60 40 1970 1974 1978 1982 1986/87 1990/91 1994/95 1998/99 2002/03 2006/07 Londra Resto del Paese Fonte: elaborazione su dati Deprartment for Transport 22 Londra vs. UK: efficienza Evoluzione deli costi unitari (base 100 nel 1970) Indice (1970 = 100) 200 175 150 125 100 75 50 Londra Resto del Paese Fonte: elaborazione su dati Deprartment for Transport 23 Londra vs. UK: sussidi Evoluzione dei sussidi pubblici concessi al servizio bus locale a Londra, nelle altre metropoli inglesi e nel resto della Gran Bretagna 821 542 385 717 153 645 400 365 483 356 800 0 1977/78 792 1200 392 1600 407 [Milioni di sterline 2008] 2000 1983/84 Londra 1988/89 1994/95 Aree metropolitane inglesi 1999/00 2004/05 Resto del Paese Fonte: elaborazione su dati Deprartment for Transport 24 Londra vs. UK: la qualità del servizio Fonte: Deprartment for Transport 25 Londra vs. UK: riepilogo Londra “vincente” in termini di utenza soddisfatta, aree metropolitane in termini di efficienza e di riduzione dei sussidi pubblici Aumento dei costi unitari a Londra fortemente influenzata da concentrazione del mercato (favorita da adozione a fine anni ‘90 dei net cost contract) e vincoli stringenti su rinnovo / caratteristiche dei mezzi Rilevante incremento dell livello di sovvenzioni nelle aree non metropolitane a seguito dell’introduzione di quality contract e quality partnership Livello di soddisfazione della utenza non presenta significative differenze tra le diverse aree Inversione di tendenza della domanda a Londra determinata prevalentemente dalle “condizioni al contorno”: introduzione di schemi di bus priority e congeston charge a Londra, forte crescita dell’offerta, politica tariffaria 26 UK vs. Europa continentale 27 Sheffield vs. Firenze FIRST MAINLINE (Sheffield) Addetti al movimento Addetti alla manutenzione Personale amministrativo Totale dipendenti Mezzi in dotazione Ore di servizio in linea dei veicoli [milioni] Velocità commerciale media [Km/h] Numero di veicoli impiegati nell'ora di punta Bus-km in linea prodotti [milioni] Viaggiatori-km [milioni] Costo totale [milioni Euro] Ricavi da traffico [milioni di Euro] Ricavi totali [milioni di Euro] Sussidi pubblici (+ deficit) Bus-km per addetto al movimento Bus-km per dipendente Bus-km per mezzo in dotazione Costo per bus-km [Euro] Costo per viaggiatore-km [Euro] Ricavi da traffico per viaggiatore-km [Euro] Sussidio (+ deficit) per viaggiatore-km [Euro] 960 ATAF (Firenze) 1.050 195 75 1.230 413 1,90 15,79 353 30,0 1.349 502 1,27 15,81 350 20,1 210 38,13 38,91 39,39 8,07 31.250 24.390 72.639 289 77,74 27,46 33,07 44,66 19.135 14.894 40.024 1,27 0,18 0,19 0,04 3,87 0,27 0,09 0,15 299 28 Un’analogia Il costo di produzione del servizio è pari a circa 1/3 di quello italiano: 1,27 Euro per bus-km (Sheffield) contro 3,8 (Firenze) Fiat “Brava” Rover “400” 14mila € 14mila € 42mila € Il modello tedesco (1) Le competenze in materia di TPL e regionale sono decentrate ai Länder che hanno attribuito alle PTA la pianificazione, l’organizzazione ed il finanzimento del sistema Le PTA possono scegliere se affidare o meno la produzione dei servizi tramite gara Per i servizi prodotti su base commerciale è prevista una licenza che garantisce un monopolio temporaneo su una linea / bundle di linee / intera area urbana Nel caso di previsione di sussidi è obbligatorio il ricorso ad una procedura di gara (in molti casi tale obbligo non è rispettato e si trasferiscono risorse direttamente ad aziende che operano servizi formalmente classificati come “commerciali”) Oltre il 90% del mercato (in termini di bus-km) è rappresentato da servizi “commerciali” Il modello tedesco (2) Fino al 2010 solo quattro aree avevano fatto ricorso estensivo a procedure di gara (le aree di Monaco, Amburgo, Mannheim e lo Stato dell’Assia) soprattutto per servizi di trasporto suburbano Di norma si ricorre alle gare solo in caso in cui il negoziato con l’operatore esistente non vada a buon fine o nel caso di istituzione di nuovi servizi Il ricorso alle gare ha avuto effetti positivi sia in termini di qualità del servizio offerto sia di riduzione dei sussidi (-15% - 30%) (Beck 2009) Sono entrate nel mercato sia imprese locali che multinazionali In una prima fase si è registrata un’elevata partecipazione alle gare (in media sette concorrenti) che si è però successivamente ridotta (requisiti minimi elevati in termini di fatturato e adozione di gare netcost) Il modello spagnolo Competenze in materia di TPL e regionale sono decentrate alle autorità locali che sono libere di decidere se fornire direttamente il servizio o assegnare la gestione del TPL a un’azienda privata attraverso la stipulazione di un contratto. Oggi prevale la gestione diretta da parte di imprese municipalizzate; poche gare per l’affidamento del servizio per lo più in aree suburbane o extraurbane. La sovrapposizione dei ruoli di regolamentazione e gestione del servizio sta diminuendo negli ultimi anni anche grazie nascita di diversi sindacati di trasporto (consorcios) che hanno competenze sulle principali funzioni di regolamentazione: pianificazione, politica tariffaria, valutazione del servizio erogato, costruzione e manutenzione delle infrastrutture (Martin Urbano 2010). I partner dei consorcios sono principalmente le autorità locali, ma è diffusa la presenza dei governi provinciali, regionali e dello Stato. Caso di studio dell’Ile-de-France (1) Il servizio di trasporto pubblico locale in Ile-de-France è coordinato dallo STIF (Syndicat des Transports Ile-de-France), che è un ente pubblico che raggruppa i rappresentanti del Consiglio Regionale e dei diversi Comuni e dipartimenti situati in Ile-de-France. L’authority è responsabile della pianificazione dei servizi e degli investimenti, della definizione delle tariffe e della scelta del livello della qualità. Il TPL è garantito, attraverso affidamento diretto, da (STIF 2014): RATP: impresa pubblica statale che offre il servizio di metro, autobus urbani (353 linee, di cui 31 notturne) e la quasi totalità del servizio tramviario. RATP, inoltre, co-gestisce due linee della RER insieme a SNCF. SNCF: società ferroviaria dello Stato, operante in Ile-de-France attraverso 14 linee di treno extraurbano RER, una linea di tram e 24 linee di autobus (di cui 16 notturni complementari alla rete ferroviaria). OPTILE, associazione che raggruppa 90 gestori privati di autobus extraurbani e gestisce in totale 1.065 linee. Caso di studio dell’Ile-de-France (2) STIF stipula gross-cost contract sia con SNFC che con RAPT, in quest’ultimo caso con incentivi sui ricavi. Veicoli e le infrastrutture principali sono di proprietà degli operatori. La separazione dei ruoli è relativamente garantita dal momento che STIF è l’espressione di governi regionali e locali, mentre RATP e SNFC sono di proprietà del governo nazionale. Il mercato è molto concentrato: RATP e SNCF detengono insieme il 92% delle quote di mercato del trasporto pubblico nella regione di Parigi (Zatti 2011). Caso di studio dell’Ile-de-France (3) Le spese operative del TPL in Ile-de-France vengono finanziate tramite: Ricavi dalla vendita di titoli di viaggio: 30,4% contributi pubblici (19,4%); Versement Transport (38,1%); Rimborsi, effettuati dai datori di lavoro, della metà del prezzo degli abbonamenti (9,4%); Altri ricavi (2,7%). Dal 2000 al 2012, le spese di finanziamento sono aumentate del 29%; in particolare, i contributi pubblici sono in particolare cresciuti del 52% e le quote di finanziamento derivanti da imposte sui trasporti e dai ricavi da traffico all’incirca del 23% Caso di studio dell’Ile-de-France (4) Lo STIF conduce periodicamente uno studio del livello di soddisfazione percepito dai passeggeri che riguarda ormai 120.000 viaggiatori l’anno e in base ai suoi risultati permette di attribuire dei bonus/malus ai gestori del TPL. L’inchiesta condotta nel 2012 rivela che mediamente il 79,9% dei viaggiatori è soddisfatto della rete RATP e il 77,5% della rete SNCF. Soddisfazione dei passeggeri riguardo alcune caratteristiche del servizio fornito da RATP e SNCF Fonte: Rapport d’activité 2012, STIF. Fonte: Rapport d’activité 2012, STIF. Caso di studio dell’Ile-de-France (5) Evoluzione dell'offerta tra il 2005 e il 2013, espressa in veicoli-km/anno (base 100 nel 2005) Bus Paris Bus Petite Couronne Bus Grande Couronne Metro RER 125 120 115 110 105 100 95 90 2005 2006 2007 Fonte: data base OMNIL, 2014 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Caso di studio dell’Ile-de-France (6) Evoluzione del traffico del TPL per modalità di trasporto tra il 2000 e il 2013 (milioni di viaggi) I volumi di traffico della linea tram T4, gestita da SNCF, sono stati inclusi in “RER e treno” di competenza di SNCF e non in “Tram”. Fonte: data base OMNIL, 2014. Caso di studio di Barcellona (1) L’authority dei trasporti è ATM (Autoritat del Transport Metropolità), un consorzio formato dal Governo autonomo della Catalogna, il Consiglio della città di Barcellona e l’Area Metropolitana de Barcelona Funzioni di ATM: definizione delle caratteristiche del TPL (percorsi, livelli qualità, schemi tariffari, sussidi), coordinamento delle amministrazioni pubbliche, integrazione tra modalità di tpl e tra i vari operatori, organizzazione gare d’appalto e definizione dei contratti di gestione. Diverse fonti di finanziamento: entrate tariffarie, un’imposta sul trasporto e contributi pubblici provenienti dallo Stato e enti locali. Nell’area metropolitana il TPL su gomma è organizzato come un sistema misto. L’azienda pubblica TMB (Transport Metropolitans de Barcelona) gestisce percorsi urbani diurni. Caso di studio di Barcellona (2) L’area metropolitana non servita da TMB è gestita da imprese private, le quali generalmente collegano le aree suburbane col centro della città e forniscono il servizio di trasporto urbano durante gli orari notturni. Le linee sono raggruppate in distretti e in ognuno di questi vi è un’azienda che opera in condizioni di monopolio per un breve periodo. TMB gode di una notevole libertà di progettazione e pianificazione dei propri servizi e non è soggetta a un vero e proprio contratto di concessione, essendo un operatore permanente. Non vi sono meccanismi efficaci di incentivazione per minimizzare i costi o per migliorare la qualità del servizio (Albalate 2011). Sia i rischi operativi che quelli commerciali sono a carico dell’azienda pubblica, che è anche proprietaria dei mezzi . Caso di studio di Barcellona (3) Gli operatori privati, che gestiscono linee suburbane e urbane notturne, hanno poca autonomia di gestione. Per tali servizi, infatti, ATM organizza procedure di gara, determina l’ammontare delle sovvenzioni, la struttura della rete (estensione delle linee, numero di fermate e frequenza del servizio) e implementa gli incentivi per migliorare l’efficienza e la qualità. Le concessioni vengono effettuate per bundle di linee che vengono raggruppate per distretti, permettendo così ai concessionari l’effettuazione di una sussidiazione incrociata tra linee redditizie e meno redditizie. Sia i rischi operativi che quelli commerciali sono a carico degli operatori privati (contratti di tipo net-cost). I contratti includono clausole per il trasporto di un certo numero minimo di passeggeri paganti e se gli operatori non riescono a raggiungere questo obiettivo dovranno pagare una penale ad ATM. Caso di studio di Barcellona (4) Ogni volta che una concessione scade, ATM organizza una nuova gara. L’ente regolatore prende in considerazione quattro aspetti nella sua valutazione delle offerte (Albalate 2011): Proposta finanziaria: costi operativi/km e entrate da traffico attese. La differenza tra i costi del servizio e i ricavi da traffico, in caso di tariffa regolamentata, determina il sussidio spettante agli operatori. Domanda attesa. Il personale e l’equipment di gestione utilizzati, in modo da valutare l’efficienza e la qualità del servizio che l’operatore potrà offrire. L’esperienza nel settore e la capacità di gestire il servizio. ATM valuta gli aspetti tecnici e finanziari per poi scegliere l’impresa con il punteggio più alto. Negli ultimi anni le concessioni sono state sempre assegnate agli incumbent (elevato “peso” in sede di valutazione di reputazione ed esperienza dell’impresa) Caso di studio di Barcellona (5) Le concessioni private durano cinque anni, un periodo abbastanza breve che dovrebbe garantire concorrenza per il mercato. I contratti di solito possono essere estesi per due o più anni, in caso di buona performance dell’operatore. Le prestazioni vengono misurate in base a obiettivi di qualità, successo di campagne marketing e all’accettazione di nuovi obiettivi individuati dall’ente locale. Pertanto, la possibilità di allungare la durata del contratto è un modo di incentivare l’efficienza da parte di ATM (Albalate 2011). Al fine di incoraggiare la partecipazione alle gare e rendere il mercato più contendibile, le risorse fondamentali per avviare il servizio (veicoli e garage) sono di proprietà di AMT e vengono offerte ai concessionari vincenti. Caso di studio di Barcellona (6) Evoluzione del volume di traffico passeggeri dei servizi bus tra il 2004 e il 2013 (milioni di viaggi all’anno) 250 -10,7% 200 Mln di viaggi nel 2004 Mln di viaggi nel 2013 150 205 100 +23,7% 183 50 60.3 74.6 0 TMB operatori privati Fonte: Annual Report 2013 e 2004, ATM. Numero di linee possedute Offerta di servizio (milioni di bus-km) numero di linee nel 2004 140 Mln di veicoli-km nel 2004 Mln di veicoli-km nel 2013 numero di linee nel 2013 120 100 80 60 40 20 104 102 -1,9% 77 105 +36,4% 0 TMB operatori privati Fonte: Annual Report 2013 e 2004, ATM. 50 40 30 20 10 0 +0% 40.9 +64% 40.8 22.2 36.4 TMB operatori privati Fonte: Annual Report 2013 e 2004, ATM. 44 Caso di studio di Barcellona (7) Punti di forza: Possibilità di confrontare le gestioni e i costi operativi sostenuti dalle aziende: la presenza di un operatore pubblico permette di ridurre l’asimmetria informativa e stimare meglio i costi operativi di gestione, al fine di fornire i “giusti” sussidi agli operatori privati. Viceversa, questi ultimi sono importanti per individuare le inefficienze delle aziende municipali e moderare le richieste dei loro dipendenti. La presenza di aziende pubbliche consente alle autorità locali di poter invertire più agevolmente la politica di privatizzazione, qualora fosse necessario. Punti di debolezza: Scarsa contendibiltà a causa di contratti net-cost e modalità di selezione che tende a premiare gli incumbent Non adeguati incentivi per minimizzare costi e migliorare la qualità del servizio per il gestore pubblico TMB