a cura di
Erica Trotta
Dall’intuizione di Giotto alla nuova percezione
di sé e della natura
Il Rinascimento italiano
CONCETTI FONDAMENTALI
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Tra la seconda metà del ‘400 e la fine del ‘500. ‘Completamento’ culturale e sociale
dell’Umanesimo.
Antropocentrismo: ‘uomo misura di tutte le cose’, potenzialità della mente umana e della
ragione, uomo non più completamente subordinato a Dio; punto di vista dell’osservatore è
centrale, non più l’oggetto;
Consapevolezza: l’uomo comprende anche i propri
limiti;
Ritorno all’antico: continuità con le civiltà
classiche (greca e soprattutto latina),
interpretazioni dei loro valori (HUMANITAS);
Naturalismo: uomo parte integrante della
natura, desiderio di comprenderla e controllarla,
ma rispetto per essa; rivalutazione della vita
terrena.
Laicità: obiettività, ma non ateismo;
Condivisione delle scoperte (= artista-scienziato);
Mecenatismo;
Antropocentrismo rinascimentale nell’arte - Mappa
Natura (rapporto attivo
e attenzione alla realtà)
Espressività/Laicità
Antropocentrismo
Civiltà
classiche
(HUMANITAS)
Riscoperta e gestione dello spazio
(prospettiva)
Dio  Dio
‘Artista’ anonimo
Arte astratta
Rapporto chiuso
Natura = uomo
Artista (anche se ‘artigiano’) noto
Condivisione e attenzione verso l’esterno
Spazio in cui sono inseriti i personaggi;
Luce- ombra
Con Michelangelo l’anatomia umana e
soprattutto la muscolatura hanno un
ruolo fondamentale e ‘prendono il
‘sopravvento’
Cimabue
Giotto
Masaccio
(1240-1302)
(1267-1237)
(1401-1428)
Anatomia praticamente
invisibile, assenza di
corporalità, nessun luogo
definito, sfondo oro, trono
appena accennato
Anatomia visibile, struttura almeno Trono tridimensionale, luci ed
volutamente tridimensionale del ombre definite (natura), aureola
trono (ma manca la prospettiva),
piatta ed angeli di scorcio =
pavimento ma non luogo definito.
3D, anatomia visibile, quasi
No luce = no natura
pesante, ma sfondo oro
Differenze tra modelli:
come esaltare o coprire l’anatomia
Panneggio ‘coprente’ e pesante di
Masolino e (anche se meno) di
Masaccio VS. panneggio
‘esaltante’ e leggero greco ripreso
dal Botticelli
L’anatomia dello spazio
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Con la definizione anatomica anche la natura e lo spazio in cui l’uomo vive
acquisiscono maggiore importanza ed una descrizione più dettagliata, fungendo inoltre
da memento ai limiti della ragione umana.
Sfondi classicheggianti e monumentali per dare l’idea di continuità col passato e di
universalità del contenuto (quest’ultima può essere resa anche con l’utilizzo di spazi
tipicamente rinascimentali per eventi accaduti in tempi e luoghi lontani).
Principio di base:
Uomo Natura
Sacra conversazione –
Piero della Francesca
(1416-1492)
Gestione dello spazio grazie alla prospettiva
Più punti di vista
(Duccio da
Boninsegna)
Unico centro prospettico e proporzioni corrette
(Ultima cena, Leonardo da Vinci)
Una volta presa dimestichezza con la
gestione dello spazio, si gioca con la
prospettiva e si aggiungono
dettagliati sfondi naturali di
ispirazione fiamminga
Pala di san Giobbe e di san Zaccaria - Bellini
Luce e spazio aperto = natura;
Assenza di linee: morbidezza e naturalezza;
Spazio ben definito;
Anatomie studiate;
Giochi prospettici;
Attenzione per il particolare realistico;
Chiaroscuri morbidi dei corpi vs. quelli ‘bruschi’ dei
panneggi.
Lo sfruttamento dell’effetto luce-ombra
Panneggio
vs.
Morbidezza del corpo
Un ultimo confronto:
la tradizione neogotica ed astratta
Bibliografia
Appunti della prof.ssa E. Sommi;
 Anatomia artistica – manuale
(http://books.google.it/books?id=kW5HHZnFUfEC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage
&q&f=false);
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http://books.google.it/books?id=TqWwQiS_EFUC&pg=PA6&dq=anatomie+michelangelo&
hl=it&sa=X&ei=oc1xVNagFIfgywPIpYIw&ved=0CCcQ6AEwAQ#v=onepage&q=anatomi
e%20michelangelo&f=false
Modelli anatomici per scultura e pittura
Michelangelo
(pittura – anatomia
‘esagerata’)
Antonello da Messina
(valore morale al corpo
e allo spazio)
Policleto
(modello)
Michelangelo
(scultura)
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La riscoperta dell*anatomia e il nuovo rapporto con la natura