Sì, mi appassiona da quando andavo alle
elementari... Mi gustavo l’ordine logico
espresso dalla risoluzione di un
qualunque problema, o quella pagina di
quaderno che mostrava l’estetica di un
procedimento matematico ordinato...
Negli anni della scuola primaria; poi la
consapevolezza si è inabissata nei labirinti
dell’adolescenza, per riaffiorare con
maggiore autocoscienza durante il liceo.
Da una parte gli insegnanti che ho avuto,
dall’altra la mia personale inclinazione ad
applicare il ragionamento
logico-razionale ai vari ambiti del pensiero.
Compagna di banco alle elementari, amica
del cuore alle scuole medie, sorella minore
al liceo,sorella maggiore all’università,il mio
personal trainer in ogni giorno di lavoro!
Insegno matematica alla scuola superiore
da 20 anni. Ho fatto esperienza in
prevalenza negli istituti tecnici, e solo
negli ultimi anni insegno in un liceo
sperimentale.
Lo ritengo importantissimo per la
formazione culturale di ciascuna persona
e non meno rilevante è il valore di questa
disciplina nel coltivare il corretto pensare,
qualità del pensiero che sta alla base di
una civiltà e di una convivenza umana
qualificante e qualificata.
Dopo il liceo scientifico ho affrontato il
corso di laurea in matematica scegliendo
l’indirizzo didattico, che allora era
previsto dal piano di studi quadriennale.
Pur stimando moltissimo queste forme di
scambio di esperienze e di risorse, non ho
mai fatto parte stabilmente di un gruppo o
di una rete per motivi di sovraccarico di
lavoro; occasionalmente ho potuto tuttavia
apprezzarne il contributo.
“Il mago dei numeri”, “Te lo do io il
computer”, “Sorprendenti numeri primi,
“Matematica curiosa”, “L’ultimo teorema
di Fermat”, “Avventure di matematica”,
“Giochi matematici e altro”, “Storie di
matematica”.
Prediligo il metodo del problem solving,
sebbene ne faccia un uso prudente, tenuto conto
della necessità di sistematizzare i contenuti,
che spesso richiede una metodologia più
tradizionale. Inoltre utilizzo con regolarità la
modalità dell’apprendimento cooperativo, che
ho potuto conoscere attraverso i seminari del
coniugi canadesi e professori Green, squisiti
formatori e trasmettitori di una didattica ad
alto contenuto empatico.
Nella mia scuola è presente un gruppo di
lavoro interdisciplinare, che si avvale
anche della presenza di esperti, che ha lo
scopo di affiancare i docenti nella
rilevazione delle situazioni in cui sono
presenti DSA (disturbi specifici
dell’apprendimento) e di fornire
indicazioni didattiche utili al
superamento degli ostacoli incontrati da
questi alunni.
E’ più facile è riconoscere allievi dotati
nello studio in generale, cioè,
fondamentalmente, capaci di rispondere in
modo eccellente alle istanze del processo di
scolarizzazione. Meno facile è accorgersi di
doti particolari, quando si ha così poco
spazio, così come è organizzata oggi la
scuola superiore, per ampliare le vedute e
mettersi un po’ alla prova.
I tuoi amici siano numerosi e originali
come……….… i numeri primi!
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