IL MONDO CLASSICO INDICE DI VISUALIZZAZIONE: PREMESSA CONFRONTO Premessa: I poemi latini I poemi latini venivano considerati: • Modelli altissimi per il loro stile; • Repertori ricchissimi di storie e personaggi; Perché dante riprende la concezione classica Era la base di tutte le scuole studiate per anni da Dante e quindi non poteva trascurarne l’importanza nelle sue opere, soprattutto la più importante la ‘Commedia’ dove sarà presente in tutto il poema; Anche se basata su Dei pagani, non più seguiti con l’avvento del cristianesimo non ne doveva significare l’abbandono; Unica divisione temporale netta tra classico e medioevo: Salvi Sono tutti coloro che credono e professano la fede cristiana e quindi possono alludere all’accesso al paradiso celeste. Sono anche coloro che portano valori etici e civili. Dannati Sono i pagani e, salvo eccezioni, non possono scappare alla condanna dell’Inferno. La loro cultura non va abbandonata ma solo ripresa ‘figuralmente’ ricordandosi che non può portare alla via della Verità. Valore etico-civile o La classicità diventa fondamentale per Dante perché vi si riflette, da una parte, la necessità di Dante di confrontarsi con la tradizione poetica latina, dall’altra la coscienza della differenza sostanziale fra il suo poema (cristiano) e le opere (pagane). Atteggiamento di Dante per i classici Dante volutamente incontra i poeti classici sempre in zone di confine (la selva, confine del settimo cerchio, limiti del purgatorio). Questi spazi si prestano a riflessioni sulla scrittura e sulla poesia, come una sorta di margine in cui vengono offerte al lettore delle chiavi interpretative. Dante (Cosa vuole trasmettere con la «Divina Commedia») La vita è un cammino, una strada spesso faticosa, ma con una meta Chi è distratto e superficiale, perde la strada Per arrivare alla meta non si può andare da soli: occorre qualcuno che ci accompagni La meta è Dio: solo Dio ci può rendere uomini e donne veri e felici. Quindi la vita cristiana è la vera vita. CONFRONTO ULISSE ENEA ULISSE CHI E’ULISSE? Ulisse, originariamente Odisseo, è un personaggio della mitologia greca originario di Itaca. È uno degli eroi achei descritti e narrati da Omero nell'Iliade e nell'Odissea, quest'ultima, che dal suo protagonista prende il nome. Ciò che lo contraddistingue è il suo carattere, amante della sfida e molto curioso tanto da mettere in pericolo la sua stessa vita e quella dei compagni come sull’isola di polifelmo. SCOPO DEL VIAGGIO Scopo viaggio Dante: verità Scopo viaggio Ulisse: verità Per Dante la verità coincide con la contemplazione di Dio. Per Ulisse la verità coincide con l’esplorazione del mondo. È voluto da Dio e segue un asse veritcale. È un «folle viaggio» e segue un asse orizzontale. DEFINIZIONI DEI PERSONAGGI Dante: Dante può essere definito come un pellegrino perché la sua coscienza si sviluppa man mano che cresce il perfezionamento morale di chi aspira a realizzarla. Ulisse: La coscienza di Ulisse, invece, non è legata nel all’immortalità ne alla mortalità ma vuole solo scoprire nuove aere geografiche. Fonte: critico russo Jurij M.Lotman VISIONE LAICO-CRISTIANA Visione cristiana: Dante Dante non ha scopi scientifici nel suo viaggio ma solo di portare a «noi» cioè l’umanità un codice che permetta una buona vita anche nell’oltretomba; Questo perché per il mondo cristiano è l’aldilà il mondo «vero e eterno» e il periodo di rimanenza sulla terra è solo una prefigurazione del Visione laica: Ulisse Ulisse punta solo ad un allargamento del sapere laico e profano, genericamente scientifico; Questo tipo di viaggio sul autonomia della scienza della morale è descritto da Dante anche in figure come Marco Polo. ENEA CHI E’ENEA? È una figura della mitologia greca e romana che partecipò alla guerra di Troia poiché guerriero valorosissimo, assume tuttavia un ruolo secondario all'interno dell'Iliade di Omero. Enea è il protagonista dell'Eneide di Virgilio che narra le vicende successive alla sua fuga da Troia, caratterizzate da lunghe peregrinazioni e da numerose perdite, che si concluderanno con il suo approdo nel Lazio e col suo matrimonio con la principessa Lavinia. Enea è obbediente agli Dei ed è umile di fronte alla loro volontà; ma destinato dal Fato alla fondazione di Roma. SCOPO DEL VIAGGIO Dante: Personaggio: (scopo personale) Non intraprende volutamente il suo viaggio Autore: (scopo collettivo) Destina il suo destino a tutta l’umanità. Enea: Attraversa gli inferi per incontrare il padre Anchise per conoscere il futuro che lo attende, quindi a solo scopo personale. LUOGO E TEMPO DELL’OLTRETOMBA Dante: Non viene specificato ne da Dante narratore ne da Dante autore come sia giunto nella selva se non che vi si è trovato, ma il viaggio inizierà oltre la porta dell’infermo che si trova sotto Gerusalemme. Il tempo del racconto inizia al tramonto per anticipare il clima che Dante troverà. Enea: L’oltretomba si trova nei campi Flegrei a Napoli, zona di attività vulcanica che si pensava fosse dovuto alle divinità. Vi entra durante la notte, e il tempo sarà scandito come sulla terra dal susseguirsi del nottegiorno. GUIDE DEI PERSONAGGI Dante: Enea: Virgilio: La Sibilia: È il simbolo della ragione che ha sia il potere di fermare il male si a quello di rassicurare Dante e di fargli prendere le scelte giuste nei momenti di indecisione. Enea cerca la donna perché sa che potrà aiutarlo nel suo viaggio nell’oltretomba. È Virgilio stesso che cerca Dante per volere di Beatrice, per poi proporsi sua guida. Essa, però, al contrario di Virgilio chiederà di superare all’eroe alcune prove per diventarvi sua guida. ANALOGIE Vi è una ripetizione del concetto della dannazione eterna riportata da Virgilio attraverso La Sibilla e da Dante con le parole sulla porta dell’inferno; Descrizione e reazione dei suoni che i protagonisti udiscono nell’oltretomba; Sia Enea che Dante fanno domande alle loro guide che fannp scaturire sempre numerosi dialoghi diretti; La descrizione delle anime dei dannati è molto simile e ne trasmette la loro angoscia al lettore.