APPUNTI SULLO SVILUPPO DEL BAMBINO SECONDO MELANIE KLEIN Secondo M. Klein la vita psichica del bambino, i suoi desideri e le sue frustrazioni producono fantasie; Le fantasie, quando ancora il bambino non sa parlare, si esprimono attraverso i comportamenti; La prima rappresentazione mentale o fantasia di un’esperienza di soddisfazione o pena si riferisce al seno; Il seno è oggetto della pulsione del bambino cioè il bambino rivolge il suo desiderio al seno perché da esso riceve gratificazione (attraverso l’allattamento). Nelle prime fantasie del bambino il seno non considerato come un oggetto esterno, ma è considerato un «oggetto parziale»; Il bambino cioè vede il seno come autonomo dalla madre. Addirittura può immaginarselo come una persona da cui riceve gratificazione Seno buono, oppure se l’esperienza è dolorosa Seno cattivo; Il bambino rivolge i propri sentimenti al seno. Se è indentificato come seno cattivo il bambino rivolge ad esso il proprio ODIO e cerca di difendersi attraverso l’identificazione proiettiva, un maccanismo di difesa che consiste nel cercare di espellere il seno dalla propria mente; Se è visto come seno buono rivolge ad esso il proprio AMORE e viene idealizzato e interiorizzato nella propria mente attraverso il processo di interiorizzazione. Fantasia = attività mentale del bambino E’ principalmente rivolta al seno da cui riceve Esperienze di gratificazione SENO BUONO Esperienze dolorose SENO CATTIVO FASI DELLO SVILUPPO Le fasi di sviluppo emotivo del bambino sono definite da M. Klein POSIZIONI e sono tre. 1) La prima fase è definita schizoparanoide: il bambino dive gli «oggetti parziali» del mondo interno in oggetti buoni ed oggetti cattivi. Ciò comporta identificazione proiettiva e interiorizzazione; 2) Nella seconda fase detta depressiva, il bambino capisce che gli oggetti buoni derivano dalle esperienze di gratificazione della madre e che gli oggetti cattivi non sono nemici esterni ma esperienze dolorose legate all’assenza della madre. Il bambino capisce quindi che esiste un solo seno che può considerare buono o cattivo. Da questa consapevolezza deriva un senso di colpa perché il bambino capisce che ha odiato un oggetto di desiderio da cui riceve nutrimento e gratificazione; La terza fase è quella della riparazione. Il bambino è assalito dall’esperienza della perdita e della colpa per aver voluto distruggere, con i propri impulsi aggressivi, la madre. Da questa sofferenza il processo di riparazione: come il suo impulso distruttivo ha annientato l’oggetto d’amore, così l’amore per l’oggetto potrà ricostruirlo. Le fantasie e le azioni riparative rappresentano momenti fondamentali per una maggiore integrazione dell’Io. Le tre posizioni sono per Melanie Klein fondamentali per lo sviluppo emotivo del bambino. Si mantengono alternandosi anche nell’età adulta e spiegano il funzionamento della nostra mente.