RISORSE UMANE - RECLUTAMENTO CONSISTENZA - SVILUPPO PENETRAZIONE TECNOLOGICA SAPERE IN ECONOMIA
L’ITALIA E’ IN RITARDO
INVESTIMENTI IN R&S IN ITALIA,
A CONFRONTO CON ALTRI PAESI
Fonte: European Innovation Scoreb
SETTORE PUBBLICO
ITALIA
0.56% PIL
UE
0.65% PIL
GIAPPONE
0.74% PIL
INVESTIMENTI
R&S
SETTORE PRIVATO
ITALIA
0.55% PIL
UE
1.2% PIL
GRANDI IMPRESE
72.7% degli investimenti
USA
0.68% PIL
GIAPPONE
2.39% PIL
USA
1.87% PIL
PICCOLE IMPRESE
5.1% degli investimenti
INDICATORI DI CAPACITÀ INNOVATIVA IN
ITALIA, A CONFRONTO
CON ALTRI PAESI
Fonte: European Innovation Scoreb
CAPACITÀ INNOVATIVA
GAP TECNOLOGICO DELL’ITALIA
PMI italiane privilegiano l’innovazione di processo
meno l’innovazione di prodotto
Quote esportazioni di prodotti a contenuto
tecnologico medio-alto
2003
2006
24.5%
27.7%
INDICATORI DELLE TIPOLOGIE DI
PRODUZIONE INDUSTRIALE IN ITALIA,
A CONFRONTO CON ALTRI PAESI
Fonte: European Innovation Scorebo
GAP TECNOLOGICO - NUMERO OCCUPATI
soprattutto nei settori high-tech
Tecnologia medio-alta occupati in linea con i Paesi
a confronto e con la media europea 7.5%
dell’Italia contro 6.69% UE
Numero brevetti depositati presso
EUROPEAN PATENT OFFICE
e
US PATENT AND TRADEMARK OFFICE
Italia metà della media UE
CRESCITA IN INNOVAZIONE
TECNOLOGICA DEI
27 PAESI DELL’UE
CRESCITA IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA
dati European Innovation Scoreboard 2011
Quattro raggruppamenti di Stati:
INNOVATION LEADERS: comprendono Svezia, Danimarca, Germania e
Finlandia con performances nei processi di innovazione superiori a quelle della media
dei 27 Stati dell’UE;
INNOVATION FOLLOWERS: comprendono Austria, Belgio, Cipro, Estonia,
Francia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Slovenia e Regno Unito con performances
nei processi di innovazione prossime a quelle dei 27 Stati dell’UE;
MODERATE INNOVATORS: comprendono Repubblica Ceca, Grecia,
Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna le cui performances
nei processi di innovazione sono al di sotto di quelle dei 27 Stati dell’UE;
MODEST INNOVATORS: comprendono Bulgaria, Lettonia, Lituania e
Romania le cui performances nei processi di innovazione sono molto al di sotto di
quelle dei 27 Stati dell’UE.
CONVERGENCE IN
INNOVATION
PERFORMANCE
CRESCITA PERFORMANCES NEI
PROCESSI D’INNOVAZIONE
nell’arco di cinque anni
INNOVATION LEADERS
Finlandia (2%)
INNOVATION FOLLOWERS
Cipro, Estonia,
Slovenia, Malta, Portogallo (8%)
MODERATE INNOVATORS
MODEST INNOVATORS
Italia (2%)
Bulgaria (9%)
EUROPEAN COUNTRIES’
INNOVATION PERFORMANCE
Note: Average performance is measured using a composite indicator building on data for 24
indicators ranging from a lowest possible performance of 0 to a maximum possible
performance of 1. Average performance in 2011 reflects performance in 2009/2010 due to a
Confrontando le performances dei 27 Paesi UE con quelle di 7
Stati europei non aderenti all’UE ossia Croazia, Islanda,
Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia
si ha:
Svizzera al primo posto tra gli Innovation Leaders
Islanda al terzo posto tra gli Innovation Followers
Croazia, Norvegia e Serbia nel gruppo dei Moderate
Innovators
Macedonia tra i Modest Innovators
EU 27 INNOVATION PERFORMANCE
COMPARED TO MAIN COMPETITORS
Confronto per le performances in Innovazione tra
Paesi UE e competitori globali:
Australia, Paesi BRICS, Canada, Giappone,
Corea del Sud, USA
USA, Giappone, Corea del Sud presentano performances
superiori a quelle della media UE.
Il Canada è vicino alla media europea ed a decrescere
seguono: Australia, Federazione Russa, Cina, India, Brasile e
Sud Africa.
RITARDI NEI PROCESSI D’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA DELL’UE RISPETTO
AGLI USA ED AL GIAPPONE
GAP EUROPA-USA
(TASSO DI
INNOVAZIONE)
2004
2005
2006
2007
GAP EUROPA-GIAPPONE
(TASSO DI INNOVAZIONE)
2008
2004
0
0
-10
-10
-20
-20
-30
-29
-28
2005
2006
2007
2008
-30
-33
-40
-40
-41
-50
-40
-42
-44
-42
-40
-38
-50
Fonte: Rapporto EIS (European Innovation Scoreb
LE AZIONI PREVISTE DAL PNR
1. Sostenere la creatività e l’eccellenza in tutti i campi del sapere
2. Ricerca di base orientata alle tecnologie abilitanti
3. Ricerca per lo sviluppo di settori industriali innovativi
4. Progetti integrati di Ricerca a sostegno dell’industria
5. Sostegno alla creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico
6. Sostegno alle piattaforme tecnologiche nazionali
7. Distretti ad alta tecnologia
8. Poli di eccellenza nazionale
9. Interventi finalizzati all’attrazione e qualificazione di giovani nel settore
della Ricerca scientifica e tecnologica
10. Scuole internazionali di dottorato
11. Riorientamento e recupero
12. Sostegno ai post-dottorati
13. Infrastrutture
14. PON per le Regioni Convergenza
15. Estensione
dei progetti PON alle altre Regioni del Mezzogiorno e al
Nord
16.
Migliorare il Sistema
l’internazionalizzazione
17. Università
18. Enti di Ricerca
della
Ricerca
Italiana
attraverso
AREE PRIORITARIE
Ambiente
Energia
Agroalimentare e rapporto dieta-salute
Made in Italy
Patrimonio culturale
Homeland security
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT)
Mobilità sostenibile
Salute e scienze della vita
Sensorialità aumentata
PRIORITÀ E CRITERI
DI VALUTAZIONE, PNR 2011-2013
PROGETTI BANDIERA
1.
Super B Factory (INFN)
2.
Cosmo Skymed Generation (ASI)
3.
Epi Gen-Epigenomica (CNR)
4.
Ritmare - Ricerca Italiana per il mare (CNR)
5.
L’ambito Nucleare (ENEA-CNR-INFN)
6.
La fabbrica del futuro (Piattaforma manifatturiera nazionale-CNR)
7. ASTRI – Astrofisica con specchi a tecnologia replicante italiana (INAF)
8. Ricerca e Innovazione Tecnologica nei processi di conoscenza, tutela, valorizzazione e
sicurezza dei beni culturali (MIUR, CNR, ASI, INGV, IIT)
9.
Progetto SIGMA (MIUR-DIFESA-ASI)
10. Satellite ottico per il telerilevamento (MIUR-DIFESA-ASI)
11. NANOMAX (Lens, Politecnico di Torino, Università di Genova, IIT, Istituti Tumori di
Milano, Università degli Studi di Milano, altri)
12. INTEROMICS (CNR-Istituto Tecnologie Biomediche)
13. ELETTRA-FERMI-EUROTEL (Sincrotrone Trieste S.C.p.A.(ST))
14. Progetto IGNITOR
QUADRO FINANZIARIO PROGETTI BANDIERA
– PNR 2011-2013
PROGETTI DI INTERESSE
1.
3-N Network nazionale delle nanotecnologie (IIT)
2.
SINTONIA - Sistema integrato di Telecomunicazioni, Osservazione della
terra, Navigazione per gli utenti istituzionali (ASI)
IPI - Invecchiamento e Popolazioni Isolate: una rete di laboratori per lo
studio in un campione di popolazioni isolate, delle basi genetiche (CNR)
3.
4.
Controllo della crisi nei sistemi complessi socio-economici
5.
Internet del futuro (CNR-ICT)
6.
NEXT DATA (Comitato Ev-K2-CNR/SHARE, CMC, INGV, ENEA,
Università)
EE-Edifici ad alta Efficienza Energetica (Piattaforma Italiana delle
Costruzioni, ANCE e Federcostruzioni)
Agroalimentare (CNR: dip. Agroalimentare, CIS-MIUR: Sistema
Agroalimentare Italiano)
7.
8.
RISORSE DISPONIBILI PER IL
PNR
FINANZIAMENTI DELL’UNIONE
ED ACCESSO AI FINANZIAMENTI
Necessità di sostenere l’intera catena dell’innovazione,
dalla ricerca al mercato
Semplificare l’accesso ai beneficiari, comprese le PMI
Promuovere l’Istituto Europeo per l’Innovazione e la
Tecnologia (IET)
La mancanza di finanziamenti costituisce il vincolo
principale per le imprese innovatrici
SISTEMA DI RICERCA
INTEGRATO
I Distretti Tecnologici , Clusters e le
Piattaforme Tecnologiche
sono strumenti utili per
organizzare e governare un
SISTEMA DI RICERCA INTEGRATO
PROGRAMMA NAZIONALE SUI DISTRETTI
TECNOLOGICI
Rappresenta un’altro importante contributo all’innovazione industriale basato sulla
realizzazione di 34 poli della ricerca e dell’Hi-Tech in collaborazione tra Regioni, Atenei,
Centri di ricerca pubblici/privati ed imprese con le PMI spesso in prima fila.
Il nuovo programma
nazionale mobiliterà fino ad
un miliardo di Euro in tre
anni:
Il MIUR stanzierà dai 200 ai 300 milioni di Euro nel
triennio attingendo al FAR (Fondo per le Agevolazioni
alla Ricerca). Il resto arriverà dagli altri partner quali
Regioni, Enti Locali, banche, Fondazioni ed imprese
sulla base della stesura di piani pluriennali.
Il ritorno dei Distretti Tecnologici è
confermato dal fatto che il nuovo Programma
Nazionale della Ricerca 2008-2010 si ispirerà
al funzionamento di questi poli che hanno
come obiettivo dinamiche internazionali e
locali, ossia la c.d. glocal: attenzione allo
scenario globale, ma anche all’impatto delle
tecnologie sul territorio.
Tra i poli avviati si segnalano:
• 48 progetti di ricerca del polo
di Torino sul Wireless,
• 8 aziende del polo pugliese
sullo sviluppo dell’energia,
• 4 società del polo veneto nel
settore delle nanotecnologie,
ecc.
LA MAPPA DELLE
STRUTTURE
REGIONE PER
REGIONE
I 34 POLI DELLA
RICERCA DELL’
HIGH-TECH
ITALIANO
Il progetto si basa sul riconoscimento dei cluster, ossia dei sistemi produttivi
ad elevata specializzazione tecnologica e notevole radicamento territoriale
fondamentali per creare occupazione, alimentare l’export e sviluppare
l’innovazione.
SISTEMI PRODUTTIVI AD ELEVATA
SPECIALIZZAZIONE TECNOLOGICA
IN EUROPA
La multispecializzazione(CLUSTER)
italiana, fondata soprattutto
sulle piccole e medie
imprese, appare coerente con le politiche comunitarie, che ritengono centrali
i cluster.
Sulle 30 aree che compongono le sei
specializzazioni produttive scelte ben
sedici sono italiane.
Dall’analisi del gruppo europeo per la
politica dei cluster (costituito da 20
componenti tra cui un italiano) risultano
leader:
La Lombardia in quattro
specializzazioni su sei tessile,
mobili,
meccanica
e
meccatronica
l’area di Stoccarda
nell’automotive
prevale
l’area di Valencia nelle calzature
SISTEMI PRODUTTIVI
AD ELEVATA
SPECIALIZZAZIONE
TECNOLOGICA
(CLUSTER)
I SETTORI
TRAINANTI
DISTRETTI GLOBALI
Per favorire l’automazione industriale ed il “Made in Europe” l’Unione
Europea ha varato un’agenzia specifica (Joint Technology Iniziative)
che con azioni di ricerca e innovazione su 24 piattaforme
tecnologiche (distretti globali) tenta il rilancio di 3 settori:
AUTO
EDILIZIA
MANUFACTORING
5 mld di Euro
SOSTENIBILE
AVANZATO
finanziamento per veicoli
1 mld di Euro
1,2 mld di Euro
di nuova generazione
finanziamento
finanziamento
Promuovendo uno spazio
Al fine di mantenere e
innovativo multidimensionale
sostenere in Europa le
con nuove forme di cooperazione
attività manifatturiere che
tra uomo e robot e
attualmente occupano
incorporazione di tecnologie
nell’Unione 30 milioni di
abilitanti (sensori, laser, plasma,
persone con un fatturato
elettroerosione, water-jet,
di 6.500 miliardi di Euro
ultrasuoni, software complesso)
AZIONI ESSENZIALI PER IL
PROCESSO DI MODERNIZZAZIONE
il consolidamento delle piattaforme tecnologiche nazionali
strettamente connesse alle analoghe strutture europee;
il sostegno ai distretti ad alta tecnologia, strutture che
coordinano, localmente, soggetti diversi aventi strategie di
sviluppo comuni;
l’accompagnamento alla nascita di poli di eccellenza, assimilati ai
distretti ma impegnati su ben definite frontiere tecnologiche;
la costituzione di vere e proprie infrastrutture tecnologiche,
“dorsali” dell’innovazione alle quali sia possibile connettere, in
entrata e in uscita, produttori e consumatori di soluzioni e
applicazioni ad alto contenuto di ricerca.
ATTORI PUBBLICI E PRIVATI
LO STATO
LE UNIVERSITA’
deve investire maggiormente
Debbono aumentare i rapporti con
nei settori strategici, come
l’industria attrezzandosi con uffici per
biotecnologie o autostrade
il trasferimento tecnologico
elettroniche garantendo
analogamente a quanto avviene nelle
sostegno e continuità nel
Università tedesche o al Politecnico di
tempo
Zurigo
IL CNR
LE AZIENDE PRIVATE
deve riprendere progetti
Di solito tendono a migliorare i
finalizzati per sviluppare
processi ma non a fare ricerca;
ricerca orientata alle industrie
basti pensare che
come negli anni Settanta,
l’investimento privato è ridotto
anche se allora i risultati non
tra lo 0.2 e lo 0.3 % del PIL. Le
furono eclatanti proprio per la
grandi imprese sono
difficoltà di collaborazione tra
scomparse, in effetti anche di
l’Ente Pubblico (CNR) e le
recente i Pirelli Lab, Cisco e
aziende private
Motorola hanno abbandonato
CONCLUSIONI
Il quadro attuale vede l’Europa in difficile confronto-competizione con
Stati Uniti e Giappone e l’Italia in ritardo nei riguardi di Stati Uniti,
Giappone, e molti altri Paesi dell’Europa. In un tale contesto per il
nostro Paese si impone sempre più la necessità di misurarsi con limiti di
spazi e di risorse e quindi di trovare nuovi equilibri tra utilizzazione
delle risorse e difesa dell’ambiente. Queste condizioni potrebbero
alimentare un nuovo pessimismo facendo prevalere ancora una volta il
controparadigma dei mali del progresso ma occorre reagire facendo
nostra la citazione “Là dove è il pericolo è anche la salvezza” ossia
crisi è rischio, ma anche opportunità, sempre più convinti che Scienza e
Tecnologia sono l’unica ancora cui collegare la speranza del futuro.
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Seminario Chiacchierini 2