Grande Crisi Globale o colpo di stato di banche e governi? Perché il finanzcapitalismo minaccia la democrazia in occidente lucio celot - GCG o colpo di stato? 1 Premessa Una crisi scaricata su cittadini A sette anni dall’inizio della GCG gli analisti sono tutti d’accordo: si è trattato del più grande fenomeno di irresponsabilità sociale da parte di istituzioni politiche ed economiche della storia. Poche decine di migliaia di persone hanno fatto milioni di vittime: 50 milioni di disoccupati equamente distribuiti tra USA e UE, riduzione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato, precariato, 120 milioni di uomini in UE a rischio povertà, 9-10 milioni di persone che hanno perso la casa per insolvibilità del mutuo… lucio celot - GCG o colpo di stato? 2 La catena delle responsabilità comprende diversi anelli: 1. Le banche europee e americane hanno contratto debiti enormi per avere erogato crediti e mutui senza avere in bilancio i relativi fondi; 2. Le stesse banche hanno convinto governi e politici che un crollo del sistema creditizio avrebbe avuto conseguenze disastrose per tutta l’economia occidentale; 3. I bilanci degli stati hanno sofferto di un forte calo dovuto alle ingenti somme spese per salvare le banche che rischiavano di fallire; lucio celot - GCG o colpo di stato? 3 4. I governi hanno offerto una rappresentazione distorta della crisi, «causata dalla eccessiva generosità dello stato sociale» negli anni precedenti e, coerentemente, 5. Hanno avviato politiche di tagli e austerità a partire dalle voci sanità-pensioni-scuola, i pilastri del sistema sociale europeo; 6. Tali politiche si sono concretizzate in riforme e documenti programmatici, come il “fiscal compact” o il meccanismo europeo di stabilità. 7. Tutte queste politiche hanno peggiorato e prolungato la crisi, aumentando il numero delle sue vittime. lucio celot - GCG o colpo di stato? 4 Il paradosso è che le vittime della crisi si sono viste scaricare addosso dagli stessi governi gli oneri della crisi: le politiche economiche di sacrificio e di austerità, di tagli ai bilanci del welfare sono state avviate con il pretesto che lo stato sociale costa e, dunque, bisogna tagliarlo. In realtà, queste politiche non sono altro che il proseguimento di una strategia delle classi dominanti che ormai da trent’anni sta redistribuendo il reddito dal basso verso l’alto con l’appoggio del potere politico… lucio celot - GCG o colpo di stato? 5 Poche dozzine di persone prendono decisioni per centinaia di milioni di uomini e donne, operando un vero e proprio svuotamento democratico dell’UE. Si tratta di un vero e proprio colpo di stato dei governi e delle banche, sia pure progressivo e, per cosi dire, “a rate”, legittimato e fondato anche ideologicamente dai neoliberali eredi di Milton Friedman, in grado di fabbricare, attraverso il predominio sui mezzi di informazione, l’egemonia e il consenso attorno alla libera impresa e alla privatizzazione dei beni comuni. lucio celot - GCG o colpo di stato? 6 La Trojka: BCE, CE, FMI lucio celot - GCG o colpo di stato? 7 Parte prima Come siamo arrivati a questo punto? lucio celot - GCG o colpo di stato? 8 Cos’è il finanzcapitalismo? Cominciamo da Marx e dal concetto di accumulazione: il processo di crescita del capitale all’interno di un’impresa o di un settore produttivo mediante l’addizione di altro capitale derivante dal plus-valore. lucio celot - GCG o colpo di stato? 9 Ad ogni ciclo produttivo corrisponde una quota di plus-valore che viene frazionata: - una parte va a pagare debiti, interessi, compensi, dividendi, etc; - un’altra quota viene investita in un altro ciclo produttivo. Questa seconda quota viene a sua volta frazionata: - mezzi di produzione (impianti, macchinari, materie prime, etc); - forza lavoro. lucio celot - GCG o colpo di stato? 10 Poiché ad ogni ciclo produttivo aumenta la produttività, cioè il volume di prodotto e/o di valore per ogni ora di lavoro, significa che diminuisce progressivamente la necessità di forza lavoro per produrre un determinato volume di beni. Ovvero: diminuisce il numero di persone aventi un reddito tale da consentire loro di comprare i beni prodotti (incrementare la domanda), dunque aumenta il rischio di una sovrapproduzione… lucio celot - GCG o colpo di stato? 11 Per evitare ciò, l’accumulazione tende a contrarsi generando fasi di stagnazione dell’economia. Come affermava Marx, ogni regime di accumulazione prepara la propria crisi nel momento stesso in cui si sviluppa. lucio celot - GCG o colpo di stato? 12 • Dal 1945 alla fine dei ’70, l’accumulazione nei paesi sviluppati fu di tipo produttivista, cioè legato all’industria e alla manifattura (ricostruzione, espansione del consumo di massa, industria bellica durante la guerra fredda). A partire dagli anni ’70 si verificò una fase di stagnazione, con conseguente eccesso di produzione, contrazione della produzione industriale e diminuzione degli investimenti in strutture manifatturiere. Per rispondere a questa stagnazione, il processo di accumulazione capitalista ha assunto una forma diversa, quella finanziaria: lucio celot - GCG o colpo di stato? 13 CAPITALISMO INDUSTRIALE Sistema manifatturiero FINANZCAPITALISMO Produce merci Produce denaro D-M-D1 D-D1 Sistema finanziario Mentre il capitalismo industriale accumula capitale investendo denaro in merce che produce a sua volta un profitto (o rendita o plus-valore), il finanzcapitalismo salta la fase intermedia e impiega il denaro facendolo circolare nei mercati finanziari allo scopo di produrre ulteriore denaro con diversi strumenti (derivati, cartolarizzazioni, CDO, CDS, etc.) lucio celot - GCG o colpo di stato? 14 Crisi del credito, crisi del debito… L’economia si basa sul credito, che consente a chi non ha i contanti sufficienti a comprare un bene, a un imprenditore di espandere la propria attività, a chi ha risorse finanziarie di mettere i propri capitali a disposizione di chi li sa investire. Il credito genera il leverage o leva finanziaria: il rapporto tra il debito accumulato e l’asset posseduto. In una fase di stabilità si tende a sottovalutare il leverage perché la fiducia nella stabilità economica porta a sottovalutare la possibilità di insolvenza dei debitori… lucio celot - GCG o colpo di stato? 15 Fino alla metà dello scorso decennio, negli USA c’erano - fortissimo sviluppo dell’edilizia residenziale; - elevata spesa dei consumatori. Si generò così la bolla edilizia, una corsa all’acquisto delle case favorita anche dalla facilità con cui le banche (e altri istituti finanziari) concedevano mutui. In un’economia in espansione conviene indebitarsi: se compro oggi una casa, tra qualche anno il suo valore sarà aumentato. lucio celot - GCG o colpo di stato? 16 lucio celot - GCG o colpo di stato? 17 lucio celot - GCG o colpo di stato? 18 Così, il livello complessivo dell’indebitamento USA è aumentato rendendo l’economia vulnerabile. Quando la bolla immobiliare è scoppiata - come accade per ogni ciclo economico - si è innescato un processo inarrestabile: - gli strumenti finanziari garantiti dai mutui (vedi oltre) hanno iniziato a perdere valore, diventando «prodotti tossici» e generando la «corsa agli sportelli»; - i finanziatori hanno ridotto i rischi del debito diminuendo i crediti; - il prezzo delle case è ulteriormente diminuito poiché è diminuita la domanda; lucio celot - GCG o colpo di stato? 19 - i debitori si sono trovati improvvisamente insolventi, perché avevano contratto debiti superiori al valore della casa (anche il 30-50% in meno); - banche e istituti finanziari si sono trovati improvvisamente senza liquidità e sono falliti. Si è creata così una crisi del credito che ha fatto crollare i consumi, gli investimenti delle imprese, ha creato disoccupazione e un’economia globale depressa. [Alla vigilia della crisi] alcuni prestavano allegramente un sacco di soldi ad altri, che li spendevano altrettanto allegramente. Le imprese prestavano la liquidità in eccesso alle banche di investimento, che a loro volta la usavano per finanziare mutui ipotecari […] (P.Krugman, Fuori da questa crisi, adesso!) lucio celot - GCG o colpo di stato? 20 lucio celot - GCG o colpo di stato? 21 Un esempio: un CDO è un’obbligazione che ha come garanzia un debito: 1) la società finanziaria concede un mutuo; 2) rivende poi il debito a degli azionisti, frazionando la somma, sotto forma di CDO; 3) la società che ha emesso il CDO si rifà immediatamente della somma concessa in mutuo; 4) il garante della restituzione del capitale più l’interesse del CDO al compratore diventa colui che ha contratto il mutuo. A differenza delle banche NON di investimento, queste società hanno concesso i cosiddetti mutui subprime: un prestito subprime viene concesso con molta facilità, senza la verifica delle opportune garanzie per la restituzione della somma erogata. Tali mutui, o prestiti, vengono definiti anche predatori: infatti, dopo i primi due anni a tasso fisso molto basso, a partire dal terzo anno il tasso diventa variabile e si alza notevolmente: quando il mutuatario diventa insolvente (in America: nove-dieci milioni di persone), tutti gli azionisti che hanno comprato un CDO su quel debito non avranno indietro il proprio capitale, perdendolo interamente. Si innesca, così, un effetto “domino” per cui i creditori dei titolari di CDO non potranno a loro volta essere pagati, etc… lucio celot - GCG o colpo di stato? 25 In questa situazione di crisi generalizzata, gli abitanti del mondo stanno tentando di acquistare meno prodotti e servizi rispetto a quelli che sono in grado di produrre per spendere meno di quanto guadagnano: questo lo può fare il singolo individuo, ma non la società nel suo complesso. Il risultato è la devastazione in cui siamo sprofondati. […] la spesa totale dell’economia mondiale è diminuita moltissimo. E siccome la mia spesa è il tuo reddito, sono diminuiti anche i redditi e l’occupazione. […] Il nostro reddito è in calo proprio perché spendiamo troppo poco. Tagliando ulteriormente le spese, non faremmo altro che deprimere ulteriormente il reddito. (P.Krugman, op.cit.) lucio celot - GCG o colpo di stato? 26 Aumenta la disuguaglianza Ma oltre alla stagnazione produttiva e all’accumulazione finanziaria c’è un’altra causa strutturale della GCG: la disuguaglianza di reddito e di ricchezza. Anno di rif. % Pop. % Pil ’70-‘80 10 30 “ 40 18 Dal 2000 10 50 “ 40 14 Anno di rif. 2012 % Pop. % Pil Ricch.procapite 0,6 (29 mln) 39 (87,5 trl) 3 mln 69 (3,2 mld) 2281 3,3 (7,3 trl) lucio celot - GCG o colpo di stato? USA Mondo (in $) 27 Queste disuguaglianze tendono ad aumentare perché la parte ricca della popolazione sottrae ricchezza e/o reddito alla parte più povera, dando luogo ad una vera e propria redistribuzione della ricchezza verso l’alto, causata da diversi fattori: - stagnazione dei salari: salari bassi o fermi per i lavoratori significano profitti in aumento per capitalisti e/o finanzieri. Così un documento della JP Morgan: I margini di profitto hanno raggiunto livelli che non si vedevano da decenni […] Sono le riduzioni dei salari e delle prestazioni sociali che spiegano la maggior parte dell’incremento degli utili. In Italia, 4 mln di precari percepiscono salari del 30% inferiori a quelli medi; lucio celot - GCG o colpo di stato? 28 - moderazione salariale: differisce dalla precedente perché è il risultato di una precisa politica economica (in Germania, per esempio) volta a garantire occupazione in cambio di rinunce sindacali a aumenti salariali o migliori condizioni di lavoro; - espropriazione finanziaria: estrazione di profitto direttamente dal reddito personale delle famiglie (carte di credito, mutui, prestiti, finanziamenti per acquisto di beni); lucio celot - GCG o colpo di stato? 29 - evasione e elusione fiscale: le entrate che vengono a mancare a causa dei trasferimenti illeciti si trasformano in tagli alla spesa sociale e in emissioni da parte dello stato di titoli su cui dovrà pagare interessi più alti, aumentando così il debito pubblico; - riduzione d’imposta sui grandi patrimoni: negli ultimi vent’anni è stato diminuito il prelievo fiscale sui redditi più alti (riduzione dell’aliquota massima o eliminazione delle imposte patrimoniali); - corteggiamento del capitale: molti paesi, pur di non perdere investimenti e lavoro, hanno drasticamente abbassato le tasse sui redditi elevati. lucio celot - GCG o colpo di stato? 30 A partire dagli anni ’80, dopo le grandi conquiste sindacali e salariali della working class, in Occidente è iniziata una sorta di controrivoluzione, un vero e proprio balzo all’indietro, una controffensiva del finanzcapitalismo con cui le classi dominanti hanno condotto una lotta per riconquistare le posizioni perdute. E’ questa la caratteristica saliente della lotta di classe dopo la lotta di classe: la classe di quelli che si possono definire “vincitori” sta conducendo una lotta contro quelli che storicamente sono stati i “perdenti”. lucio celot - GCG o colpo di stato? 31 lucio celot - GCG o colpo di stato? 32 lucio celot - GCG o colpo di stato? 33 La GCG è, dunque, il risultato di uno scambio bilaterale tra strati sociali ad alto reddito e strati a reddito medio-basso che a un certo punto si è bruscamente interrotto: a partire dagli anni Novanta, i bisogni dei primi e quelli dei secondi divennero complementari, nel senso che i ricchi disponevano di capitali liquidi in cerca di investimenti redditizi e sicuri, mentre gli individui a scarso valore netto avevano bisogno di denaro per acquistare beni come l’auto e la casa o per pagare gli studi ai figli o per ripianare i debiti con le banche… lucio celot - GCG o colpo di stato? 34 Quali sono gli effetti di questa redistribuzione del reddito dal basso verso l’alto? • Contrazione della domanda aggregata; • Caduta degli investimenti privati e pubblici; • Ulteriore spinta alla finanziarizzazione; • Disoccupazione: Chi non ha un impiego soffre moltissimo, non solo per la mancanza di reddito ma anche per la perdita di autostima. Ed è una delle ragioni principali per cui la disoccupazione di massa costituisce una vera e propria tragedia. Oggi [negli USA] ci sono quattro persone a caccia di lavoro per ogni posizione vacante […] (P.Krugman, op.cit.) lucio celot - GCG o colpo di stato? 35 Infine, globalizzazione e delocalizzazione hanno impedito a lavoratori e sindacati di esercitare una resistenza di un qualche peso: la concorrenza mai vista tra salari, condizioni di lavoro e diritti dei lavoratori dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti hanno costretto i lavoratori ad accettare il continuo e progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro. Concretamente, prima ancora che metaforicamente, globalizzazione e delocalizzazione hanno provveduto a mettere in fila ai cancelli delle fabbriche un miliardo e mezzo di persone in tutto il mondo (il marxiano esercito di riserva)… lucio celot - GCG o colpo di stato? 36 Parte seconda Le responsabilità della politica. lucio celot - GCG o colpo di stato? 37 Il regime di accumulazione finanziaria è stato prodotto anche dalla politica, che ha contribuito alla nascita e alla diffusione della GCG attraverso politiche economiche di liberalizzazione finanziaria (o deregulation), ispirate a loro volta alle teorie neoliberali. E’ opportuno aprire qui una breve parentesi sulle principali teorie economiche che hanno segnato la storia dell’occidente in epoca moderna. lucio celot - GCG o colpo di stato? 38 In principio era Adam Smith… Il saggio del 1776 Sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni è il testo che fonda la dottrina economica del liberismo i cui principi, in sintesi, sono: - rifiuto della regolamentazione del commercio e, in generale, dei meccanismi economici da parte dello stato (laissez-faire); - l’economia come sistema autonomo e indipendente rispetto allo stato, in grado di autoregolamentarsi attraverso il meccanismo domanda-offerta; - libera concorrenza tra produttori che favorisce l’abbassamento dei prezzi; - l’interesse individuale (self-interest) concorre al benessere della società (mano invisibile). lucio celot - GCG o colpo di stato? 39 …poi venne J.M.Keynes… La crisi del ‘29 evidenziò la debolezza e instabilità intrinseche al modello smithiano: il crollo di Wall Street dimostrò che lo sviluppo illimitato dell’iniziativa privata senza alcun controllo da parte dello Stato (liberismo selvaggio) poteva avere conseguenze nefaste sul piano globale. lucio celot - GCG o colpo di stato? 40 Nel suo libro più importante, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta (1936), Keynes offre una base economica al New Deal rooseveltiano e fonda il modello sociale del Welfare. Per fare ripartire un’economia ferma, bisogna stimolare la domanda: per fare ciò, è necessario creare nuova occupazione, quindi distribuire salari e permettere al cittadino medio di spendere. E’ possibile per un governo creare occupazione in due modi (stato regolatore e propulsore): 1. finanziando opere pubbliche; 2. stimolando investimenti privati con agevolazioni al credito. Il mondo tra le due guerre 41 Per fare ciò, lo stato deve spendere il denaro pubblico (creando deficit pubblico), ma in vista di nuova ricchezza che permetterà maggiore gettito fiscale. Inoltre, per difendere il livello dei salari, lo stato deve ostacolare la concorrenza con misure di intervento a favore dei soggetti più deboli e imponendo per legge un salario minimo: in tal modo, le aziende non possono ridurre i loro costi a scapito dei salari e, quindi, devono essere sostenute con finanziamenti e con sgravi fiscali. Dunque: il mercato assomiglia più al gioco d’azzardo che a una scienza esatta; il capitalismo è sostanzialmente instabile e richiede l’intervento dello stato per evitare squilibri gravi e imprevedibili. Il mondo tra le due guerre 42 …per finire con Milton Friedman e i Chicago Boys Per più di trent’anni in Europa le politiche economiche degli stati hanno seguito le teorie keynesiane, dando origine ad un modello sociale (sanità pubblica, pensioni pubbliche, istruzione pubblica, protezione sociale) che non ha (aveva?) uguali in tutto il mondo. Dalla fine degli anni ‘70, con il sopraggiungere di una crisi del regime di accumulazione, da più parti si è iniziato a mettere in discussione le politiche keynesiane e a rispondere alla stagnazione con un ritorno alla deregolamentazione del mercato, in particolare di quello finanziario. lucio celot - GCG o colpo di stato? 43 Milton Friedman (Nobel per l’economia nel 1976), nel suo Capitalismo e libertà (1962) dava voce a politici ed economisti conservatori che si opponevano a Keynes, affermando che un intervento regolatore dello stato in economia porta inevitabilmente ad un regime socialista (sono gli anni della guerra fredda)… lucio celot - GCG o colpo di stato? 44 Le teorie di Friedman, appoggiate e diffuse dagli economisti dell’Università di Chicago (i Chicago Boys), costituiscono il neoliberalismo, la dottrina che ha ispirato la svolta delle politiche economiche a partire dalla fine degli anni ’70: eliminazione dei controlli sul credito (abolizione della legge Glass-Steagall); libertà di ingresso nel settore bancario e/o industriale dei servizi finanziari (“sistema bancario ombra”); autonomia delle banche; liberalizzazione dei flussi internazionale di capitale; «il capitale affluisce sempre là dove ce n’è più bisogno e rende di più». lucio celot - GCG o colpo di stato? 45 Da un punto di vista teorico-filosofico il neoliberalismo di Friedman è una estremizzazione della teoria liberale dello stato minimo di J.Locke: i «libertari» auspicano un mercato svincolato da qualsiasi freno e forma di regolamentazione imposta dal governo NON in nome dell’efficienza economica ma della libertà degli esseri umani: ciascuno di noi ha il diritto di usare le cose di sua proprietà nel modo che più gli piace, purché rispetti il diritto degli altri di fare lo stesso. Pertanto, i «neoliberali-libertari» rifiutano qualunque legge che imponga ad alcuni di aiutare gli altri, dunque anche i regimi fiscali finalizzati alla redistribuzione della ricchezza… lucio celot - GCG o colpo di stato? 46 Von Hayek, Friedman, Nozick sostengono, in sintesi, che ogni tentativo di accrescere l’uguaglianza in economia nasce necessariamente da una coercizione ed è, quindi, deleterio per la libertà umana. Secondo questa prospettiva, il valore della «solidarietà» applicato tramite le leggi dello stato (ad es., art.2 Cost.) sarebbe un’illecita interferenza nella libertà individuale. Friedrich von Hayek (1899-1992), economista, teorico del neoliberalismo lucio celot - GCG o colpo di stato? 47 Il neoliberismo è in primo luogo una teoria delle pratiche di politica economica secondo la quale il benessere dell’uomo può essere perseguito al meglio liberando le risorse e le capacità imprenditoriali dell’individuo all’interno di una struttura istituzionale caratterizzata da forti diritti di proprietà privata, liberi mercati e libero scambio. Il ruolo dello stato è quello di creare e preservare una struttura istituzionale idonea a queste pratiche. Lo stato deve garantire, per esempio, la qualità e l’integrità del denaro; deve predisporre le strutture e le funzioni militari, difensive, poliziesche e legali necessarie per garantire il diritto alla proprietà privata e assicurare, ove necessario con la forza, il corretto funzionamento dei mercati. (D.Harvey, Breve storia del neoliberismo) lucio celot - GCG o colpo di stato? 48 La ricetta di Friedman in tre punti: Deregulation: annullamento di tutte le regole e norme che limitano l’accumulazione del profitto; Privatizzazione: la pietra angolare del neoliberismo. Partendo dal dogma della maggiore efficienza dei privati rispetto al pubblico, viene auspicata la sostituzione dei servizi pubblici con servizi privati e privatizzati (Sanità, Poste, Scuola, Pensioni etc.); Riduzione spese sociali: per ripulire l’economia inquinata dall’attività dello stato occorre ridurre drasticamente le spese sociali (tagliare i fondi per il sistema pensionistico, l’assistenza sanitaria, il salario di disoccupazione etc.) lucio celot - GCG o colpo di stato? 49 Tanto negli USA che nella UE queste azioni sono state permesse e sancite da leggi, decreti, norme, etc. tutte emanate dai governi, dai parlamenti e/o da organizzazioni intergovernative che hanno, di fatto, consegnato il potere alla finanza. lucio celot - GCG o colpo di stato? 50 Il principale responsabile di questa liberalizzazione è stato il cosiddetto partito di Davos: come è noto, ogni anno in questa località svizzera si riuniscono circa tremila persone che rappresentano la classe capitalistica transnazionale o la classe dominante globale – capi di governo, ministri, dirigenti delle grandi multinazionali, banchieri, economisti, docenti universitari, politologi, rappresentanti delle banche d’affari e di investimento, dirigenti del FMI e del WTO… lucio celot - GCG o colpo di stato? 51 Trasformare la crisi finanziaria in crisi dei conti pubblici A partire dal 2009-2010, istituzioni, governi e banche iniziarono a parlare di crisi dei bilanci pubblici anziché di crisi finanziaria. Preso atto che, a seguito dei miliardi spesi per salvare le banche, il deficit dello stato aveva sforato il 3% del Pil previsto dal Trattato dell’UE, governi e teorici neoliberali si affrettarono a spiegare che il debito pubblico era così alto a causa degli elevati costi delle politiche sociali degli stati. lucio celot - GCG o colpo di stato? 52 Questa trasformazione della crisi finanziaria in crisi del debito ha favorito il perseguimento da parte dei governi e delle organizzazioni europee di tre scopi: 1. nascondere la vera natura dei rapporti tra politica e finanza; 2. proseguire nel salvataggio delle banche; 3. ridurre al minimo l’intervento statale, in ossequio all’ideologia neoliberale di Davos che ha ispirato e guidato le mosse dei governi UE in carica. lucio celot - GCG o colpo di stato? 53 lucio celot - GCG o colpo di stato? 54 lucio celot - GCG o colpo di stato? 55 Abbiamo assistito ad una forma di keynesismo imbastardito: governi che non hanno investito nell’occupazione e nel rilancio perché pensano che tocchi al mercato ristabilire gli equilibri (la mano invisibile di Smith…) sono poi intervenuti con dosi massicce di liquidità per salvare banche private; infine, hanno avviato politiche di austerità e di tagli che invece di rilanciare l’economia l’hanno ulteriormente affossata a causa delle diminuita capacità di spesa procapite. lucio celot - GCG o colpo di stato? 56 Il successo delle classi egemoni sulle classi egemonizzate è, così, completo. Le popolazioni UE e USA, dopo avere pagato le conseguenze della prima parte della crisi - quella finanziaria - pagano anche i costi delle politiche di austerità da essa derivanti. lucio celot - GCG o colpo di stato? 57 L’egemonia che questa ideologia ha conquistato sulle coscienze, sulla politica, sulla scuola, sull’università, sull’amministrazione pubblica […] arriva talmente in profondità da sfidare ogni intervento men che radicale. E’ la più grande forma di pandemia del XXI secolo. E’ anche un grande pericolo per la democrazia. (L.Gallino, Il colpo di stato di banche e governi) Sono stati utilizzati canali diversi: influenze ideologiche potenti hanno circolato nelle grandi aziende, nei media e nelle molte istituzioni che compongono la società civile, come università, scuole, chiese e associazioni professionali. […] In seguito questi movimenti si sono consolidati attraverso la conquista dei partiti politici e, infine, del potere dello stato. lucio celot - GCG o colpo di stato? (D.Harvey, Breve storia del neoliberismo) 58 Colpo di stato in Europa? Quello che è accaduto viene considerato da osservatori e analisti come una vera e propria transizione ad un regime oligarchico, una espropriazione di democrazia, se non un vero e proprio colpo di stato nell’Unione Europea con cui il sistema finanziario ha preso il potere imponendosi ai governi nazionali. Alcuni documenti UE sostengono questa ipotesi, solo in apparenza esagerata: lucio celot - GCG o colpo di stato? 60 Il Trattato dell’Unione Europea del ‘92 è stato integrato e modificato successivamente nel Trattato di Lisbona del 2007. L’art.123 recita quanto segue: Sono vietati la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri (in appresso denominate "banche centrali nazionali"), a istituzioni, organi od organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali. lucio celot - GCG o colpo di stato? 61 A cosa serve una Banca Centrale? - a creare denaro necessario per coprire il disavanzo dello stato; - a finanziare la spesa sociale; - a promuovere l’occupazione; - a ripianare i debiti dello stato in scadenza. Alla BCE queste funzioni sono precluse, per cui la BCE NON presta denaro agli stati ma alle banche private, alle quali sole è rimasta la prerogativa che un tempo era esclusivamente dello stato, cioè quella di creare denaro. lucio celot - GCG o colpo di stato? 62 Quindi: se uno stato ha bisogno di denaro non lo può chiedere alla BCE ma alle banche private, pagando tassi di interesse molto alti (tra il 3 e il 6%), a fronte del tasso dell’1% o anche meno con cui la BCE lo presta alle banche stesse. Le banche private, in altri termini, prendono a prestito tutto il denaro che vogliono e ne traggono cospicue plusvalenze, ma soltanto una piccola parte di questo denaro si trasforma in crediti all’economia reale. lucio celot - GCG o colpo di stato? 63 Gli stati UE, dunque, hanno perso una parte della loro sovranità, poiché non possono chiedere soldi in prestito alla BCE ma solo ai privati. In effetti, chi prende le decisioni importanti in materia di politica economica è la cosiddetta Troika, cioè la CE, la BCE, il FMI (organismi non eletti dal popolo) che hanno introdotto nell’Unione una serie di patti e trattati che limitano fortemente la sovranità degli stati e dei lucio celot - GCG o colpo di stato? 64 governi. Patto Euro Plus: nel marzo 2011, il patto stabilisce che […] gli stati membri partecipanti s’impegnano ad adottare tutte le misure necessarie per realizzare gli obiettivi seguenti: stimolare la competitività; stimolare l’occupazione; concorrere ulteriormente alla sostenibilità delle finanze pubbliche; rafforzare la stabilità finanziaria. Ovvero: eliminare i contratti nazionali di lavoro, flessibilità sul lavoro, riduzione di spese sociali pensionistiche e sanitarie. In sintesi, un documento che pretende di regolamentare dall’alto a livello europeo settori della vita sociale di eccezionale rilevanza sociale. lucio celot - GCG o colpo di stato? 65 Meccanismo Europeo di Stabilità: febbraio 2012, un’istituzione simile a una banca che offre aiuti a stati con problemi di bilancio. Gli stati membri devono versare, ognuno, 500 mld di euro in cinque anni, mentre tagliano drasticamente la spesa sociale interna. Il paradosso è che il MES chiede il denaro in prestito alle banche private e poi lo presta agli stati bisognosi ad un tasso ancora più alto. lucio celot - GCG o colpo di stato? 66 Trattato sulla stabilità: gennaio 2013, contiene il famigerato Fiscal compact, l’articolo che prevede che il pareggio del bilancio sia addirittura inserito nelle Costituzioni dei singoli paesi. I paesi che sforano il tetto del 60% del debito rispetto al Pil, hanno l’obbligo di ricondurlo a tale limite al ritmo di un ventesimo l’anno in media. Verifiche e sanzioni sono automatiche, ed è la Commissione a sovrintendere il tutto: lo svuotamento del processo democratico è evidente. lucio celot - GCG o colpo di stato? 67 • I governi hanno appoggiato e avallato le politiche economiche che hanno favorito i poteri forti della finanza; • I governi hanno ingannato le popolazioni europee sulle origini della crisi e il debito pubblico; • I governi si sono fatti convincere dalle banche che il fallimento di grandi istituti avrebbe fatto crollare l’intera economia; lucio celot - GCG o colpo di stato? 68 • I governi obbediscono a organizzazioni politicoeconomiche internazionali che non hanno alcuna legittimazione democratica e non rendono conto a nessuno del proprio operato (la Troika); • I governi hanno firmato il Trattato sulla stabilità e il Fiscal compact senza un minimo di consultazione popolare, considerate le ricadute gravissime che tali dispositivi hanno sulle vite degli individui; • I governi, così facendo, hanno esautorato i Parlamenti nazionali dalla prerogativa di decidere sulle entrate e sulle spese dello stato. lucio celot - GCG o colpo di stato? 69 Parte terza Fuori da questa crisi, adesso! lucio celot - GCG o colpo di stato? 70 Spendere per ritrovare la via della prosperità A distanza di sei anni dall’inizio della crisi ci troviamo ancora in un mondo keynesiano, con disoccupazione, rallentamento della spesa e degli investimenti, tagli alla spesa pubblica, smantellamento dello stato sociale, austerity. A ciò siamo giunti a causa di risposte sbagliate che i governi e le politiche economiche hanno dato alla stagnazione; a loro volta, queste risposte sono state causate da dottrine economiche fuorvianti e lontane dalla realtà. (P.Krugman, op.cit.) lucio celot - GCG o colpo di stato? 71 Il nuovo pensiero economico consiste nel rileggere vecchi libri. (M.Thoma, dal blog Economist’s Views) J.M.Keynes aveva messo a disposizione dei governi un quadro di riferimento teorico per spiegare la depressione e trovare delle soluzioni: qualcuno doveva ricominciare a spendere abbastanza per rimettere in moto la macchina dell’economia. Questo «qualcuno» fu il governo. Anche oggi occorre un rilancio della spesa pubblica. lucio celot - GCG o colpo di stato? 72 Nel momento in cui molti debitori tentano di risparmiare di più e di rimborsare i debiti, occorre che qualcuno faccia il contrario, spendendo di più e prendendo soldi a prestito. E quel qualcuno, ovviamente, non può essere che il governo. E’ solo un altro modo per arrivare alla tesi keynesiana della spesa pubblica come risposta necessaria alla depressione che stiamo affrontando. (P.Krugman, op.cit.) lucio celot - GCG o colpo di stato? 73 Infatti, se un numero eccessivo di soggetti economici si trova contestualmente a dover ridurre il proprio debito, i loro sforzi collettivi diventano autolesionistici. In generale, si verifica un paradosso: se i consumatori riducono drasticamente le spese nel tentativo di rimborsare i debiti contratti, il volume dell’economia si riduce, vengono meno i posti di lavoro e il debito complessivo dei consumatori si appesantisce ulteriormente. I.Fischer: più i debitori pagano, più saranno indebitati! lucio celot - GCG o colpo di stato? 74 Così, torna a farsi strada la teoria keynesiana della piena occupazione, cioè della creazione di posti di lavoro da parte dello Stato: lo stato è il datore di lavoro di ultima istanza, cioè assume tutte le forze di lavoro che non riescono a trovare occupazione nel settore privato. Questa strada fa i conti con il fatto che la disoccupazione è un male peggiore del debito pubblico: comporta costi economici (abbassamento del Pil, corsi di formazione per capacità professionali erose, perdita di produttività) e costi sociali (povertà, criminalità, tensioni sociali). Così il premio Nobel per l’economia A.Sen: lucio celot - GCG o colpo di stato? 75 Le pene della disoccupazione possono essere enormemente più gravi di quanto possano suggerire le statistiche sulla distribuzione del reddito. I due problemi sono interrelati, ma ciascuno è a modo suo significativo e va distinto dall’altro. I loro effetti negativi sono cumulativi, ed essi agiscono individualmente e congiuntamente nello scardinare e sovvertire la vita personale e sociale. lucio celot - GCG o colpo di stato? Amartya Sen, Nobel per l’economia 1998) 76 Dal più grande episodio di creazione diretta di occupazione (il New Deal) si possono trarre lezioni valide ancora oggi: • massimo di lavoro e minimo di macchinari: che non significa divieto di utilizzare tecnologie, ma privilegiare interventi ad alta intensità di lavoro; • individuare i settori di effettiva utilità sociale nei quali convogliare le forze di lavoro; • non è affatto necessario un governo di sinistra per attuare riforme del lavoro: Roosevelt fu costretto a prendere le misure del New Deal per il malcontento popolare e per le pressioni dei piccoli e medi proprietari. lucio celot - GCG o colpo di stato? 77 Un esempio: lucio celot - GCG o colpo di stato? 78 lucio celot - GCG o colpo di stato? 79 lucio celot - GCG o colpo di stato? 80 lucio celot - GCG o colpo di stato? 81 lucio celot - GCG o colpo di stato? 82 lucio celot - GCG o colpo di stato? 83 Sebbene il raggiungimento della piena occupazione sia essenzialmente una questione economica, il suo mantenimento diventa una questione politica. La piena occupazione è in conflitto con gli interessi dei capitalisti come classe. Ne risulta che essi eserciteranno una forte pressione sui governi, in modo da rendere il mantenimento della piena occupazione estremamente problematico. La preoccupazione principale dei capitalisti è che la piena occupazione diminuisca il loro potere, nella lotta di classe con i lavoratori, di imporre condizioni e salari a loro favorevoli. (Kriesler e Halevi, Political aspects of buffer stock employment) lucio celot - GCG o colpo di stato? 84 Riportare la finanza al servizio dell’economia reale I grandi banditi del nostro tempo sono i banchieri. La crisi iniziata nel 2007 nel settore della finanza, poi dilagata ad ampiezza sistemica nel 2008, ebbe la sua causa scatenante in comportamenti perversi dei banchieri. Eppure, non uno dei grandi boss di Wall Street è finito in galera. (F.Rampini, Banchieri) lucio celot - GCG o colpo di stato? Richard Fuld, a.d. della Lehman Brothers 85 La deregolazione ha permesso di rendere nebbiosa e incerta la frontiera tra il legale e l’illegale. Gli attori di questa frode hanno saputo provocare in tutta legalità (o quasi) un vasto trasferimento di ricchezza dalle classi povere e medie verso i predoni finanziari. Deregolazione è diventato sinonimo di decriminalizzazione de jure e di frodi de facto. (J.F. Gayraud, La grande frode) Io credo che l‘evidenza montante di frodi, conflitti di interesse, indifferenza per la sofferenza, diniego di responsabilità, e assenza sistemica di giudizio morale individuale abbia prodotto un massacro economico amministrativo di tali proporzioni da costituire un crimine economico contro l’umanità. (S.Zuboff, I crimini di Wall Street contro l’umanità) lucio celot - GCG o colpo di stato? 86 In Grecia, chi soffre di cancro A fine 2012 un gruppo di non riesce più a procurarsi le giornalisti e politici greci ha medicine necessarie, divenute presentato alla Corte Penale troppo costose. La quota di Internazionale dell’Aja una bambini a rischio povertà denuncia per sospetti crimini supera il 30 per cento. Sono contro l’umanità a carico del ricomparse, dopo quarant’anni, malaria e presidente della tubercolosi. I suicidi sono Commissione Europea (Barroso), della direttrice del aumentati del 45 per cento. Chi fa uso di droga non dispone Fmi (Lagarde), del presidente più di siringhe sterili distribuite del Consiglio Europeo (Van dal sistema sanitario, per cui Rompuy), nonché della utilizza più volte la stessa Cancelliera Merkel e del suo siringa. ministro delle Finanze (Lancet, rivista medica) Schäuble… lucio celot - GCG o colpo di stato? 87 • I dirigenti di banche e società sapevano che i mutui erano ad alto rischio di insolvenza ed hanno provveduto a trasferire il rischio ad altri soggetti (cartolarizzazione e creazione dei CDO); • Trasferimento fuori bilancio dei prestiti erogati in modo da potere erogare crediti anche oltre la frazione prevista per legge, 10-12 volte la quota capitale, e potere esibire una certa solidità finanziaria; • Emissione di CDS, certificati di protezione assicurativi contro il rischio di insolvenza di un soggetto cui è stato concesso un credito: lo stesso ente che erogava un mutuo scadente si assicurava contro la prevista insolvibilità del contraente; • Elevato effetto leva, cioè il rapporto tra indebitamento e capitale proprio: mediamente, 40 a 1; • Appoggio sistematico al “sistema ombra”, non soggetto alle limitazioni del sistema bancario. lucio celot - GCG o colpo di stato? 88 Che fare? Riforme in discussione per modificare e ridimensionare il sistema finanziario europeo e la possibilità per le banche di creare dal nulla quantità di denaro basate sul debito (e non sulla produzione di beni reali): lucio celot - GCG o colpo di stato? 89 • Scomporre i megagruppi finanziari europei: le “tbtf” sono il pericolo vero, perché sono sistemi interconnessi talmente vasti e articolati che la bancarotta anche di una sola di esse brucerebbe il risparmio di milioni di famiglie.; • Separare le attività bancarie di deposito da quelle di investimento (reintroduzione di leggi simili alla Glass-Steagall del ’33 in USA); • Accrescere la vigilanza sul sistema finanziario da parte della BCE; lucio celot - GCG o colpo di stato? 90 • Aumentare il capitale proprio delle banche rispetto al credito erogabile, in modo da renderle più solide; • Divieto di collocare fuori bilancio gli attivi e i passivi (il sistema ombra); • Regolare i derivati; • Limitare il potere delle agenzie di rating; lucio celot - GCG o colpo di stato? 91 • Togliere alle banche la possibilità di erogare prestiti non coperti da capitale proprio: è questo il vero nodo della questione, quello della riserva frazionaria, che, se realizzato, permetterebbe di - riportare la finanza al servizio dell’economia reale; - abbattere il regime di accumulazione finanziaria degli ultimi trent’anni. E’ il cosiddetto Piano di Chicago Rivisitato, che prevede: lucio celot - GCG o colpo di stato? 92 • la separazione delle funzioni monetarie e creditizie del sistema bancario richiedendo la copertura del 100% dei depositi con denaro emesso dal governo; • il finanziamento del nuovo credito bancario attraverso i fondi ottenuti in forma di denaro emesso dal governo e non attraverso la creazione dal nulla di nuovi depositi da parte delle banche. Il vantaggio del «Piano di Chicago» è che essendoci riserva totale di copertura al 100% dei depositi verrebbe eliminato alla radice il problema delle corse agli sportelli, migliorando così la stabilità finanziaria. lucio celot - GCG o colpo di stato? 93 Per concludere: insegnare l’economia ai bambini… Ogni cittadino deve avere una conoscenza di base: economia e finanza. Alfabetizzazione economica di massa. Queste conoscenze non solo aiutano la gente a costruirsi una vita migliore, ma agguerriscono i cittadini di fronte a un’economia globale e a un sistema finanziario sempre più complessi. (Ben Bernanke, Presidente della FED dal 2006 al 2014) lucio celot - GCG o colpo di stato? 94 Bibliografia essenziale P.Krugman, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012; L.Napoleoni, Democrazia vendesi, Rizzoli 2013; L.Gallino, Il colpo di stato di banche e governi, Einaudi, Torino 2013; F.Rampini, Banchieri. Storie dal nuovo banditismo globale, Mondadori 2013; F.Rampini, La trappola dell’austerity, Laterza-Repubblica 2014; AA.VV, Finanza da legare. Manifesto degli economisti sgomenti, in www.sbilanciamoci.it/ebook, 2011; J.K.Galbraith, L’economia della truffa, Rizzoli 2010; A.Negri – M.Hardt, Impero, Rizzoli 2001.