• Progetto presentato per linee generali
durante il gruppo di studio della scuola
secondaria di primo grado, nel corso di
aggiornamento per docenti formatori di idr,
organizzato dal MIUR e dalla CESI a
Cefalù, rielaborato e sviluppato dalla
prof.ssa Rosalba Michelon
Partendo dall’assunto che l’interreligiosità, colta nel
segno delle tre grandi religioni monoteiste, definite
abramitiche, perchè hanno in comune Abramo, uomo
di profonda fede religiosa, a cui dalle stesse si
riconosce la Rivelazione divina, si porteranno gli
alunni ad assumere atteggiamenti di accoglienza, di
disponibilità e di apertura verso chi ha un credo
religioso diverso, attraverso un percorso che susciti
attenzione e curiosità, stimolandoli alla ricerca.
Il percorso pensato, dal titolo “Il tappeto volante”, in
modo virtuale, attraverso il sussidio informatico,
mediante la proiezione di immagini, possibilmente
accompagnate da una musica di sottofondo, vuole
condurre gli alunni a Gerusalemme, città considerata
santa dalle tre grandi religioni monoteiste:
l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islamismo.
Il progetto è rivolto agli alunni del biennio della secondaria
di primo grado, in particolar modo a quelli della classe prima.
Meta finale
Attraverso i segni religiosi dell’Ebraismo, del Cristianesimo e
dell’Islam, gli alunni saranno portati ad avere atteggiamenti
di disponibilità autentica verso chi ha un credo religioso
diverso per considerarlo come ricchezza e risorsa.
OSA
Conoscenze
Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia: il
Cristianesimo a confronto con l’Ebraismo e le altre
religioni.
Abilità
Evidenziare gli elementi specifici della dottrina, del
culto e dell’etica delle altre religioni, in particolare
dell’Ebraismo e dell’Islam.
OF
Obiettivi di conoscenza
Sapere
-Conoscere con uno sguardo di insieme le tre grandi religioni monoteiste;
-conoscere la radice comune della religione ebraica, cristiana e islamica;
-sapere riconoscere i luoghi di culto e i simbolismi religiosi nelle culture.
Saper fare
-Saper cogliere nelle religioni monoteiste l’’azione di Dio nella storia;
-cogliere l’importanza dei luoghi di culto per la vita dell’uomo per la vita
dell’uomo;
-scoprire la diversità come valore
-sviluppare atteggiamenti di apertura e di curiosità interculturale;
-consolidare il concetto di multiculturalità per giungere alla comprensione
del valore interculturale.
Aspetti interdisciplinari
L’aspetto teologico- religioso sarà curato dal docente
di Religione; il docente di Arte e Immagine ne curerà
l’aspetto iconico, con spiegazioni di opere d’arte, foto,
sculture, ecc; il docente di italiano farà leggere poesie
e brani antologici; quello di Musica curerà i canti
religiosi.
Tematiche da trattare
Presentazione comparata del culto nelle tre religioni
monoteiste.
Metodi e strategie
Attraverso un percorso didattico virtuale, teso a sviluppare le
potenzialità di ciascun alunno, coinvolgendolo attivamente
all’apprendimento, si cercherà di creare un clima positivo tra
alunni cattolici, ortodossi e musulmani per una proficua e
positiva relazione di convivenza pacifica.
Le strategie metodologiche saranno mirate al dialogo e allo
scambio di opinioni, per stimolare gli alunni a parlare e a
esporre con spirito critico il proprio punto di vista.
L’uso della lezione interattiva, del problem-solving e della
ricerca-azione,, consentiranno una costante interazione tra
docente e alunni.
Attraverso il libero esercizio della curiosità presente nei
ragazzi, che spesso l’insegnante spegne, si svilupperanno
abilità e competenze scaturenti dalla metodologia proposta,
per una contestualizzazione dei saperi, visti nell’ottica
dell’integrazione.
Mezzi e strumenti
Computers con proiettore, libri, videoregistratore e altro.
Tempi
Il progetto abbraccia un periodo di tempo di circa sessanta
giorni.
Verifica e valutazione
Le verifiche saranno mirate ad accertare di ogni alunno, in
itinere, la capacità di esprimere il proprio pensiero, ponendosi
in dialogo con l’altro, superando atteggiamenti di chiusura e di
intolleranza.
La valutazione effettuata alla conclusione delle attività sarà
sommativa e formativa.
Prodotto finale
Gli alunni realizzeranno un cd o un opuscolo sui simboli
religiosi, le preghiere, le tradizioni, le feste religiose.
Il tappeto è pronto per partire.
L’insegnante fa salire gli alunni su di esso e inizia, così,
il viaggio virtuale a Gerusalemme.
L’insegnante comincerà a commentare la prima
immagine che ritrae la veduta panoramica di
Gerusalemme. Che fascino!
In un’unica città troviamo le sinagoghe e il muro
occidentale del Tempio della religione ebraica; i
campanili delle chiese della religione cristiana; i minareti
e le cupole delle moschee della religione islamica…
Buona pratica sarà quella di suscitare la domanda
degli alunni su quanto vedono, maturandoli, così, ad
apprendere; ma buona pratica sarà anche quella di
instaurare rapporti di convivenza civile con gli alunni
immigrati musulmani
E’ affascinante la veduta panoramica di questa città: sullo
sfondo il Muro del pianto e la Moschea di Omar; a sinistra
il campanile di una chiesa cristiana; più in là il campanile
di una chiesa ortodossa e accanto una sinagoga.
Ciò che maggiormente colpisce i ragazzi è il luccichio
dorato della cupola della Moschea di Omar e dei fedeli
musulmani prostrati .
Scesi dal tappeto, la prima persona che si incontra è
un ebreo che suona lo shofar, coperto dal tallit, per
invitare i fedeli alla preghiera.
Si entra nella sinagoga e la prima cosa che colpisce è
un grande armadio contenente i rotoli della Torah. Alle
donne è riservato il matroneo, chiuso da grate, mentre
nelle sinagoghe riformate siedono insieme.
L’insegnante si addentra nella spiegazione del culto.
Usciti dalla sinagoga ci si imbatte con il tempio di
Davide. I ragazzi sono incuriositi da alcuni fedeli che in
preghiera stanno davanti al Muro del pianto. Un allievo
chiede il perchè di quel pianto. L’insegnante ne dà
spiegazione.
Il viaggio continua e ad un tratto ci si imbatte con una
chiesa cattolica e un alunno musulmano chiede
perché al posto dell’armadio con i rotoli della Legge vi
è un tabernacolo e un altare.
Usciti dalla chiesa proseguiamo il nostro viaggio ed ecco,
si presenta a noi, in tutta la sua maestosità, una chiesa
ortodossa: entriamo
una bellissima iconostasi dorata ci colpisce. La visita
all’interno della chiesa continua.
Terminata la spiegazione usciamo e camminando
avvertiamo degli odori particolari che si sprigionano
nell’aria dal mercato arabo: ci sono mercanzie di ogni
genere; siamo storditi dalle voci dei mercanti;
acquistiamo dei souvenir;
qualcuno dei ragazzi si accorge che non lontano dal
mercato c’è una moschea. Naturalmente vi entriamo,
dopo esserci tolte le scarpe e rimaniamo rapiti dalla
sua maestosità. Nabil, l’alunno musulmano, ci spiega
che nella moschea, in segno di rispetto si entra senza
scarpe dopo essersi lavate le mani e i piedi.
Le forbici e l’ago
Un re volle un giorno offrire a un amico,
un mistico musulmano, un regalo superbo.
Si trattava di un paio di forbici in oro
tempestate di diamanti ed altre pietre
preziose. Il Sufi ringraziò educatamente il
re, ma gli disse: “il suo gesto mi tocca nel
profondo. Purtroppo non posso accettare
questo dono. Le forbici servono a tagliare,
separare, a dividere. Tutta la mia vita e
tutto il mio insegnamento sono invece
basati sul riavvicinamento e sulla
riconciliazione, sul riunire e unificare. Mi
offra piuttosto, per la mia più grande
gioia, un ago, un semplice ago.
Il Saggio guardò immediatamente il re che
spalancava gli occhi con aria stupefatta.
“Cercate l’ago e vivrete”.
- Ci sono due forze nel mondo –
proseguiva già lo sceicco – una forza di
divisione e una forza di riconciliazione. La
religione autentica è quella in cui l’ago
agisce per ricucire.
Un re volle un giorno offrire a un amico, un mistico musulmano, un
regalo superbo. Si trattava di un paio di forbici in oro tempestate di
diamanti ed altre pietre preziose. Il Sufi ringraziò educatamente il
re, ma gli disse: “il suo gesto mi tocca nel profondo. Purtroppo non
posso accettare questo dono. Le forbici servono a tagliare,
separare, a dividere. Tutta la mia vita e tutto il mio insegnamento
sono invece basati sul riavvicinamento e sulla riconciliazione, sul
riunire e unificare. Mi offra piuttosto, per la mia più grande gioia,
un ago, un semplice ago.
Il Saggio guardò immediatamente il re che spalancava gli occhi con
aria stupefatta. “Cercate l’ago e vivrete”.
- Ci sono due forze nel mondo – proseguiva già lo sceicco – una
forza di divisione e una forza di riconciliazione. La religione
autentica è quella in cui l’ago agisce per ricucire.
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Buona pratica