Il progetto di ricerca METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - LA RICERCA QUANTITATIVA 2014/2015 – TUTORSHIP I Fasi del lavoro Nel vostro caso, prima individuazione della teoria, poi formulazione del problema di ricerca 1. Individuazione di un problema di ricerca e formulazione delle domande di ricerca 2. Individuazione della teoria coerente con il vostro ambito di studio 3. Definizione di una o più ipotesi a. Individuazione dei concetti e delle relazioni tra essi (modelli) 4. Operativizzazione e definizione delle variabili 5. Costruzione dello strumento di rilevazione (questionario) 6. Stesura del progetto di ricerca Perché è necessario scrivere un (buon) progetto di ricerca Pubblicità delle procedure: le modalità di raggiungimento dei risultati scientifici devono essere esplicitate, affinché altri membri della comunità scientifica possano giudicarne la validità e replicare il lavoro; «Il contenuto è il metodo» (King et al. 1994:9): Il contenuto della «scienza» è in primo luogo il metodo e le sue regole, non l’oggetto di cui si occupa, poiché noi possiamo usare questo metodo per studiare virtualmente qualsiasi cosa. Importanza della generalizzazione: necessità di andare oltre alla semplice descrizione dei fatti osservati. Fase 1 – Individuazione e formulazione di un problema di ricerca Individuazione e formulazione di un problema di ricerca Come scegliere l’argomento per un progetto di ricerca: Deve rispondere a una domanda che è importante nel mondo «reale» problema sociale Deve fornire uno specifico contributo alla letteratura scientifica su un particolare tema problema sociologico Non scegliere un argomento troppo vasto (Booth, Colomb, e Williams 2009: è troppo vasto se è definito in quattro/cinque parole, per es. l’impatto dei mass-media nella società) – ma neanche troppo specifico (difficile raccogliere i dati) Fase 1 – Individuazione e formulazione di un problema di ricerca Individuazione e formulazione di un problema di ricerca Ogni problema di ricerca può essere distinto in: 1. Uno specifico fenomeno da indagare; 2. Una condizione di non conoscenza o non comprensione del fenomeno; 3. Una conseguenza del problema che non conosciamo perché non conosciamo la condizione, ma che è più importante e interessante da conoscere Per es.: studio (1) la cronaca nera nei quotidiani milanesi (2) perché voglio capire come i giornalisti selezionano e descrivono i fatti di nera pubblicati sui giornali, (3) in modo da poter comprendere una questione più generale, ossia qual è il ruolo dei mass media nel processo di descrizione e conoscenza («costruzione») della realtà, e in particolare la realtà criminale di uno specifico luogo. IMPORTANTE: nel progetto di ricerca devi convincere il lettore che il problema di ricerca che avete selezionato è rilevante e merita di essere risolto! Fase 2 – Formulazione delle domande di ricerca Formulazione delle domande di ricerca È fondamentale individuare una o più domande di ricerca senza di esse non si mette un confine al lavoro di raccolta dei dati Consigli: Evitare domande a cui è già stata data una risposta sufficientemente condivisa dalla comunità scientifica (salvo se reinterpretata in maniera innovativa); Evitare domande meramente speculative, per cui non è possibile raccogliere dati empirici; Evitare domande che non offrono risposte che aiutino ad una migliore comprensione del problema di ricerca. Fase 2 – Formulazione delle domande di ricerca Formulazione delle domande di ricerca In sintesi, è necessario rispondere alle seguenti domande (King et al. 1994): 1. Su cosa hai intenzione di lavorare? Topic 2. Che cosa non conosci sul tema e vorresti conoscere? Question 3. Perché i tuoi lettori dovrebbero sapere ed essere interessati al tuo tema? Significance Fase 3 – Definizione di una o più ipotesi Definizione delle ipotesi Una volta definite le domande di ricerca e scelta la teoria adeguata, è necessario definire una o più ipotesi che saranno testate empiricamente. TEORIA «un insieme di proposizioni organicamente connesse, che si pongono ad un elevato livello di astrazione e generalizzazione rispetto alla realtà empirica, le quali sono derivate da regolarità empiriche e dalle quali possono essere derivate delle previsioni empiriche» (Corbetta 1999, p. 85) «asserto circa la relazione fra due o più concetti di proprietà» (Marradi 2007, p. 227) IPOTESI «una proposizione che implica una relazione fra due o più concetti, che si colloca su un livello inferiore di astrazione e di generalità rispetto alla teoria e che permette una traduzione della teoria in termini empiricamente controllabili» (Corbetta 1999, p. 86) «sono asserti circa le relazioni fra variabili, o fra concetti di proprietà che […] sono in corso di operativizzazione» (Marradi 2007, p. 227) Fase 3 – Definizione di una o più ipotesi Definizione delle ipotesi Dalle definizioni proposte si possono individuare due caratteristiche chiave delle ipotesi: 1. Le ipotesi sono a un minore livello di generalità rispetto alla teoria; 2. Le ipotesi riguardano la relazione tra due o più variabili. Le ipotesi da voi formulate devono avere queste caratteristiche, altrimenti NON sono ipotesi. Fase 3 – Definizione di una o più ipotesi Definizione delle ipotesi ESEMPIO Teoria: il (1) consumo culturale di una (2) famiglia è determinato più dalle (3) caratteristiche acquisite all’interno di una società che dalle (4) caratteristiche ascritte dei singoli individui che la compongono. Ipotesi: in Italia, il rapporto tra (a) consumo di quotidiani di informazione e (b) sesso è mediato dal (c) reddito a disposizione della famiglia: più alto è il reddito, minore è la differenza di consumo tra maschi e femmine. 1, 2, 3, 4: concetti (ancora da definire [per es. come si misura il capitale economico?) a, b, c: variabili (concetti misurabili) IMPORTANTE! Le variabili indicate all’interno delle ipotesi devono VARIARE! In entrambi i casi si tratta di relazioni tra concetti/variabili Fase 3 – Definizione di una o più ipotesi Definizione delle ipotesi HP1: In Italia le femmine leggono molto spesso un quotidiano di informazione NON è un’ipotesi: • Non c’è una relazione tra variabili (mancano i maschi) HP2: L’impatto della violenza nei mass media è più forte tra i maschi che tra le femmine NON è un’ipotesi: • È ad un alto livello di astrazione (cosa si intende per violenza?; quale mass media?) HP3: gli stranieri delinquono NON è un’ipotesi: • Non c’è una relazione tra variabili (rispetto a chi?) • È ad un alto livello di astrazione (cosa si intende per «delinquere»?; cosa si intende per «stranieri»?) Fase 3 – Definizione di una o più ipotesi Definizione delle ipotesi Come abbiamo visto, le ipotesi sono soprattutto relazioni tra variabili (o proprietà in corso di operativizzazione). Una volta definita l’ipotesi, può essere utile rappresentarla in un modello grafico. Per es. HP: In Italia gli anziani sono maggiormente (2) favorevoli alla pena di morte rispetto ai più giovani; a parità di (1) età, tuttavia, chi ha un (3) livello di istruzione più alto tende ad essere meno favorevole alla pena di morte rispetto a chi ha un basso livello. Favorevole/non favorevole alla pena di morte Età Livello di istruzione Fase 4 – Operativizzazione dei concetti e costruzione delle variabili Operativizzazione dei concetti e costruzione delle variabili Una volta che abbiamo selezionato i concetti e/o le variabili che formano le nostre ipotesi, è necessario chiarire come intendiamo rilevarle. Poiché gli stessi concetti possono avere «definizioni operative» differenti, è necessario esplicitare e giustificare i passaggi che portano dalla scelta della proprietà. IMPORTANTE: questi temi saranno approfonditi nelle prossime lezioni Fase 4 – Operativizzazione dei concetti e costruzione delle variabili Operativizzazione dei concetti e costruzione delle variabili Concetto 1: Livello di istruzione Classificazione dei titoli di studio italiani 1. licenza elementare 2. licenza media 3. Diploma 4. Laurea 5. Post-laurea Tipo di scuola frequentata 1. Scuola primaria 2. Scuola secondaria di primo grado 3. Liceo 4. Istituto Tecnico 5. Istituto Professionale 6. Università Anni passati all’interno delle istituzioni scolastiche (per rilevare la dispersione scolastica) Fase 4 – Operativizzazione dei concetti e costruzione delle variabili Operativizzazione dei concetti e costruzione delle variabili Concetto 2: favorevole/non favorevole alla pena di morte Domanda esplicita all’interno del questionario Lei è favorevole o contrario/a alla pena di morte per i crimini più efferati? Set di items all’interno di una scala per rilevare gli atteggiamenti degli individui sul tema 1. Alle persone che commettono un omicidio dovrebbe essere riservato lo stesso trattamento 2. Lo stato ha il diritto di uccidere in alcune circostanze 3. Il sistema penale non deve essere punitivo nei confronti del colpevole Fase 5 – Costruzione dello strumento di rilevazione Costruzione dello strumento di rilevazione Una volta operativizzati i concetti è necessario costruire lo strumento di rilevazione questionario (+ campionamento) Q1. Mi può gentilmente indicare qual è il suo titolo di studio? 1. 2. 3. 4. 5. 9. licenza elementare licenza media Diploma Laurea Post-laurea Non risponde □ □ □ □ □ □ Q2. Lei è favorevole o contrario/a alla pena di morte per i crimini più efferati (per es. omicidio)? 1. 2. 8. 9. Sì No Non sa Non risponde □ □ □ □ IMPORTANTE: questi temi saranno approfonditi nelle prossime lezioni Fase 6 – Stesura del progetto di ricerca La stesura del progetto di ricerca Ricapitolando – all’interno del progetto di ricerca è necessario affrontare le seguenti fasi: 1. identificare in modo chiaro il problema di ricerca (problema sociale/problema sociologico) e esplicitare le domande di ricerca (che cosa voglio conoscere?) 2. sintetizzare la teoria a cui si vuole fare riferimento e indicare chiaramente il suo rapporto con il problema di ricerca 3. identificare le ipotesi (relazioni tra concetti/variabili) in modo chiaro e univoco (per es. costruendo un modello) 4. indicare chiaramente come saranno operativizzati i concetti ( variabili): per es. «il concetto ‘essere favorevole o meno alla pena di morte’ è stato operativizzato utilizzando un set di item che indagano i molteplici atteggiamenti che l’intervistato può avere sul tema. Si è preferito evitare la domanda diretta al fine di scongiurare il fenomeno della desiderabilità sociale» 5. costruire il questionario: deve essere coerente con il problema di ricerca scelto e deve rilevare i concetti identificati all’interno delle ipotesi 6. Concludere il lavoro testando il questionario su 4/5 persone e riportando gli esiti del test (per es. «la domanda diretta sulla pena di morte non ha discriminato le risposte degli intervistati poiché tutti hanno risposto negativamente, confermando la presenza di una distorsione dovuta alla desiderabilità sociale») Fase 6 – Stesura del progetto di ricerca La stesura del progetto di ricerca PROBLEMA DI RICERCA TEORIA IPOTESI OPERATIVIZZAZIONE STRUMENTO DI RILEVAZIONE TEST DELLO STRUMENTO Fase 6 – Stesura del progetto di ricerca La stesura del progetto di ricerca Consigli: NON partite dalla stesura del questionario: chiarite sin da subito quali sono le vostre ipotesi Ogni passaggio deve essere giustificato e coerente con il vostro problema di ricerca Evitate frasi quali «gli italiani pensano che», «è noto che» se non avete fonti capaci di giustificarle (per es. dati ISTAT o altre ricerche) Citate in modo corretto le fonti (cfr. più avanti) NON COPIATE! Fase 6 – Stesura del progetto di ricerca La stesura del progetto di ricerca Come citare le fonti All’interno del testo (Schiolla 2002), (Schizzerotto, Barone 2006) In caso di citazione letterale indicare la pagina: (Isernia 2001, 61-64), (Chiesi 2004, 132) Se autore citato nel testo, indicare solo anno (e pagina): Come sostiene Chiesi (2004), le inciviltà… Bibliografia (alla fine del documento) Chiesi L., 2004, «Le inciviltà: degrado urbano e insicurezza» in Selmini R. (a cura di), La sicurezza urbana, Bologna: Il Mulino, pp. 129-140 Goffman E., 1977, «The Arrangement Between the Sexes», in Theory and Society, 4, 3, pp. 301-331 ISTAT, 2013, Rapporto Annuale 2013, Roma Sciolla L., 2002, Sociologia dei processi culturali, Bologna: Il Mulino Selmini R. (a cura di), 2004, La sicurezza urbana, Bologna: Il Mulino Contatti Domingo Scisci [email protected] Stanza 207, II piano, Edificio U7