Foto-Procida 15 maggio 2014
Premessa
Il dipartimento scientifico dell’Istituto Tecnico
Industriale con indirizzo Chimico ha scelto di far
lavorare gli alunni del terzo anno sull’immagine
del mare.
Il tema è stato scelto tra i tanti possibili come
quello che più si avvicina ai ragazzi, alle loro
passioni.
Il mare attrae, aiuta a distendere la mente e
incute paura, nasconde e porta a galla….
Al termine di tale attività ci proponiamo degli
obbiettivi sia dal punto di vista didattico che
sociale
OBIETTIVI EDUCATIVI
GENERALI
Nell’ambito sociale:
1.Coscienza delle loro capacità e della loro bravura nel saper
svolgere bene un compito assegnato.
2.Acquisizione della capacità di saper scegliere autonomamente e in
modo critico.
3. Sviluppo del senso di appartenenza ad un gruppo nel quale si
concorre al bene comune e al rispetto di se stessi e degli altri.
4. Gestione della conflittualità nell’individuazione dei ruoli
all’interno del gruppo.
5. Valorizzazione di se stessi, dei propri diritti e bisogni .
6. Coscienza dei bisogni altrui e dei diritti nell’ottica che si sta
lavorando per il bene comune.
7. Sviluppo della ragione emotiva che ponga le basi per una
cittadinanza
8. Tolleranza, correttezza, democrazia all’interno del gruppo.
OBIETTIVI EDUCATIVI
GENERALI
Nell’ ambito didattico
1.Conoscenza di tutti gli aspetti con cui guarderemo al tema.
2.Acquisizione di un metodo di studio che sia d’ausilio
anche per le future attività didattiche.
3. Partecipazione attiva alle attività scolastiche ed
extrascolastiche.
4.Riconoscimento della figura del docente intesa come guida
di un percorso.
5. Rispetto delle scadenze per eventuali consegne.
6.Autovalutazione critica.
CONOSCENZE ABILITÀ
COMPETENZE
1.Leggere comprendere e analizzare testi scientifici e
ricavarne le leggi da applicare ai casi reali.
2.Utilizzare strumenti di supporto quali tabelle,grafici ecc.
3.Trovare collegamenti tra le varie discipline ed usare ciò
che si è imparato in una di esse come ampliamento in
un’altra.
4.Assumere un atteggiamento critico e un pensiero
autonomo su quello che si legge o si ascolta
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA E
VALUTAZIONE
Per effettuare un’equa valutazione terremo conto di vari aspetti:
1. La conoscenza dei vari argomenti tenendo conto dei vari livelli
di partenza degli allievi.
2. Le competenze acquisite nei vari campi e la capacità di farne uso.
3. Le competenze e le abilità che ciascun allievo mostra alla fine del
percorso..
4. l’impegno dimostrato nel seguire le lezioni, rispettare i tempi di
consegna.
5. La volontà nel fare gruppo, nel rispettare i compagni, nel
collaborare con essi.
6. Elaborazione di un pensiero o di un piccolo progetto personale.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE:
PER ALLIEVI CON DSA/BES
1.Fornire all’allievo la lettura ad alta voce del testo, da parte del tutor, anche
durante le verifiche
2.Evitare di copiare espressioni matematiche e testi dalla lavagna, ma fornire
all’allievo la parte scritta alla lavagna su supporto cartaceo, da utilizzare al
momento della spiegazione o dell’esercizio
3.Favorire risposte concise nelle verifiche scritte e nelle interrogazioni
4.Evitare, secondo i casi, le risposte V o F
5.Evitare domande con doppia negazione e di difficile interpretazione
6.Favorire il linguaggio iconico
7.Garantire l’uso:
7a.della calcolatrice
7b.delle tabelle con le formule matematiche, di fisica e di chimica
7c.della tabella aritmetica e della tavola pitagorica
7d.di tabella della memoria di ogni genere (tabella delle misure e delle formule)
8.Stimolare e supportare l’allievo, nelle verifiche orali, aiutandolo ad argomentare qualora
si dimostrasse in difficoltà per la compromissione della memoria a breve termine
9.Riservare maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali, come misura
compensativa,
10.Semplificare gli esercizi, senza modificare gli obiettivi o ridurre i contenuti
11.Fissare interrogazioni e verifiche programmandoli, senza spostare le date
12.Fornire, in tempi utili, copia delle verifiche affinché l’allievo possa prendere atto
dei suoi errori
13.Escludere dalla valutazione gli errori di trascrizione e di calcolo
14.Valutare le conoscenze e non le carenze
15.Applicare una valutazione formativa e non sommativa dei processi di
apprendimento.
DIAMO INIZIO ALLA NAVIGAZIONE………
Chimica Industriale:
Estrazione del petrolio
e raffinazione
Contro
Il petrolio depositato consuma
ossigeno ed impedisce la fotosintesi
necessaria al fito plancton. Molti
animali risultano danneggiati, ed in
particolar modo gli uccelli, pesci,
molluschi, ecc…
19 gennaio 2001-Isole delle
Galapagos
la petroliera ecuadoriana Jessica, a seguito di
un pietoso naufragio, rilascia in mare 600mila
tonnellate di carburante.
Programmazione disciplinare di Chimica Industriale
Docente: Annamaria Schettino
Titolo: La perforazione in mare del petrolio e i successivi trattamenti
Tempi di svolgimento: 1 ora di ripasso + 6 ore + visita guidata all’ Api
Raffineria di Falconara Marittima (AN)
PREREQUISITI
● Conoscenza delle varie unità di misura e fattori di conversione
● Conoscenza dei legami chimici
● Conoscenza delle principali classi di idrocarburi e relativa nomenclatura
● concetto di evaporazione, condensazione, temperatura di ebollizione , tensione di
vapore.
● Semplici bilanci di materia e di entalpia.
● Teorema di Bernoulli e principali leggi che regolano il moto .
Obiettivi didattici
Conoscenze
● Estrazione del petrolio
● Trasporto e stoccaggio
● Raffinazione
● Rischi connessi a queste operazioni
Abilità
● Saper applicare le leggi della chimica e della fisica studiate precedentemente
● Calcolo delle varie quantità di idrocarburi ricavabili da una miscela di greggio.
● Valutare i rischi connessi e proporre l’adozione di procedure o metodi per ridurli.
● Conoscere i principali prodotti ricavabili dal petrolio: benzine, oli ecc e i loro utilizzi
Competenze
● Capacità di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
● Adottare comportamenti responsabili anche nell’uso del proprio motorino o della
propria autovettura.
● Valutare la relazione tra disponibilità di risorse combustibili e l’uso che se ne fa.
● Ipotizzare dei comportamenti che permettano di limitarne l’uso e quindi i
rischi dovuti al loro approvvigionamento
● Progettare una piccola colonna di distillazione
STRUMENTI
▪ Libro di testo
▪ Appunti dettati dall’insegnante
▪ Articoli di giornali
▪ Filmati illustrativi
▪ Immagini
METODOLOGIA
▪ Lezione frontale e dialogata
▪ Lavori di gruppo per piccoli progetti
▪ Visita guidata
CONTENUTI DISCIPLINARI
Il petrolio e il suo processo di formazione
Estrazione: le piattaforme sul mare
La distillazione
Analisi dei rischi
VERIFICA E VALUTAZIONE
▪ Presentazione di un lavoro di gruppo
▪ Discussione aperta sui consumi dei vari prodotti
del petrolio.
▪ Verifica Scritta: test di 10 domande a risposta
multipla con l’aggiunga di una breve risposta che
motivi la scelta.
La fisica e il mare
Le Onde
del mare
Studio fisico
delle onde
Perché le onde del mare arrivano
parallelamente alla costa e hanno piccola
lunghezza d’onda?
L’onda dello tsunami, a differenza delle onde
comuni, coinvolge nel movimento tutta la massa
d’acqua. Da qui la sua pericolosità.
Unita’ didattica
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA E LABORATORIO
Docente: SCHIATTARELLA SIMONA
Titolo: “LE ONDE DEL MARE”
Tempi di svolgimento: sono previste 8-10 ore di spiegazione (compreso qualche esercizio applicativo
e qualche attività di laboratorio) e 2 ore dedicate alla verifica sommativa e alla correzione della
stessa.
PREREQUISITI Le equazioni della cinematica. Moti armonici. Le
varie forme di energia. Le leggi di conservazione. Funzioni
trigonometriche .Geometria euclidea nel piano.
CONOSCENZE Acquisire il concetto di onda come perturbazione che
si propaga a distanza, trasportando energia e informazione ma
senza spostamento di materia. La propagazione delle onde.
Caratteristiche di un onda: periodo, lunghezza d onda e
velocità di propagazione L equazione di un onda cosinusoidale
Il principio di sovrapposizione e l interferenza .Riflessione,
rifrazione, diffrazione di onde Onde stazionarie ed effetto
Doppler Principio di Huygens
ABILITA’ Saper definire un onda .Saper distinguere e classificare le
principali caratteristiche delle onde Saper analizzare in modo
qualitativo i fenomeni legati alla sovrapposizione delle onde.
Saper descrivere il comportamento di un onda in prossimità di
un ostacolo. Saper determinare le principali caratteristiche
delle onde.
CONTENUTi Le onde trasportano energia, onde impulsive,
definizione di onda e propagazione, onde periodiche, direzione
di vibrazione e di propagazione, le forme di un’onda. Forma ai
concetti: le proprietà della funzione d’onda. Velocità di
propagazione delle onde. Fenomeni ondulatori. L’ondoscopio.
Il fenomeno della riflessione.Perché le onde del mare arrivano
parallelamente alla costa e hanno piccola lunghezza d’onda?Il
fenomeno della rifrazione.Il principio di sovrapposizione e
l’interferenza.Perché le baie dei golfi stretti sono circolare? Il
principio di Huygens e la diffrazione.
Per la predisposizione della prove si seguirà il seguente modello di
VERIFIVA E VALUTAZIONE Analisi degli obiettivi: Conoscenza
dei
termini; conoscenza dei fatti ; conoscenza di regole e principi;
capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti; capacità di
stabilire relazioni.
La valutazione mirerà all’accertamento delle conoscenze, delle
competenze e delle abilità acquisite dall’allievo; inoltre si terrà
conto del livello di partenza, della partecipazione, dell'impegno.
Per l’attribuzione dei voti, relativamente alla verifica, il docente
considererà i seguenti elementi:
Orale : Conoscenza dell’argomento/procedimento richiesto;
realizzazione di collegamenti, sviluppi, confronti, applicazioni;
argomentazione e rielaborazione personale critica; a
Apporti originali e creativi; lessico ed esposizione.
Scritto : Conoscenza e sviluppo dell’argomento richiesto;
applicazione del procedimento richiesto; organizzazione e
articolazione del testo e/o dei dati; organicità del progetto
compositivo, e/o applicativo, e/o risolutivo; approfondimenti
e generalizzazioni, giudizi e interpretazioni personali;
lessico ed esposizione.
I MARGINI COSTRUTTIVI (divergenti):
come nasce un oceano
rift valley
astenosfera
risalita di magma
dorsale
risalita di magma
risalita di magma
nuovo oceano
• gamberi,strani granchi,
vermi
giganti,
batteri
primitivi
• Riftia
p a chiptila:
animale vermiforme che vive
all’interno di un tubo che
essa stessa produce . simbionte
Correnti convettive
del mantello
Programmazione disciplinare per Scienze della terra e biologia
Titolo: Le dorsali oceaniche e la vita nelle dorsali
Competenze per Biologia
Tempi di svolgimento: 10 ore
• Riconoscere, pur nella diversità, l’unitarietà biochimica dei viventi.
•Utilizzare una corretta terminologia scientifica.
Prof. Monica Sorrentino
Metodologie
Prerequisiti per Scienze della Terra
 La struttura della terra (crosta, mantello, nucleo)
 La Teoria della tettonica delle placche
 I moti convettivi come responsabili del moto delle placche
Prerequisiti per Biologia
• I caratteri dei viventi.
• Modelli di classificazione
• Le teorie evolutive
• Struttura e funzione della cellula
• Ereditarietà, DNA e ingegneria genetica.
Obiettivi didattici
Conoscenze per Scienze della Terra
I margini convergenti, divergenti e trasformi
 I fondali oceanici
 L’età dei fondali oceanici
 Prove di magnetismo
 Comprendere la formazione di nuovo oceano attraverso il movimento dei margini
convergenti
Conoscenze per Biologia
• Le caratteristiche dei batteri residenti nelle profondità marine
• Le caratteristiche degli animali residenti nella dorsale
• La capacità di approvvigionamento del cibo, le forme di simbiosi e parassitismo
• La modalità di riproduzione degli animali
Abilità per Scienze della Terra
• Individuare le coordinate geografiche di un luogo.
• Leggere illustrazioni, grafici e carte geografiche.
• Descrivere le più evidenti caratteristiche geomorfologiche del territorio di
appartenenza.
Abilità per Biologia
• Saper osservare e descrivere fenomeni naturali.
• Saper osservare, riconoscere e descrivere analogie e differenze.
• Saper descrivere il rapporto tra strutture e funzioni nei diversi livelli di
organizzazione dei viventi.
• Giungere alla conoscenza dei principali aspetti che caratterizzano gli organismi
viventi unicellulari e pluricellulari, vegetali ed animali, attraverso una lettura in
chiave evolutiva.
Competenze per Scienze della Terra
• Schematizzare un tema individuando parole chiave e tesi portanti.
• Utilizzare una corretta terminologia scientifica.
• Utilizzare le conoscenze acquisite per impostare su basi razionali i termini dei
problemi ambientali.
La modalità di svolgimento delle attività didattiche, al fine di guidare l’alunno alla
scoperta e alla formulazione di problemi fornendogli gli strumenti più adatti
l PROBLEM SOLVING ed al BRAIN STORMING:
Situazioni di apprendimento
• Lezione frontale: presentazione dell’argomento e degli obiettivi da raggiungere;
domande-stimolo pe focalizzare l’attenzione e per verificare il possesso dei
prerequisiti; esposizione dei contenuti; discussione in classe degli argomenti trattati ed
esercizi di rinforzo;
• Lettura guidata del libro di testo.
• Lezione partecipativa, attraverso dialoghi guidati, discussioni collettive e semplici
dibattiti; al fine di sviluppare negli alunni capacità critiche e di promuovere
l’autovalutazione.
• Schematizzazione sintetica scritta dei punti centrali del percorso da compiere (mappe
concettuali), costruito in modo interattivo dal docente e dagli alunni. Uso di tabelle
comparative.
• Lavori di gruppo.
•Attività di laboratorio: l’attività sarà misurata sia negli aspetti operativi, che in quelli
relazionali; gli esperimenti di laboratorio saranno corredati da successiva relazione e/o
scheda tecnica.
Materiali di supporto allo sviluppo dei contenuti
Libri
di
testo,
fotocopie,
riviste
scientifiche,
sussidi
audiovisivi,
mezzi multimediali, preparati microscopici, modelli anatomici, campioni di minerali e
rocce .
Strumenti di lavoro
Test, schede di laboratorio,, schede, fotocopie, lavagna tradizionale, lavagna interattiva
LIM, computer, CD-ROM, strumentazione dei laboratori scientifici e informatici
Verifica e valutazione
Saranno adottate le seguenti strategie valutative:
• Prove strutturate e semistrutturate scritte, per la verifica di obiettivi specifici a
segmenti curricolari limitati, in genere alla conclusione di ogni Modulo e/o Unità
Didattica. Tali prove possono essere articolate in domande a risposta aperta, esercizi
grafici, trattazione sintetica di argomenti, test vero-falso, risposte multiple,
corrispondenze, completamenti o integrazioni, riordinamenti, risoluzione di problemi,
relazioni, prove di comprensione di testi. Per la correzione di tali prove vengono
utilizzate apposite griglie di valutazione (l’attribuzione del punteggio a ciascun item del
test sarà opportunamente ponderato in base all’obiettivo da misurare e alle tipologia
delle risposte).
• Verifiche non strutturate (scritte e/o orali) e colloqui orali per verificare la
continuità nello studio, le capacità espressivo–espositive e l’ampiezza delle conoscenze
acquisite attraverso prove orali intese come discussioni aperte anche all’intera classe.
• Relazioni di laboratorio e lavori di ricerca individuale (tesine).
• Osservazioni sistematiche: osservazione e annotazione costante dell’impegno nelle
attività proposte e del rispetto delle consegne di ogni singolo alunno, in modo informale.
….e infine
cartoline
dal mondo
Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in
prestito dai nostri figli.
(Proverbio del popolo navajo)
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI CHIMICA ANALITICA
DOCENTE Scotto di Suoccio Anastasia
TITOLO analisi delle acque
TEMPI DI SVOLGIMENTO:12 ore più il tempo necessario per il corso
di potenziamento extracurriculare
MACROARGOMENTI SVOLTI
Analisi dell’acqua potabile.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Parametri chimico fisici e ordinari: Temperatura pH, conducibilità, residuo fisso a 180 °C;
ossigeno disciolto con sonda elettrochimica; durezza permanente, temporanea, calcica e magnesiaca,
alcalinità Sodio, potassio, magnesio, calcio, cloruri, solfati, nitrati, fosfati con IC;
Parametri indesiderabili: azoto ammoniacale (metodo spettro fotometrico di Nessler)
azoto nitroso (metodo spettrofotometrico di Griess)
Parametri tossici: metalli pesanti: Hg, As, Pb, Cr(III) e Cr(VI)tensioattivi inquinanti organici (pesticidi, idrocarburi,fenoli)
Analisi delle acque di scarico: azoto totale e fosforo totale; COD, BOD, solidi disciolti, sedimentabili, sospesi.
sostanze oleose e grasse, idrocarburi.
OBIETTIVI DIDATTICI
CONOSCENZE
Conoscere le caratteristiche delle acque classificate in base alla provenienza e all’utilizzo
Saper leggere gli allegati della norma vigente sulle acque potabili e reflue e ricavarne informazioni
Saper confrontare i limiti di legge con i risultati analitici
Riconoscere l’importanza delle fasi di campionamento, trattamento e conservazione ai fini dell’attendibilità
del risultato analitico
ABILITÀ
Saper discutere la scelta dello schema complessivo di trattamento più idoneo per un'acqua di date caratteristiche
COMPETENZE
Descrivere gli effetti sulle acque del rilascio di inquinanti e conoscere i parametri che misurano il livello di inquinamento
Descrivere le principali tecniche di trattamento delle acque reflue
VERIFICA E VALUTAZIONE
Raggiungimento a livello sufficiente di tutti gli obiettivi.
Verifiche orali; scritte con risoluzione di problemi, tests a risposta multipla e a risposta aperta;
relazioni di laboratorio;
CORSO DI POTENZIAMENTO: analisi della qualità delle acque del lungomare di Napoli dal porto di Mergellina al Molosiglio
Il mare è una grande risorsa
Il mare ci appartiene
Tuteliamolo
Programmazione disciplinare di Diritto ed Economia
Docente: Sorrentino Antonio
Titolo Modulo : Il mare ed il paesaggio, duplici esigenze a confronto:
1) la tutela fornita dall’ordinamento giuridico; 2) lo sfruttamento economico ed imprenditoriale :e cd. imprese balneari
Tempi di svolgimento: 8 ore
PREREQUISITI
Conoscere i concetti di territorio e paesaggio;
Conoscere il concetto ed i caratteri dell’impresa;
Conoscere il problema della scarsità e della non rinnovabilità di alcune risorse a
disposizione dei soggetti economici.
OBIETTIVI DIDATTICI
Analizzare il carattere dinamico e l’evoluzione del concetto di tutela del paesaggio;
Conoscere il significato di paesaggio, tutela del paesaggio e sfruttamento del
paesaggio
Analizzare la tematica relativa alla tutela del mare;
Analizzare i rapporti tra tutela del paesaggio e del mare ed il loro sfruttamento
economico ed imprenditoriale .
CONOSCENZE
Comprendere le cause che determinano la distruzione del paesaggio e del mare;
Comprendere le ragioni che giustificano l’intervento e la tutela dello Stato in materia
paesaggistica;
Conoscere i metodi utilizzabili per l’allocazione di servizi in relazione ad un legittimo
sfruttamento economico ed imprenditoriale del paesaggio e del mare.
COMPETENZE
Riconoscere i cambiamenti dei sistemi giuridici – economici in tema di tutela
paesaggistica e del suo sfruttamento , nella dimensione diacronica, attraverso il
confronto tra epoche storiche;
Riconoscere e applicare le regole e le caratteristiche di funzionamento delle imprese e
definirne ruoli, funzioni e caratteristiche in relazione ad un corretto e legittimo
sfruttamento del paesaggio e del mare.
STRUMENTI
▪ Libro di testo;
▪ Appunti dettati dall’insegnante;
▪ Articoli di giornali;
▪ Costituzione della Repubblica Italiana.
METODOLOGIA
▪ Lezione frontale e dialogata
▪ Lavori di gruppo per piccoli progetti.
VERIFICA E VALUTAZIONE
▪ Discussione aperta;
▪ Verifica Orale.
L’articolo 9 della Costituzione sancisce che “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e
tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” .
In attuazione dell’art. 9
Cost.
E’ stata emanata la Legge n. 431, 8 agosto
1985, nota come Legge Galasso, che ha
introdotto a livello normativo una serie di
tutele sui beni paesaggistici e ambientali : si
tratta della prima normativa organica per la
tutela dei beni naturalistici ed ambientali in
Italia.
La legge introduce un principio di tutela
paesaggistica non più legato ai beni
singolarmente individuati e localizzati, ma
esteso a zone omogenee appartenenti a
tutto il territorio nazionale e distinta per
categorie (ad esempio mare, boschi, coste,
parchi, corsi di acqua..).
E’ stato istituito il Ministero dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare i cui compiti sono:
- individuare, conservare e valorizzare le aree
naturali protette, tutelare la biodiversità, la flora e
la fauna, difendere il mare e l’ambiente costiero;
- occuparsi della gestione dei rifiuti e degli
interventi di bonifica dei luoghi inquinati;
- promuovere politiche di sviluppo durevole e
sostenibile, sia nazionali che internazionali;
-sorvegliare, monitorare e recuperare le
condizioni ambientali conformi agli interessi della
collettività.
L’elemento mare, tuttavia, non assume rilievo esclusivamente ai fini dell’individuazione di una normativa di
protezione e tutela che possa salvaguardarne la consistenza e l’esistenza ma, sotto altra prospettiva, ben può, oggi,
essere considerato quale uno degli elementi trainanti l’economia del paese e ben può svilupparsi in modo tale da
mantenersi in un’area turistica per un tempo illimitato senza alterare l’ambiente e senza ostacolare o inibire lo
sviluppo di altre attività sociali ed economiche, utilizzando l’habitat marino e costiero per una loro protezione e
valorizzazione produttiva.
I recenti interventi normativi nel settore, riformando la legislazione nazionale del turismo e riconoscendo il ruolo
strategico che il turismo svolge per lo sviluppo economico ed occupazionale del Paese, ha attribuito allo
stabilimento balneare la qualifica di impresa turistica e ha posto in evidenza la necessità di sostenere il ruolo
delle imprese operanti nel settore turistico per migliorare la qualità dell'organizzazione, delle strutture e dei servizi.
L’impresa balneare ha problemi più complessi di
quelli degli esercizi turistici che operano in altre
zone del territorio nazionale, applicandosi a tale
particolare tipologia di impresa, oltre la normativa
che generalmente regola le imprese, siano esse
esercitate in forma individuale o in forma collettiva
e ai principi generali in termini di economicità e
produttività dell’impresa, la normativa che regola i
pubblici esercizi (licenza di esercizio comunale,
nullaosta sanitario), nonché una disciplina
particolare, relativa all’uso dei beni demaniali,
giacchè
si
tratta
di
attività
turistica
inscindibilmente legata al mare.
Per svolgere l’attività di balneazione e i servizi ad essa connessi, è necessario che l’imprenditore sia in possesso
della concessione demaniale che lo legittima ad occupare e gestire il tratto di arenile dove insistono le strutture
dello stabilimento balneare.
Tale atto conferisce al soggetto richiedente una posizione di cui, diversamente, lo stesso non avrebbe potuto
considerarsi nemmeno potenzialmente titolare, in quanto l’esercizio dell’attività balneare senza concessione
costituisce una abusiva utilizzazione del demanio marittimo, fattispecie sanzionata penalmente .
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