Indirizzi di programmazione socio sanitaria
Allegato alla Deliberazione “Determinazioni in merito alle regole di
gestione del servizio socio sanitario anno 2014”
Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato
Direzione Generale salute
Milano, 16 Dicembre 2013
ALL.1 le linee evolutive
del sistema socio-sanitario
• Completamento e piena definizione di un modello a rete per
l’assistenza ospedaliera
• Assetto organizzativo in grado di consolidare lo spostamento dell’asse
di cura dall’ospedale al territorio e conseguente creazione di un polo
territoriale caratterizzato da prossimità, presa in carico e continuità
delle cure
• Separazione fra le funzioni di erogazione delle prestazioni, anche in
ambito territoriale e le funzioni di programmazione sanitaria e
sociosanitaria, negoziazione e contrattualizzazione e controllo della
rete di offerta. Tali funzioni potrebbero avere una dimensione
territoriale più ampia di quella delle attuali ASL, al fine di sfruttare al
meglio le sinergie dell’offerta territoriale
• Aggregazione di diverse strutture / funzioni (acquisti, formazione,
concorsi, sistemi informativi, edilizia sanitaria, servizi trasversali) per
una maggiore efficienza amministrativa
ALLEGATO 2 INTEGRAZIONE SANITARIA E SOCIO SANITARIA
Allegato comune DG Salute e DG Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato
La presa in carico della cronicità sociosanitaria
L’obiettivo è di giungere ad un modello “sistemico”, che integri tra loro tutte le fasi del
percorso della persona affetta da condizioni croniche attraverso la costruzione di Piani
di assistenza individuali che ricompongano la risposta sanitaria e sociosanitaria
Costituzione di un gruppo di lavoro tra le Direzioni Generali Salute e Famiglia Solidarietà
Sociale e Volontariato
Piano Strategico pluriennale per affrontare la cronicità in una logica
di programmazione unica ed integrata
Prendersi cura delle demenze
In Lombardia si stimano 200.000 persone affette da demenza. Le RSA oggi sono
caratterizzate da una progressiva complicanza dell’utenza. Obiettivo è l’avvio di un
percorso strutturato per una presa in carico globale della persona affetta da demenza
e della sua famiglia
Costituzione di un Gruppo di Lavoro integrato che definirà un Piano
d’Azione Regionale per le Demenze
Doppia diagnosi
Il tema della “doppia diagnosi” trova spesso riscontro in ambito psichiatrico e nella rete
di offerta sociosanitaria e sociale
Prosecuzione del lavoro di integrazione tra le due Direzioni Generali per garantire una
reale presa in carico integrata della persona e della sua famiglia
3
INTEGRAZIONE SANITARIA E SOCIO SANITARIA
Allegato comune DG Salute e DG Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato
Rete territoriale e cure palliative
Prosecuzione del lavoro di integrazione tra la DG Salute e la DG Famiglia sulle cure
palliative, con orientamento al livello territoriale, alla prossimità e alla continuità
assistenziale.
L’obiettivo è maggiore integrazione rispetto alla rete degli Hospice. La ASL
garantisce a livello territoriale l’integrazione di tutti i servizi afferenti alla
rete delle cure palliative
Riordino della riabilitazione
Il riordino della riabilitazione ha visto una stretta collaborazione tra le due Direzioni:
• Modifica dell’attuale sistema in riabilitazione ospedaliera e ambulatoriale (DG Salute)
• Istituzione della rete delle “Cure Intermedie” (DG Famiglia, Solidarietà Sociale e
Volontariato)
Avvio di un processo dinamico di continuità assistenziale per livelli di
intensità alle persone
Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e riabilitazione in età evolutiva
Costituzione di uno specifico Gruppo di lavoro tra le due Direzioni, per il riordino della
rete, attraverso l’integrazione della rete d’offerta della NPIA e quella della riabilitazione
extra ospedaliera afferente alla Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e
Volontariato.
E’ necessario che ogni ASL avvii un raccordo stabile tra UONPIA, strutture accreditate di
NPIA, strutture di riabilitazione, e comunità educative per minori .
4
All. 3 Regole di sistema
in ambito sanitario
• L’inquadramento generale del sistema
• Programmazione sanitaria ed economica
• Interventi per il miglioramento della qualità
• Miglioramento dell’efficienza del sistema
• Semplificazione e comunicazione
• Ricerca e programmi speciali
• Internazionalizzazione ed Expo 2015
Inquadramento generale: livelli economici 2014
Livello essenziale di assistenza
1 – Assistenza sanitaria collettiva
in ambiente di vita e di lavoro
Risorse disponibili
Incidenza programmata
945
2 – Assistenza distrettuale
3 – Assistenza ospedaliera
8.763
7.475
TOTALE
17.183
Saldo di mobilità attiva
492
TOTALE COMPLESSIVO
17.675
5,50%
fino al
fino al
51,00%
43,50%
100,00%
Inquadramento generale: livelli economici 2014
Gli interventi diretti regionali
• Sostanziale conferma budget ricoveri e ambulatori
• File F: autorizzato aumento 8% rispetto a 2013 di sistema con
sistema regressioni
• Tetto complessivo del 3,5% previsto per la farmaceutica
ospedaliera
• riduzioni dei costi per beni e servizi nella misura pari al 25%
della minore produzione
• riduzione media tra 1,8% e 2,5% sulla base del diverso
posizionamento aziendale.
• Bando soggetti no profit: anche nel 2014 non sarà emanato il
bando
• Piano Attuativo della Certificabilità dei bilanci
La programmazione sanitaria ed economica
La prevenzione medica e veterinaria
• Il Documento di Programmazione e coordinamento
dei servizi sanitari e sociosanitari predisposto dalla
ASL, declina anche gli obiettivi della prevenzione
• Piano triennale dei controlli (anche in ottica Expo
2015) per la tutela della salute e sicurezza dei
cittadini / consumatori / lavoratori, condivisa tra enti
ed istituzioni a diverso titolo coinvolti
• Predisposizione del Piano Integrato Aziendale di
Prevenzione Veterinaria entro il 28/04/2014
• Programma di audit dei DPV entro il 31/01/2014
La programmazione sanitaria ed economica
La rete di emergenza-urgenza
• Attivazione del 112 su tutto il territorio regionale
(nuova centrale di Brescia, oltre a Milano e
Varese)
• Assunzioni di personale a tempo determinato
saranno previste con specifico provvedimento di
Giunta (deroga EXPO)
• Nel provvedimento saranno stabilite anche le
indicazione in ordine al personale distaccato dalle
Aziende Ospedaliere
La programmazione sanitaria ed economica
La rete di offerta ospedaliera
Accreditamento e Negoziazione
– Quote di budget suddivise fra settore pubblico e privato
– Spending review per erogatori privati (-2% rispetto al 2011)
– Affidamento alle ASL della definizione del budget per ogni ente e
negoziazione congiunta ASL-Regione-Erogatore
• Budget ricoveri: 100% finanziato 2013 (-1% per privati)
• Budget ambulatoriale:
– 92% finanziato 2013 (-1% per privati)
– Applicazione del 5% assegnato dalla ASL sulla base di programmazione
territoriale a soggetti accreditati anche non a contratto
– Applicazione del 3% su base regionale con regressioni tariffarie
– Sospensione per un anno di nuovi accreditamenti
– Possibilità adeguamento posti letto a contratto per mobilità
extraregionale
La programmazione sanitaria ed economica
I Contratti
• Indicazioni alle aziende (allegato al contratto) circa le
prestazioni attese (riduzione drg inappropriati, aree di attività
da garantire, riduzione liste di attesa)
• Indicazione tetto di sistema per drg inappropriati (29% max).
Richiesta riduzione 10% dei ricoveri inappropriati con tetto di
sistema
• Quota +/- 2% contratto legata a indicatori di qualità ed esito
valutazione performance
• Possibilità trasferimento risorse da ricovero ad ambulatorio
condizionato da:
•
•
Raggiungimento obiettivi riduzione DRG inappropriati
Valutazione obbligatoria ASL ed indicazioni specifica aree di attività da
garantire con le risorse trasferite
La programmazione sanitaria ed economica
Le funzioni non tariffabili
• 2013: applicazione delle stesse regole previste nella
rendicontazione 2012
• 2014:
– Il tetto è pari a 897 milioni € (di cui 155,5 mil € per i
privati)
– Il superamento delle funzioni di riabilitazione ad alta
complessità, parti in analgesia, esame NAT, centri
trapianto organi, terapia intensiva neonatale per nati
con peso <1.500 gr
– L’analisi di tariffe a costo standard degli accessi di
pronto soccorso, per superamento della funzione a
partire dal 2015
La programmazione sanitaria ed economica
La rete territoriale e cronicità
• Piano strategico pluriennale per la cronicità
• Integrazione con i programmi di prevenzione
• CREG: regole sperimentazione ed estensione 2014
– Tariffe: quota di responsabilità propedeutica all’applicazione
integrale della tariffa Creg
• Definizione del percorso di evoluzione dell’attuale
sistema organizzativo territoriale della Medicina
Generale e Pediatria di Famiglia verso il nuovo sistema
tracciato dalla legge n. 189/2012
• Sperimentazione budget salute in psichiatria
• Conferma del monte risorse per psichiatria e NPI
La programmazione sanitaria ed economica
Investimenti sanitari
• Per l’esercizio 2014 destinati 220 € mln per investimenti
– 160 milioni € piani investimenti aziendali, messa a norma e sicurezza e
completamento dei progetti strategici
– 60 milioni € per sostituzione tecnologie obsolete, progetti di efficientamento
aziendale, riconversione piccoli ospedali in POT
• Commissione regionale per le tecnologie sanitarie:
– valutazione delle acquisizioni di apparecchiature di valore superiore a 250.000 €
– Aggiornamento dal 1° gennaio 2014 del flusso ministeriale grandi tecnologie
– Mappatura classi tecnologiche medio-bassa complessità
• Avvio del programma di progetti finalizzati all’efficientamento del
sistema (centrali sterilizzazione, logistica, farmacie, laboratori ecc.)
• Indicazioni per il piano investimenti aziendali 2014 e per le varianti
• Progetti strategici: l’attivazione dei progetti strategici deve
accompagnarsi all’ottimizzazione dei costi di gestione, anche
attraverso la concentrazione delle attività
Interventi per il miglioramento della qualità
Appropriatezza clinica
• Valutazione delle performance asl nell’area «prevenzione»: avvio del
percorso di benchmarking
• Interventi su appropriatezza prescrittiva in radiologia, medicina
nucleare, gastroenterologia e laboratorio analisi
• Confermato il progetto codici minori di P.S.
• Monitoraggio dell’adesione degli erogatori ai PDTA
• Interventi per migliorare appropriatezza prescrizione farmaci ad alto
costo
• Reti di patologia:
– Nuova governance delle reti di patologia e coordinamento con la
Commissione Sviluppo Sanità
– Coordinamento della DG Salute nello sviluppo dei PDTA e monitoraggio
dell’applicazione degli stessi all’interno delle reti
Interventi per il miglioramento della qualità
Appropriatezza organizzativa
• Riordino reti: riabilitazione , Cure sub-acute,
Cure Palliative e Terapia del Dolore, punti
nascita, laboratori di analisi (anche in ambito
prevenzione) e centri trasfusionali, alta
specialità
• Appropriatezza delle prestazioni di prevenzione
oncologica, sorveglianza malattie infettive,
• interventi su stili di vita, sicurezza su luoghi di
lavoro
• Interventi per tempi di attesa
Interventi per il miglioramento dell’efficienza
Interventi sulle risorse umane
• Garantire le riduzioni delle strutture complesse, semplici e semplici
dipartimentali previste dal POA
• Rideterminazione dei Fabbisogni di personale triennio 2014-2016
mediante indicatori di efficienza, efficacia ed economicità
• Nel corso dell’anno 2014 verrà effettuato apposito benchmarking
tra le Aziende Sanitarie Lombarde al fine di attuare una
metodologia per la valutazione dei fabbisogni di personale delle
aziende sanitarie e per la definizione dei piani di assunzione
• Categorie protette: possibilità procedere assunzioni ai sensi della
L.68/99
• RAR
– Sarà valutata la possibilità di attivare progetti per le RAR, tenendo
conto delle indicazioni di razionalizzazione e contenimento della spesa
pubblica previsti dalla normativa nazionale ed a quanto disposto dalla
Legge 135/2012
Interventi per il miglioramento dell’efficienza
Gestione degli approvvigionamenti
• Centralizzazione degli acquisti (Consip, ARCA)
• Potenziamento del ruolo di ARCA quale centrale acquisti
regionale
• Entro fine 2013 ARCA fornirà l’elenco delle procedure da
esperire nel 2014
• Obbligo, all’interno dei consorzi, di procedere a gare aggregate
per tutti i beni e servizi
• Autorizzazione preventiva per nuovi servizi con valutazione da
appositi organismi (gruppo di esperti per i servizi e
commissione tecnologie per le apparecchiature)
• Uso del sistema degli osservatori regionale
Semplificazione e comunicazione
• verso l’utenza (ricetta elettronica, certificati on-line,
fascicolo elettronico, prenotazioni on-line, diabete,
celiachia)
• verso le ao (convergenza flussi)
• verso le imprese (bonifica amianto, veterinaria)
• comunicazione a cittadini e stakeholder delle ricadute delle
attività di prevenzione
• comunicazione istituzionale e informazione all’utenza
• obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni (d.lgs 33/2013)
• disposizioni in materia di prevenzione della corruzione
Ricerca e programmi speciali
• Fondi per la ricerca destinati a programmi e bandi
della Fondazione Regionale Ricerca Biomedica (25
mln)
• Nell’ambito dei fondi della FRRB un bando di
ricerca sarà destinato agli IRCCS/cofinanziamento
progetti ministeriali
• Fondi per ricerca sanitaria e organizzativa in
ambito cronicità, sistemi informativi, malattie rare
(5 M€)
• Programma di accompagnamento delle aziende
per la certificabilità dei bilanci (5 mln)
Interventi in materia di internazionalizzazione ed
EXPO 2015
• Recepimento della direttiva europea sulle cure
transfrontaliere
• Sperimentazione triennale dell’iscrizione al SSR
per i minori irregolari con possibilità di accesso al
PLS
• Determinazioni per EXPO:
– Realizzazione Piano sanità-expo
– Potenziamento del coordinamento per le azioni
prioritarie (controlli sui cantieri, prevenzione medica e
veterinaria, sistema integrato di sicurezza,
potenziamento dei punti di emergenza sanitaria)
ALLEGATo 4 PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI
SOCIOSANITARI E SOCIALI Integrazione sociale e socio sanitaria
L’obiettivo è adottare strumenti e sistemi organizzativi o azioni che possano
operativamente e concretamente coinvolgere ASL e Comuni, non senza tralasciare i
servizi sanitari territoriali e ospedalieri
Si rende pertanto indispensabile mettere in campo azioni, che coinvolgano i diversi
comparti sanitari, sociosanitari e sociali, finalizzate alla ricomposizione di interventi oggi
ancora in massima parte frammentati:
• a livello istituzionale di governo dei servizi, per ricomporre strategie locali
• a livello di risorse umane per ricomporre i bisogni della persona e della famiglia con
una visione pluriprofessionale
• a livello di gestori della rete di servizi ed interventi sanitari, sociosanitari e sociali per
ricomporre l’intervento sulla persona e sulla famiglia
• a livello finanziario per razionalizzare la spesa complessiva
GLI STRUMENTI PER L’INTEGRAZIONE
1. La cabina di regia
2. La valutazione multidimensionale del
bisogno
3. I costi standard
4. Semplificazione
5. Sistema informativo
6. Gli Osservatori territoriali sulle dipendenze
22
PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E
SOCIALI Integrazione sociale e socio sanitaria
1. La cabina di regia
•
•
•
Istituzione attraverso la DGR 326/2013 della Cabina di Regia tra ASL e Comuni
Alla Direzione Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato dovrà essere trasmesso, a
cura delle Direzioni Sociali, un report semestrale sull’attività della Cabina di Regia
Sulla base degli esiti potranno eventualmente essere date indicazioni rispetto alla
composizione e ai funzionamenti delle Cabine di Regia
2. La valutazione multidimensionale del bisogno
La valutazione multidimensionale viene adottato quale strumento per garantire
appropriatezza nell’accesso a tutti i servizi e a tutti gli interventi erogati alle persane
•
Per persone in condizioni di fragilità: Il sistema VAOR viene assunto a partire dal 2014,
quale strumento regionale per la valutazione multidimensionale del bisogno e con
gradualità per le diverse unità d’offerta per persone non autosufficienti. Il processo di
adeguamento al sistema VAOR riguarderà inizialmente le persone che accedono al
servizio di Assistenza Domiciliare Integrata
•
Per persone in condizioni di disabilità: Nel corso del 2014 si procederà allo studio di un
modello multidimensionale di valutazione per minori con disabilità.
Per quanto riguarda gli adulti, saranno sperimentati modelli e scale di valutazione che
siano utili ad una reale presa in carico globale della persona con disabilità.
23
PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E
SOCIALI Integrazione sociale e socio sanitaria
2. La valutazione multidimensionale del bisogno
•
Persone con problemi di dipendenza da sostanze: adozione di un nuovo modello
valutativo del bisogno, che integra le diverse dimensioni del bisogno (sanitaria,
sociosanitaria e sociale).
•
Persone con problemi di dipendenza da Gioco d’Azzardo Patologico: con successivo
provvedimento attuativo sarà definito lo strumento regionale di valutazione
multidimensionale del bisogno per il GAP, omogeneo su tutto il territorio regionale, tra
quelli in sperimentazione:
o DSM V (Diagnostic and Statistical manual of Mental Disorders)
o Questionario SOGS (South Oaks Gambling Screen)
o PGSI (Problem Gambling Severity Index)
3. I costi standard
Con l’adozione del costo standard RSA la Regione, definendo i servizi base che devono
essere forniti in modo omogeneo da tutte le strutture, disporrà dello strumento su cui
basare la compartecipazione del servizio sanitario. I costi standard saranno un
importante elemento per:
• la definizione del nuovo sistema di remunerazione,
• il monitoraggio e la verifica dell’appropriatezza dei costi delle strutture
• il passaggio ad un sistema di accreditamento fondato su differenti livelli di intensità
assistenziale
24
PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E
SOCIALI Integrazione sociale e socio sanitaria
4. Semplificazione
•
•
Revisione complessiva delle procedure di accreditamento delle unità d’offerta socio
sanitarie
Revisione del sistema di vigilanza e controllo sulle unità d’offerta socio sanitarie, per
favorire l’omogeneità di comportamento delle ASL nell’esercizio delle suddette
funzioni, con particolare attenzione all’appropriatezza dei servizi erogati
5. Sistema informativo
•
Sviluppo di una piattaforma informatica per la valutazione del bisogno, integrata nel
SISS
•
Cooperazione applicativa con i sistemi informativi di ASL e INPS
6. Gli Osservatori territoriali sulle dipendenze
Istituzione da parte della Direzione Generale del Tavolo Tecnico Regionale degli
Osservatori (TTRO). Compiti del TTRO saranno quelli di proporre il piano annuale di
raccolta dati, con la specificazione delle competenze di ciascun osservatorio, e di
elaborare un report regionale utile alla programmazione.
25
PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E
SOCIALI L’accreditamento e il piano dei controlli
•
•
•
•
•
•
L’accreditamento
L’obiettivo è costruire un sistema oggettivo di programmazione in grado di
rispondere agli effettivi bisogni della popolazione e considerando la necessaria
evoluzione della rete d’offerta, con particolare attenzione alle specificità territoriali,
all’appropriatezza delle prestazioni e alla compatibilità economica del sistema
socio sanitario nel suo complesso
Nelle more della riorganizzazione della rete e della definizione degli indicatori di
programmazione, considerando la progressiva messa a sistema delle misure
attivate con la DGR 116/2013, si introduce la sospensione per il 2014 dei nuovi
accreditamenti. Tale decisione è avvalorata anche dalla recente sentenza del
Consiglio di Stato n. 04574/2013
Non sono ricomprese nella sospensione alcune fattispecie: domande presentate
entro pubblicazione Regole 2014, cambi di titolarità, trasferimenti di sede,
riconversioni su UdO già accreditate, UdO realizzate con finanziamenti pubblici,
Piani Programma
Il Piano dei controlli
Strutturazione di un piano controlli orientato alla chiarezza, trasparenza ed
omogeneità
Messa a sistema degli indicatori di appropriatezza, anche in relazione agli effetti
prescrittivi e sanzionatori già previsti dalla normativa
Nel corso dell’anno 2014 verrà costituito formalmente presso la Direzione Generale
Famiglia Solidarietà Sociale e Volontariato un nucleo multiprofessionale con
competenze in materia di controlli, di vigilanza e di appropriatezza e con compiti di
accompagnamento alle ASL
26
PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E
SOCIALI
L’adeguamento organizzativo
L’adeguamento organizzativo
Raccordo con ASL per la revisione del modello organizzativo, tenendo conto delle
evoluzioni in atto (messa a sistema valutazione del bisogno, misure 116/2013, etc), al
fine di un miglioramento complessivo delle performance dell’intero sistema
sociosanitario a livello regionale
Si chiede alle ASL di:
• Strutturare un sistema amministrativo per il monitoraggio che consenta da una
parte di verificare l’andamento di sistema e la coerenza con la dotazione di risorse
assegnata e dall’altra la completa tracciabilità del singolo intervento sulla singola
persona bisognosa
• Monitorare i risultati raggiunti nel senso dell’appropriatezza e della risposta flessibile
ed integrata al bisogno
• Dotarsi delle necessarie competenze tecniche ed amministrative che assumono
rilevanza imprescindibile per la funzione di governance degli interventi
• Integrare il sistema amministrativo di monitoraggio con i sistemi già esistenti, sia
come PAC che come vigilanza e controllo
• Coinvolgere nel sistema di monitoraggio tutti gli stakeholders interessati
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RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DI OFFERTA SOCIOSANITARIA
Esiti sperimentazioni DGR 3239/2012 e azioni innovative
Consultori
Entro il mese di giugno 2014 si procederà alla stabilizzazione delle
funzioni introdotte con le sperimentazioni in corso ed alla loro
estensione a tutte le Unità d’offerta consultoriali già accreditate e
contrattualizzate, attraverso una revisione del tariffario delle prestazioni
Riabilitazione
per minori
con disabilità
In attesa del riordino delle unità d’offerta di riabilitazione rivolte all’età
evolutiva, le strutture che hanno partecipato alla sperimentazione
potranno continuare a garantire le prestazioni necessarie all’utenza
attraverso un rifinanziamento delle stesse
Dipendenze
Cronicità: saranno definiti, nel 2014 i criteri per la sistematizzazione della
presa in carico delle persone in dipendenza cronica non in grado di
condurre una vita pienamente autonoma
Adolescenti: sarà determinato il titolare della presa in carico che dovrà
predisporre i progetti individuali e i piani di assistenza. Le sperimentazioni
in corso continueranno, attraverso un rifinanziamento regionale
Nuove forme di abuso: al termine delle sperimentazioni in corso i progetti
potranno proseguire attraverso la specifica misura prevista dalla DGR n.
856/2013. Verrà realizzato in ogni ASL un Piano di intervento territoriale sul
gioco d’azzardo patologico,
Prevenzione: al termine della fase migliorativa sarà possibile ricavare le
indicazioni per una eventuali messa a sistema nella rete sociosanitaria. I
progetti in sperimentazione possono continuare sino alla definizione
della eventuale stabilizzazione delle attività.
28
RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DI OFFERTA SOCIOSANITARIA
Esiti sperimentazioni DGR 3239/2012 e azioni innovative
Residenzialit
à leggera
Le sperimentazioni in corso ai sensi della 499/2013 termineranno, ma le
attività potranno proseguire ai sensi della 856/2013
Post acuta
Si procederà alla definizione del modello di assistenza, di
classificazione degli utenti, dei requisiti di accreditamento e del
sistema di remunerazione nell’ambito del post acuto, attraverso una
valutazione congiunta con la DG Salute, considerando la creazione
dell’area delle cure intermedie. Le sperimentazioni potranno
continuare a garantire le prestazioni necessarie all’utenza attraverso il
rifinanziamento delle stesse
Residenzialità
per minori
con
gravissima
disabilità
Sportello
unico del
Welfare
Le sperimentazioni rispondono d un bisogno che non trova copertura
nella rete d’offerta esistente e proseguiranno oltre il 31/01/2014
rientrando nelle misure previste dalla DGR 856/2013
Sono state avviate dai Direttori Generali di 7 ASL progetti innovativi per
la sperimentazione di un modello regione di Sportello Unico del
Welfare.
Questa specifica azione sarà monitorata dalla DG Famiglia, Solidarietà
sociale e Volontariato e gli esiti saranno oggetto di analisi e
valutazione per eventuali direttive regionali su questo specifico tema
29
RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DI OFFERTA SOCIOSANITARIA
Le cure intermedie
Nel 2014 si procederà alla costituzione di una rete di unità d’offerta sociosanitaria
denominata CURE INTERMEDIE.
Garantire la continuità assistenziale e l’integrazione tra ospedale e
territorio
La costituzione dell’unità d’offerta cure intermedie poggia sul riordino dei servizi di
riabilitazione territoriale gestita dall’Assessorato alla famiglia e sugli esiti delle
sperimentazioni DGR 3239/2012 in ambito post acuto.
Servizi attuali
Configurazione futura
Riabilitazione generale geriatrica
Riabilitazione specialistica
Cure intermedie ad alta intensità
Riabilitazione mantenimento
Cure intermedie a media intensità
Nei successivi provvedimenti si procederà alla definizione del modello di assistenza, di
classificazione degli utenti, dei requisiti di accreditamento e del sistema di
remunerazione della nuova Unità d’offerta
30
RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DI OFFERTA SOCIOSANITARIA
Piani programma e Dlgs 231/2001
Unità d’offerta con Piani programma in corso
• Si rileva la necessità di consentire il completamento degli interventi mancanti in
tempi certi, sia per evitare l’interruzione di attività assistenziali con funzioni di servizio
pubblico che danni gravi alle aziende e ai lavoratori delle stesse, sempre che il
mancato adeguamento non sia imputabile a negligenza o inerzia delle strutture
stesse
• Viene data alle ASL la possibilità di prorogare le autorizzazioni provvisorie per le
UdO con Piano Programma in corso fino al 31/12/2015
Attuazione DGR 3540/2012 – applicazione D. LGS. 231/2001
• Si prevede di modificare quanto disposto dalla DGR n. 3540/2012 nel seguente
modo:
entro il 31/12/2014 l’estensione dell’applicazione del citato d.lgs. 231 riguardi i soli
soggetti gestori di una o più unità d’offerta socio sanitarie, accreditate e a
contratto, anche di diversa tipologia, che complessivamente garantiscano una
capacità contrattuale pari o superiore a 800.000 euro annui
31
NEGOZIAZIONE RISORSE E CONTRATTO
Il modello di governo delle risorse in ambito ASSI per il 2014
Nel provvedimento sono date indicazioni in merito alle regole di definizione del
Budget per il 2014 per le unità di offerta a budget:
• A ciascuna Unità d’Offerta sociosanitaria dovrà essere riconosciuto un budget
annuo, calcolato applicando le tariffe medie e le saturazioni definitive 2013, proprie
di ciascuna struttura, ai posti a contratto nel 2014. Ciò con riferimento all’utenza
tipica di cittadini lombardi
•
Entro il 30 settembre 2014: individuazione di indicatori volti a valutare, in termini di
qualità e di performance, le prestazioni ed i servizi resi. Il budget relativo all’annualità
2015 sarà suscettibile di variazioni, in incremento o in riduzione, entro il limite
massimo del 10%, premiando i comportamenti virtuosi e disincentivando quelli
inappropriati, nei limiti delle risorse complessive di sistema
Nel corso del 2014 verrà emanato il secondo provvedimento attuativo della DGR n.
116/2013, sia di rifinanziamento delle misure previste nella DGR n. 856/2013 sia di
attivazione di nuove misure.
32
NEGOZIAZIONE RISORSE E CONTRATTO
Semplificazione Ente unico e Accordi territoriali
L’Ente unico
 A partire dall’esercizio 2014, in caso di più unità d’offerta, anche non della
medesima tipologia, ubicate in un’unica ASL o in diverse ASL, si introduce la
possibilità per l’ente gestore unico di sottoscrivere un unico contratto che specifichi
il numero di posti o di prestazioni o di servizi (residenziali, semi residenziali, domiciliari,
ambulatoriali) accreditati e messi a disposizione da ogni singola unità di offerta
 E’ ammesso lo spostamento di budget tra unità d’offerta contrattualizzate, anche se
ubicate sul territorio di ASL diverse, a condizione che vi sia un preventivo assenso da
parte delle ASL coinvolte e della Direzione Generale Famiglia
 E’ consentito lo spostamento di budget da una stessa tipologia di unità d’offerta ad
un’altra non a contratto, a condizione che vi sia un preventivo assenso da parte
delle ASL coinvolte attraverso l’analisi del fabbisogno territoriale e della Direzione
Generale Famiglia e Solidarietà Sociale e Volontariato
Accordi territoriali
 Le ASL, nell'ambito delle loro competenze programmatorie, con la partecipazione
degli enti gestori e con il consenso della Regione, possono promuovere degli
accordi tra gestori della stessa tipologia di unità d'offerta, purché ubicati sul
territorio della stessa ASL, che si concretizzano nello spostamento di volumi
contrattualizzati e dei relativi budget, tra strutture accreditate, senza incremento
del budget complessivo a livello di ASL
33
NEGOZIAZIONE RISORSE E CONTRATTO
Allargamento offerta e contratti
Regole 2014 per l’accesso al contratto
 In attesa dell’introduzione di indici di programmazione finalizzati a governare il
processo di accreditamento sul territorio del sistema di offerta socio sanitario, nel
2014 si introduce gradualmente la regola che prevede l’ingresso nella
contrattazione di nuovi posti accreditati assicurando pari opportunità di accesso
alle strutture, con particolare riferimento all’area della disabilità e degli hospice
Contratto con l’ospite
 Sono approvati i contenuti essenziali del contratto d’ingresso fornendo, a mero
titolo esemplificativo, anche uno schema tipo di contratto predefinito. L’obiettivo è
garantire all’assistito omogeneità di trattamento sul territorio lombardo e piena
avvertenza rispetto ai propri diritti e doveri in quanto utente del servizio socio
sanitario.
Contratto tra la ASL e le Unità d’offerta sociosanitarie
 Al provvedimento sono allegati:
•
Lo schema tipo di contratto per la definizione dei rapporti giuridici ed
economici tra l’Azienda Sanitaria Locale e le Unità d’offerta sociosanitarie;
•
La scheda budget allegata allo schema tipo di contratto per la definizione dei
rapporti giuridici ed economici tra l’Azienda Sanitaria Locale e le Unità
d’offerta sociosanitarie;
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regole gestione ssr anno 2014