GLI OBELISCHI DI SISTO V°
Demetra Marendino e Mina Ljubojevic
2°I Scuola Belli
• Gli obelischi di Sisto V° a Roma sono 4:
Esquilino, Flaminio, Lateranense e Vaticano.
• Gli obelischi sono monumenti celebrativi, pilastri a
forma piramidale, alti e stretti; il nome deriva dal
greco ‘obelos’ che vuol dire spiedo (nel senso di
lancia.. non nel senso di spiedino di carne!), ma la
loro origine è egizia.
Papi e obelischi
• A Roma ci sono numerosi obelischi, diversi dei quali sono
stati trasportati durante l’impero romano come bottini di
guerra; altri, invece, sono stati costruiti direttamente in
città, ad imitazione degli obelischi egiziani più famosi.
• Gli obelischi possono essere definiti come un simbolo di
potere, ma non solo di quello dei governanti. Nel XVI secolo
il rinnovo urbanistico ed architettonico delle città fa sì che
gli obelischi vengano rivalutati nel loro ruolo artistico: il
papa Sisto V° è il primo a capire la loro importanza
nell’urbanistica e nell’architettura, e li utilizza come punti di
riferimento per gli assetti visivi e prospettici.
Due parole su Sisto V°
• Sisto V, che in realtà si chiama Felice Peretti,
nasce nel 1520 e non è proprio felice… Cresce
con dei genitori molto poveri e fino agli 8 anni
si occupa dei maiali di famiglia. A 9 anni entra
nell’Ordine dei Frati Minori e, da lì, decide di
fare un vita del tutto diversa, lontana dalle
sofferenze della povertà: studia in varie città,
diventa prima Sacerdote e poi Cardinale; fa
l’Inquisitore, il professore e diventa amico di
molti prelati potenti fino a che, nel 1585,
viene eletto Papa.
• Felice scopre la passione per la ristrutturazione di
interni durante la sua vita da Cardinale: la villa in cui
vive, costruita dal suo architetto preferito Domenico
Fontana, è molto grande ma per Felice non abbastanza,
tanto che decide di farla ampliare. Una volta divenuto
Papa, poi, fa abbattere gli edifici circostanti per
costruire 4 strade: è l’inizio di una lunga serie di
interventi d’arte.
• Felice fa modificare le colonne di Traiano e di Marco
Aurelio, cambia la destinazione di alcuni monumenti,
ne abbatte altri solo per recuperare materiali da
costruzione per il completamento della cupola di San
Pietro; costruisce nuove strade e ridà vita a 4 obelischi.
• Muore nel 1590, ricordato dai romani come un papa
severo e autoritario.
L’obelisco Esquilino
• Come suggerisce il nome, questo obelisco si trova in
piazza Esquilino, alle spalle della Basilica di Santa Maria
Maggiore.
Era stato inizialmente realizzato in Egitto e portato a
Roma durante l’epoca di Domiziano; si trovava
all’ingresso del Mausoleo di Augusto.
È alto 14,75 metri. Con il basamento e la croce in cima
supera i 25 metri. Quando Sisto V° lo trova, è
abbandonato ed in pessime condizioni; lo fa sistemare
e lo fa spostare alla Basilica di Santa Maria Maggiore,
per enfatizzare la prospettiva visiva tra la basilica e la
nuova via Sistina, una delle strade fatte costruire da lui.
L’obelisco Flaminio
• È alto 25 metri (35 metri con basamento e croce)
e si trova in piazza del Popolo.
• Viene da Eliopoli; è dedicato infatti a Ra, Dio Sole
egizio, ed i suoi geroglifici mostrano il nome del
faraone Ramsete II e di suo figlio.
• Sisto V lo trascina dal Circo Massimo a Piazza del
Popolo, dopo averlo fatto restaurare, di fronte
alle due chiese gemelle della piazza, Santa Maria
in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli.
L’Obelisco Lateranense
• Era stato realizzato dai faraoni Tutmosis III e IV,
nel XV secolo a.c. e, come l’obelisco Flaminio,
anche questo era stato portato dall’Egitto per
abbellire il Circo Massimo.
• Raggiunge i 45 metri di altezza, con il basamento
e la croce. Sisto V° lo fa ripulire e spostare di
fronte all’ingresso della basilica di San Giovanni in
Laterano, in continuità prospettica con la basilica
di Santa Maria Maggiore.
L’obelisco Vaticano
• È il più famoso obelisco del mondo, perché si trova in
piazza San Pietro, di fronte all’ingresso della basilica ed
al centro del colonnato. È alto circa 40 metri, con il
basamento e lo stemma in bronzo.
• Veniva da Eliopoli, era stato fatto portare da Caligola e
serviva per abbellire il Circo di Nerone; aveva un globo
di bronzo alla sua sommità, che si riteneva contenesse
le ceneri del defunto Giulio Cesare. Sisto V° decide di
rimuovere questa sfera e di sostituirla con una croce e
con lo stemma della potente famiglia Chigi. Infine,
trasferisce il tutto dal lato della basilica al centro della
piazza.
Ma perché questi obelischi venivano
sempre spostati?
• Papa Sisto V° teneva molto al suo ruolo di
Papa ed all’immagine della Chiesa. L’obelisco,
per la sua forma naturale, è una struttura che
facilita la convergenza dello sguardo verso di
sé e, per tale motivo, Sisto V° ha posizionato
gli obelischi di fronte agli spazi più importanti
della città di Roma: ha voluto aumentare
l’attenzione sui luoghi sacri e sulle strade da
lui costruite.
Piccole curiosità
• L’obelisco Vaticano è l’unico di Roma che non sia mai caduto,
ed il primo sul quale è intervenuto Felice. Per la sua
collocazione il Papa ha speso 40mila scudi, impiegato 40
argani (macchine che possono esercitare sforzi verticali), 140
cavalli ed 800 operai.
• Gli altri obelischi ritrovati da Sisto V si sono rotti o rovinati
nel corso del tempo, lasciati abbandonati e ricoperti dalle
stratificazioni della città e dalle sue nuove costruzioni.
• L’obelisco Lateranense è il più antico di Roma ed il più alto
del mondo.
• L’obelisco Flaminio è il secondo obelisco più antico di Roma.
• L’obelisco Esquilino, prima dell’intervento di Sisto V°, è
rimasto abbandonato in pezzi, in via di Ripetta, intralciando il
passaggio pubblico per quasi 70 anni.
Fonti
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Giulio Carlo Argan, Storia dell’arte italiana
Rizzoli, Enciclopedia dei Ragazzi
Treccani, Enciclopedia
Mykeytorome.com
romaspqr.it
wikipedia.it
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