UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Politiche Corso di Laurea Specialistica in Comunicazione Pubblica e d’Impresa Luca Pedrini La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi Analisi dell’opinione pubblica– Anno Accademico 2010/2011 Introduzione • Definizione di rabbia: potente emozione che sta alla base delle pratiche di ribellione, in quanto riduce la percezione del rischio e accresce il comportamento di accettazione dello stesso, dando così il via a proteste, resistenze, fino ad arrivare a rivoluzioni. • La rabbia come sentimento individuale non è sufficiente per scatenare una forma di resistenza; è necessario, quindi, che tale stato d’animo venga comunicato ad altri. Per tale ragione, il controllo della comunicazione e la manipolazione delle informazioni sono sempre state la prima linea di difesa con cui i potenti hanno cercato di omettere i lori inganni. • Nel mondo esistono 3,5 miliardi di utenti della telefonia mobile e ciò permette la diffusione di un messaggio ovunque in tempo reale; inoltre attraverso il meccanismo dell’effetto “com’è piccolo il mondo” (reti di reti che accrescono in misura esponenziale la loro connettività) un solo messaggio di un unico mittente può raggiungere migliaia di riceventi, che possono a loro volta divenire messaggeri, utilizzando la propria rubrica di contatti e rendendo, di conseguenza, il contenuto del testo inviato sicuro rispetto a coloro i quali è stato inoltrato. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 2 Introduzione • Attraverso la diffusione globale della comunicazione wireless, avvenuta nel primo decennio di questo secolo, mobilitazioni sociopolitiche spontanee hanno utilizzato tale canale comunicativo per consolidare la propria indipendenza rispetto ai governi e ai media tradizionali. • L’utilizzo dei telefonini ha permesso di mutare, in senso favorevole o contrario, degli avvenimenti sociopolitici di grande portata. Alcuni esempi: – Il movimento People Power II, che ha portato alla caduta del presidente Estrada nelle Filippine (2001); – La mobilitazione cellulare che ha portato al potere il presidente coreano MooHyun (2002); – La rivoluzione arancione in Ucraina (2005); – Il movimento di Los Forajidos che ha spodestato il presidente Gutiérrez in Ecuador (2005); La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 3 Introduzione – La rivolta thailandese contro la corruzione nel business delle telecomunicazioni che ha spinto al golpe militare e che ha rimosso il regime guidato dal primo ministro Shinawatra (2006); – La resistenza contro la repressione poliziesca delle proteste popolari in Nepal, che ha imposto libere elezioni e si è tradotta nella fine della monarchia (2007); – Le manifestazioni per la democrazia in Birmania, che hanno permesso di dar vita ad un movimento di solidarietà internazionale, mettendo sottopressione la dittature militare (2007). La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 4 Terrore, bugie e cellulari: Madrid, 11-14 marzo 2004 • L’11 marzo 2004, a Madrid, fu messo in atto il più grande attentato terroristico mai effettuato in Europa attraverso l’esplosione di quattro treni di pendolari e l’uccisione di 199 persone. • L’autore dell’attentato fu un gruppo islamico radicale composto principalmente da marocchini ed associato ad Al Qaeda, che la sera stessa ne rivendicò la responsabilità con un messaggio indirizzato alla sede londinese del giornale online Al-Quds al-Arabi e che motivò tale gesto con la presenza spagnola nella guerra in Iraq. • Il tragico evento accadde tre giorni prima delle elezioni parlamentari spagnole, ove il principale tema della campagna elettorale fu proprio la decisione da parte del governo conservatore di Aznar di partecipare al conflitto iraqueno, che, pur essendo osteggiata dalla maggior parte dell’elettorato iberico, non negava al partito del premier (il Partido Popular) di avere un netto vantaggio nei sondaggi, tanto che, fino ad un mese prima del voto, esso aveva quattro punti di margine sul principale competitor: il partito socialista. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 5 Terrore, bugie e cellulari: Madrid, 11-14 marzo 2004 • Ancora prima che emergessero delle prove concrete, il governò affermò con totale certezza che la responsabilità dell’attentato era da addossare al gruppo terroristico basco dell’ETA, tanto che il primo ministro Aznar contattò personalmente i direttori dei maggiori giornali spagnoli poche ore dopo la tragedia, così da rafforzare la versione governativa e che il principale quotidiano spagnolo, El Pais, pur essendo avverso alla linea politica del PP, il giorno seguente uscì con il titolo in prima pagina: “Massacro dell’ETA a Madrid”, cambiando quello previsto inizialmente: “Massacro terrorista a Madrid”. • Già il giorno seguente si fece sempre più evidente che il colpevole non era l’ETA ma Al Qaeda, dato che la polizia spagnola trovò un furgone con i detonatori e un nastro con versetti islamici; tuttavia il ministro degli Interni si ostinò a ritenere responsabili dell’attentato i terroristi baschi. • La motivazione di tale ostinazione fu il vantaggio (o lo svantaggio…) politico del quale si sarebbe potuto servire il PP dalla vicenda: se infatti fosse stata ritenuta davvero responsabile l’ETA, esso se ne sarebbe stato avvantaggiato, data la politica di totale contrasto, effettuata nel corso della legislatura, nei confronti del terrorismo basco; diverso invece il caso di un coinvolgimento da parte di Al Qaeda, che avrebbe compromesso la vittoria dei conservatori a causa del loro appoggio all’occupazione dell’Iraq. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 6 Terrore, bugie e cellulari: Madrid, 11-14 marzo 2004 • Il canale TVE1, che è controllato dall’esecutivo e che nei notiziari raccoglie il maggior numero di telespettatori, fu l’emblema della manipolazione governativa, poiché fece il possibile per omettere o ritardare ogni informazione sulla responsabilità da parte del terrorismo islamico, finché non fu ufficialmente riconosciuta dal governo; questo comportamento provocò nella mente di milioni di spagnoli un giudizio estremamente negativo nei confronti del partito di maggioranza: una settimana dopo, infatti, il 65% di loro ritenne che le informazioni sull’attentato erano state manipolate per ottenere un vantaggio politico. • Un network che invece si contraddistinse per l’autonomia di giudizio rispetto al panorama mediatico spagnolo, fu la radio privata SER che in grande anticipo diffuse le informazioni provenienti dalla polizia indicanti il terrorismo islamico come responsabile della strage; tuttavia, già il sabato mattina, una pluralità di soggetti mediali, compresi Internet e i media stranieri, era penetrato in alcuni settori dell’opinione pubblica iberica, che cercò di ribellarsi alle falsità del governo, cercando dei canali di comunicazione alternativi per esprimere il proprio punto di vista e lanciare un appello all’azione. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 7 Terrore, bugie e cellulari: Madrid, 11-14 marzo 2004 • La mattina di sabato 13 marzo, giorno precedente alle elezioni e cosiddetta “ giornata della riflessione”, un giovane politicamente indipendente decise di inviare un SMS a dieci amici, con l’idea di protestare davanti alla sede madrilena del Partido Popular. Eccone il contenuto: “Aznar la fa franca? La chiamano giornata di riflessione ma Urdazi (il conduttore della TVE manipolatore di notizie) lavora? Oggi, 13 M, h 18, sede PP, via Genova 13. Niente partiti. In silenzio per la verità. Inoltralo!”. • Il messaggio fece scatenare il meccanismo da lui sperato, poiché i suoi amici lo girarono ad altri amici, che fecero lo stesso, tanto che il traffico di SMS in Spagna crebbe del 30% rispetto a un sabato medio; inoltre, per trasmettere il contenuto del messaggio ad un numero sempre maggiore di cittadini, si ricorse anche alla posta elettronica. • Alle 18 c’erano centinaia di persone (in modo particolare giovani) sedute in strada davanti alla sede del PP a Madrid e la diffusione dei messaggi, uguali o simili a quello sopra citato, fece sorgere manifestazioni spontanee in molte città spagnole. • Una particolare forma di protesta, scaturita anch’essa dalla diffusione di SMS, fu quella di battere contemporaneamente pentole e padelle dalle finestre ad un orario prefissato dalla rete di utenti. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 8 Terrore, bugie e cellulari: Madrid, 11-14 marzo 2004 • Finalmente, alle 20.20 di sabato 13, ossia meno di dodici ore prima dell’apertura dei seggi, il ministro degli Interni apparve in tv per annunciare l’arresto della cellula islamica, pur continuando a ritenere valida la possibilità di una cooperazione tra Al Qaeda e l’ETA; come previsto, tale ammissione si rivelò estremamente negativa per le sorti elettorali del PP, poiché fu la prova dell’esistenza di un piano del governo di mentire al Paese. • Grazie alla forte affluenza (fu maggiore del 75%) che crebbe di 7 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni del 2000, ma soprattutto a causa di questo “auto-gol” comunicativo, il PP perse le elezioni, ottenendo solamente il 37,6% contro il 42,6% del suo principale avversario: il partito socialista. • Pur essendo in maggioranza gli elettori che dichiararono l’ininfluenza degli eventi terroristici (e comunicativi del governo…) sulle loro decisioni di voto (il 71%), una quota decisiva nell’esito elettorale (il 21,5%) dichiarò il contrario e, tra questi ultimi, bisogna discernere tra coloro che sono ricorsi all’attivazione (ovvero gli elettori che inizialmente erano intenzionati ad astenersi e che in seguito hanno votato) e coloro i quali hanno scelto la conversione (ossia gli elettori che inizialmente erano intenzionati ad esprimere il proprio voto per un partito e che in seguito hanno mutato la propria opinione). La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 9 Terrore, bugie e cellulari: Madrid, 11-14 marzo 2004 • Castells elenca in modo breve ma preciso gli avvenimenti che hanno portato al processo di comunicazione alternativa: – Le manifestazioni di piazza indette dal governo con l’appoggio delle altre forze politiche la sera del venerdì 12, ove vi furono degli appelli spontanei da parte dei dimostranti, che cominciarono a mettere in dubbio la versione ufficiale offerta dal governo, tanto che molti di essi portarono striscioni contro la guerra in Iraq; – L’inizio della circolazione di SMS che, fin dal sabato mattina, tanti individui indipendenti dai partiti inviarono ai loro contatti in rubrica, permettendo la creazione di una rete istantanea di comunicazione e di mobilitazione via cellulare; – Il tentativo da parte del PP di controbattere a tale rete con una propria catena di SMS dal contenuto evidentemente diverso (“ETA è responsabile del massacro. Inoltralo!”) senza però ottenere il medesimo successo, a causa del ridotto numero di utenti raggiunto, dato che la diffusione del messaggio si limitò ai canali del partito. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 10 Individualismo in rete e comunità insorgenti di prassi • La comunicazione wireless ha assunto un ruolo chiave nell’autonomia personale e culturale, diventando lo strumento privilegiato del cambiamento politico, grazie alla costante diffusione di tale tecnologia su cui poggia la pratica sociale della nostra società. • Castells richiama i modelli culturali di base della società in rete globale: – L’individualismo reticolare: è una cultura che ricostruisce le relazioni sociali sulla base di individui autodefiniti che ha l’obiettivo di interagire con gli altri seguendo le proprie scelte, i propri valori e i propri interessi; – Il comunalismo reticolare: è una cultura che crea delle comunità con un’identità propria ove gli individui possono trovare rifugio. Tali comunità spesso si trasformano nel fortino dove i propri appartenenti possono testimoniare la loro resistenza ad un ordine sociale in cui non si riconoscono. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 11 Individualismo in rete e comunità insorgenti di prassi • Tra l’individualismo ed il comunalismo reticolari vi è una terza via: le comunità insorgenti di prassi. Esse sono raggruppamenti sociali di individui che condividono valori, convinzioni e norme con gli altri appartenenti e che si costituiscono intorno ad una determinata pratica condivisa. • L’aspetto centrale di tali comunità è che ruotano attorno alla pratica: quando essa cessa la sua attività, infatti, questi raggruppamenti si sciolgono. Ciò permette alle comunità insorgenti di riprodursi ed espandersi, formando altri nuclei. • Un’altra caratteristica fondamentale delle comunità insorgenti è l’eterogeneità dei propri appartenenti: essi, molto spesso, non hanno una posizione comune o una soluzione condivisa al problema, ma trovano un minimo comune denominatore nella frustrazione nei confronti di un soggetto o di un’ingiustizia. • Il cellulare è uno strumento estremamente indicato per la formazione e lo sviluppo delle comunità insorgenti (come visto nel caso spagnolo) poiché permette lo scambio di informazioni tra gli appartenenti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo ed è un mezzo di comunicazione usato nella vita quotidiana dalla quasi totalità delle persone. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 12 Conclusioni • A mio giudizio, nel caso che ho presentato, si riscontra la grande indipendenza dell’autore nei confronti della nomenklatura mediale e politica, come più volte evidenziato all’interno del testo; in particolar modo quando si fa riferimento, con accenti positivi, al cambiamento di mentalità dei giovani spagnoli, che all’ideologia dei partiti classici e alle notizie fornite dai media tradizionali preferiscono l’autenticità, la moralità e la trasparenza di canali alternativi. • L’esito della vicenda spagnola del 2004 simboleggia, probabilmente, il modello di società dell’autore: movimenti creati dal basso che comunicano per vigilare sulle azioni dei vertici istituzionali e per punirli in caso di dolo. • La frase finale, estremamente beffarda e caustica, rafforza il mio pensiero sulle caratteristiche dell’autore: riguardo al dubbio sulla teoricità di una rete di utenti legata unicamente dall’inoltro di SMS, egli consiglia di chiedere a Josè Maria Aznar di cosa pensi delle conseguenze pratiche. La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 13 Conclusioni • RIFLESSIONE PERSONALE: sull’opinione pubblica spagnola ha inciso maggiormente la presenza dell’esercito in Iraq (e conseguentemente la paura nei confronti del terrorismo islamico) o la manipolazione governativa delle notizie? La resistenza cellulare: comunicazione wireless e le comunità insorgenti di prassi pagina 14