Jus ad bellum….Jus in bello…..Jus post bellum La nuova prospettiva del diritto dei conflitti armati Col. Giovanni VULTAGGIO CONCEZIONE DUALISTICA Jus ad bellum….Jus in bello Tradizionalmente l’uso della forza si fonda sulla distinzione fra: - la normativa che prescrive il ricorso all’uso della forza (Jus ad bellum) determinazione se un conflitto sia giusto (justness of a war); - la normativa che disciplina la condotta delle ostilità (Jus in bello) il modo con il quale un conflitto viene condotto (justness of the way 2 that war is fought). Jus ad bellum - Jus in bello Jus ad bellum divieto del ricorso alla forza Jus in bello: Diritto Internazionale Umanitario fonte: Carta delle Nazioni Unite ECCEZIONI: - Legittima difesa: art. 51; - Uso della forza autorizzato dal Consiglio di Sicurezza (Capitolo VII). fonte: DIU Il DIU vincola le parti in conflitto, qualunque sia la legittimità del ricorso alla forza. JUS AD BELLUM • Lo jus ad bellum è formato da quelle regole che devono essere applicate nel caso in cui uno Stato dichiari guerra ad un altro Stato; • Lo jus ad bellum si occupa di considerare le ragioni e la legittimità dei conflitti (prima di andare in guerra). 4 JUS AD BELLUM - art. 39: accertamento di una minaccia; - art. 41:misure per mantenere e ristabilire la pace e la sicurezza internazionale”; - art. 42: “se il Consiglio di Sicurezza ritiene che le misure previste nell’art. 41 siano inadeguate o si siano dimostrate inadeguate, esso può intraprendere, con forze aeree, navali e terrestri, ogni azione che sia necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza 5 internazionale….”. JUS IN BELLO Lo jus in bello, invece, è costituito da quei principi sanciti dalle Convenzioni di Ginevra, dai Protocolli aggiuntivi e dalle norme consuetudinarie che costituiscono il diritto umanitario internazionale; Lo jus in bello si occupa di limitare mezzi e metodi durante la guerra: è il Diritto Internazionale Umanitario. 6 CONFLITTI • Epoca moderna ed inizio XX secolo: conflitti si concludevano prevalentemente con una pace negativa (disfatta militare) e conseguente capitolazione di una delle parti in conflitto. La disfatta era molte volte seguita dalla conquista, dall’occupazione o dallo smembramento territoriale di una delle parti) pace negativa; • Epoca post moderna: maggiore consapevolezza che i conflitti si debbano concludere con una pace positiva, accompagnata da adeguate misure che consentano la stabilizzazione, la ricostruzione e lo sviluppo. CONFLITTI DEL XXI SECOLO • la pratica post moderna ci porta verso una tendenza che ha comportato il superamento delle concezione statica della conclusione dei conflitti; • la nuova generazione dei conflitti e dei conseguenti interventi della comunità internazionale diretti alla risoluzione dei conflitti si presenta con una natura più complessa e deve avere conseguentemente un approccio multifunzionale. 8 CONFLITTI Mentre nelle operazioni di “warfare” classico le Forze Militari rappresentavano l’unico strumento, ossia quello principale, nei contesti post moderni, esse da sole non possono più svolgere tale ruolo, ma saranno piuttosto uno degli elementi che contribuirà all’esito finale. 9 CONFLITTI • • • COMBAT OPS Instabilità; Caos; Mancanza di sicurezza ed autorità sostituite/riempite da illegittimità. Importanza della fase post conflitto (stabilizzazione e ricostruzione). • • STABILIZZAZIONE: - stabilire e mantenere la sicurezza; RICOSTRUZIONE: - creare presupposti per uno sviluppo sostenibile e duraturo che comprenda: - sicurezza: nazionale/umana (human security); - economia; - governance, rule of law (everybody should be accountable to the law); INADEGUATEZZA DELLA CONCEZIONE DUALISTICA • la tradizionale concezione dualistica del diritto internazionale in jus ad bellum….jus in bello è superata ed appare inadeguata; • la restaurazione della pace e della giustizia in una situazione di post conflitto sono diventati aspetti predominanti negli interventi della Comunità Internazionale anche perché è la fase di post conflitto che determinerà se un conflitto sia stato veramente giusto; jus post bellum: nuova categoria di legge, legge che governa la restaurazione della pace e la ricostruzione dopo un conflitto. INADEGUATEZZA DELLA CONCEZIONE DUALISTICA jus post bellum Diritto dopo la guerra, il cui oggetto è di costringere le nazioni a oltrepassare lo stato di guerra e trovare uno stato di diritto in cui possa essere ristabilita un’adeguata condizione di pace. CONFLITTI POST MODERNI Jus post bellum “il perseguimento rapido ed effettivo di una pace definitiva e stabile, che poi sarebbe il solo ammissibile obiettivo per l’uso della forza”. CONFLITTI POST MODERNI • Jus ad bellum…. • Jus in bello….. • Jus post bellum. Paradigma della GUERRA GIUSTA 14 Jus Post Bellum • Jus post bellum è collegato con jus ad bellum; • Jus post bellum è collegato con jus in bello; • Jus post bellum è collegato allo State-building. Jus Post Bellum • E’ dunque necessario prendere considerazione gli effetti di un conflitto; in • La prima delle responsabilità jus post bellum è quella di “uscire” il prima possibile. • Implica: - giustizia di transizione e restaurazione della giustizia; - ricostruzione politica; - ricostruzione economica 16 Jus ad bellum….Jus in bello…..Jus post bellum PROBLEMATICHE • Nel post conflitto la Comunità Internazionale deve affrontare molte difficoltà; • Casi emblematici: fallimento Somalia; • Esperienza dei Balcani, Irak e Afghanistan, Libia. Jus ad bellum….Jus in bello…..Jus post bellum La nuova generazione dei conflitti internazionali Il ruolo delle forze militari • da un ambiente dominato da una logica amico/nemico pace/guerra si è passati ad un ambiente amico/nemico/non nemico; • la funzione del soldato è cambiata e la capacità di adeguamento richiesta a questi ultimi è elevatissima, dovendo perseguire una continua conciliazione di più opposti; • in tale situazione l’organizzazione militare ha dovuto fare nel tempo un grande sforzo di razionalizzazione ed adeguamento delle proprie strutture; • l’obiettivo delle forze militari è quello di stabilire le condizioni grazie alle quali i conflitti possano essere risolti, anche con la partecipazione di altre componenti; • tutto ciò ha comportato la necessità di un’evoluzione nell’atteggiamento del militare, un soldato sempre più qualificato per preparazione culturale e competenza tecnica, sempre più motivato al compito e proteso all’obiettivo e al risultato.