PERCORSO DI RICERCA/AZIONE CTP
Valorizzazione delle competenze e dell’apprendimento
formale non formale e informale
5 Dicembre 2012
Riepiloghiamo
A Rieti abbiamo lavorato su:
• Scuola e competenze: cosa significa per gli utenti, i docenti, il
territorio, il sistema educativo e formativo? Il quadro dei problemi,
luci ed ombre
• Cosa intendiamo quando parliamo di «competenze»? Dibattito
internazionale, definizioni, concetti
• Perché e come si possono valorizzare e validare apprendimenti non
formali e informali? www.librettocompetenze.it
• Cosa accade (o accadeva) in Europa e in Italia sui sistemi educativi
formativi che riguarda il lavoro intorno al tema delle competenze?
EQF, riforma MdL e apprendimento permanente, competenze chiave,
certificazione delle competenze.
•
Come possiamo affrontare il tema della didattica, valutazione e
certificazione delle competenze per arrivare ad una prassi comune?
Vediamo cosa già si fa! (raccolta pratiche)
L’11 ottobre abbiamo:
• Elaborato una riflessione su lavorare con le competenze
nei CTP finalizzata ad un Vademecum
• Affrontato il tema della formalizzazione delle
competenze ovvero perché e come scriviamo le Unità
standard di competenze o di risultati
dell’apprendimento
• Lanciato il lavoro sull’Unità di competenze «Imparare ad
Imparare»
Oggi:
1. Aggiorniamo il panorama degli eventi a livello
europeo e nazionale
2. Costruiamo l’indice del VADEMECUM lavorare
con le competenze nei CTP
3. Definiamo e condividiamo un repertorio di
«Unità di Competenza» su Imparare a Imparare
per sperimentarlo nelle vostre realtà
Validation of non formal and informal
learning: strategia dell’Unione Europea
1. 2004 Conclusioni sui principi comuni europei per l’identificazione e la
convalida degli apprendimenti non formali e informali
2. 2005 - 2007- 2010 CEDFOP Inventory on Validation of non-formal
and informal learning
3. 2009 – CEDEFOP “European guidelines for validating non-formal and
informal learning
5 settembre 2012
Proposta di Raccomandazione della Commissione
al Parlamento Europeo
Chiede a tutti i Paesi di allestire sistemi accessibili a tutti e a regime per la
validazione dell’apprendimento non formale e informale entro il 2015
Chiede di effettuare un attento monitoraggio dei costi/benefici di questi
sistemi mentre vengono implementati (a chi servono, quanto costano, a
quali condizioni funzionano)
Legge 92/2012 Riforma Mercato del
Lavoro
Prevede:
Tramite Accordo Conferenza Unificata
• Rilancio delle politiche per l’apprendimento permanente attraverso reti territoriali
• Servizi al cittadino per la ricostruzione e valorizzazione degli apprendimenti formali non
formali e informali con una dorsale informativa unica (Libretto)
Tramite Decreto legislativo
• Norme nazionali e LEP per la validazione degli apprendimenti e certificazione delle
competenze
• Repertorio nazionale delle qualificazioni
Il Decreto Legislativo
sul Sistema Nazionale di Certificazione delle competenze e validazione dell’Apprendimento non
formale e informale
è stato approvato (in prima lettura) in Consiglio dei Ministri
il 30 Novembre 2012
6
IL VADEMECUM «LAVORARE PER COMPETENZE NEI CTP»
spunti per l’indice
A partire da un lettura comune delle pratiche esemplificative allegate, il gruppo le analizzi e poi
rifletta sui seguenti punti di attenzione. Il gruppo lavori nell’idea di impostare ed elaborare,
attraverso queste riflessioni un VADEMECUM DI CONSIGLI PRATICI destinato a colleghi.
Le Unità
QUAL’E’ IL SENSO E L’IMPORTANZA DEL CONCETTO DI “UNITA’” (UNITA’ DIDATTICA, UNITA’ DI
APPRENDIMENTO, ECC.) QUANDO SI LAVORA PER COMPETENZE?
Progettazione/pianificazione
COME IMPOSTARE IL LAVORO DI PROGETTAZIONE DEI RISULTATI E QUELLO DI PIANIFICAZIONE (O
PROGRAMMAZIONE) DELL’APPRENDIMENTO QUANDO LAVORIAMO PER COMPETENZE?
Didattica
QUALI SONO LE METODOLOGIE DIDATTICHE CHE POSSIAMO CONSIDERARE PIU’ ADATTE AD UN
LAVORO PER COMPETENZE?
Valutazione
IN CHE MODO SI PUO’ PASSARE DA VALUTARE SAPERI A VALUTARE COMPETENZE?
IL VADEMECUM «LAVORARE PER COMPETENZE NEI CTP»
spunti per l’indice
CERTIFICARE I RISULTATI
DELL’APPRENDIMENTO
Valutare il
raggiungimento dei
RISULTATI
Realizzare l’attività
(con eventuali
adattamenti)
DEFINIRE E FORMALIZZARE i
RISULTATI
DELL’APPRENDIMENTO
Effettuare le programmazione
della didattica (contenuti, attività,
tempi, spazi, metodologie)
Verificare i saperi in
ingresso e condividere con
l’utente
PERCORSO DI RICERCA/AZIONE CTP
Valorizzazione delle competenze e dell’apprendimento formale non formale e informale
Didattica per competenze: raccolta di pratiche ed esperienze
Lavoro per competenze quando:
•
Mi occupo di un sapere pratico (posa in opera, il fare)
•
Svolgo una valutazione oggettiva su standard esterni (QCERT)
•
Combino insieme saperi afferenti a diverse aree disciplinari
•
Combino insieme metodologie diverse
•
Parto dalle competenze in ingresso degli allievi
•
Attivo un progetto personalizzato e lavoro con la persona
•
Mi occupo del mondo fuori da scuola (visite e contatti sul territorio)
•
Pratico una didattica attiva e multidisciplinare
•
Mi riferisco alle competenze chiave
•
Lavoro e faccio lavorare in piccoli gruppi
•
Uso mezzi didattici innovativi (film, tecnologie)
UNA UNITA’ DI COMPETENZA O DI RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO E’
UN INSIEME DI SAPERI (CONOSCENZE E ABILITA’) APPLICABILI IN MODO
AUTOCONSISTENTE AD UN CONTESTO/PROBLEMA REALE E SIGNIFICATIVO
(PIU’ O MENO AMPIO)
L’ATTENZIONE DIDATTICA QUINDI E’:
• LA COSTANTE CONSAPEVOLEZZA DEL CONTESTO/PROBLEMA SIGNIFICATIVO
• L’APPRENDIMENTO STESSO VA VISSUTO IN MODO FINALIZZATO
• ALLENAMENTO DELLA AUTONOMIA
• LA CAPACITA’ DI MOBILITAZIONE DELLE RISORSE VERSO IL PROBLEMA
• LA DIMENSIONE RELAZIONALE
INOLTRE SI APPRENDE MEGLIO QUANDO SI FA ANCHE UNA BUONA ESPERIENZA
EMOTIVA E QUINDI:
1. SI PARTE DA QUELLO CHE SO (AUTOSTIMA)
2. QUELLO CHE IMPARO HA A CHE FARE CON LA MIA STORIA (IDENTITA’)
3. POSSO INVESTIRE NELLA RELAZIONE CON DOCENTE E PARI (IDENTIFICAZIONE)
Esercitazione di declinazione di una Unità di Competenze
A - PROGETTAZIONE UNITA’
Denominazione UC
RISULTATI ATTESI IN COMPETENZE
AL TERMINE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO IL SOGGETTO
IMPARARE AD E’ IN GRADO DI :
IMPARARE
Conoscenze
Abilità
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE:
AL TERMINE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO IL SOGGETTO DEVE
DIMOSTRARE:
B - PIANIFICAZIONE DIDATTICA
PREREQUISITI:
TEMPI:
METODOLOGIE:
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
VERSO LO STANDARD DI COMPETENZA
Competenza del
soggetto
Competenza come oggetto
trasferibile da un individuo
all’altro
Competenza oggetto
di apprendimento
Competenza come metrica
per lo scambio sociale
Competenza
standard per la
certificazione e i
crediti
2 – CHE COSA?
GLI ASSI DEL CAMBIAMENTO PER UN
SISTEMA BASATO SU COMPETENZE:
1 – Modificare il paradigma
culturale e organizzativo
2 – Formalizzare le
competenze (standard)
3 – Modificare le tecniche
e le metodologie per
l’apprendimento
Classificazione delle competenze
AREA DELLE COMPETENZE DI BASE
(ad es. informatica di base, lingua straniera, economia, organizzazione, diritto
e legislazione del lavoro) si tratta di competenze consensualmente riconosciute
quali nuovi “diritti di cittadinanza” nel mercato del lavoro e nella società, veri e
propri “requisiti di occupabilità” e per lo sviluppo professionale.
AREA DELLE COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
(conoscenze dichiarative generali e specifiche, nonché conoscenze procedurali):
si tratta dei saperi e delle tecniche operative proprie delle attività relative a
determinate funzioni o processi lavorativi
AREA DELLE COMPETENZE TRASVERSALI
(risorse psico-sociali quali work habits e identità, ma anche abilità di diagnosi,
di comunicazione, di decisione, di problem solving, ecc): si tratta di quelle
caratteristiche e modalità di funzionamento individuale che entrano in gioco
quando un soggetto si “attiva” a fronte di una richiesta dell’ambiente organizzativo
e che sono essenziali al fine di produrre un comportamento professionale che
trasformi un “sapere” in una prestazione lavorativa efficace.
Raccomandazione Unione Europea
Dicembre 2006
Sono individuati 8 ambiti di COMPETENZE CHIAVE:
•
•
•
•
•
•
•
•
Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
Se partiamo da una
prestazione osservabile è
come se partissimo da un
prodotto finito di cui
occorre ricostruire almeno
tre cose:
I COMPONENTI
LA STRUTTURA
IL PROCEDIMENTO
CONOSCENZE
COMPETENZA
Sapere…
Mix di conoscenze ed abilità
combinate in procedura da un
soggetto in risposta ad un
contesto
ABILITA’
Essere in grado di…
Conoscenze
Abilità
Struttura
Ogni COMPETENZA FORMABILE è un mix di elementi a dosaggio variabile combinati in
modo tale da produrre un risultato osservabile e valutabile come adeguato.
Le competenze di base
ESEMPIO 1: Impianto degli standard formativi minimi relativi alle competenze di base
Contesto di riferimento specifico: percorsi triennali sperimentali per il conseguimento
della qualifica professionale (Accordo in Conferenza unificata del 15.01.2004).
Nell’ambito di questo modello agli standard formativi sono articolati in quattro aree:
1) area dei linguaggi;
2) area scientifica;
3) area tecnologica;
4) area storico-socio-economica.
Esempio - AREA DEI LINGUAGGI
STANDARD FORMATIVI
MINIMI
DECLINAZIONE
1. Padroneggiare gli
strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili
per gestire l’interazione
comunicativa
1.1 Comprende le idee principali e secondarie di conversazioni,
formali ed informali, individuando il punto di vista e le finalità
dell’emittente
1.2 Riconosce differenti codici comunicativi all’interno del
messaggio ascoltato, anche attraverso trasmissioni radio, video, etc.
1.3 Svolge presentazioni chiare e logicamente strutturate
1.4 Possiede proprietà di linguaggio, anche in senso lessicale e
morfosintattico, adeguata a situazioni riferibili a fatti di vita
quotidiana e professionale
1.5 Affronta situazioni comunicative diverse, impreviste, anche in
contesti non noti, scambiando informazioni ed idee, utilizzando
adeguate risorse linguistiche ed esprimendo il proprio punto di vista
motivato
1
1
Le competenze trasversali
Competenze trasversali
Sono considerate le caratteristiche, non già del lavoro "in sé", quanto
piuttosto del “pensare” ed “agire” lavorativo degli individui e delle
risorse, che sono in grado di influire in modo significativo sull’efficacia
delle prestazioni. Per analizzarle occorre tenere conto delle risorse messe in
campo dall’individuo in risposta alle richieste del contesto.
COMPETENZE OBIETTIVO STANDARD
NAZIONALI IFTS
Esempio: “Diagnosticare”
1. “Evidenziare le proprie motivazioni” principali
in relazione al personale progetto professionale di
sviluppo
2. “Riconoscere e valutare situazioni e problemi di
lavoro” di diversa natura: tecnico-operativi,
relazionali, organizzativi
2
LA FORMALIZZAZIONE DELLE COMPETENZE –
OMOGENEITA’ SINTATTICA
al fine di utilizzare un comune linguaggio e una
metodologia condivisa è necessario che le competenze
siano descritte con una sintassi omogenea
azione (in forma di verbo o sostantivo)
oggetto
specifica (ad es. integrando ove necessario il grado
di autonomia e responsabilità, o il livello di
competenze, o altro) e/o un ambito di riferimento.
2
LA FORMALIZZAZIONE DELLE COMPETENZE –
OMOGENEITA’ SINTATTICA
E’ necessario scegliere con attenzione il verbo (o il sostantivo) di
azione che rappresenta il nucleo della competenza.
i verbi di azione possibili sono riconducibili a quattro categorie che
prefigurano altrettante azioni essenziali:
-
verbi
verbi
verbi
verbi
operativi (utilizzare, operare su, ecc.),
cognitivi (diagnosticare, interpretare, elaborare, ecc.),
relazionali (partecipare, interfacciarsi, comunicare, ecc.) e
gestionali (coordinare, gestire, occuparsi di, dirigere, ecc.).
2
LA FORMALIZZAZIONE DELLE COMPETENZE –
OMOGENEITA’ SINTATTICA
omogeneità sintattica: esempi di formalizzazione
Azione
Oggetto/i
Specifica e/o ambito di
riferimento
Utilizza
strumenti tecnologici e
informatici
per consultare archivi,
gestire
informazioni, analizzare dati
Collabora alla
progettazione
di prodotti/servizi turistici
personalizzati
nell’ambito di strutture di
promozione turistica
territoriale
Comprende e
interfaccia
ruoli e funzioni
organizzative
nell’ambito di realtà
organizzative complessa di
dimensioni medio grandi
Gestisce in
autonomia
le attività amministrativo/
contabili
nell’ambito di un esercizio
commerciale di piccole
dimensioni
PROPOSTA PER I GRUPPI DI LAVORO:
• 2 GRUPPI LAVORERANNO SUL REPERTORIO DI UNITA’ DI
COMPETENZA IMPARARE A IMPARARE (MERCURI E
TOMASELLI)
• 2 SULL’INDICE/CONTENUTI DEL VADEMECUM
(MANGANO E FRANGIONE)
• CIASCUN GRUPPO E’ GEMELLATO CON UN ALTRO E
QUINDI DEVE «PRESTARE» DUE SUOI COMPONENTI
AGLI ALTRI GRUPPI QUALI RAPPRESENTANTI , I
GEMELLAGGI SONO: MERCURI CON MANGANO E
TOMASELLI CON FRANGIONE.
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