PALAZZO VENEZIA di Matteo Borzi e Sofia Petruzzelli Cenni storici Palazzo Venezia è uno dei palazzi più carichi di storia che si trova nel centro di Roma proprio in Piazza Venezia. Originariamente utilizzato come abitazione di cardinali durante il medioevo, fu riedificato ed ampliato fra il 1455 e il 1467 dal cardinale Pietro Barbo, che una volta eletto Papa (Paolo II) lo trasformò in residenza papale. Rimane incerto a chi attribuire il progetto del palazzo, mentre è sicuro che il portone centrale fu edificato da Giuliano da Maiano. I lavori di modifica e ristrutturazione continuano con i Papi successivi fino a quando, nel 1564, fu utilizzato come ambasciata della Repubblica di Venezia, origine del nome attuale: Palazzo Venezia. Il palazzo passa prima in mano agli austriaci nel 1797 e successivamente viene nel 1916 acquistato dallo stato italiano che inizia un’opera di restauro. Durante gli anni del fascismo Mussolini pose all’interno della sala del Mappamondo la sede del suo quartier generale: dal balcone di questo palazzo teneva i suoi discorsi più importanti Il balcone (come la dichiarazione di guerra nel 1940) che hanno contribuito ad accrescere la fama di questo palazzo; la luce di questa stanza non veniva mai spenta e ciò stava a significare che il governo non riposava mai. Ad oggi molte sale sono adibite a museo. Museo Pianta del Palazzo Descrizione Il lavoro dei vari architetti all’opera ha reso imponente la struttura di questo palazzo per il quale venne utilizzata la tecnica del calcestruzzo. All’esterno saltano subito all’occhio le merlature sulla cima e la torre della Biscia, annessa al palazzo già dal 1451. Venne poi creato il Viridario, accessibile solo dalla torre e sul quale si affacciano le finestre del quadriportico all’interno. Completamente demolito durante la sistemazione di piazza Venezia tra il 1909 e il 1913, fu ricostruito con il balcone e le importanti sale: la Sala del Mappamondo e la Sala Regia. Palazzo Venezia Sitografia museopalazzovenezia.beniculturali.it Wikipedia.it Romaexplorer.it Matteo e Sofia gennaio 2013