Il Turismo e le competenze dello Stato Quali poteri rimangono allo Stato? • Molte Regioni hanno per tradizione una forte visibilità all'estero e una notevole capacità di attrarre i flussi ma la situazione non è sempre soddisfacente in tutte le Regioni: vi sono squilibri, ritardi e potenzialità poco sfruttate. • L’Italia presenta una frammentazione dell’organizzazione e della promozione turistica con evidenti ricadute sulla competitività internazionale. ruolo dello Stato • Si sente quindi la necessità di una “cabina di regia” per la promozione dell’ Italia in modo unitario, per fornire un’immagine chiara ed efficace del nostro Paese all’estero, cercando di superare le differenze tra le regioni e adottare una politica specifica e mirata per il turismo, che non può essere di solo affiancamento e coordinamento delle iniziative regionali e locali. Competenza legislativa dello Stato • Nonostante la Corte Costituzionale abbia ribadito la competenza esclusiva delle Regioni in materia di turismo, lo Stato mantiene piena competenza nelle materie di competenza legislativa statale esclusiva o concorrente che si "intrecciano" con il turismo. • Inoltre la Corte costituzionale ha riconosciuto che non è di per sé impossibile l'ingerenza dello Stato in una materia come il turismo, se l'intervento unitario sia necessario per valorizzare al meglio l'attività turistica, però devono attivarsi gli opportuni canali istituzionali di leale collaborazione con le Regioni, in particolare attraverso lo strumento delle intese nella Conferenza Stato-Regioni Competenza esclusiva o concorrente dello Stato • Le più incisive forme di intervento dello Stato sul turismo derivano dalle leggi nelle materie che sono di competenza esclusiva o concorrente dello Stato e che si intrecciano con il turismo senza esaurirsi in esso. Beni culturali • Tra le materie di competenza dello stato –la tutela dell' ambiente e dei beni culturali è tra le materie in cui lo Stato ha la legislazione esclusiva –la valorizzazione dei beni culturali e ambientali rientra tra le materie di legislazione concorrente. MIBACT • Indubbiamente i beni e le attività culturali sono strettamente legate al turismo e per questo il Ministero dei beni e delle attività culturali è diventato nel 2013, con il Governo Letta Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo MIBACT, con l'obiettivo di rilanciare il turismo facendo anzitutto leva sullo straordinario patrimonio culturale italiano da rilanciare. • Oggi il MIBACT è il principale organo dell'amministrazione centrale diretta in materia di turismo. • Il Ministero del turismo era nato nel 1959 con competenze anche in materia di spettacolo e sport per il riconoscimento da parte del Governo della rilevanza del fenomeno turistico e dell’esigenza di una appropriata struttura amministrativa per la politica nazionale del settore. • Il Ministero è passato indenne al trasferimento dei poteri a favore delle Regioni, fino a quando le stesse Regioni ne hanno messo in discussione la permanenza con un referendum del 1992 cha ha portato all’abrogazione del Ministero • Fino al 2013 è stato attivo il Dipartimento del turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Decreto Valore Cultura • d.l. 8 agosto 2013, n. 91/ • DECRETO-LEGGE 31 maggio 2014, n. 8 Compiti del Ministero Il MI.B.A.C.T cura • la programmazione, il coordinamento e la promozione delle politiche turistiche nazionali; • i rapporti con le Regioni e i progetti di sviluppo del settore turistico,; • le Relazioni comunitarie e internazionali in materia di turismo e i rapporti con le Associazioni di Categoria e le Imprese Turistiche. ANALISI DEI DATI • Monitoraggi, indagini e studi sul turismo sono compiuti, su scala italiana e internazionale, da numerosi istituti di ricerca, come ad esempio • il Ciset - Centro internazionale di studi sull'economia turistica • l'Isnart - Istituto nazionale di ricerche turistiche. • l'Istat e la Banca d'Italia. Osservatorio Nazionale sul Turismo • Presso il Ministero è istituito l'Osservatorio nazionale del turismo con l'incarico di raccogliere dati e di fare indagini sul mercato turistico • dovrebbe rappresentare il completamento sul piano nazionale dei diversi Osservatori regionali, • Ha il compito di monitorare le dinamiche economico-sociali del turismo «anche ai fini della misurazione del livello di competitività del sistema», collaborando con altri soggetti istituzionali quali l'Istat. la Banca d'Italia e Unioncamere. Ruolo dell'osservatorio nazionale • Ricondurre ad unità la ricerca sul turismo è uno dei compiti più importanti in quanto l'eccesso di informazioni raccolte in modo disordinato non fa che alzare il rischio di produrre indicazioni ambigue o contraddittorie. ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo • il principale ente dell'amministrazione indiretta centrale che interviene nel turismo è l'ENIT. • L’ENIT era stato istituito nel 1919 con la denominazione di Ente nazionale per l’incremento delle industrie turistiche. • La sua struttura e le sue competenze sono state più volte modificate fino al d.l. n. 35 del 2005 che ha dettato nuove norme per un ulteriore riordino dell’ENIT. novità del d.l. 2005 • Il dato di maggior rilievo è la trasformazione dell’Ente in Agenzia, che assume la denominazione di ENIT – Agenzia nazionale del turismo, ente pubblico economico dotato di personalità giuridica con autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione rispetto all'amministrazione centrale. • E’ sottoposto alla attività di indirizzo e vigilanza del Ministro del Turismo. • L'ente svolge la propria attività attraverso 23 sedi in tutto il mondo • Sono previsti tre organi dell’Agenzia: – il presidente, – il consiglio di amministrazione, – il collegio dei revisori dei conti. Presidente • è nominato con d.p.r. su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri e previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni • 2015: Evelina Christillin Compiti • Promozione all’estero dell’immagine turistica italiana e di quella integrata delle risorse turistiche delle Regioni, • Realizzazione di strategie promozionali per la commercializzazione dei prodotti turistici italiani; • Attività di consulenza e di assistenza a favore dello Stato, delle Regioni e di altri organismi pubblici per la promozione sui mercati stranieri di prodotti turistici. Utenti • L’attività dell’Agenzia è diretta fondamentalmente a due categorie di clienti/ utenti: – la domanda collettiva organizzata dagli operatori italiani e stranieri del settore: tour operators ed agenzie di viaggio; – la domanda individuale composta da centinaia di milioni di cittadini stranieri, utenti potenziali od attuali, dei servizi turistici italiani. Critiche • L'ente ha spesso segnalato difficoltà nell'esecuzione dei suoi compiti per mancanza di risorse. • Al tempo stesso è stato più volte criticato sia per gli altissimi costi che sostiene sia per l'assoluta inefficienza delle attività svolte. Prospettive prospettive • Da tempo si parla del ridimensionamento e della trasformazione che Enit vista l’importanza fondamentale del suo ruolo. • Proposte: – la digitalizzazione completa della struttura; – un maggiore coordinamento con le Regioni, – la riduzione delle sedi all’estero, mantenendo solo quelle considerate “strategiche” – la raccolta dei Big Data; raccolta dei big data I dati che provengono da una moltitudine di fonti, online e offline. Ad esempio: • Social media: comportamenti mostrati su Facebook, Twitter, YouTube e oltre (quando accettiamo il trattamento dei dati tutto quello che facciamo è registrato e analizzato) • Transazioni: acquisti, ordini, prenotazioni, spedizioni • Analytics: dati comunicati in tempo reale dai sensori e tracciamento dei comportamenti online dimostrati dagli utenti • e molto altro • Analizzando queste grandi quantità di dati si potrebbe capire molto meglio come e dove si dirige il mercato e di conseguenza adeguare le proprie strategie commerciali, offrire un miglior servizio o un miglior prodotto. Altri Enti dell’amm. Centrale Indiretta • ACI è un ENTE PUBBLICO NON ECONOMICO senza scopo di lucro che rappresenta gli interessi generali dell’automobilismo • CAI: la struttura centrale del Club Alpino Italiano si configura come un Ente pubblico non economico, mentre tutte le sue strutture periferiche (Sezioni, raggruppamenti regionali e provinciali) sono soggetti di diritto privato