La formazione del Piano Triennale di Prevenzione della corruzione Avv. Lorenzo Lamberti Avv. Piero Magri IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Premessa Livello nazionale Livello decentrato PNA Strategie prioritarie per prevenzione e contrasto corruzione nella pubblica amministrazione - Nomina Responsabile Prevenzione Corruzione - PTPC elaborato sulla base del PNA CIVIT su proposta del DFP - Organo di indirizzo politico - Organo di indirizzo politico, su proposta del RPC IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE I principi generali di attuazione del piano Invarianza finanziaria Percezione del buon andamento della P.A. Creazione contesto sfavorevole alla corruzione Riduzione dei casi di corruzione Aumento capacità di individuazione casi di corruzione IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Metodologia per l’adozione Individuazione aree di rischio • Mappatura dei processi • Valutazione rischio per ciascun processo • Trattamento del rischio Individuazione interventi per ridurre i rischi • Individuazione modalità di attuazione delle misure previste dalla l. 190/2012 e dai decreti attuativi • Determinazione , per ciascuna area di rischio, delle esigenze di intervento utili a ridurre probabilità di verificazione dell’evento • Individuazione per ciascun intervento del responsabile e del termine per l’attuazione Individuazione referenti/soggetti tenuti a relazionare al RPC • Soggetti che svolgono attività informativa nei confronti del RPC per l’area di propria competenza affinché il Responsabile possa verificare l’attuazione del PTPC su tutta l’organizzazione Programmazione comunicazione e formazione • Iniziative di comunicazione interna ed esterna, formazione sui temi di etica e legalità, formazione specifica per il personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione e per il RPC Definire misure per monitoraggio e aggiornamento PTPC • Processo di monitoraggio sull’implement azione del PTPC, attraverso i flussi informativi trasmessi dai referenti al RPC • Individuazione modalità per aggiornare il PTPC L’EVENTO CORRUTTIVO CORRUZIONE: abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati (p. 13 PNA) Azione consapevole Uso distorto potere pubblico Uno o più interessi privati Evento corruttivo LA DEFINIZIONE DI CORRUZIONE NEL PNA Reati contro la pubblica amministrazione (Libro II, Titolo II, Capo I c.p.) Tutte le situazioni in cui, A PRESCINDERE DALLA RILEVANZA PENALE, viene in evidenza un malfunzionamento dell’amministrazione - Uso a fini privati delle funzioni attribuite - Inquinamento dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo o rimanga a livello di tentativo I NUOVI REATI INTRODOTTI DALLA L. 190/2012 CORRUZIONE PER L’ESERCIZIO DELLA FUNZIONE Testo Art. 318 c.p. Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa è punito con la reclusione da uno a cinque anni. CORRUZIONE PER L’ESERCIZIO DELLA FUNZIONE Struttura del reato e Sanzioni STRUTTURA DEL REATO Soggetto Attivo: Pubblico Ufficiale o Incaricato di pubblico servizio Per l’esercizio delle sue funzioni indebitamente riceve denaro o altra utilità Anche corruzione impropria susseguente passiva Sanzioni Persona Fisica: - Soggetto attivo: reclusione da 1 a 5 anni Condotte che forniscono al Pubblico Ufficiale una utilità correlata al potenziale vantaggio che il privato ottiene dall’esercizio della funzione in modo conforme ai propri interessi. Persona Giuridica: Adozione di un codice di comportamento per i dipendenti pubblici ex art. 54 del d.lgs. 165/2001: divieto di chiedere o accettare compensi, regali o altre utilità, in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati . CORRUZIONE PER L’ESERCIZIO DELLA FUNZIONE Riforma dell’art. 318 c.p. ART. 318 C.P. ART. 318 C.P. PRIMA DELLA RIFORMA DOPO LA RIFORMA Corruzione per un atto d’ufficio Esercizio di una funzione pubblica non connessa ad alcun atto Oggetto della dazione: retribuzione non dovuta Oggetto della dazione: Denaro o altra utilità Pubblico ufficiale e persona incaricata di pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico ufficiale ex art. 320 c.p. Pubblico ufficiale e persona incaricata di pubblico servizio Pena: da 6 mesi a 3 anni Pena: da 1 a 5 anni CORRUZIONE PER L’ESERCIZIO DELLA FUNZIONE Esempi Un ex assessore comunale è indagato per corruzione sulla base di una presunta tangente che avrebbe ottenuto da un imprenditore come prima tranche per velocizzare il pagamento del Comune di appartenenza e un’impresa edile, per la quale l’imprenditore aveva lavorato, che aveva ristrutturato un ex convento. Gli inquirenti hanno aperto anche un filone di indagine relativo al pagamento, da parte dell’imprenditore, delle spese relative all’affitto, alla segretaria e alla telefonia della sede di un consolato di cui l’ex assessore era console onorario. Il PM ritiene che essendo quest’ultimo un uomo politico, assessore e consigliere, potesse favorire gli affari dell’imprenditore. Se i fatti si riferissero ad un periodo successivo al 2012 si potrebbe applicare la normativa attualmente in vigore, la quale non prevede la necessità che il denaro o la promessa di denaro abbiano come contropartita un atto o un’attività precisa dell’uomo pubblico: ora basta, infatti, la sola funzione pubblica di chi riceve soldi o la promessa degli stessi. (Il Corriere della Sera) CORRUZIONE PER L’ESERCIZIO DELLA FUNZIONE …segue Il coordinatore per la sicurezza del cantiere per Expo 2015 è indagato per aver indebitamente ricevuto dal direttore tecnico per conto di una società appaltatrice di lavori l’uso personale ed esclusivo di un’auto nuova, con scheda carburante utilizzata per circa €4.000,00 e un telepass per circa €350,00. In cambio, il coordinatore dell’Expo 2015 avrebbe addolcito la redazione dei verbali di valutazione di congruità del piano operativo di sicurezza delle imprese esecutrici dell’opera. (Il Corriere della Sera) INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ Testo Art. 319-quater c.p. 1.Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da tre a otto anni. 2.Nei casi previsti dal primo comma, chi dà o promette denaro o altra utilità è punito con la reclusione fino a tre anni. INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ Struttura del reato e Sanzioni STRUTTURA DEL REATO Soggetto Attivo: Pubblico Ufficiale o Incaricato di pubblico servizio Abusando dei suoi poteri Induce un privato a dare denaro o altra utilità Sanzioni Persona Fisica: - Soggetto attivo: reclusione da 3 a 8 anni - Soggetto passivo: reclusione fino a 3 anni - È sufficiente una condotta causalisticamente orientata e idonea a suscitare la determinazione (non coatta) della dazione o della promessa - La condotta induttiva lascia il destinatario libero di scegliere - No a violenza o della minaccia, si a frode o inganno Soggetto Passivo: il privato, a differenza della concussione è penalmente responsabile INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ Esempi Un ex sindaco è stato condannato a 4 anni di carcere per peculato e induzione indebita a dare o promettere utilità. Con particolare riferimento a quest’ultimo capo di imputazione, il tribunale lo ha condannato per aver esercitato pressioni verso la titolare di una cooperativa affinché mettesse a disposizione un appartamento per delle giovani amiche romene e russe del primo cittadino. La donna ha testimoniato che decise di sottostare alle richieste per paura di perdere l’appalto delle pulizie in comune. (Il Corriere della sera) INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ …segue L’impiegato di un Ente Locale, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, induce l’Amministratore di una Società a consegnare indebitamente a lui o a un terzo delle somme si denaro in cambio dell’accelerazione dei tempi per il rilascio di una concessione. TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE Testo Art. 346-bis c.p. 1.Chiunque, fuori dei casi di concorso nei reati di cui agli articoli 319 e 319-ter, sfruttando relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio, indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale, come prezzo della propria mediazione illecita verso il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio ovvero per remunerarlo, in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio o all'omissione o al ritardo di un atto del suo ufficio, è punito con la reclusione da uno a tre anni. 2.La stessa pena si applica a chi indebitamente dà o promette denaro o altro vantaggio patrimoniale. 3.La pena è aumentata se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio. 4.Le pene sono altresì aumentate se i fatti sono commessi in relazione all'esercizio di attività giudiziarie. 5.Se i fatti sono di particolare tenuità, la pena è diminuita. TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE Struttura del reato e sanzioni STRUTTURA DEL REATO Soggetto Attivo: Chiunque funga da mediatore Sanzioni Persona Fisica: - Soggetto attivo: reclusione da 1 a 3 anni - Soggetto passivo: reclusione da 1 a 3 anni Sfruttando le relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, Indebitamente fa dare o promettere denaro o altro vantaggio patrimoniale come prezzo della propria mediazione illecita Circostanze aggravanti: - Il mediatore è Pubblico Ufficiale o Incaricato di Pubblico Servizio - I fatti sono commessi in relazione all’esercizio di attività giudiziarie Soggetto passivo: il privato che dà o promette denaro o altro vantaggio patrimoniale, è penalmente responsabile Circostanze attenuanti: Fatti di particolare tenuità ALTRI REATI Art. 353 c.p. (Turbata libertà degli incanti) Chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche amministrazioni, ovvero ne allontana gli offerenti, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032. Se il colpevole è persona preposta dalla legge o dall'autorità agli incanti o alle licitazioni suddette, la reclusione è da uno a cinque anni e la multa da euro 516 a euro 2.065. Le pene stabilite in questo articolo si applicano anche nel caso di licitazioni private per conto di privati, dirette da un pubblico ufficiale o da persona legalmente autorizzata; ma sono ridotte alla metà. …segue Art. 319 c.p. (Corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio) Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da quattro a otto anni. Art. 319-ter c.p. (Corruzione in atti giudiziari) 1. Se i fatti indicati negli articoli 318 e 319 sono commessi per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo, si applica la pena della reclusione da quattro a dieci anni. 2. Se dal fatto deriva l'ingiusta condanna di taluno alla reclusione non superiore a cinque anni, la pena è della reclusione da cinque a dodici anni; se deriva l'ingiusta condanna alla reclusione superiore a cinque anni o all'ergastolo, la pena è della reclusione da sei a venti anni. L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI AREE DI RISCHIO OBBLIGATORIE (Allegato 2 PNA) AREE DI RISCHIO ULTERIORI A) Acquisizione e progressione del personale B) Affidamento di lavori, servizi e forniture C) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario D) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatari Mappatura dei processi Oltre alle aree di rischio obbligatorie (che devono essere singolarmente indicate e analizzate da tutte le amministrazioni), è raccomandato che ciascuna PA includa nel Piano ulteriori aree di rischio, che rispecchiano le specificità funzionali e di contesto. Superata la prima applicazione del PTPC, le amministrazioni dovranno includere, in fase di aggiornamento, tutte le aree di rischio relative alla propria attività. Valutazione del rischio (All. 5 PNA) Trattamento del rischio L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Individuazione aree di rischio : esempio AREE A RISCHIO RISCHI SPECIFICI Affidamento di lavori, servizi e forniture Frazionamento delle spese al fine di poter ricorrere ad acquisti in economia anziché l’indizione di gare ad evidenza pubblica Abuso dell’affidamento diretto e delle procedure negoziate al di fuori dei casi previsti dalla legge e/o affidamenti per false “emergenze” Definizione dei requisiti di accesso alla gara al fine di favorire una specifica impresa Ammissione di varianti in corso d’opera al fine di consentire all’appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in sede di gara Elusione delle regole di affidamento degli appalti, mediante l’improprio utilizzo del modello procedurale della concessione al fine di agevolare un particolare soggetto Uso distorto del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, finalizzato a favorire una specifica impresa Abuso del provvedimento di revoca del bando al fine di bloccare una gara il cui risultato si sia rivelato diverso da quello atteso o di concedere un indennizzo all’aggiudicatario L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI L’analisi del rischio (Allegato 5 PNA) PROBABILITA’ che il rischio si realizzi Si deve tenere conto di QUALUNQUE STRUMENTO DI CONTROLLO utilizzato nella p.a. che sia utile per ridurre la probabilità del rischio (sia controlli legali, sia altri meccanismi) EFFICACIA IN RELAZIONE AL RISCHIO: Valutare il modo in cui il controllo funziona concretamente nella p.a. IMPATTO (conseguenze che il rischio produce) La gravità dell’impatto dipende: - da quanti e quali risorse umane dell’ente potrebbero essere coinvolte in un evento di corruzione; - dagli eventi di corruzione che si sono già verificati nell’ente; - dalla diffusione delle informazioni sugli eventi di corruzione, operata da giornali e altri mezzi di comunicazione LIVELLO DI RISCHIO - Valore che indica la QUANTITA’ DI RISCHIO di un evento corruttivo e QUANTO E’ GRANDE il rischio generato da tale evento. - AREE DI RISCHIO: fasi di processo, i processi o gli aggregati di processo per i quali sono emersi i più elevati livelli di rischio Ponderazione del rischio coordinata dal RPC L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI …segue PROBABILITA’ IMPATTO DISCREZIONALITA’: vincolatività del processo alla legge IMPATTO ORGANIZZATIVO: % dei dipendenti che, nell’ufficio, sono coinvolti nel processo associato all’evento di corruzione RILEVANZA ESTERNA: effetti all’esterno dell’amministrazione di riferimento IMPATTO ECONOMICO: se negli ultimi 5 anni la Corte dei Conti ha emesso sentenze per eventi di corruzione simili a quello analizzato COMPLESSITA’ DEL PROCESSO: eventuale coinvolgimento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi successive per il conseguimento del risultato IMPATTO REPUTAZIONALE: articoli pubblicati su riviste o giornali negli ultimi 5 anni, aventi ad oggetto eventi di corruzione simili a quello analizzato VALORE ECONOMICO: vantaggi a soggetti esterni IMPATTO ORGANIZZATIVO, ECONOMICO E SULL’IMMAGINE: ruolo svolto, nell’ente, dal soggetto che potrebbe attuare l’evento di corruzione (funzionario, dirigente..) FRAZIONABILITA’ DEL PROCESSO: pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerati complessivamente, assicurano lo stesso risultato CONTROLLI VALORI E FREQUENZE DELLA PROBABILITA’ 0 nessuna probabilità 1 improbabile 2 poco probabile 3 probabile 4 molto probabile 5 altamente probabile VALORI E IMPORTANZA DELL’IMPATTO 0 nessun impatto 1 marginale 2 minore 3 soglia 4 serio 5 superiore L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI …segue PROBABILITA’ IMPATTO DISCREZIONALITA’: vincolatività del processo alla legge A IMPATTO ORGANIZZATIVO: % dei dipendenti che, nell’ufficio, sono coinvolti nel processo associato all’evento di corruzione X RILEVANZA ESTERNA: effetti all’esterno dell’amministrazione di riferimento B IMPATTO ECONOMICO: se negli ultimi 5 anni la Corte dei Conti ha emesso sentenze per eventi di corruzione simili a quello analizzato Y COMPLESSITA’ DEL PROCESSO: eventuale coinvolgimento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi successive per il conseguimento del risultato VALORE ECONOMICO: vantaggi a soggetti esterni C D FRAZIONABILITA’ DEL PROCESSO: pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerati complessivamente, assicurano lo stesso risultato E CONTROLLI F IMPATTO REPUTAZIONALE: articoli pubblicati su riviste o giornali negli ultimi 5 anni, aventi ad oggetto eventi di corruzione simili a quello analizzato IMPATTO ORGANIZZATIVO, ECONOMICO E SULL’IMMAGINE: ruolo svolto, nell’ente, dal soggetto che potrebbe attuare l’evento di corruzione (funzionario, dirigente..) VALORE PROBABILITA’ VALORE IMPATTO (A+B+C+D+E+F)/6 (X+Y+Z+T)/4 QUANTITA’ DI RISCHIO Val. Probabilità X Val. Impatto Z T L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI La ponderazione del rischio: matrice PROBABILITÀ 5 4 3 2 1 5 10 15 20 25 4 8 12 16 20 3 6 9 12 15 2 4 6 8 10 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 IMPATTO Trascurabile (da 1 a 3) Medio – basso (da 4 a 6) Rilevante (da 8 a 12) Critico (da 15 a 25) L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI …segue RISCHIO ACCETTABILE (non necessita di interventi di prevenzione) Il livello del controllo sul processo è idoneo a neutralizzare il rischio L’evento che genera il rischio ha una quantità di rischio poco elevata PONDERAZIONE DEL RISCHIO - Priorità ai processi dotati di sistemi di controllo poco efficaci CRITERI per determinare la classifica degli eventi di rischio - A parità di controllo, priorità agli eventi con modalità di rischio maggiore - A parità di modalità di rischio, priorità alle aree con quantità di rischio maggiore - A parità di quantità di rischio, priorità agli eventi più probabili Non è l’evento di corruzione ad essere accettabile, ma il rischio associato all’evento di corruzione. L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI La mappatura dei processi Censimento dei processi e dei procedimenti Analisi del rischio corruttivo Individuazione delle attività a maggior rischio di corruzione Individuazione delle loro fasi per definire l’ambito entro cui sviluppare la valutazione del rischio Probabilità che il rischio si realizzi e delle conseguenze che il rischio produce (impatto) L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Scheda di descrizione di un evento di corruzione AREA DI RISCHIO: UNITA’ ORGANIZZATIVA: PROCESSO: 1. DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO: 2. PROCEDIMENTI, RISORSE E/O POTERI PUBBLICI OGGETTO DI ABUSI: 3. INTERESSI PRIVATI FAVORITI: 4. INTERESSE PUBBLICO DANNEGGIATO: 5. FATTORI DI RISCHIO Discrezionalità Rilevanza esterna Complessità Valore economico Frazionabilità 6. CONTROLLI 7. PRECEDENTI PENALI E DISCIPLINARI L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Tecniche di interviste ai Dirigenti: esempio Mansioni del Dirigente Tipologie di contatti con il pubblico, il cittadino, l’Ente/la società fornitrice Tipologie di contratti gestita dal Dirigente Tipologie di gare gestite dal Dirigente Processi decisionali TECNICHE DI REDAZIONE DEL PTPC 1. PARTE GENERALE PARTE GENERALE PREMESSA REDAZIONE DEL PIANO E AZIONI DI MIGLIORAMENTO Fasi, soggetti e tempi di redazione del PTPC Azioni di miglioramento del Piano CONTESTO INTERNO E ORGANIZZAZIONE Organigramma Referenti e compiti degli stessi INDIVIDUAZIONE AREE DI RISCHIO Aree, attività e settori a più alto rischio di corruzione MISURE DI CONTRASTO Controlli Trasparenza Rotazione del personale Modifiche ai Regolamenti FORMAZIONE Piano Formativo MISURE VOLTE AL RISPETTO DELLE NORME DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLE PA 2. PARTE SPECIALE Le aree di rischio STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Polizia Municipale STRUTTURA AREA DI RISCHIO Corpo di Polizia Municipale Affidamento forniture e servizi Corpo di Polizia Municipale Attività di Polizia Giudiziaria Banche dati Espletamento delle funzioni di Polizia Giudiziaria Gestione delle banche dati Controllo attività commerciali ed edilizie Controllo della circolazione stradale Convenzioni per la sicurezza davanti alle scuole Messi comunali Permessi al transito occasionale Controllo attività commerciali ed edilizie Corpo di Polizia Municipale Corpo di Polizia Municipale Corpo di Polizia Municipale Corpo di Polizia Municipale Corpo di Polizia Municipale Corpo di Polizia Municipale TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Controllo della circolazione stradale DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Violazione delle norme in materia di gare pubbliche – affidamento di servizi e di forniture a società compiacenti – frazionamento del piano degli acquisti Accordi collusivi per omesso espletamento delle attività Illegittima gestione dei dati in possesso dell’amministrazione – cessione indebita degli stessi a soggetti non autorizzati Mancato accertamento di violazioni di leggi – cancellazione di sanzioni amministrative – alterazione dei dati Mancato accertamento di violazioni di leggi – cancellazione di sanzioni amministrative – alterazione dei dati Accordi collusivi con liberi professionisti per il conferimento degli incarichi Attività di notifica atti Autorizzazione al transito occasionale in Isola Ambientale e in Zona a Traffico Limitato Accordi collusivi per mancato espletamento delle notifiche Rilascio di autorizzazioni illegittime PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Segreteria Generale STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Segreteria Generale Procedim. di competenza dell’uff. com. preposto all’assistenza del Cons. Comunale Erogazione indennità di missione al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri comunali Erogazione indennità non dovute Segreteria Generale Procedim. di competenza dell’uff. com. preposto all’assistenza del Cons. Comunale Segreteria Generale Procedim. di competenza dell’uff. com. preposto all’assistenza del Cons. Comunale Segreteria Generale Redazione Piano Anticorruzione Individuazione dei procedimenti a maggior rischio di corruzione Segreteria Generale Stipula di contratti Mancata, falsa o mendace individuazione dei procedimenti a rischio di corruzione da parte dei Dirigenti responsabili Stipula di incarico o di concessione in assenza di determinato provvedimento idoneo , scelta tipologia di contratto (pubblico o scrittura privata) volto a favorire il privato PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Tributi STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Servizio Tributi ed Entrate Servizio Tributi ed Entrate COSAP Riscossione Omesso controllo Dichiarazione di pubblicità temporanea nei cantieri Gestione diretta pubbliche affissioni ICI Presentazione di dichiarazione di esposizione pubblicità temporanea nei cantieri Pubbliche affissioni Eccesso di tempi nel rilascio Servizio Tributi ed Entrate Servizio Tributi ed Entrate Servizio Tributi ed Entrate ICI/IMU Servizio Tributi ed Entrate Lotta all’evasione estesa dei tributi statali Installazione degli impianti pubblicitari a carattere permanente Servizio Tributi ed Entrate Dichiarazione di variazione ICI, versamenti annuali, accollo, interpello, compensazione, rimborso, rateizzazione, dichiarazione di riduzione, ravvedimento operoso Accertamento/riscossione Segnalazioni qualificate Autorizzazione per l'istallazione di cartelli, insegne di esercizio ed altri mezzi pubblicitari a carattere permanente - variazione del messaggio pubblicitario voltura autorizzazione rinnovo autorizzazione DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Affissioni illegittime quanto a spazi e calcolo della tariffa dovuta indebiti esoneri - omessi controlli Applicazione distorta delle norme Omesso accertamento - riscossione, conteggio errato, applicazione distorta delle norme Trasmissione dati carenti - accertamenti mirati Rilascio e rinnovo di autorizzazione in violazione delle norme di settore - eccesso di tempi nel rilascio, contenziosi pilotati che portano a trattativa PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Avvocatura Municipale STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Avvocatura Municipale Affidamen to incarichi esterni Avvocatura Municipale Pareri legali all’interno dell’ente Rifusione spese legali Procedura di affidamento di incarichi di rappresentanza e difesa in giudizio Rilascio pareri legali su richiesta servizi dell'Ente Avvocatura Municipale Avvocatura Municipale Stipula di contratti Procedura di rimborso delle spese legali sostenute dalla controparte in caso di soccombenza DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Accordi collusivi con liberi professionisti per conferimento incarichi Accordi collusivi con soggetti esterni per formulare pareri compiacenti Accordi collusivi con soggetti esterni per rifusione somme maggiori rispetto a quelle liquidate in sentenza Mancato controllo irregolarità o mancanza DURC e antimafia. Stipula di incarico o concessione in assenza di determina o provvedimento idoneo , scelta tipologia di contratto (contratto pubblico o scrittura privata) volto a favorire il privato PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Affari Generali STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Affari Generali Affidament o di consulenze, servizi e forniture Canile Svolgimento di gare per l'affidamento di consulenze, servizi e forniture Accordi collusivi per mancato espletamento del procedimento Procedure di gare per l’appalto Affari Generali Illeciti ambientali Provvedimenti sanzionatori Violazione delle norme in materia di gare pubbliche - affidamento di lavori a soggetti compiacenti Accordi collusivi per mancato espletamento del procedimento Affari Generali Illeciti commerciali Provvedimenti sanzionatori Accordi collusivi per mancato espletamento del procedimento Affari Generali Illeciti commerciali Incolumità pubblica Provvedimenti sanzionatori Provvedimenti in materia di sicurezza e incolumità pubblica Accordi collusivi per mancato espletamento del procedimento Accordi collusivi per mancato espletamento del procedimento Affari Generali Affari Generali Affari Generali Affari Generali Valutazione Dirigenti da parte del Nucleo di Valutazione Patrocini e coorganizzazio ne di eventi DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Accordi collusivi per premialità indebite Sistemi clientelari PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Ambiente ed Energia STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Ambiente ed Energia Ambiente ed Energia Ambiente ed Energia Controlli ambientali Gestione dei rifiuti Impianti energie rinnovabili Procedure di controllo Ambiente ed Energia Incentivi legge 10/1991 Ambiente ed Energia Ambiente ed Energia Rischio sismico Rischio sismico Ambiente ed Energia Servizi per reti gas Ambiente ed Energia Ambiente ed Energia Termovalorizz azione Valutazione impatto ambientale (VIA) Valutazione impatto ambientale (VIA) Ambiente ed Energia Controllo gestione dei rifiuti Autorizzazione installazione per impianti energie rinnovabili Autorizzazione alla concessione degli incentivi previsti dalla legge 10/1991 Asseverazione per varianti non sostanziali Istanza di autorizzazione sismica Screening opere pubbliche e di interesse pubblico Screening attività produttive DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Omissione dei controlli – Alterazione delle valutazioni Illegittima redazione del parere tecnico attestante la fondatezza dell'istanza atta ad ottenere gli incentivi premianti Omissione dei controlli di merito Illegittimo rilascio dell'autorizzazione sismica - Omissione dei controlli di merito Violazione delle norme in materia di gare pubbliche - affidamento di servizi e di forniture a società compiacenti Omesso controllo, Lobbying PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Attività Economiche e Promozione del Territorio STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Attività Economiche e Promozione del Territorio Regolamentazione e controllo dell’esercizio del commercio su aree pubbliche e dell’artigianato Procedimenti autorizzatori per grandi strutture di vendita. Stipula di contratti Regolamento Regolamento volto a favorire indebitamente taluni operatori Autorizzazione Autorizzazioni concesse al di fuori delle norme regolatrici Attività Economiche e Promozione del Territorio Attività Economiche e Promozione del Territorio Attività Economiche e Promozione del Territorio Attività Economiche e Promozione del Territorio Definizione linee orientative alla pianificazione urbanistica commerciale. Procedimenti sanzionatori in ambito commerciale, artigianale e di Polizia Amministrativa Procedimento programmataorio Regolamento e sanzioni DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Mancato controllo irregolarità o mancanza DURC e antimafia. Stipula di incarico o concessione in assenza di determina o provvedimento idoneo , scelta tipologia di contratto (contratto pubblico o scrittura privata) volto a favorire il privato Individuazione di aree sulla base di interessi di parte Regolamento volto a favorire indebitamente una determinata categoria e applicazione arbitraria de regime sanzionatorio PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Cultura STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Cultura Iniziative culturali Co-organizzazione di iniziative culturali Cultura Iniziative culturali Erogazione di contributi ad enti ed associazioni culturali Cultura Iniziative culturali ed attività del Settore cultura Iniziative culturali ed attività del Settore cultura Stipula di contratti Affidamenti di incarichi per la sicurezza Cultura Cultura Gare ed affidamenti di servizi e forniture di beni DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Ampia discrezionalità nella scelta delle iniziative culturali con conseguente rischio di arbitrarietà nella attribuzione di incarichi e affidamenti di servizi Ampia discrezionalità nella valutazione dei progetti e delle iniziative presentate da Enti ed Associazioni Culturali con conseguente rischio di arbitrarietà nell'erogazione dei contributi Violazione delle norme in materia di gare pubbliche - affidamento di lavori a società compiacenti Violazione delle norme in materia di gare pubbliche - affidamento di servizi e di forniture a società compiacenti Mancato controllo irregolarità o mancanza DURC e antimafia. Stipula di incarico o concessione in assenza di determina o provvedimento idoneo , scelta tipologia di contratto (contratto pubblico o scrittura privata) volto a favorire il privato PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Settore Educativo STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Settore Educativo Accreditamento di Enti per la gestione dei Servizi Estivi per bambini e ragazzi Applicazione normativa per il diritto allo studio Autorizzazione al funzionamento strutture per la prima infanzia Accreditamento di Enti per la gestione dei Servizi Estivi per bambini e ragazzi (domanda) Assegnazione contributi diritto allo studio Settore Educativo Settore Educativo Settore Educativo Reclutamento personale supplente educativo ed insegnante Settore Educativo Convenzione con gestori privati di servizi educativi Determinazione requisiti e criteri per accesso ad agevolazioni economiche per iscrizione ai servizi estivi 6-14 anni e relative liquidazioni Servizio ristorazione Settore Educativo Settore Educativo Richiesta di autorizzazione al funzionamento strutture per la prima infanzia Espletamento selezioni per reclutamento personale educativo ed insegnante di supplenza Convenzionamento con privati gestori di servizi educativi Individuazione requisiti e criteri di accesso delle famiglie a benefici economici Appalto per rinnovo servizio ristorazione DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Violazione delle norme in materia di gare ed affidamenti pubblici Non corretta valutazione dei requisiti Violazione delle norme in materia di gare ed affidamenti pubblici Violazione delle norme in materia di concorsi - alterazione delle graduatorie Violazione delle norme in materia di gare ed affidamenti pubblici Valutazione discrezionale incompleta Violazione delle norme in materia di gare ed affidamenti pubblici omissione della verifica della corrispondenza numero di pasti assegnati e presenza bambini PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Settore Edilizio STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Settore Edilizio Banche dati Gestione banche dati Settore Edilizio Certificato di conformità edilizia e agibilità (CCEA) Certificato di destinazione urbanistica (CDU) Comunicazio ni per attività di edilizia libera Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) in sanatoria per intervento edilizio Permesso di costruire in sanatoria (PdC in sanatoria) Denuncia di Inizio Attività in sanatoria (DIA in sanatoria) Certificato di Conformità Edilizia e Agibilità (CCEA) parziale Settore Edilizio Settore Edilizio Settore Edilizio Settore Edilizio Settore Edilizio DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Illegittima gestione dei dati in possesso dell'amministrazione, cessione indebita degli stessi a soggetti non autorizzati Omesso controllo di abuso edilizio Certificato di destinazione urbanistica (CDU) Rilascio certificato in violazione della normativa urbanistico - edilizia Comunicazione di interventi di manutenzione straordinaria Richiesta di rimborso oneri Omesso controllo Omesso controllo Domanda di Permesso di Costruire in Sanatoria Rilascio del permesso di costruire in violazione della normativa urbanistico-edilizia Denuncia di inizio attività in sanatoria Errato calcolo della somma dovuta a titolo di rimborso PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Lavori Pubblici e Viabilità STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Lavori Pubblici e Viabilità Affidamento di servizi Lavori Pubblici e Viabilità Incarichi professionali Lavori Pubblici e Viabilità Lavori Pubblici Lavori Pubblici e Viabilità Lavori pubblici Affidamento incarichi di collaudo opere di urbanizzazione Affidamento incarichi di collaudo opere di urbanizzazione realizzate da privati Affidamento incarichi di collaudo opere di urbanizzazione realizzate da privati Procedure di acquisto di beni Lavori Pubblici e Viabilità Acquisto segnaletica stradale Manomissione di suolo pubblico del demanio comunale Stipula di contratti Lavori Pubblici e Viabilità Lavori Pubblici e Viabilità Lavori Pubblici e Viabilità Ordinanza di viabilità per istituzione di stalli disabili DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Violazione delle norme in materia di gare pubbliche - affidamento di lavori a soggetti compiacenti Accordi collusivi con liberi professionisti per conferimento incarichi Violazione delle norme in materia di gare pubbliche - affidamento di lavori a società compiacenti Violazione delle norme in materia di gare pubbliche - affidamento di lavori a soggetti compiacenti Violazione delle norme in materia di gare pubbliche - affidamento di lavori a soggetti compiacenti Domanda di concessione alla manomissione di suolo pubblico Ordinanza per l'istituzione di spazi riservati ad invalidi titolari di contrassegno arancione Mancato controllo irregolarità o mancanza DURC e antimafia. Stipula di incarico o concessione in assenza di determina o provvedimento idoneo , scelta tipologia di contratto (contratto pubblico o scrittura privata) volto a favorire il privato Posteggi per disabili (generici o personalizzati) rilasciati a fronte di un'istruttoria tecnica di verifica di determinati requisiti. Il rischio può essere che il funzionario ritardi o al contrario agevoli l'emissione dell'ordinanza. PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Patrimonio STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Patrimonio Alienazione di beni patrimoniali Acquisizione opere di urbanizzazion e Calcolo canone di locazione per associazione e circoli Espropri Calcolo del valore venale del bene Valutazione economica errata al fine di sottostimare il valore del bene, da sottoporre a gara pubblica Calcolo del canone d’uso Valutazione economica errata al fine di ottenere un vantaggio da parte del locatario Calcolo indennità di Esproprio e della determinazione dell'indennità di occupazione temporanea Valutazione economica delle aree espropriate, mediante calcolo difforme rispetto alle norme, e/o supervalutazione di beni immobili legati alla fase espropriativa stessa Concessione temporanea sale civiche e altri spazi a dimensione circoscrizionale Riduzione discrezionale del canone d'uso in difformità a quanto previsto dal regolamento Patrimonio Patrimonio Patrimonio Patrimonio Utilizzo sale civiche e altri spazi pubblici DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO LE AREE DI RISCHIO NEI COMUNI Casi pratici: Welfare e Famiglia STRUTTURA AREA DI RISCHIO TIPOLOGIA PROCEDIMENTI Welfare e Famiglia Assistenza diurna e notturna a favore dei disabili Assistenza diurna e notturna per anziani non autosufficienti Assistenza adulti Accreditamento strutture residenziali e semiresidenziali per disabili Valutazione effettuata da unità di valutazione multidisciplinare Accreditamento regionale assistenza domiciliare anziani e adulti assimilabili Rischi connessi all'attività della commissione di valutazione prevista dalla gara di appalto Servizi dormitori Appalti dormitorio Affidamenti diretti altri dormitori presso strutture religiose Contributi a persone concessi o su domanda ingressata agli sportelli o su relazione assistente sociale valutata da Commissione Inserimenti in strutture con convenzioni o anche in strutture non convenzionate Ricorso in opposizione ai punteggi assegnati nella graduatoria provvisoria Gestione delle banche dati Rischi connessi agli affidamenti diretti Welfare e Famiglia Welfare e famiglia Welfare e Famiglia Assistenza economica Welfare e Famiglia Assistenza educativa e psicologica a minori Welfare e Famiglia Facilitazioni per la ricerca della casa Welfare e Famiglia Banche dati DIRIGENTE DI STRUTTURA RESPONSABILE RISCHI SPECIFICI/ ILLECITI PREVEDIBILI Illegittima erogazione del contributo per errata relazione degli assistenti sociali Rischi connessi agli affidamenti diretti Violazione delle norme in materia di gare - alterazione delle graduatorie Illegittima gestione dei dati in possesso dell'amministrazione, cessione indebita degli stessi a soggetti non autorizzati PROBABILITA’ IMPATTO INDICE DI RISCHIO L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI Le misure di prevenzione MISURE OBBLIGATORIE La loro applicazione è prevista dalla legge o da altre fonti normative. In particolare, si tratta delle misure previste dall’Allegato 7 del PNA: trasparenza, codice di comportamento, rotazione del personale, gestione del conflitto di interesse, inconferibilità degli incarichi, incompatibilità delle posizioni dirigenziali, tutela del whistleblower, formazione, patti di integrità negli affidamenti, etc. MISURE ULTERIORI Sono le misure non obbligatorie per legge ma che ciascuna amministrazione identifica come necessarie per la gestione dei rischi rilevati (Allegato 4 del PNA), come, per esempio, l’adozione di disposizioni settoriali nei Codici di comportamento. La scelta delle misure ulteriori va effettuata coinvolgendo il «titolare del rischio», ossia la persona con la responsabilità e l’autorità per gestire lo stesso. MISURE DI CARATTERE TRASVERSALE Possono essere obbligatorie o ulteriori. A titolo di esempio, il PNA individua la trasparenza, l’informatizzazione dei processi, l’accesso telematico ai dati e ai documenti, il monitoraggio sul rispetto dei termini procedimentali. L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI …segue MISURE DEI PROCESSI MISURE ORGANIZZATIVE MISURE DI VIGILANZA, MONITORAGGIO E CONTROLLO Rispetto e trasparenza dei termini del procedimento Ordine di trattazione delle pratiche secondo criteri oggettivi Individuazione del responsabile del potere sostitutivo Procedimenti rafforzati con interventi di più dirigenti o responsabili Protocolli per la gestione dei rapporti con i contraenti e i soggetti destinatari di provvedimenti Patti di legalità negli affidamenti e due diligence anticorruzione sulle controparti Criteri di rotazione del personale Regole per l’autorizzazione di incarichi esterni a dirigenti e dipendenti Incontri periodici tra responsabile della prevenzione, referenti e dirigenti delle aree a rischio Sistemi di flussi informativi e canali riservati di comunicazione Compiti di controllo del responsabile per la prevenzione della corruzione (D.Lg. N. 267/2000) Compiti dell’OIV Compiti del Collegio dei Revisori Controlli a campione su sponsorships, contributi di soggetti terzi, ecc. Controllo «sociale»: canali esterni e U.R.P. L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI …segue ALTRE MISURE FORMAZIONE TRASPARENZA Inconferibilità e incompatibilità Adozione e rispetto del Codice di comportamento Accesso alle banche dati per la verifica delle autodichiarazioni Criteri per nomina in commissioni Nozione ampia e condivisa di vantaggio indebito e red flags su situazioni a rischio Pantouflage Whistleblower Eventi formativi di livello generale (rivolti a tutto il personale): almeno uno l’anno Eventi formativi di livello specifico anche mediante focus group, da individuarsi in raccordo con il responsabile risorse umane e con la Scuola superiore della p.a. Criteri di selezione del personale da formare Questionari al termine degli eventi formativi P.T.T.I. come sezione del P.T.P.C. Responsabile della trasparenza e Titolare del potere sostitutivo Referenti e dirigenti responsabili per i flussi informativi di ciascun settore Tempi e modalità di pubblicazione dei documenti Dati ex art. 35 d.lgs. n. 33/2013 sui procedimenti INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI Misure di prevenzione e contrasto MISURA OBIETTIVO RESPONSABILE TEMPISTICA ORGANO PREPOSTO AL CONTROLLO MONITORAGGIO IMPATTO L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI Esempio adozione misure ulteriori AREE A RISCHIO RISCHI SPECIFICI Affidamento di lavori, servizi e forniture • Pianificazione dei fabbisogni al fine di minimizzare per quanto possibile gli acquisti in emergenza e/o il rischio di frazionamento degli appalti Monitoraggio degli affidamenti attraverso la produzione di reportistica periodica avente ad oggetto: - Affidamenti diretti - Varianti in corso d’opera - Incrementi contrattuali - Affidamenti classificati per fornitore e per tipologia di acquisto al fine identificare eventuali frazionamenti - Revoca dei bandi di gara e mancate aggiudicazioni - Concessioni Formalizzazione di un iter autorizzativo interno, con il coinvolgimento di soggetti indipendenti rispetto alla procedura di affidamento per l’approvazione della documentazione di gara. L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI Collegamento con il Ciclo della Performance Individuazione per ciascuna misura del responsabile e del termine per l’attuazione, stabilendo il collegamento con il ciclo della performance I comuni devono procedere all’inserimento nel piano della performance (da adottare entro il 31 gennaio di ogni anno) dei processi e delle attività di programmazione posti in essere per la predisposizione, l’attuazione e l’implementazione del P.T.P.C. Tali attività vengono inserite in forma di obiettivi per ai fini della valutazione della performance individuale e organizzativa L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI …segue PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Attuazione di piani e misure di prevenzione della corruzione, nonché la misurazione dell'effettivo grado di attuazione dei medesimi Sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi (Accountability) PIANO DELLA PERFORMANCE PERFORMANCE INDIVIDUALE Specifici obiettivi individuali connessi alla attuazione delle misure di prevenzione Rispetto degli adempimenti assegnati in materia di trasparenza, verifica e monitoraggio, formazione L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI I controlli L’ATTIVITA’ DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE DOVRA’ NECESSARIAMENTE COORDINARSI CON LE ATTIVITA’ DI CONTROLLO GIA’ ESISTENTI L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI I controlli interni CONTENUTO E FREQUENZA REPORT CONTROLLO REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE (art. 147-bis TUEL): RESPONSABILE REPORT DESTINATARI SEGRETARIO COMUNALE RESPONSABILI DEI SERVIZI, REVISORI DEI CONTI, OIV, CONSIGLIO COMUNALE CONTROLLO PREVENTIVO: Responsabile del servizio rilascia parere di regolarità tecnica prima della formazione e adozione di un atto Responsabile del servizio finanziario rilascia parere di regolarità contabile e visto attestante copertura finanziaria. CONTROLLO SUCCESSIVO: Controllo delle determinazioni di impegno di spesa, dei contratti e di altri atti scelti a campione REPORT PERIODICO TRASMESSO A CURA DEL SEGRETARIO COMUNALE L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI I controlli interni CONTENUTO E FREQUENZA REPORT Definizione di metodologie di controllo strategico finalizzate alla rilevazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti, degli aspetti CONTROLLO STRATEGICO economico-finanziari connessi ai risultati ottenuti, dei tempi di (art. 147-ter TUEL): rispetto alle applicabile a decorrere realizzazione delle procedure dall’anno 2015 per tutti i previsioni, Comuni con popolazione operative attuate e confrontate con i progetti elaborati, della >15.000 abitanti qualità dei servizi erogati e del grado di soddisfazione della domanda espressa. REPORT OGNI TRE MESI E A CONSUNTIVO RESPONSABILE REPORT DESTINATARI DIRETTORE GENERALE, se previsto, CONSIGLIO COMUNALE, DIRIGENTI e/o RESPONSABILI DEI SERVIZI, REVISORI DEI CONTI, OIV oppure SEGRETARIO COMUNALE L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI I controlli interni CONTENUTO E FREQUENZA REPORT CONTROLLI SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE NON QUOTATE (art. 147-quater TUEL) Applicabili per l’anno 2014 per i Comuni con popolazione 50.000 abitanti Anno 2015 per i Comuni con popolazione > 15.000 abitanti Il Comune definisce un sistema di controlli sulle società non quotate e partecipate dallo stesso ente. Il Comune definisce preventivamente: gli obiettivi gestionali della società; organizza un sistema informativo per rilevare: - i rapporti finanziari tra ente proprietario e la società; - la situazione contabile, gestionale e organizzativa della società; - i contratti di servizio; - la qualità dei servizi; - il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. Sulla base di tali informazioni, il Comune effettua un monitoraggio periodico sull’ andamento delle società, analizzando eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati ed individuando le opportune azioni correttive OPPORTUNO PREVEDERE REPORT OGNI TRE MESI SU CONTROLLO ECONOMICO-FINANZAIRIO OGNI SEI MESI SU CONTROLLO GESTIONALE RESPONSABILE REPORT DESTINATARI Segretario Comunale/ Dirigenti/ Responsabili servizi Sindaco, Giunta, Consiglio, Revisori dei Conti L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI I controlli interni CONTROLLO DELLA QUALITA’ DEI SERVIZI CONTENUTO E FREQUENZA REPORT RESPONSABILE DESTINATARI Ogni 3 mesi o nella diversa frequenza prevista dal Regolamento dei controlli interni Dirigente URP O Responsabile del Servizio Personale Sindaco, Consiglio Comunale, OIV L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI I controlli interni CONTENUTO E FREQUENZA REPORT ADEGUATEZZA E FUNZIONALITA’ DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Ogni 6 mesi o nella diversa frequenza prevista dal Regolamento dei controlli interni RESPONSABILE DESTINATARI Segretario Comunale e OIV Sezione Regionale della Corte dei Conti, Presidente Consiglio Comunale L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI I controlli esterni CONTENUTO E FREQUENZA REPORT CONTROLLO DI GESTIONE (art. 148 TUEL) RESPONSABILE REPORT Il Sindaco, per i Comuni con popolazione > 15.000 abitanti, avvalendosi del Direttore Generale, se presente, ovvero del Segretario Sindaco e Direttore Comunale, trasmette alla Sezione Generale ovvero Regionale della Corte dei Conti un Segretario Comunale referto sulla regolarità della gestione e sull’efficacia e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni adottato. Il referto è, altresì, inviato al Presidente del Consiglio Comunale. REPORT OGNI SEI MESI DESTINATARI Giunta, Dirigenti, Responsabili di servizio, PO L’INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER RIDURRE I RISCHI La revisione dei Regolamenti PROGRAMMARE MODIFICHE e/o AGGIORNAMENTI AI REGOLAMENTI COMUNALI (es. quello sulla contabilità, quello sulla governance delle società partecipate, quello sull’individuazione degli incarichi vietati ai dipendenti; Codice di Comportamento), PER RECEPIRE LE NUOVE NORMATIVE SIA IN TEMA DI CONTROLLI INTERNI CHE DI CONTROLLO ANTICORRUZIONE L’INDIVIDUAZIONE DEI REFERENTI TENUTI A RELAZIONARE AL RPC I flussi informativi possono avere ad oggetto, per esempio: RPC Referenti (Apicale o Direttore) Organismi di controllo interno Dirigenti o altro personale coinvolto nelle aree di rischio - Lo stato di avanzamento degli interventi e/o la modifica delle aree di rischio e dei controlli da parte dei Referenti - La segnalazione delle violazioni del PTPC - Report di sintesi elaborati dagli Organismi di controllo - Monitoraggio dei tempi dei procedimenti, degli obblighi di rotazione del personale e dei rapporti con i soggetti esterni che hanno relazioni economiche con la p.a. (es. verifica relazioni di parentela e/o conflitto di interesse).